Fai bei sogni |
|||||||||||||
Un film di Marco Bellocchio.
Con Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Guido Caprino, Nicolò Cabras.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 134 min.
- Italia, Francia 2016.
- 01 Distribution
uscita giovedì 10 novembre 2016.
MYMONETRO
Fai bei sogni
valutazione media:
3,21
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Fai bei sogni ovvero quando sarò capace di amare"di yarinceFeedback: 1603 | altri commenti e recensioni di yarince |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 8 maggio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altro che "uccidere metaforicamente la madre", Bellocchio le madri le uccide veramente! Matricidi, suicidi, malati di mente, bestemmiatori. La famiglia non è mai il nido caldo della tradizione pascoliana (volgarmente detta del mulino bianco), ma una placenta soffocante da cui liberarsi per sopravvivere. Famiglie borghesi disfunzionali, rapporti patologici e folli, ipocrisie cattoliche: l'ora di religione, i pugni in tasca, nel nome del padre, gli occhi, la bocca; c'è, in questi suoi film, quel fil rouge che li collega: l'ossessione di Bellocchio per la figura materna e i rapporti familiari, e il suo modo di esorcizzare le paure dell'infanzia, vissuta con un fratello malato di mente. Ero incuriosita da questo ultimo suo film, non tanto per la storia (perchè ha dovuto, in qualche modo, restare idelogicamente fedele al romanzo di Grammellini) ma piuttosto, da come avrebbe risolto la perdita della figura materna, lì dove mamma non è una figura negativa di cui liberarsi, ma una figura indispensabile, positiva, amorevole, lì dove il rapporto filiare non è castrante ma simbiotico e divertente (come si vede nelle prime scene del film, mentre ballano a perdifiato il twist e guardano abbracciati Belfagor). "Fai bei sogni" : un augurio che, nell'immaginario collettivo rimanda ad un momento rassicurante e intimo dell'infanzia, quando i nostri genitori ci rimboccano le coperte, e dopo la favola, spengono la luce e ci augurano la buona notte. Nel film, questa frase diventa l'incipit di un incubo, in cui l'unico compagno di cui fidarsi e a cui affidarsi è belfagor e dove tutte le figure che ruotano intorno al bimbo, amplificano la sua solitudine, l'assenza di abbracci, il disamore. Un incubo che termina, forse, solo con la crisi di panico, in età adulta, segnando il risveglio e la presa di coscienza che è arrivato il momento di conoscere la verità, di liberare la mamma dall'incantesimo e lasciarla andare via...
[+] lascia un commento a yarince »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di yarince:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | kimkiduk 2° | robroma66 3° | fabiofeli 4° | filippo catani 5° | maxime dubois 6° | flyanto 7° | parteripario 8° | francesca50 9° | lupo67 10° | 11° | 12° | fabriziog 13° | yarince 14° | carolinamarsic |
Nastri d'Argento (8) David di Donatello (10) Articoli & News |
Link esterni
|