Titolo originale | Black Sabbath the End of the End |
Titolo internazionale | Black Sabbath: The End Of The End |
Anno | 2017 |
Genere | Eventi, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Dick Carruthers |
Attori | Black Sabbath, Ozzy Osbourne, Tony Iommi (II), Geezer Butler (II), Tommy Clufetos Adam Wakeman. |
Uscita | mercoledì 4 ottobre 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,26 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 settembre 2017
Il cinquantesimo anniversario della più grande band metal di tutti i tempi.
CONSIGLIATO SÌ
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La fine della fine. L'importante, quando si è stati protagonisti di una carriera che ha dato vita a un intero genere musicale, è celebrare con un capitolo conclusivo all'altezza di quel che lo ha preceduto. Uncompito tutt'altro che semplice, nel caso dei Black Sabbath. Tony, Ozzy e Geezer la fanno finita in grande stile, nella Birmingham in cui tutto è cominciato, città operaia in cui si forgia il ferro, quasi che l'invenzione del metallo (pesante) fosse scritta nel suo destino.
Ma The End of the End non è solo una carrellata di classici: le Iron Man, Paranoid e Children of the Grave eterne sono intervallate dalle parole dei tre monumenti del rock, dalla loro rielaborazione di decenni di gioia e travaglio, eccessi e contraccolpi.
Ozzy reca sul volto e nei gesti gli errori quasi fatali del proprio vissuto, ma di fronte a un microfono (come nella toccante session "intima" che segue di qualche giorno il concerto) cancella ogni segno del tempo. E con lui Tony Iommi e Geezer Butler, che sprigionano energia con le stesse - semplici forse, ma insostituibili - sequenze di note che hanno generato il mito.
Con quel pizzico di ipocrisia che non guasta, davanti alla macchina da presa di Dick Carruthers nulla lascia trasparire che tra i tre ci siano stati conflitti epocali, o che negli anni Ottanta e Novanta si siano succedute molteplici formazioni differenti dei Black Sabbath. Sembra che 'Volume 4' sia uscito l'altro ieri, che la storia non abbia vissuto momenti difficili. Ma va bene così, sono solo cambiamenti, quelli che danno un senso alla vita, come racconta 'Changes', il "lento" del gruppo, eseguito in quella che forse resterà l'ultima session insieme. Se fine doveva essere, difficile svolgere meglio il doloroso compito.