giulio filippini
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domenica 30 aprile 2017
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piigs
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Il lavoro di Greco, Cutraro e Melchiorre è incisivo ed efficace. Inevitabile presa di coscienza di come la drammatica vicenda della Cooperativa "Il Pungiglione" sia un chiaro esempio del declino di secoli di battaglie per il Welfare State. La microeconomia che impeccabilmente spiega la macroeconomia. È di grande rilevanza come lo stile narrativo del documentario, sebbene tratti un argomento a dire poco infuocato, non ceda mai alle facili polemiche ma, pur dichiarando la propria netta posizione nei confronti delle politiche economiche comunitarie degli ultimi 8 anni, conceda allo spettatore la possibilità di una riflessione personale (e di un bel ripasso di micro e macroeconomia!). Consigliatissimo
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monik
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sabato 29 aprile 2017
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l'euro non è democratico
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Per la prima volta in Italia è stato girato un film-documentario su che cosa significa aderire all'EURO.
Le storie umane sono vere, siamo noi, incapaci di difenderci dai meccanismi finanziari che stanno dietro la creazione di una moneta che ha distrutto la democrazia in Europa e in Italia.
Chi difende l'Europa dei popoli deve spingere il proprio governo a uscire da questa sporca operazione finanziaria che sacrifica il benessere di milioni di persone a favore degli squali e delle banche speculative.
L'economia con l'Euro non centra niente. L'economia è il lavoro che ci scambiamo noi, donne e uomini liberi, sono i diritti fondamentali che ogni Stato deve assicurare ai propri cittadini (Salute, istruzione, previdenza sociale).
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Per la prima volta in Italia è stato girato un film-documentario su che cosa significa aderire all'EURO.
Le storie umane sono vere, siamo noi, incapaci di difenderci dai meccanismi finanziari che stanno dietro la creazione di una moneta che ha distrutto la democrazia in Europa e in Italia.
Chi difende l'Europa dei popoli deve spingere il proprio governo a uscire da questa sporca operazione finanziaria che sacrifica il benessere di milioni di persone a favore degli squali e delle banche speculative.
L'economia con l'Euro non centra niente. L'economia è il lavoro che ci scambiamo noi, donne e uomini liberi, sono i diritti fondamentali che ogni Stato deve assicurare ai propri cittadini (Salute, istruzione, previdenza sociale).
Il film aiuta a essere più consapevoli di quello che stanno facendo a noi e al futuro dei nostri figli.
Il film aiuta a trovare il coraggio di andare verso un cambiamento ormai necessario
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sabato 29 aprile 2017
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w eurozona
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Il film è chiaro, ci sono prove inconfutabili sul grande nodo che si sta stringendo su milioni di persone nella patria della democrazia, l'Europa. Bravi ai ragazzi che lo anno fatto.
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cristian
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giovedì 27 aprile 2017
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ma lei che ne sa di economia per dire che le politiche dei "siigp" sono scriteriate o parassite???
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"Ma è anche acronimo dei cinque Paesi dell'UE considerati dalle politiche economiche scriteriate, Stati non competitivi, per non dire parassiti: Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna" Ma lei che ne sa di economia per dire che le politiche dei SIIGP (si esatto,io non lo uso) sono scriteriate o parassite??? Parassita e scriteriata è la politica economico-monetaria europea che ha messo in ginocchio le economie dei paesi che avevano una moneta meno forte del Marco tedesco prima della creazione dell'euro! Questo perchè una unione monetaria tra paesi che avevano economie diverse (e quindi monete con valori diversi perchè adeguate a quelle economie) non poteva che portare allo sfacelo delle economie sopratutto in vista del fatto che non c'è alcun trasferimento di fondi (attenzione non prestiti ma trasferimento senza interessi) tra gli stati ricchi (cioè quelli che si avantaggiano di una moneta più debole rispetto alla moneta originaria, cioe la Germania e pochi altri) e gli stati meno ricchi (tutti gli altri) cosa che dovrebbe esserci (come accade in qualsiasi stato confederato che funzioni).
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"Ma è anche acronimo dei cinque Paesi dell'UE considerati dalle politiche economiche scriteriate, Stati non competitivi, per non dire parassiti: Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna" Ma lei che ne sa di economia per dire che le politiche dei SIIGP (si esatto,io non lo uso) sono scriteriate o parassite??? Parassita e scriteriata è la politica economico-monetaria europea che ha messo in ginocchio le economie dei paesi che avevano una moneta meno forte del Marco tedesco prima della creazione dell'euro! Questo perchè una unione monetaria tra paesi che avevano economie diverse (e quindi monete con valori diversi perchè adeguate a quelle economie) non poteva che portare allo sfacelo delle economie sopratutto in vista del fatto che non c'è alcun trasferimento di fondi (attenzione non prestiti ma trasferimento senza interessi) tra gli stati ricchi (cioè quelli che si avantaggiano di una moneta più debole rispetto alla moneta originaria, cioe la Germania e pochi altri) e gli stati meno ricchi (tutti gli altri) cosa che dovrebbe esserci (come accade in qualsiasi stato confederato che funzioni). Inoltre il fatto che l'Europa ci richiami alla consapevolezza e sopratutto alla partecipazione... è risibile nel migliore dei casi. Si studi un po' di macroeconomia prima di sparare queste "corbellerie" da mainstream! ;)
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giovedì 27 aprile 2017
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europa sì, europa no....la terra dei cachi.
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Un documentario fatto bene, con la voce narrante di Claudio Santamaria, che, anche se esprime un'idea di Europa diversa dalla mia, è da vedere.
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flin
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lunedì 24 aprile 2017
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a sorpresa, un emozionante film sull'economia
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Ne mastico anche io da un po' di questi argomenti ma devo dire che organizzarli in maniera così chiara ed efficace mi sembrava impossibile. PiIgs ha secondo me il pregio di aver trasformato la fredda economia in una storia che emotivamente funziona molto. Non saprei dire quale parte sia migliore, se quella degli economisti e delle scoperte assurde sui vincoli europei e i trattati, o se la storia della cooperativa e di Claudia. Quello che è certo è che l'una senza l'altra non funzionerebbero perché il dialogo è costante e necessario per comprendere cosa sta succedendo alle vite di tutti. Visto all'anteprima di Firenze. Gran bella esperienza. Consigliato.
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roger99
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lunedì 24 aprile 2017
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piigs ci racconta una storia vera, la nostra
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Non ho dubbi nel metterlo sullo stesso piano di una produzione di Michael Moore ed anche più sopra per intensità e capacità di indagine dell'intimità dell'essere umano che si scopre incastrato dall'austerity senza poter nemmeno immaginare da dove arrivi questa crisi da quanto sono elevati sulla sua testa i piani su cui si stiano giocando a dadi la vita di milioni di persone di oggi e di domani.
Molto ben documentato, PIIGS è un'opera che svela il trucco che sta dietro all'austerity grazie agli interventi di importanti economisti ed intellettuali. Come si fa a chiedere un contraddittorio in questa sede visto che ce lo troviamo da vent'anni in casa a reti unificate?
Se mai dovrebbe essere il contrario: è PIIGS che andrebbe fatto vedere ripetutamente in TV.
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Non ho dubbi nel metterlo sullo stesso piano di una produzione di Michael Moore ed anche più sopra per intensità e capacità di indagine dell'intimità dell'essere umano che si scopre incastrato dall'austerity senza poter nemmeno immaginare da dove arrivi questa crisi da quanto sono elevati sulla sua testa i piani su cui si stiano giocando a dadi la vita di milioni di persone di oggi e di domani.
Molto ben documentato, PIIGS è un'opera che svela il trucco che sta dietro all'austerity grazie agli interventi di importanti economisti ed intellettuali. Come si fa a chiedere un contraddittorio in questa sede visto che ce lo troviamo da vent'anni in casa a reti unificate?
Se mai dovrebbe essere il contrario: è PIIGS che andrebbe fatto vedere ripetutamente in TV.
Gustose animazioni punteggiano quest'opera e ci aiutano a fruire con leggerezza ed estrema semplicità concetti chiave che dovrebbero servirci ad uscire dal binario unico dei dogmi a cui veniamo sottoposti da decenni.
Alla prima fiorentina ho sentito il pubblico imprecare, ridere, commuoversi ed infine esplodere in un lungo applauso. Per me un capolavoro.
Andiamo a vederlo?
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no_data
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mercoledì 19 aprile 2017
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there is always an alternative
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Descrivere ad uso e consumo del grande pubblico i risvolti nefasti delle scelte di politica economica improntate sull'austerità, èl'obiettivo nobile del documentario. Lo strumento cinematografico viene utiilizzato per comunicare l'assurdità nel considerare il capitalismo liberista come l'unica scelta possibile. Le interviste ad esponenti controcorrente dello scenario economico e politico si alternano al racconto delle vicende di una cooperativa che offre servizi sociali in provincia di Roma da più di vent'anni e la cui esistenza è compromessa dalle conseguenze pratiche del patto di stabilità. Si denuncia quanto questa logica del There Is No Alternative abbia corrotto l'idea di Europa.
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Descrivere ad uso e consumo del grande pubblico i risvolti nefasti delle scelte di politica economica improntate sull'austerità, èl'obiettivo nobile del documentario. Lo strumento cinematografico viene utiilizzato per comunicare l'assurdità nel considerare il capitalismo liberista come l'unica scelta possibile. Le interviste ad esponenti controcorrente dello scenario economico e politico si alternano al racconto delle vicende di una cooperativa che offre servizi sociali in provincia di Roma da più di vent'anni e la cui esistenza è compromessa dalle conseguenze pratiche del patto di stabilità. Si denuncia quanto questa logica del There Is No Alternative abbia corrotto l'idea di Europa. Costruire un'istituzione sovranazionale europea fondata sui valori della cooperazione e della solidarietà fra i popoli sembra ormai un'utopia irrealizzabile, sacrificata all'altare della finanza. Secondo gli autori, il processo di unificazione europea è maturato con dei vizi congeniti da cui è scaturita la crisi che ormai sembra senza fine. L'isituzione di una moneta unica, il trasferimento della sovranità monetaria dalle banche centrali nazionali alla Banca centrale europea, da cui deriva l'impossibilità da parte dei singoli stati di sostenere l'economia interna emettendo moneta, il mito del rapporto deficit/pil al 3% accettato per fede e le politiche di austerità conseguenti, hanno portato soltanto ad un aumento della disuguaglianza, innestando processi di aumento delle tenisioni sociali che mettono in pericolo l'esistenza stessa della democrazia. Se l'aspetto positivo del documentario è che questi temi, pur non brillando in originalità, siano affrontati ai fini della divulgazione, quello negativo è che manca la parte propositiva. Prevale in modo assoluto una visione economicistica della realtà. E, anche, questa, è un po' superficiale e si fa sedurre dalla prospettiva dei facili consensi. Mi è sembrato un documentario che parla alla pancia del pubblico. Probabilmente è molto più efficace il linguaggio narrativo di un film di Ken Loach.
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