Il mio Godard |
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Un film di Michel Hazanavicius.
Con Louis Garrel, Stacy Martin, Bérénice Bejo, Micha Lescot, Grégory Gadebois.
continua»
Titolo originale Redoubtable.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 102 min.
- Francia 2017.
- Cinema
uscita martedì 31 ottobre 2017.
MYMONETRO
Il mio Godard ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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GODARD E IL VIETNAM INTERIORE
di ROBERTEROICAFeedback: 9266 | altri commenti e recensioni di ROBERTEROICA |
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sabato 4 novembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fischiatissimo a Cannes per lesa maestà, arriva nelle sale italiane “Il mio Godard” di Michel Hazanavicious (quello di “The Artist”), tratto dal libro di memorie di una stagione assai “calda”, di Anne Wiazemsky, moglie e musa di Jean Luc. Sullo schermo prende vita la scena privata di una coppia: lui che dopo la dichiarazione di lotta de “La cinese” rinnega il suo cinema precedente in nome della rivoluzione, lei che cerca di seguirlo in questa idea un po’ folle di militanza. Alla fine si lasciano, verso destini diversi. Chissà cosa avrà detto l’ottantottenne Godard chiuso nel suo eremo svizzero di fronte alla rilettura pop della sua vita. Lui che vecchio di età continua a fare tra i film più giovani del mondo e che rivedendosi disprezzare, in quegli anni, coloro che “anno più di trentacinque anni, perché ormai rincoglioniti”, forse avrà sorriso. Louis Garrel (figlio di Philippe, altro auteur nouvelle vague, come a dire che tutto si tiene) è bravo nella trasformazione di un mito in un omino dalla mille contraddizioni, cinico e antipatico, spesso autodistruttivo e solitario per vocazione. E Stacy Martin è sorprendente nell’aderire al ruolo di Anne anche dal punto di vista della somiglianza fisica. Dentro questo centrifugato del Sessantotto c’è di tutto e non si cerchi il rigore: il Vietnam interiore del Che, Bertolucci e Ferreri, le icone maoiste, lo slapstick e Woody Allen. Ci si diverte anche ed è interessante il lavoro sulle cromature della luce di Guillaume Schiffman che ricalca quelle castellate della “Cinese” e i marroni ocra de “Il disprezzo”.
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