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mercoledì 15 novembre 2017
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film
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Film srupendo e pieno di emozioni!!!!
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mercoledì 15 novembre 2017
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divertente e riflessivo
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Il film è assolutamente da vedere. Divertente ma anche riflessivo e profondo. Tratta un tema molto delicato con ironia e sapienza. Gli attori sono talmente bravi che sembrano davvero una grande e pazza famiglia. Consigliatissimo
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mercoledì 15 novembre 2017
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novelunemezza
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Film molto godibile e divertente bravissimi gli attori.Michela Andreozzi ha fatto un lavoro eccellente. Consigliato anche alle famiglie!
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mercoledì 15 novembre 2017
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oltre la commedia, qualcosa di più..
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Una commedia gradevole, piacevole, che tocca argomenti sensibili, un film da vedere. Fare quattro risate e riflettere non è da tutti i giorni, ne da tutti i film! APPROVED!!
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lallaumpa
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mercoledì 15 novembre 2017
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mi è piaciuto tanto
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Bella commedia, bravi gli attori. Io sostengo che si possa parlare di qualsiasi argomento anche sorridendo. Io di questi problemi ne so molto ma il film me lo sono goduto lo stesso. Ho riso. Mi sono commossa. Ma sono uscita dalla sala con un sorriso sul viso. Io lo consiglio un po' a tutti, magari anche per cambiare un po' prospettiva su un tema così serio.
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elicann
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lunedì 23 ottobre 2017
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riso amaro - non lo consiglierei a nessuno
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Pensavo di passare un pomeriggio tranquillo e quello che è stato spacciato per un film comico in verità è l'ennesimo bombardamento di messaggi contro la famiglia tradizionale. Il ginecologo gay con compagno e figli adottati, chiaro messaggio all'accettazione dell'utero in affitto e messaggio finale, le mamme sono quelle che ti crescono, mamme di una canzone, mamme di una torta. In piena libertà non voglio essere costretta a questa violenza mediatica e a questo attacco continuo alla famiglia tradizionale. Sono stanca di vedere gay e lesbiche in tutti i film ultimi che escono e soprattutto voglio essere consapevole di fare una scelta invece di avere messaggi di cui non sono concorde travestiti da altro.
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Pensavo di passare un pomeriggio tranquillo e quello che è stato spacciato per un film comico in verità è l'ennesimo bombardamento di messaggi contro la famiglia tradizionale. Il ginecologo gay con compagno e figli adottati, chiaro messaggio all'accettazione dell'utero in affitto e messaggio finale, le mamme sono quelle che ti crescono, mamme di una canzone, mamme di una torta. In piena libertà non voglio essere costretta a questa violenza mediatica e a questo attacco continuo alla famiglia tradizionale. Sono stanca di vedere gay e lesbiche in tutti i film ultimi che escono e soprattutto voglio essere consapevole di fare una scelta invece di avere messaggi di cui non sono concorde travestiti da altro. Le recensioni dicono solo film carino. Un corno. Per non parlare poi della illegalità dell'atto d'amore in se stesso che è una chiara dichiarazione di futura accettazione... Riso amaro direi.
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loryrossi
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domenica 22 ottobre 2017
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ben girata, cast di qualità
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temi attualissimi, approcciati con leggerezza. bene così.
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rolando7
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sabato 21 ottobre 2017
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gradevole commedia di buoni sentimenti
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Pur con qualche caduta nel macchiettismo (il fratello neocatecumenale, ad es) e qualche concessione di troppo alla melassa buonista che va tanto di moda, questo film di esordio di una "veterana" della commedia come Michela Andreozzi si lascia vedere con piacere. Ben girato e ambientato (ottima la fotografia di Canevari) e ottimamente interpretato da tutto il cast, il film scorre brioso e senza momenti di noia. La regista-interprete, pur avendo delle spiccate doti comiche, si mette generosamente a lato per lasciar rifulgere l'amica (e sorella nel film) Claudia Gerini. Bella la figura di uomo saggio e paziente interpretata da Giorgio Pasotti, mentre Stefano Fresi si conferma per quel grande attore che è.
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Pur con qualche caduta nel macchiettismo (il fratello neocatecumenale, ad es) e qualche concessione di troppo alla melassa buonista che va tanto di moda, questo film di esordio di una "veterana" della commedia come Michela Andreozzi si lascia vedere con piacere. Ben girato e ambientato (ottima la fotografia di Canevari) e ottimamente interpretato da tutto il cast, il film scorre brioso e senza momenti di noia. La regista-interprete, pur avendo delle spiccate doti comiche, si mette generosamente a lato per lasciar rifulgere l'amica (e sorella nel film) Claudia Gerini. Bella la figura di uomo saggio e paziente interpretata da Giorgio Pasotti, mentre Stefano Fresi si conferma per quel grande attore che è. Il film ha il pregio di andare in crescendo, fino al gran finale dove tutte le storie si ricollegano e ricuciono. Magari c'è anche troppa carne al fuoco, ma in tempi di cinemino asfittico questo è più un pregio che un difetto. Brava Michela. Ti aspettiamo alla seconda prova.
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eusebioabbondanza
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mercoledì 18 ottobre 2017
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donne falliche e maschi uterini
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Dietro l'apparenza di una semplice e divertente commedia si cela in realtà un profondo dilemma psicoanalitico tipico della odierna guerra tra sessi: come mai donne "falliche" e dominanti, piene di qualità virili, (che si circondano inevitabilmente di uomini inetti, miserabili dalle scarse doti maschili) non riescono a procreare? La risposta, manco a dirlo, sarebbe già nella domanda, più o meno retorica, ma il film della Andreozzi maschera il tema forte scegliendo di camuffarlo dietro il paravento della "sorellanza" affettiva e diluirlo poi in una serie di gag e personaggi macchiettistici. E allora ecco una carrellata di donne forti, belle e piene di sentimenti nobili.
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Dietro l'apparenza di una semplice e divertente commedia si cela in realtà un profondo dilemma psicoanalitico tipico della odierna guerra tra sessi: come mai donne "falliche" e dominanti, piene di qualità virili, (che si circondano inevitabilmente di uomini inetti, miserabili dalle scarse doti maschili) non riescono a procreare? La risposta, manco a dirlo, sarebbe già nella domanda, più o meno retorica, ma il film della Andreozzi maschera il tema forte scegliendo di camuffarlo dietro il paravento della "sorellanza" affettiva e diluirlo poi in una serie di gag e personaggi macchiettistici. E allora ecco una carrellata di donne forti, belle e piene di sentimenti nobili. Gli uomini invece tutti orrendi, inutili e decerebrati, tranne la coppia gay, unici maschi sopportati dalla furia androclasta della regista.
Ma la natura, per procede nel suo percorso, richiede un equilibrio tra le parti, lo yin e lo yang, il sole e la luna. Non bastano nove lune, per quanto meravigliose possano essere, a creare la vita se non c'è anche un po di sole. Non è quindi un caso che poi la donna “fallica” circondata da uomini femminilizzati si trovi a dover ricorrere a un triste stratagemma per coronare il suo sogno. Questo sarebbe stato il vero tema del film, quello che, con un po’ di autoconsapevolezza, avrebbe dato uno spessore diverso a questa commedia. Che invece diventa l’ennesima di un filone ormai stanco, che riesce soltanto ad allontanare il pubblico dalle sale.
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no_data
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mercoledì 18 ottobre 2017
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la genitorialità non è un cocktail
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"9 lune e mezza" è tutto fuorchè quello che i benpensanti definirebbero un megaspot alla maternità surrogata. È, più che altro, un affresco mai retorico sugli infiniti modi di essere famiglia oggi: c'è la tradizione che poi, a ben vedere tanto tradizione non è, c'è la famiglia arcobaleno, non si capisce bene se prima o dopo il ddl Cirinnà e poi c'è chi "l'uomo della mia vita lo partorisco io". Sullo sfondo due sorelle, Tina (Michela Andreozzi) e Livia (una Claudia Gerini da David di Donatello) che non potrebbero essere più diverse ma sono comunque accomunate da una insistente voglia di lasciare qualcosa di sè al mondo che si illumina quando una nuova vita prende spazio e cambia i piani.
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