barbara genise
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domenica 4 settembre 2016
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lezioni d'amore
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Film che ripropone il tema dell'eutanasia in maniera molto forte,toccando i sentimenti a mò di fili scoperti, sentimenti insiti nella semplicità ingenua e solare di una ragazza che potrebbe essere chiunque, (e anche da qui il successo dellastoria) .....la protagonista non è quel modello di bellezza che noi associeremmo ad una storia d'amore con un principe azzurro ( anche se in carrozzina), ma una ragazza come tante, spesso goffa, ridicola nel vestire, con una vita semplice ed abitudinaria....storia in cui i corpi, sempre tanto enfatizzati dalla cinematografia, scompaiono per far posto alla vera comunicazione tra due anime diverse, che si incontrano e trascorrono un tratto di vita insieme, forse il tratto più intenso emotivamente della loro esistenza, in cui lo splendore della vita e lo spettro della morte, del nulla, si intrecciano e innescano la vera consapevolezza.
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Film che ripropone il tema dell'eutanasia in maniera molto forte,toccando i sentimenti a mò di fili scoperti, sentimenti insiti nella semplicità ingenua e solare di una ragazza che potrebbe essere chiunque, (e anche da qui il successo dellastoria) .....la protagonista non è quel modello di bellezza che noi associeremmo ad una storia d'amore con un principe azzurro ( anche se in carrozzina), ma una ragazza come tante, spesso goffa, ridicola nel vestire, con una vita semplice ed abitudinaria....storia in cui i corpi, sempre tanto enfatizzati dalla cinematografia, scompaiono per far posto alla vera comunicazione tra due anime diverse, che si incontrano e trascorrono un tratto di vita insieme, forse il tratto più intenso emotivamente della loro esistenza, in cui lo splendore della vita e lo spettro della morte, del nulla, si intrecciano e innescano la vera consapevolezza...... Louisa capirà che l'amore è conoscenza e accettazione dell'altro, delle sue scelte, lascerà quell'infantile quanto tenera e fiabesca missione di cambiare le decisioni di Will, e lo accompagnerà,col coraggio che solo l'amore può donare, nel portare a termine la sua scelta, Will, dal canto suo,scopre di amare la vita di questa istintiva e appassionata ragazzina, forse come non ha mai amato la vita di nessuno, sempre così preso dalla sua...e, paradossalmente, sente anche che ha qualcosa da dare,proprio nel momento n cui la percezione di sè lo relega nell'inutilià esistenziale, ...Nell'ultima parte del film si sente la sua trasposizione in Louisa di tutta la sua energia vitale, forza,autostima, voglia di vivere e fare esperienze di ogni tipo,.......ottima interpretazione, un film che da molti spunti di riflessione e che coinvolge
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imcalledniki
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giovedì 1 settembre 2016
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un film che merita di essere visto da tutti
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Dopo aver letto il libro e averlo aggiunto alla mia top 5 ho aspettato tanto per vederlo e avevo molte aspettative, ma non credevo che mi sarebbe piaciuto così tanto!
Difficilmente trovi un libro che sul mega schermo ti da lo stesse emozioni di quando leggi quelle righe ma questo ci è riuscito, molte scene erano davvero identiche al libro ed era tutto come lo avevo immaginato.
Ma credo anche che il merito vada ai due attori Sam Claflin è stato meraviglioso nei panni di Will, ma l'interpretazione di Emilia Clarke è stata una vera sorpresa. l'ho sempre vista nei panni di Daenerys Targaryen in GoT e non credevo che il ruolo di Lou fosse adatto a lei. mi sono ricreduta, sembrava davvero che il personaggio di Lou è stato scritto per lei.
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Dopo aver letto il libro e averlo aggiunto alla mia top 5 ho aspettato tanto per vederlo e avevo molte aspettative, ma non credevo che mi sarebbe piaciuto così tanto!
Difficilmente trovi un libro che sul mega schermo ti da lo stesse emozioni di quando leggi quelle righe ma questo ci è riuscito, molte scene erano davvero identiche al libro ed era tutto come lo avevo immaginato.
Ma credo anche che il merito vada ai due attori Sam Claflin è stato meraviglioso nei panni di Will, ma l'interpretazione di Emilia Clarke è stata una vera sorpresa. l'ho sempre vista nei panni di Daenerys Targaryen in GoT e non credevo che il ruolo di Lou fosse adatto a lei. mi sono ricreduta, sembrava davvero che il personaggio di Lou è stato scritto per lei.
È un film che mi è piaciuta dall'inizio alla fine e invito tutti voi ad andarlo a vedere, è un film che può cambiare la visuale che abbiamo della nostra vita.
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(di misesjunior)
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amarolucano
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lunedì 5 settembre 2016
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stereotipato
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Film delicato e romantico, apprezzabile perchè sa intrattenere, far sorridere e strappare qualche lacrima.
Tuttavia le tematiche (disabilità, eutanasia, sogni infranti) che affronta sono solo sfiorate, i personaggi principali sanno di già visto e la sceneggiatura risulta abbastanza scontata.
E' la versione agrodolce del film "Quasi amici", dove l'amicizia è sostituita dall'amore e i sorrisi da qualche lacrima di tristezza.
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ales16
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martedì 30 agosto 2016
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"spingiti oltre. non accontentarti. ma vivi."
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Il film rispetta la trama del libro e non ci sono grandi differenze.
Louisa Clark a 26 anni, dopo aver perso il lavoro, trova un nuovo impiego presso i Traynor, si occuperà infatti di Will, ex-uomo d'affari, amante degli sport estremi, quadriplegico in seguito ad un incidente.
La vita per Will ora non sembra avere nessun senso e si limita a restare in casa per tutto il giorno. Lou, dopo alcune difficoltà iniziali, cerca di coinvolgerlo in nuove attività e arrivano anche ad affrontare un viaggio insieme.
(Possibile spoiler) I loro sentimenti cambiano, diventano più che amici, purtroppo Will ha già preso una decisione riguardo la sua vita e Lou non può fargli cambiare idea.
Sicuramente il film fa piangere quanto il libro, e, per quanto riguarda gli attori, Emilia Clarke appare adattissima al ruolo di un'esuberante, simpatica e ingenua Lou, mentre Sam Clafin interpreta il ruolo dell'uomo cinico e disilluso.
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Il film rispetta la trama del libro e non ci sono grandi differenze.
Louisa Clark a 26 anni, dopo aver perso il lavoro, trova un nuovo impiego presso i Traynor, si occuperà infatti di Will, ex-uomo d'affari, amante degli sport estremi, quadriplegico in seguito ad un incidente.
La vita per Will ora non sembra avere nessun senso e si limita a restare in casa per tutto il giorno. Lou, dopo alcune difficoltà iniziali, cerca di coinvolgerlo in nuove attività e arrivano anche ad affrontare un viaggio insieme.
(Possibile spoiler) I loro sentimenti cambiano, diventano più che amici, purtroppo Will ha già preso una decisione riguardo la sua vita e Lou non può fargli cambiare idea.
Sicuramente il film fa piangere quanto il libro, e, per quanto riguarda gli attori, Emilia Clarke appare adattissima al ruolo di un'esuberante, simpatica e ingenua Lou, mentre Sam Clafin interpreta il ruolo dell'uomo cinico e disilluso.
Credo che Io prima di te sia una bellissima storia d'amore, probabilmente con un finale un po' triste, ma che fa riflettere tantissimo.
#viviconcoraggio
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valeverte
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mercoledì 14 settembre 2016
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certo un film non può essere come il libro
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Un film non andrebbe mai paragonato al libro da cui è tratto, ma quando manca di trasporto, rovinando l'atmosfera generale, c'è un po' da analizzare.
Non è scorrevole, non che il tempo sembra non passare, ma i tagli, il montaggio delle scene, il tempo stesso dedicato, sembra sempre che non basti, che tutto sia così di fretta da non lasciare nemmeno il tempo per riflettere sulle tematiche che questo film, come il libro, porta con sé. Non c'è trasporto, o almeno per chi ha letto il libro. La storia sembra vecchia, superficiale, e i dialoghi un po' poveri di significato. I rapporti tra le persone, non sono minimamente spiegati, non c'è un filo che li unisce, a malapena sembra una famiglia quella di Louisa, ad altri personaggi è stato completamente modificato il comportamento.
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Un film non andrebbe mai paragonato al libro da cui è tratto, ma quando manca di trasporto, rovinando l'atmosfera generale, c'è un po' da analizzare.
Non è scorrevole, non che il tempo sembra non passare, ma i tagli, il montaggio delle scene, il tempo stesso dedicato, sembra sempre che non basti, che tutto sia così di fretta da non lasciare nemmeno il tempo per riflettere sulle tematiche che questo film, come il libro, porta con sé. Non c'è trasporto, o almeno per chi ha letto il libro. La storia sembra vecchia, superficiale, e i dialoghi un po' poveri di significato. I rapporti tra le persone, non sono minimamente spiegati, non c'è un filo che li unisce, a malapena sembra una famiglia quella di Louisa, ad altri personaggi è stato completamente modificato il comportamento. Le poche scene che hanno tagliato avrebbero fatto un minimo di differenza. Ci sono delle scene in cui manca proprio il dettaglio, come al matrimonio, dove il vestito indossato non è quello rosso che piaceva tanto a Will, la scena della camera d'albergo alle Mauritius, la quale doveva essere un momento di riflessione, i due personaggi si amano, ed amarsi significa accettarsi per come si è, è restare a fianco l'uno dell'altra senza pretese, con quel bacio messo lì finisce tutto.
Mancano quei dettagli importanti che ti trascinano all'interno della storia, che te la fanno sentire anche un po' tua. Trovo che non sia stato dato nemmeno il giusto spazio alle tematiche, e nemmeno alla storia d'amore che le racchiude, tutto così di fretta da farlo sembrare tirato via.
L'unica sopresa per me sono stati gli attori, non avrei mai pensato che Emilia Clarke potesse avere così tanta espressività, perfetta per la parte di Louisa, eccentrica al punto giusto, rendendo un po' di giustizia al film, e non sono nemmeno una sua grande fan, come per Sam Claflin, dal quale non mi aspettavo un'intepretazione di un ruolo così complicato e profondo.
Sono anche una discreta piagnona sentimentale, e dover dire che ho pianto solo perchè ricordavo come la scena fosse descritta nel libro, mi fa rimanere veramente male.
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anonimo2
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mercoledì 14 settembre 2016
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condividere...
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Ho vissuto una storia simile qualche anno fa. Dovrei essere il Will della situazione.
Volevo guardare il film ma alla fine non ho avuto il coraggio.
Ho visto il trailer dove mostrano una storia tutta rose e fiori... immagino che i problemi si vedano nel resto del film.
Vi posso assicurare che la mancanza della parte fisica nella relazione si sente fin troppo... anche solo a livello mentale.
Quando ti accorgi che la scintilla negli occhi inizia a spegnersi e che poco a poco l'amore del partner diventa compassione inizi a chiederti se è giusto tenerla prigioniera... Per me non era giusto.
A distanza di qualche anno ho avuto delle complicazioni e sono andato in coma.
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Ho vissuto una storia simile qualche anno fa. Dovrei essere il Will della situazione.
Volevo guardare il film ma alla fine non ho avuto il coraggio.
Ho visto il trailer dove mostrano una storia tutta rose e fiori... immagino che i problemi si vedano nel resto del film.
Vi posso assicurare che la mancanza della parte fisica nella relazione si sente fin troppo... anche solo a livello mentale.
Quando ti accorgi che la scintilla negli occhi inizia a spegnersi e che poco a poco l'amore del partner diventa compassione inizi a chiederti se è giusto tenerla prigioniera... Per me non era giusto.
A distanza di qualche anno ho avuto delle complicazioni e sono andato in coma.
Quando mi sono svegliato mi è stata vicina durante la riabilitazione.
Mi ha ringraziato per averla lasciata e chiesto scusa perché avrebbe voluto farlo lei ma non era abbastanza forte e non ne aveva il coraggio.
All'inizio della storia ho cercato di farle capire che non sarebbe finita bene.
Lei continuava a ripetermi che era forte e che avremmo affrontato i problemi come tutte le coppie.
Hosempre affrontato una marea di difficoltà ma a un certo punto ho ceduto perché come tutti anche io volevo un po' di affetto. Così mi sono lasciato andare e convincere.
La solitudine è una brutta bestia e lei mi faceva stare bene.
Ho accettato sapendo come sarebbe andata a finire perché alla fine quel bene me lo porto dentro questa marea di male come una scialuppa di salvataggio. Mi ci aggrappo ogni volta che la situazione precipita.
Non ho mai commentato ne su FB ne su altri blog. Non ho neanche mai scritto qualcosa in generale da condividere. sicuramente avrò scritto anche male.
Ho creato questo account ora perché sentivo che su un tema del genere era giusto condividere.
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(di barone di firenze)
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arnaco
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venerdì 17 febbraio 2017
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come in una fiaba
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Non si può certamente dire che questo film abbia la potenza drammatica di Mare Dentro con cui ha poco da spartire anche se tratta lo stesso tema. Ma non lo si può nemmeno bistrattare come alcuni hanno fatto, forse perchè si vergognano di ammettere che in fondo gli è piaciuto. Anche le fiabe non sono realistiche, sono prevedibili, anzi sappiamo già come vanno a finire, ma se sono raccontate bene ci piacciono. E questa lo è, con il suo bellissimo Castello, il Principe Azzurro e una Cenerentola simpaticamente maldestra ..... con due sole espressioni? Mah, i detrattori lo dicevano anche di Dirk Bogarde e Clint Eastwood! Come nel Pifferaio Magico, manca il lieto fine e forse questa è un'altra cosa che non è andata giù a molti.
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anonimo2
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mercoledì 14 settembre 2016
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Ho vissuto una storia simile qualche anno fa. Dovrei essere il Will della situazione.
Volevo guardare il film ma alla fine non ho avuto il coraggio.
Ho visto il trailer dove mostrano una storia tutta rose e fiori... immagino che i problemi si vedano nel resto del film.
Vi posso assicurare che la mancanza della parte fisica nella relazione si sente fin troppo... anche solo a livello mentale.
Quando ti accorgi che la scintilla negli occhi inizia a spegnersi e che poco a poco l'amore del partner diventa compassione inizi a chiederti se è giusto tenerla prigioniera... Per me non era giusto.
A distanza di qualche anno ho avuto delle complicazioni e sono andato in coma.
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Ho vissuto una storia simile qualche anno fa. Dovrei essere il Will della situazione.
Volevo guardare il film ma alla fine non ho avuto il coraggio.
Ho visto il trailer dove mostrano una storia tutta rose e fiori... immagino che i problemi si vedano nel resto del film.
Vi posso assicurare che la mancanza della parte fisica nella relazione si sente fin troppo... anche solo a livello mentale.
Quando ti accorgi che la scintilla negli occhi inizia a spegnersi e che poco a poco l'amore del partner diventa compassione inizi a chiederti se è giusto tenerla prigioniera... Per me non era giusto.
A distanza di qualche anno ho avuto delle complicazioni e sono andato in coma.
Quando mi sono svegliato mi è stata vicina durante la riabilitazione.
Mi ha ringraziato per averla lasciata e chiesto scusa perché avrebbe voluto farlo lei ma non era abbastanza forte e non ne aveva il coraggio.
All'inizio della storia ho cercato di farle capire che non sarebbe finita bene.
Lei continuava a ripetermi che era forte e che avremmo affrontato i problemi come tutte le coppie.
Hosempre affrontato una marea di difficoltà ma a un certo punto ho ceduto perché come tutti anche io volevo un po' di affetto. Così mi sono lasciato andare e convincere.
La solitudine è una brutta bestia e lei mi faceva stare bene.
Ho accettato sapendo come sarebbe andata a finire perché alla fine quel bene me lo porto dentro questa marea di male come una scialuppa di salvataggio. Mi ci aggrappo ogni volta che la situazione precipita.
Non ho mai commentato ne su FB ne su altri blog. Non ho neanche mai scritto qualcosa in generale da condividere. sicuramente avrò scritto anche male.
Ho creato questo account ora perché sentivo che su un tema del genere era giusto condividere.
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gabriella
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lunedì 10 ottobre 2016
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magico incontro
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Io prima di te, cosa avrebbe potuto dire Louise Clarke prima di incontrare Cliff Traynor? Che la sua vita era una qualunque, una famiglia affettuosa con padre disoccupato, il suo lavoro alla caffetteria dalla quale viene licenziata, un fidanzato ossessionato dalla forma fisica e centrato su sè stesso, il suo sogno di lavorare nella moda sebbene il suo abbigliamento sia una miscela di colori male accompagnata. E Cliff, che potrebbe dire della sua vita prima? Che aveva un lavoro interessante, una fidanzata della quale era innamorato, una famiglia facoltosa e che praticava sport estremi che li avevano conferito un fisico atletico. Lui aveva tutto, prima dell'incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù, lei aveva molto poco, fino a quando, va a fargli da assistente.
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Io prima di te, cosa avrebbe potuto dire Louise Clarke prima di incontrare Cliff Traynor? Che la sua vita era una qualunque, una famiglia affettuosa con padre disoccupato, il suo lavoro alla caffetteria dalla quale viene licenziata, un fidanzato ossessionato dalla forma fisica e centrato su sè stesso, il suo sogno di lavorare nella moda sebbene il suo abbigliamento sia una miscela di colori male accompagnata. E Cliff, che potrebbe dire della sua vita prima? Che aveva un lavoro interessante, una fidanzata della quale era innamorato, una famiglia facoltosa e che praticava sport estremi che li avevano conferito un fisico atletico. Lui aveva tutto, prima dell'incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù, lei aveva molto poco, fino a quando, va a fargli da assistente. L'inizio tra i due è disastroso, Cliff è scontroso, infastidito dalla presenza di una Louise effervescente, piena di vitalità e di positività, anche se sbadata e goffa, animata di tenacia e buona volontà che non viene apprezzata. Sarà proprio la determinazione della ragazza a scalfire il gelo che sembrava impenetrabile, piano piano si abbassano le difese, le riluttanze, nasce una complicità e un'empatia tra i due giovani che presto diventa un sentimento dolce e delicato, i due imparano a conoscersi e confrontarsi, due mondi che in condizioni normali non si sarebbero nemmeno sfiorati. Ma la decisione di Cliff, di porre fine alla sua vita ricorrendo all'eutanasia in una clinica svizzera, è irrevocabile. Il film di Thea Sharrock offre vari spunti di riflessione, anche se il tutto viene messo dentro una cornice romantica e stereotipata, il castello nel Galles dove si svolge parte della vicenda, dimora di Cliff, i viaggi e le spiagge esotiche, la disabiltà , il disagio di una vita immobile, vengono presentate in modo forse troppo lieve, siamo dalle parti di "Quasi amici", anche lì il protagonista , tetraplegico, è un miliardario, stessa condizione per Ramon Sampedro di "Mare dentro", solo che nel film di Amenabar le emozioni sono raffreddate da una situazione meno "avvantaggiata " economicamente parlando, da risultare decisamente più profondo nella sua essenzialità. I protagonisti sono giovani, sono belli e simpatici, difficile non rimanere affascinati dai loro visi e dalla loro espressività, ci si commuove, inevitabilmente, poi c'è il beau geste finale di Cliff a completare il tutto, con un finale a Parigi con lo sfondo della torre Eiffel e il sorriso di Lou. Forse come nel film di Xavier Beauvois, quel film che i due ragazzi guardano insieme in dvd, Cliff non aveva altra scelta, ma che riesce tuttavia a a tradurlo in una condivisione che li unirà per sempre.
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barbyrosemarie
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mercoledì 18 ottobre 2017
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vivi e considera in pienezza la tua vita.
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Con la premessa che ogni libertà va rispettata e nessuno di noi ha il diritto di giudicare, può solo porre una riflessione, pongo due considerazioni sul tema dell'eutanasia nel film.
1) La mia riflessione è sulla libertà della propria vita che vedo legata al sentimento dell'amore e del bene, allora ci si può chiedere se l'eutanasia sia un vero bene per ogni persona che è colpita gravemente nella malattia? Ogni cosa non capita a caso,e tutto ciò che è e che succede può concorrere al bene.
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Con la premessa che ogni libertà va rispettata e nessuno di noi ha il diritto di giudicare, può solo porre una riflessione, pongo due considerazioni sul tema dell'eutanasia nel film.
1) La mia riflessione è sulla libertà della propria vita che vedo legata al sentimento dell'amore e del bene, allora ci si può chiedere se l'eutanasia sia un vero bene per ogni persona che è colpita gravemente nella malattia? Ogni cosa non capita a caso,e tutto ciò che è e che succede può concorrere al bene. La non-vita nella pienezza fisica può essere anche un dono per l'altro e riservare un piano diverso di autocomprensione della vita stessa.
2) La società odierna vede solo l'efficientismo, il consumismo, la realizzazione di sè, tutto ciò che non dà la possibilità di essere attore è emarginato. Le nostre strade sono limitate, perchè la nostra visione non è totalizzante.
Will il protagonista da uomo di successo, bello abile, ricco, amato, diventa tetraplegico, cambia la visione della sua vita e conosce nella malattia una dimensione nuova del sentimento d'amore, diversa da quella di prima, apprezza Louisa, una ragazza semplice che forse non avrebbe mai guardato prima, ma che ora rappresenta per lui il solo e vero sentimento d'amore e pur scegliendo l'eutanasia, confida in lei come continuità di un futuro, donandole i suoi beni, perchè possa vivere in pienezza quella vita che lui si costringe a lasciare.
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