samanta
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martedì 22 agosto 2017
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la delusione dell'attesa
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L'uscita del film l'atomica bionda è stata bombardata da una pubblicità che ha suscitato attese non corrisposte. La regia è di David Leitch che ha uno scarso curriculum come regista ed in precedenza ha lavoratp come stuntman e controfigura di Brad Pitt. ma la protagonista del film è Charlize Theron che interpreta l'agente inglese Lorraine Braughton del MI 6 e che è anche una produttrice del film, tra i diversi comprimari che in realtà non eccellono molto, curiosa è la presenza di Toby Jones che interpreta il capo del MI 6 totalmente inefficiente e che sembra un ruolo che ormai gli è consueto avendo interpretato nel film "la talpa" Percy Alleline il capo del MI 6 giocato dai russi.
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L'uscita del film l'atomica bionda è stata bombardata da una pubblicità che ha suscitato attese non corrisposte. La regia è di David Leitch che ha uno scarso curriculum come regista ed in precedenza ha lavoratp come stuntman e controfigura di Brad Pitt. ma la protagonista del film è Charlize Theron che interpreta l'agente inglese Lorraine Braughton del MI 6 e che è anche una produttrice del film, tra i diversi comprimari che in realtà non eccellono molto, curiosa è la presenza di Toby Jones che interpreta il capo del MI 6 totalmente inefficiente e che sembra un ruolo che ormai gli è consueto avendo interpretato nel film "la talpa" Percy Alleline il capo del MI 6 giocato dai russi.. La trama tratta da una graphic novel è abbastanza semplice: a Berlino è stato ucciso un agente inglese che cercava di impedire che i russi si impadronissero di una lista di 50 agenti occidentali nei paesi dell'Est. Compito che viene affidata all'agente Lorraine è di recuperare a Berlino la lista e compito nascosto scoprire la talpa esistente nei servizi segreti. Il film si dipana in uan serie sconvolgente di inseguimenti ed uccisioni, fino ai colpi di scena finale che si susseguono. Ed è questo un primo problema: i colpi di scena sono non solo prevedibili ma sembrano appiccicati unicamente per rendere più attraente il film, in realtà complicano la sua comprensione. Un altro problema è l'interprete che non fa altro che uccidere o scontrarsi a pugni e calci e che in una recente intervista ha affermato che si può raccontare con il corpo. Cara Charlize non è così: non è interpetando il film dimenandosi in pugilato e lotta o in acrobatiche evoluzioni che si è è un vero attore, ma conta la gestualità l'espressività del volto e degli occhi, altrimenti Vivien Leigh avrebbe dovuto essere un il saltimbanco invece che Rossella O'Hara. Charlize sin dall'inizio del film ha un'espressione monocorde fissa ed incattivita che la fa regredire a quando facendo la pubblicità del Martini faceva vedere il suo bel sederino. Poi per cercare di attirare il film sono state inserite alcune scene Lesbo con un'agente francese (nel racconto era un uomo) che la stessa attrice ha dichiarato di avere voluto per solidarietà con il mondo gay. E' il momento omesessuale obbligatorio e strategico così come definito da Pino Farinotti, che dimosta che il politically correct è diventato politically stupid. Oltre tutto sono scene che appesentatiscono il film e non rendono alla sua tenuta e alla trama complessiva.. Un film deludente con una sceneggiatura praticamente inesistente, recitato male, si può essere agenti segreti (James Bond e Smiley insegnano) anche con un pò di ironia e introspezione psicologica. Nel film si salvano per l'accuratezza alcune scene di azione che rivelano le origini del regista abituato a interpretare scene di azione.
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(di frasol)
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paolp78
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martedì 15 agosto 2017
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spy movie ottimo, oltre le attese
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Confesso di essere andato a vedere questo film, pur convinto che si trattasse di roba da quattro soldi, solo per ammirare Charlize Theron in una interpretazione che, per quanto visto nei trailer, prometteva di esaltarne la statuaria bellezza (nonché in una delle ultime dove ciò potrà accadere, a causa dell'incedere impietoso del tempo).
Mi sono ritrovato invece di fronte ad uno dei migliori spy movie che mi ricordi.
La sceneggiatura è ottima, non tanto per lo spunto iniziale, che è forse non originalissimo, quanto invece per il suo sviluppo avvincente ed intricato, come si conviene ad un film di spionaggio (talmente intricato che per esser certo di averlo ben compreso, dovrò rivedermi il film al più presto, con gran piacere).
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Confesso di essere andato a vedere questo film, pur convinto che si trattasse di roba da quattro soldi, solo per ammirare Charlize Theron in una interpretazione che, per quanto visto nei trailer, prometteva di esaltarne la statuaria bellezza (nonché in una delle ultime dove ciò potrà accadere, a causa dell'incedere impietoso del tempo).
Mi sono ritrovato invece di fronte ad uno dei migliori spy movie che mi ricordi.
La sceneggiatura è ottima, non tanto per lo spunto iniziale, che è forse non originalissimo, quanto invece per il suo sviluppo avvincente ed intricato, come si conviene ad un film di spionaggio (talmente intricato che per esser certo di averlo ben compreso, dovrò rivedermi il film al più presto, con gran piacere). Ulteriore fiore all'occhiello della sceneggiatura sono i personaggi: variegati, molto ben delineati e convincentissimi.
Ancor migliore l'ambientazione, quella della Berlino del 1989 (anno della caduta del muro), suggestiva e veramente azzeccatissima per questo genere di film.
Ottimi i combattimenti e le scene d'azione, con Charlize Theron che si batte come uno 007, riuscendo a risultare credibile.
I vecchi successi anni '80, che compongono la colonna sonora, sono adattissimi all'ambientazione e contribuiscono a creare l'ottima atmosfera che permea la pellicola.
Ben scelto anche l'espediente narrativo per dipanare la storia in modo originale.
Suspance e gran ritmo, sino all'ultima scena, con finale a sorpresa ben riuscito.
Bravi gli attori: bravissimo McAvoy; spericolata e superatletica Charlize Theron, nonché, giusto per restare al discorso iniziale, di una bellezza prorompente e sensualissima, in particolare nelle scene con Sofia Boutella (giovane attrice bella e brava).
Gran bel film di spionaggio, che davvero mi ha sorpreso positivamente.
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[+] l’immaginario videoludico delle spy story
(di antoniomontefalcone)
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marionitti
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sabato 19 agosto 2017
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una buona regia e un risultato non eccellente
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La Spy story è costruita come lunga narrazione che l’agente segreto britannico Lorraine Broughton fa ai suoi superiori della sua missione a Berlino. Scelta rischiosa quella di mostrare il protagonista ammaccato, ma vivo, fin dall’inizio perché toglie anticipatamente ogni dubbio (ammesso che ce ne siano) sull’esito delle scene in cui qualcuno tenta di ucciderla. Come sempre nei giochi di spie fino alla fine non si capisce chi è schierato con chi e chi fa il doppio o triplo gioco. Ancora una volta si deve scoprire un misterioso super – traditore e ritrovare una lista con spie e informatori. Tutto un po’ già visto quindi. In questa occasione due punti a favore: la fotografia, che sorregge bene una grafica molto particolare, e la colonna sonora con pezzi classici della fine anni 80.
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La Spy story è costruita come lunga narrazione che l’agente segreto britannico Lorraine Broughton fa ai suoi superiori della sua missione a Berlino. Scelta rischiosa quella di mostrare il protagonista ammaccato, ma vivo, fin dall’inizio perché toglie anticipatamente ogni dubbio (ammesso che ce ne siano) sull’esito delle scene in cui qualcuno tenta di ucciderla. Come sempre nei giochi di spie fino alla fine non si capisce chi è schierato con chi e chi fa il doppio o triplo gioco. Ancora una volta si deve scoprire un misterioso super – traditore e ritrovare una lista con spie e informatori. Tutto un po’ già visto quindi. In questa occasione due punti a favore: la fotografia, che sorregge bene una grafica molto particolare, e la colonna sonora con pezzi classici della fine anni 80. La faccio breve: a me il film non è piaciuto. Charlize Theron è splendida, statuaria, una vera bomba sexy, ma ha sempre la faccia di una a cui hanno appena tolto un dente e il film manca di ogni nota ironica: soprattutto non si riesce a tenere il conto dei primi e primissimi piani che le sono dedicati. Lei sarà anche bellissima, ma la storia non va avanti.
PS ll film per me vale tre stelle. Nel giudizio finale ne tolgo una perché la pellicola contiene una quantità esorbitante di inquadrature, sempre primi piani, sempre molto curati, in cui la protagonista fuma voluttuosamente. Nel primo tempo la loro presenza raggiunge livelli esagerati: un lungo spot in cui le idee di forza, eleganza, sex appeal sono associate al fumo. C’è stato un tempo in cui questo era vietato e si dovrebbe ricordare che i Malboro Man sono morti tutti di tumore dovuti al fumo. La guerra al terrorismo è importante, ma il fumo è la considerata la seconda causa di morte al mondo e un po’ di vigilanza non farebbe male. Una pubblicità così spudorata è vergognosa.
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elgatoloco
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mercoledì 29 aprile 2020
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atomic blonde, claro
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"Atomic Blonde"(David Leitch, 2017)è palesemente e dichairatamente un film ispirato da e a una graphic novel, come si vede anche dal ritmo"rutilante", dromologicamente attento a spaccare il nanosecondo...L'agente segreta, resa in modo molto convincente e sensualmente credibile da Charlize Theron, sempre supersecy, è veramente una"Wonderwoman"che vince contro tutti e tutte(ma anche contro tutto), sfidando, dapprima nella Berlino del quasi.crollo del muro(siamo, lo si sa ma è bene ricordarlo, nel novembre di più di 30 anni fa, 1989), spie di altre potezne(lei è del contropsionaggio britannico, come James Bond, se si vuole, id est Intelligence Service)ma anche "doppiogiochisti interni".
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"Atomic Blonde"(David Leitch, 2017)è palesemente e dichairatamente un film ispirato da e a una graphic novel, come si vede anche dal ritmo"rutilante", dromologicamente attento a spaccare il nanosecondo...L'agente segreta, resa in modo molto convincente e sensualmente credibile da Charlize Theron, sempre supersecy, è veramente una"Wonderwoman"che vince contro tutti e tutte(ma anche contro tutto), sfidando, dapprima nella Berlino del quasi.crollo del muro(siamo, lo si sa ma è bene ricordarlo, nel novembre di più di 30 anni fa, 1989), spie di altre potezne(lei è del contropsionaggio britannico, come James Bond, se si vuole, id est Intelligence Service)ma anche "doppiogiochisti interni". IN ogni situazione"sa il fatto suo"senza problemi, le vince tutte, le sfide che via via le si pongono e che vorrebbero ostacolarla, ma ... Esperienza senz'altro bella, anche per la brava interprete, che ha dietro di sé, indubbiaente, prove migliori... Che poi la Berlino del crollo del muro, come anche prima(con il muro che divideva l'Est dall'Ovest)fosse una sentina di spie, un intreccio-coacervo di potenze che non vedevano l'ora di sfidarsi, ciò è noto della storia(in oltre trent'anni anche la storiografia ha prodotto un materiale impressionante di opere, certo di valore diseguale, come sempre in questi casi, dalla testimonianza diretta alla riflessione ponderata, dall'intervista al saggio, al quasi-trattato...), ma molti interrogativi rimangono aperti, né oil film di Leitch ci propone soluzioni"cogenti"e farebbe male a farlo, Rimane uno sguardo scanzonato, una visione"a volo d'uccello"e distaccata.ironica, che non ci dà bussole interpretative valide in assoluto, anzi. Frequentissima la musica del tempo, in inglese e in tedesco(qui si saccheggia Nena di "99 Luftaballons"m anche il ben più rilevante dell'austriaco(non gerimanico)"Der Kommissar"... Soundtrack quasi"imbriglainte"il film, ma tant'è, dove non bisogna dimenticare anche la citata provenienza del film da una graphic novel, dove sappiamo, appunto, che ritmi e tempi del"fumetto"sono capaci di influenzare anche molto cinema e che la graphic novel dei nostri tempi è ben diversa da quella di qualche decennio fa.... Anche gli altri/le altre interpreti sono di livello adeguato e il fi,m, certamente, "scorre"via., purché non gli si richiedano, appunto, soluzioni e spiegazioni che non vuole né può dare... El Gato
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gaiart
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sabato 22 luglio 2017
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who's who? atomic blonde colpisce e affonda
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WHO ‘S WHO?
Atomic Blonde è una cosa sconvolgente.
Partiamo da cosa non è.
Non è un film ma, in primis una specie di corso accelerato di Krav Maga.
Non è solo un corso di arti marziali israeliane, ma un musical sofisticatissimo. Canzoni che spezzano il cuore nei ricordi anni ‘80 come quelle di David Bowie o l’omaggio indelebile a George Michael, i Depeche Mode, o persino Falco e molte altre perfettamente scelte per intagliare, rallentare, sdrammatizzare o acuire intense scene di combattimenti, sesso, flashback o interrogatori di CIA e M16, funzionano perfettamente di pari passo al montaggio e alla sceneggiatura, già di per sè eccellenti.
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WHO ‘S WHO?
Atomic Blonde è una cosa sconvolgente.
Partiamo da cosa non è.
Non è un film ma, in primis una specie di corso accelerato di Krav Maga.
Non è solo un corso di arti marziali israeliane, ma un musical sofisticatissimo. Canzoni che spezzano il cuore nei ricordi anni ‘80 come quelle di David Bowie o l’omaggio indelebile a George Michael, i Depeche Mode, o persino Falco e molte altre perfettamente scelte per intagliare, rallentare, sdrammatizzare o acuire intense scene di combattimenti, sesso, flashback o interrogatori di CIA e M16, funzionano perfettamente di pari passo al montaggio e alla sceneggiatura, già di per sè eccellenti. Creano e disfano un'atmosfera da borsalino e impermeabile, rendendola totalmente pop o rock.
Atomic blonde non è un musical, ma un’elegantissima scelta di costumi, abiti e sfilate di due bellissime donne come Charlize Theron nel ruolo di Lorraine Broughton, sempre in un iridescente bianco e nero che si staglia su un opalescente caschetto platino, versus la collega Sandrine, agente francese interpretata dalla sensuale brunette Sofia Boutella tra cui scoppia un amore saffico e una rivincita tutta femminile sull’intelligenza.
Non è una sfilata, ma un’opera d’arte con un cast eccezionale, dove tutto è calibrato e niente è fuori posto. Nemmeno i ruoli, nemmeno le facce, nemmeno il setting: la Berlino del 1989, prima della caduta del muro, durante la guerra fredda ripresa e fotografata con una rara eleganza assieme agli indelebili primi piani della Theron.
Interessante citazione di verità e finzione, intreccio di menzogna e verità, intessute tra l’eterno dilemma di male e bene e l’attualità della deviazione dei servizi segreti e su certi agenti venduti, il film è una spy story girata divinamente, nonostante i numerosi e traumatici combattimenti corpo a corpo che hanno fatto perdere persino due denti alla bella Charlize nei duri preparativi alle scene, di cui è pienamente padrona ed è di una bellezza carismatica, potentissima e resa estremamente empatica con la vita da spia.
Ricapitolando: una sceneggiatura interessante, tratta dal romanzo a fumetti “The Coldest City” con costumi eleganti, facce bellissime, azione continua, colonna sonora che da sola fa e vale il film, rendono Atomic Blonde un vero capolavoro di savoir faire arte, cinema, musica e soprattutto bellezza con la B maiuscola.
Complimenti a David Leitch e a tutto lo staff. Film imperdibile in uscita il 17 agosto per Universal Pictures.
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vanessa zarastro
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lunedì 21 agosto 2017
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una bond in gonnella?
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Atomica Bionda è un film tratto da una graphic novel del 2012 di Antony Johnson e Sam Hart che si chiama “Coldest City” e che nel film appare un attimo come password nel monitor di un computer.
Il film è un intrigante videogames cattivissimo dove la protagonista è una sorta di 007 in gonnella: una spy story a Berlino nel 1989 a cavallo della caduta del muro. Si è instaurato già con le ultime interpretazioni di James Bond da parte di Daniel Craig, una modalità di descrizione del famoso agente segreto più grottesca che ironica, con una notevole connotazione di fisicità quasi proletaria, decisamente poco intellettuale, molto solida e “maschia”.
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Atomica Bionda è un film tratto da una graphic novel del 2012 di Antony Johnson e Sam Hart che si chiama “Coldest City” e che nel film appare un attimo come password nel monitor di un computer.
Il film è un intrigante videogames cattivissimo dove la protagonista è una sorta di 007 in gonnella: una spy story a Berlino nel 1989 a cavallo della caduta del muro. Si è instaurato già con le ultime interpretazioni di James Bond da parte di Daniel Craig, una modalità di descrizione del famoso agente segreto più grottesca che ironica, con una notevole connotazione di fisicità quasi proletaria, decisamente poco intellettuale, molto solida e “maschia”. Qui gli fa da controcanto la splendida Charlize Theron (ma dove trova tutta quella forza con quelle gambe così esili?) che interpreta Lorraine Broughton agente dell’intelligence MI6. La nostra eroina non si deve fidare di nessuno, neanche – o meglio tantomeno - delle spie del suo stesso Governo (britannico of course). Ma c’è anche la CIA e il KGB.
Chi sarà il traditore? Chi fa il doppio gioco? Questo è ciò che deve scoprire Lorraine, oltre a dover recuperare una preziosissima lista di tutti gli agenti segreti occidentali.
Vestita stile anni ’80, la biondissima spia non passa inosservata, né nella Berlino ovest né tantomeno nella Berlino est. Questa è cupa, grigia, deteriorata, mal ridotta, versus una Berlino ovest chiara, lucida e piena di nuove costruzioni. Punk e pop sono i giovani abitanti che si trovano nel bel mezzo della Guerra fredda.
Vorrei fare qualche notazione di dettaglio; durante una fuga Lorraine si rifugia in un cinema dove si proietta un film, un titolo a caso: The Stalker. E anche nella libreria del durissimo Percival (James McAvoy) c’è il libro (rosso) di Macchiavelli. Un’altra domanda banalissima che mi viene in mente: ma dove li prende tutti quelle tute, vestiti da sera, cappotti, parrucche, varie armi e scorte infinite di medicine con un bagaglio così piccolo? Bellissima è Charlize nei primi piani e quando fa il bagno nella vasca piena di cubetti di ghiaccio- che fortifica e attutisce tutti i dolori - bevendo vodka Stolichnaya. Così come bellissima è la doppia anima di Berlino di quegli anni.
Alla fine non sono sicurissima di aver capito tutto però il film il suo effetto l’ha fatto.
Impegnato uno staff composito e vastissimo che vanta anche 3Dartist e pieno di visual effect. Tutto ritmato dalle ottime musiche di David Bowie dei Depeche Mode, Queen, Falcon, Duran Duran, Nena, New Order.
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hurricane2
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domenica 5 novembre 2017
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della serie nikita, salt, ma va ammesso ben fatto.
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Apprezzai Nikita a suo tempo, ovviamente diciamo innovativo, ho detestato Salt così quel Nome in codice Nina, che non possono non tornare in mente ormai è un filone/genere questo delle agenti supereroine. Ma va detto che si rimane piacevolmente sorpresi dalla "qualità" del film che dal titolo così banale lasciava poco sperare. Le musiche aiutano o contribuiscono a far apprezzare la pellicola, che sicuramente ha il ritmo che un film d'azione deve avere e si ha la presenza di lividi.... che durano nei giorni... il che non rende banali e poco credibili i corpo a corpo che in questi film alla Bourne o Bond che si voglia non mancano di certo. Insomma il film scorre, per i miei gusti anche troppo, la protagonista si è calata nel ruolo alla perfezione tanto da far sfigurare chi le sta attorno, vedasi McAvoy che seppure non sia proprio un dilettante così come Goodman e gli altri non sembrano reggere benissimo.
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Apprezzai Nikita a suo tempo, ovviamente diciamo innovativo, ho detestato Salt così quel Nome in codice Nina, che non possono non tornare in mente ormai è un filone/genere questo delle agenti supereroine. Ma va detto che si rimane piacevolmente sorpresi dalla "qualità" del film che dal titolo così banale lasciava poco sperare. Le musiche aiutano o contribuiscono a far apprezzare la pellicola, che sicuramente ha il ritmo che un film d'azione deve avere e si ha la presenza di lividi.... che durano nei giorni... il che non rende banali e poco credibili i corpo a corpo che in questi film alla Bourne o Bond che si voglia non mancano di certo. Insomma il film scorre, per i miei gusti anche troppo, la protagonista si è calata nel ruolo alla perfezione tanto da far sfigurare chi le sta attorno, vedasi McAvoy che seppure non sia proprio un dilettante così come Goodman e gli altri non sembrano reggere benissimo. Non conosco la Graphic Novel da cui è tratta, ma non dubito sia stata trasposto al meglio quantomeno il soggetto. Magari sul titolo e su altro avrebbero potuto impegnarsi di più. . Ma con quello che si vede passare nelle sale ultimamente non si può ritenere un pessimo prodotto seppur prevedibile etc etc. Ben confezionato.
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iuriv
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mercoledì 14 febbraio 2018
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divertente
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Ennesimo film in quota anni 80 (sarebbe anche ora di finirla secondo me, ma vabbè), Atomica Bionda se non altro ci risparmia i giretti in bicicletta e le fantomatiche avventure di gruppi di ragazzini sognanti.
Piuttosto Leitch ci conduce nella Berlino del 1989, quella del muro pronto a cadere, tra spie e inganni tipici di un genere che sta ritrovando nuova linfa.
L'ambientazione è ricostruita benissimo, con scorci della Berlino che fu sempre molto ben disegnati e accompagnati da una colonna sonora d'epoca bella, anche se un filo invadente.
Dove il film funziona è nelle scene di combattimento corpo a corpo, sempre ben coreografate e chiare, grazie a una telecamera capace di seguire gli scontri senza la necessità di avvalersi di un montaggio iper-rapido.
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Ennesimo film in quota anni 80 (sarebbe anche ora di finirla secondo me, ma vabbè), Atomica Bionda se non altro ci risparmia i giretti in bicicletta e le fantomatiche avventure di gruppi di ragazzini sognanti.
Piuttosto Leitch ci conduce nella Berlino del 1989, quella del muro pronto a cadere, tra spie e inganni tipici di un genere che sta ritrovando nuova linfa.
L'ambientazione è ricostruita benissimo, con scorci della Berlino che fu sempre molto ben disegnati e accompagnati da una colonna sonora d'epoca bella, anche se un filo invadente.
Dove il film funziona è nelle scene di combattimento corpo a corpo, sempre ben coreografate e chiare, grazie a una telecamera capace di seguire gli scontri senza la necessità di avvalersi di un montaggio iper-rapido.
Certo Leitch in alcuni momenti soffre la tendenza a strafare, specialmente durante le sparatorie e gli inseguimenti in auto, a volte troppo ricchi di effetti e rallentamenti.
Nel complesso il regista ci propone una trama interessante e intricata, che procede per colpi di scena e continui ribaltamenti di prospettiva. Charlize Theron convince in questi ruoli muscolari, perché é bella vestita di lividi (cit.) e mantiene il personaggio credibile nonostante alcuni voli pindarici della storia. Del resto si tratta di un'attrice in crescita costante, capace di diventare il personaggio che interpreta facendo passare in secondo piano la sua imperiale bellezza.
A McAvoy ho creduto un filino meno, ma forse dipende dal personaggio troppo istrionico che gli è stato disegnato addosso, un po' eccessivo per quello che riguarda il mio immaginario di spia.
Ad ogni modo Atomica Bionda (nonostante il titolo aberrante), è un lavoro che funziona per ciò che deve. Intrattiene, diverte, sa produrre tensione nei momenti in cui serve e soprattutto sa prendersi in giro nel modo giusto.
Probabilmente non avrà un posto nell'olimpo del cinema di spionaggio, ma le due ore passate davanti allo schermo non le rimpiango.
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elgatoloco
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lunedì 20 gennaio 2020
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atomic blonde charlize
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Film d'attrice, dove Charlize Theron è mattatrice, questo"Atomic Blonde", da una graphic novel trasposta filmicamente da David Leitch(2017)è un film che riesce a stupire, senza in alcun modo(nè vorrebbe farlo né pretendetremmo che lo facesse, peraltro)che esso arricchisca il nostro sapere sulle connections spionistiche che sicuramente hanno guidato l'"insurrezione", la"rivolta"del 1989 in particolare per abbattere il muro di Berlino, dato che di"rivoluzione"in senso proprio sarebbe assurdo parlare-la cosa, in senso storico, sarebbe completamente assurda e improponibile. Berlino crocevia di intrighi e di "disfide"tra CIA, KGB, Intelligence Service(di quest'ultima agenzia, britannica, dunque anche abbastanza rivale della CIA è appunto la Theron).
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Film d'attrice, dove Charlize Theron è mattatrice, questo"Atomic Blonde", da una graphic novel trasposta filmicamente da David Leitch(2017)è un film che riesce a stupire, senza in alcun modo(nè vorrebbe farlo né pretendetremmo che lo facesse, peraltro)che esso arricchisca il nostro sapere sulle connections spionistiche che sicuramente hanno guidato l'"insurrezione", la"rivolta"del 1989 in particolare per abbattere il muro di Berlino, dato che di"rivoluzione"in senso proprio sarebbe assurdo parlare-la cosa, in senso storico, sarebbe completamente assurda e improponibile. Berlino crocevia di intrighi e di "disfide"tra CIA, KGB, Intelligence Service(di quest'ultima agenzia, britannica, dunque anche abbastanza rivale della CIA è appunto la Theron). Non è una delusione, il ritmo è buono, gli/le interpreti sono di livello più che accettabile, la Theron è intrigante proprio in quanto"imprevedibile"in questo ruolo, come è giusto/necessario che sia; conferma di essereq quella grande attrice(vera attrice)che è. . IL tutto riesce bene, diremmo, senza che siamo letteralmente"trascinati"; ma tutto non si può pretendere., in specie considerando l'origine"letteraria"che abbiamo citato. Una graphic novel sappiamo non è Shakespeare, non è Dante, non è Proust... E la provenienza letteraria di un testo"tratto da"conta, diamine... El Gato
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elpiezo
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giovedì 24 agosto 2017
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un thriller eccellente!!!!
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Sullo sfondo di una Berlino in fermento causa l'imminente caduta del muro, prende vita una contorta spy story legata alla guerra fredda, attraverso una trama articolata che sembra riscriversi ad ogni dialogo e ad ogni seguenza d'azione, la cui efferata violenza è solamente la punta dell'iceberg di un'intensità di ritmo insolito data la presenza di una protagonista femminile.
Una irresistibile Charlize Theron è il punto di riferimento di un serrato thriller d'azione i cui ritmi narrativi vengono scanditi da una magistrale colonna sonora anni 80 che arricchiscono il film con patine ed atmosfere destinate solamente a prodotti dalla qualità superiore.
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Sullo sfondo di una Berlino in fermento causa l'imminente caduta del muro, prende vita una contorta spy story legata alla guerra fredda, attraverso una trama articolata che sembra riscriversi ad ogni dialogo e ad ogni seguenza d'azione, la cui efferata violenza è solamente la punta dell'iceberg di un'intensità di ritmo insolito data la presenza di una protagonista femminile.
Una irresistibile Charlize Theron è il punto di riferimento di un serrato thriller d'azione i cui ritmi narrativi vengono scanditi da una magistrale colonna sonora anni 80 che arricchiscono il film con patine ed atmosfere destinate solamente a prodotti dalla qualità superiore.
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