ashtray_bliss
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martedì 15 agosto 2017
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un westen in salsa fantasy dalla penna di king.
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Il re dell'horror e del fantasy è stato portato sul grande schermo in più occasioni e ha vissuto bene anche sul piccolo schermo grazie a film tv e mini serie. Da IT a Misery non deve morire, dalla Tempesta del Secolo a Cell King ha avuto più volte l'onore di vedere le proprie opere animarsi per il pubblico. In questo caso, tocca alla Torre Nera l'onere di riportare in auge la celebre saga di King e le premesse per farne un ottimo film ci sono tutte. Cast di prim'ordine e azzeccato, trama interessante e curiosa dove figura imponente una torre nera che si erge al centro di un esteso multiverso mantenendolo in equilibrio e inaccessibile dalle forze malvagie; un pistolero, un mago e un ragazzino acuto e brillante sono gli elementi principali della storia.
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Il re dell'horror e del fantasy è stato portato sul grande schermo in più occasioni e ha vissuto bene anche sul piccolo schermo grazie a film tv e mini serie. Da IT a Misery non deve morire, dalla Tempesta del Secolo a Cell King ha avuto più volte l'onore di vedere le proprie opere animarsi per il pubblico. In questo caso, tocca alla Torre Nera l'onere di riportare in auge la celebre saga di King e le premesse per farne un ottimo film ci sono tutte. Cast di prim'ordine e azzeccato, trama interessante e curiosa dove figura imponente una torre nera che si erge al centro di un esteso multiverso mantenendolo in equilibrio e inaccessibile dalle forze malvagie; un pistolero, un mago e un ragazzino acuto e brillante sono gli elementi principali della storia.
Il film ciò nonostante appare sin dalla prima mezz'ora piatto, blando e piuttosto prevedibile. Non coinvolge mai pienamente e non emoziona, non riesce a costruire la debita suspense per lo svolgersi delle azioni e tutta la trama, apparentemente articolata e profonda, si dissolve pian piano tramutandosi in una delle tante, innumerevoli, parabole cinematografiche del bene contro il male. Il male in questo caso, prende il volto del versatile McConaughey il quale qui è palesemente sottotono (oserei dire che sembra stanco) e al di sotto delle sue indubbie capacità recitative, regalandoci un villain monocorde ed esasperatamente stereotipato nel suo sogno di abbattere la torre nera e quindi dare un via libera a tutte le creature maligne che vivono al di fuori di esso. Il bene è raffigurato meglio nel personaggio di Idris Elba, l'ultimo dei pistoleri del Mondo di Mezzo, fedele al giuramento di questi guerrieri eroici il cui scopo e missione primaria è salvaguardare la torre e mantenere l'equilibrio tra i mondi. Ma il nostro eroe ha una missione in più, apparentemente irrealizzabile: uccidere il mago e vendicare la morte dei suoi cari.
Il film si consuma così tra scene di sparatorie tipiche di un qualsiasi western che si rispetti, mescolando elementi fantasy alla trama (il mago, i veggenti, i mostri) e una buona parte del film è rappresentata infatti dalle scene d'azione, le quali sono ben dirette e gestite (a differenza di un altro simil-fantasy quale King Arhtur 2017).
Nel tempo che resta si viene a instaurare un plausibile legame affettivo tra il giovanissimo Jakob e il pistolero Roland, che assumerà i tipici tratti di un rapporto padre-figlio, rapporto che acquista un valore emotivo in più a fronte del fatto che il ragazzino protagonista è appunto un orfano di padre. Decenti ma poco esplicativi sono anche i dialoghi, non privi di alcune sottili note di humor che tendono a sdrammatizzare le situazioni e divertire il pubblico.
In definitiva si tratta di un mediocre film d'intrattenimento, destinato specialmente ai cultori della saga scritta dal Re e ai giovanissimi in cerca di un film d'avventura, leggero e allegro quanto basta per rinfrescare le calde e umide serate estive nelle sale cinematografiche.
Manca però di pathos e fallisce nel tentativo di coinvolgere appieno lo spettatore e appassionarlo alle vicende che affrontano i due protagonisti. Il villain, per un'ennesima volta, non appare particolarmente interessante, enigmatico o misterioso in modo tale da attirare l'interesse del pubblico nei suoi confronti. Il premio Oscar McConaughey appare, come già detto, piuttosto sottotono in una performance recitativa discreta e modesta, sicuramente lontana dagli apici memorabili della sua carriera (Dallas Buyes Club, Insterstellar, Killer Joe). Si destreggia bene invece l'ormai collaudato Idris Elba e bravo appare anche l'emergente Tom Taylor.
Non mi è parsa particolarmente memorabile nemmeno la colonna sonora firmata Junkie XL che in altre pellicole (Mad Max Fury Road) era veramente roboante e pungente da restare inequivocabilmente impressa nella mente.
Voto finale: 2.5/5. Un tiepido tentativo registico di rivisitare una delle tante opere di King...in attesa dei prossimi risvolti e capitoli della saga ai quali naturalmente pare aprire la strada.
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flaw54
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martedì 15 agosto 2017
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continuo a non capire
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Un film di una banalità sconcertante con una seconda parte noiosa, ripetitiva e insopportabile. Si rimane completamente estranei alla vicenda e gli stessi attori sembrano non credere a quello che stanno facendo. Non capisco due cose: perché attori di fama accettano ruoli come questi; perché continuiamo a lamentarci dell' assenza del cinema in estate ( se i prodotti sono come questo la risposta è facile ). Speriamo che la prossima annata cinematografica smentisca quest' inizio traumatico.
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roberto
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domenica 13 agosto 2017
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il parere soddisfatto di un profano del libro
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Regia: Nicolaj Arcel Cast: Idris Elba, Tom Taylor, Matthew Mcconaghy, Katheryn Winnick Genere: Fantastico Durata: 95 min.
Ok, prima di cominciare a scrivere la mia impressione sul film, anticipo la lettura, dicendo che questa sarà la recensione di un profano del libro da cui è trasposto. Infatti la lettura non è mai stata il mio forte, perdonatemi se purtroppo, non farò confronti con l'opera originale. Il lavoro del regista, ci immerge fin dalle prime battute, in una situazione di pericolo imminente con un montaggio frenetico e sequenze forti. Un bambino di nome Jake è il protagonista della pellicola, che ogni notte sogna un mondo che non gli appartiene formato da non umani e da bambini sfruttati, con l'obiettivo di fare a pezzi la famigerata Torre Nera.
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Regia: Nicolaj Arcel Cast: Idris Elba, Tom Taylor, Matthew Mcconaghy, Katheryn Winnick Genere: Fantastico Durata: 95 min.
Ok, prima di cominciare a scrivere la mia impressione sul film, anticipo la lettura, dicendo che questa sarà la recensione di un profano del libro da cui è trasposto. Infatti la lettura non è mai stata il mio forte, perdonatemi se purtroppo, non farò confronti con l'opera originale. Il lavoro del regista, ci immerge fin dalle prime battute, in una situazione di pericolo imminente con un montaggio frenetico e sequenze forti. Un bambino di nome Jake è il protagonista della pellicola, che ogni notte sogna un mondo che non gli appartiene formato da non umani e da bambini sfruttati, con l'obiettivo di fare a pezzi la famigerata Torre Nera. Le figure che riesce a scorgere per la maggiore sono L'uomo in Nero, ovvero il cattivone della situazione ed Il Pistolero, che sarebbe il buono, interpretati rispettivamente da Matthew Mcconaghey ed Idris Elba. Ovviamente Jake, cerca di esternare i suoi strani sogni ad altre persone, ma purtroppo, anche per colpa della perdita del padre, in giovane età, non viene creduto da nessuno e viene classificato, come un bambino traumatizzato da ciò che gli è accaduto in precedenza. Tutto regge fino a quando, in concomitanza col suo psicologo, la madre decide di mandarlo in un centro di riabilitazione, ma il bambino si accorge fin da subito di molto preoccupante. Leggendo varie critiche mi rendo conto di quanto ormai il lavoro altrui venga snobbato, infatti in questa pellicola vi sono degli spunti interessanti da parte del regista Nicolaj Arcel ed una fase di montaggio molto buona. Il cast offre una buona interpretazione passando dal sorprendente Tom Taylor, per di più nella prima parte, ad una conferma ossia Matthew Mcconaghey, che porta in scena un cattivo non vedevo in sala dal Joker della trilogia del Cavaliere Oscuro e dal famigerato Lord Voldemort, crudele e senza scrupoli, dove cade però nell'ultima parte. Vi son anche dei difetti di cui è obbligo parlare, quello che mi ha colpito di più è stato la secondarietà della Torre Nera, che viene resa sicuramente non importante come in realtà dovrebbe essere e viene fatta passare in sordina. Un altra pecca è lo scontato e banale finale. Tutto sommato il film regge e tecnicamente è anche ben lavorato.
Voto: 3,6/5
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storyteller
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sabato 12 agosto 2017
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il ka-tet incompiuto
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La saga della Torre Nera ha definito la mia adolescenza, inutile girarci intorno, e le recensioni dipingevano un quadro poco rassicurante per l'avventura di Roland e Jake.
Sarà perché non mi aspettavo una trasposizione fedele, sarà perché ritengo che cinema e letteratura non debbano mai ricalcarsi a vicenda (nemmeno quando si parla di adattamenti), ma posso dirmi nel complesso soddisfatto del risultato.
Akiva Goldsman non ha mai avuto talento per scrivere storie originali (basti vedere l'orrido "A winter's tale"), ma nel corso degli anni ha dimostrato di essere un ottimo mestierante quando si tratta di rimasticare opere altrui.
Arcel, dal canto suo, gestisce la bagarre con una competenza ammirevole, aiutato da un montaggio agile e funzionale e da un production design che ricalca intelligentemente le atmosfere fanta-western elaborate a più riprese da Stephen King.
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La saga della Torre Nera ha definito la mia adolescenza, inutile girarci intorno, e le recensioni dipingevano un quadro poco rassicurante per l'avventura di Roland e Jake.
Sarà perché non mi aspettavo una trasposizione fedele, sarà perché ritengo che cinema e letteratura non debbano mai ricalcarsi a vicenda (nemmeno quando si parla di adattamenti), ma posso dirmi nel complesso soddisfatto del risultato.
Akiva Goldsman non ha mai avuto talento per scrivere storie originali (basti vedere l'orrido "A winter's tale"), ma nel corso degli anni ha dimostrato di essere un ottimo mestierante quando si tratta di rimasticare opere altrui.
Arcel, dal canto suo, gestisce la bagarre con una competenza ammirevole, aiutato da un montaggio agile e funzionale e da un production design che ricalca intelligentemente le atmosfere fanta-western elaborate a più riprese da Stephen King.
La sceneggiatura sfrutta tutti gli escamotage e le scorciatoie possibili per consegnarci un racconto la cui mitologia fondante risulta inevitabilmente semplificata, ricca di omissioni, o punteggiata di allusioni che risulteranno comprensibili solo ai fan dell'ettalogia - anche se nella maggior parte dei casi non si tratta di plot point fondamentali, quanto piuttosto di easter egg (qualcuno ha detto Re Rosso?).
Personalmente, non mi sento di criticare la direzione intrapresa: invece che proporci interminabili riassunti inseriti a forza tra una sequenza e l'altra, si è optato per una componente narrativa asciutta, focalizzata su nozioni chiare e semplici, lasciando però la porta aperta a futuri approfondimenti. E va bene così, del resto nemmeno l'autore si è preso la briga di caratterizzare il proprio universo fantastico alle prime iterazioni - di cui questo film è, ricordiamolo, un sequel (e chi ha letto la serie sa quanto possano essere "contraddittorie" le realtà di King). A volte, in termini di coinvolgimento, è più efficace inquadrare un macchinario semidistrutto per lo spazio di pochi secondi, anziché spendersi pedissequamente a raccontare cosa sia e come sia arrivato lì.
Ciò non toglie che il finale appaia affrettato, e troppi particolari sembrano lasciati al caso (il fatto che alcune omissioni siano volute non elimina del tutto la sensazione che il progetto manchi di coraggio, in termini di carattere, portata e lungimiranza).
Difficile criticare però il trio di attori principali, con la chimica tra Roland e Jake che ricalca pari pari quella dei libri, e un McConaughey adorabile nel suo entropico materialismo.
Scene d'azione a tratti molto creative, colonna sonora apprezzabile.
Lo consiglierei? Si, ma con riserva.
Andrei a vedere un ipotetico sequel? Senza dubbio.
Lunghi giorni e piacevoli notti.
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elpiezo
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sabato 12 agosto 2017
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avvincente fantasy moderno!!!
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L'eterna lotta tra il bene ed il male che racchiude tutti i cliché degni di un fantasy moderno. Un mago spietato, un cavaliere solitario, il ragazzino prescelto ed un esercito di mostri feroci. Tra le impervie lande deserte di un imprecisato regno antico e le caotiche strade del mondo odierno si combatte per la difesa di un'antica torre, attraverso portali folgoranti e letali colpi di magia. Trasposizione cinematografica dell'omonima saga di Stephen King, un prodotto che semplifica la prolissa e suggestiva opera del celebre autore per un condensato di adrenalina ed intrattenimento adatto prevalentemente al giovane pubblico.
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L'eterna lotta tra il bene ed il male che racchiude tutti i cliché degni di un fantasy moderno. Un mago spietato, un cavaliere solitario, il ragazzino prescelto ed un esercito di mostri feroci. Tra le impervie lande deserte di un imprecisato regno antico e le caotiche strade del mondo odierno si combatte per la difesa di un'antica torre, attraverso portali folgoranti e letali colpi di magia. Trasposizione cinematografica dell'omonima saga di Stephen King, un prodotto che semplifica la prolissa e suggestiva opera del celebre autore per un condensato di adrenalina ed intrattenimento adatto prevalentemente al giovane pubblico.
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cineomade
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sabato 12 agosto 2017
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mah....
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È una delle poche volte in cui mi trovo d'accordo con i commentatori e "critici" di Mymovies (in particolare sono completamente d'accordo con Samanta, cui rimando per non ripetere i suoi stessi giudizi).
Si, perché spesso trovo i commenti degli altri visitatori, che in genere mi sembra appartengano a generazioni successive alla mia (ormai cinquantenne), troppo estremizzati o verso la ricerca del capolavoro (alla stregua di cult come Il Padrino) o, sicuramente per me peggio, verso, coerentemente alle mode attuali, la ricerca di ironia, sarcasmo, sdrammatizzazione (anche in riproduzioni di temi "classici") che io invece, mi si perdoni, letteralmente detesto (tanto da far loro preferire ad esempio, tra i due film su Ercole, quello "paracomico" con il mai esistito Iolao (come Nell'odiosa serie TV di qualche anno fa) a quello, sicuramente più sempliciotto, ma più coerente al mito classico, uscito negli stessi mesi).
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È una delle poche volte in cui mi trovo d'accordo con i commentatori e "critici" di Mymovies (in particolare sono completamente d'accordo con Samanta, cui rimando per non ripetere i suoi stessi giudizi).
Si, perché spesso trovo i commenti degli altri visitatori, che in genere mi sembra appartengano a generazioni successive alla mia (ormai cinquantenne), troppo estremizzati o verso la ricerca del capolavoro (alla stregua di cult come Il Padrino) o, sicuramente per me peggio, verso, coerentemente alle mode attuali, la ricerca di ironia, sarcasmo, sdrammatizzazione (anche in riproduzioni di temi "classici") che io invece, mi si perdoni, letteralmente detesto (tanto da far loro preferire ad esempio, tra i due film su Ercole, quello "paracomico" con il mai esistito Iolao (come Nell'odiosa serie TV di qualche anno fa) a quello, sicuramente più sempliciotto, ma più coerente al mito classico, uscito negli stessi mesi).
Scusandomi per il "fuori-tema", da buon cinefilo sono stato "costretto" ad andare a vedere La Torre Nera perché non c'erano altri film da me non già visti.... e perché ho deciso di non guardare più film horror, che amo, al cinema data la costante presenza di teen angers cretine che starnazzano, urlano, ridono e schiamazzano, con la complicità degli stessi cinema che nulla fanno per cacciarle via .... anzi incoraggiandone la presenza spezzando anche il film nel momento di maggior tensione per spingerle ad andare a comprare i pop corn, fregandomene degli altri che hanno pagato il biglietto, come me e mia moglie, per vedere un film "alla vecchia maniera" e rendendo la visione del film paragonabile a quella di televisioni commerciali continuamente interrotte dalla pubblicità . (Ps: anticipo eventuali commenti di sulla crisi economica, dicendo che, dal mio punto di vista, non me ne frega assolutamente nulla).
Con questo "sfogo" spero di aver perlomeno chiarito la già iniziale cattiva voglia con cui sono andato a vedere questo film che ritenevo insulso e che come tale si è rivelato alla prova dei fatti.
Perché? Ripeto che i dettagli lì lascio a chi ha scritto prima di me e che condivido, ma aggiungo che questo film rappresenta al meglio questa rincorsa alla superficialità e al guadagno facile e veloce che ormai accompagna sempre più il nostro mercato occidentale, compreso quello del cinema (e qui credo di essermi ricollegato ai concetti espressi sopra) che in questo caso riescono a rovinare completamente anche un ottima storia di Steven King che ho sempre stimato ed apprezzato.
Almeno negli anni 80 se andavi a vedere un film superficiale e/o di azione era perché sapevi che era così, e andavi con quello spirito (del tutto rispettabile).
Mi scuso ancora per questo commento/sfogo anomalo.
Ho cercato anche di esprimere la "sofferenza" di un cinefilo "vecchio stampo" come me che ha sempre più difficoltà nel frequentare i cinema di questi ultimi anni/mesi con cadenza settimanale o anche solo mensile come ha sempre fatto nella sua vita (ma non sto drammatizzando eh? Prendo solo atto).
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lorenzoferraro
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sabato 12 agosto 2017
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un film che lascia il tempo che trova
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Non avendo letto i libri di Stephen King, mi limito a recensire unicamente il film, tralasciando tutte le sfumature che corrono tra pellicola e libri. Buoni 95 minuti per chi voglia vedere un po' di azione, con salti, spari ed effetti speciali. Per chi invece cerca qualcosa di più è solo tempo sprecato. Regia assolutamente insufficiente (quanta fretta!) che va di pari passo con un montaggio discutibile. La storia si riduce ad una semplicistica lotta fra bene e male (semplificando oltremodo, come ho avuto modo di apprendere, il modo creato da King), con buchi nella sceneggiatura enormi (vedi il rapporto tra Jake ed il suo vero padre). Veramente rare le occasioni in cui ci si gode lo spettacolo, di cui, la stragrande maggioranza di esse, ampiamente spoilerate nei trailer.
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Non avendo letto i libri di Stephen King, mi limito a recensire unicamente il film, tralasciando tutte le sfumature che corrono tra pellicola e libri. Buoni 95 minuti per chi voglia vedere un po' di azione, con salti, spari ed effetti speciali. Per chi invece cerca qualcosa di più è solo tempo sprecato. Regia assolutamente insufficiente (quanta fretta!) che va di pari passo con un montaggio discutibile. La storia si riduce ad una semplicistica lotta fra bene e male (semplificando oltremodo, come ho avuto modo di apprendere, il modo creato da King), con buchi nella sceneggiatura enormi (vedi il rapporto tra Jake ed il suo vero padre). Veramente rare le occasioni in cui ci si gode lo spettacolo, di cui, la stragrande maggioranza di esse, ampiamente spoilerate nei trailer. Note positive, dal mio punto di vista, sono gli attori (Matthew McConaughey azzeccatissimo per il ruolo che interpreta), che rendono giustizia ad i personaggi creati da King. Per concludere, un film che lascia il tempo che trova, frettoloso e spreciso, buono solo per chi non ha grosse ambizioni.
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samanta
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venerdì 11 agosto 2017
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spara con la mente uccidi con il cuore
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"Spara con la mente uccidi con il cuore" è il "credo" dei pistoleros un ordine di maghi che difendono la torre nera dagli attacchi dei demoni. Il film è tratta da una saga (8 libri) scritta da Stefen King e precisamente il 7° libro si intitola come il film. La trasposizione cinematografica ha destato molte critiche da parte dei cultori di King, certamente come sempre la trasposizione di romanzi in film ha destato polemiche (vedi in proposito il bel libro di Pino Farinotti "Il libro che visse due volte"). Poiché pur avendo letto alcuni romanzi di King non ho letto la saga che lo scrittore dice avere scritto ispirandosi a Tolkien e a Sergio Leone mi limito a commentare il film.
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"Spara con la mente uccidi con il cuore" è il "credo" dei pistoleros un ordine di maghi che difendono la torre nera dagli attacchi dei demoni. Il film è tratta da una saga (8 libri) scritta da Stefen King e precisamente il 7° libro si intitola come il film. La trasposizione cinematografica ha destato molte critiche da parte dei cultori di King, certamente come sempre la trasposizione di romanzi in film ha destato polemiche (vedi in proposito il bel libro di Pino Farinotti "Il libro che visse due volte"). Poiché pur avendo letto alcuni romanzi di King non ho letto la saga che lo scrittore dice avere scritto ispirandosi a Tolkien e a Sergio Leone mi limito a commentare il film. Il regista è Nicolay Arcel danese che ha una modesta attività cinematografica anche se ha vinto l'Orso d'argento per "Royal Affair", certamente era un compito improbo da una saga trarre un film che dura 1H e mezza, ma certamente il regista non è mi è sembrato all'altezza del compito. La trama: sintetizzando la Terra è in pericolo perché la torre nera che mantiene stabile l'Universo corre il pericolo di essere distrutta con tutto il creato dai demoni che vivono al di fuori dell'Universo. Il capo dei demoni è l'uomo in nero Walter Padick (Matthew McConaughey (Oscar per Dallas Buyers club) ) contro di lui combatte l'ultimo dei pistoleros Roland (Idris Elba) che ormai è provato e sfiduciato da un compito che appare immane. Ritroverà le forze cercando di salvare un bambino Jake Chambers (Tom Taylor) che ha insolite qualità mentali le cui energie l'uomo in nero vuole utilizzare per distruggere la Torre nera. Non dico il finale del film che comunque è preceduto da avventure e scontri tra il pistolero e le forze del male.
Il film ha una durata breve il che ovviamente impedisce allo spettatore di avere un quadro più chiaro delle vicende che hanno preceduto il tentativo di distruggere la Torre nera, lasciando un'evidente sensazione di incompiutezza rafforzata da una regia che appare non avere in pugno la situazione. Alcuni commentatori hanno visto richiami a Tolkien che in realtà sono del tutto inesistenti, pur con tutto il rispetto per King, Tolkien è un altro livello ormai appartiene alla storia della letteratura come Dante o Omero. Anche il richiamo a "il buono il brutto e il cattivo" di Sergio Leone, mi sembra un pò forzato l'unica cosa che vedo in comune sono i pistoloni che Roland utilizza. E' un film sostanzialmente mediocre adatto ad un pubblico di bambini o ragazzini di 9-14 anni, anche perché non ha scene di sesso o truculente e neppure parolacce (fatto ormai inconsueto). La recitatazione appare abbasta modesta, salvo l'interpretazione di Idris Elba e in specie del ragazzino Jake, mentre Matthew McConaughey appare sottotono limitandosi a recitare lo stereotipo del cattivo, mediocri anche gli altri interpreti. Decorosi gli effetti speciali e la fotografia, come conclusione mi limito a considerare che nel film grosso modo si cerca di spiegare in che cosa consista il Male, ma non si capisce purtroppo in che cosa consista il Bene.
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[+] “la torre nera” al cinema? un’occasione persa
(di antonio montefalcone)
[ - ] “la torre nera” al cinema? un’occasione persa
[+] mi dispiace dirlo
(di micheledavide)
[ - ] mi dispiace dirlo
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