mickey97
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venerdì 28 ottobre 2016
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un buon film che poteva dare molto di più
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Doctor Strange rappresenta una vera e propria novità nell'universo Marvel in quanto per la prima volta lo spettatore vi vede insita la componente magica resa manifesta dal regista Scott Derrickson, il quale non trova problemi a riguardo compiendo da dietro la cinepresa davvero un buon lavoro e gli attori che lui stesso ha diretto risultano all'altezza dei loro ruoli. Benedict Cumberbatch bravissimo nel gestire le sfumature del suo personaggio e Tilda Swinton oramai è una garanzia ed attribuisce al suo personaggio "l'antico" un giustissimo spessore. Il Doctor Strange approda al mondo mistico in seguito a un incidente verificatosi alle sue mani ma molto velocemente si ritrova partecipe e protagonista di una minaccia apparentemente più grande di lui seppur sterile dato che il cattivo di turno Kaecilius è come se fosse trasparente risultando di conseguenza davvero poco incisivo.
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Doctor Strange rappresenta una vera e propria novità nell'universo Marvel in quanto per la prima volta lo spettatore vi vede insita la componente magica resa manifesta dal regista Scott Derrickson, il quale non trova problemi a riguardo compiendo da dietro la cinepresa davvero un buon lavoro e gli attori che lui stesso ha diretto risultano all'altezza dei loro ruoli. Benedict Cumberbatch bravissimo nel gestire le sfumature del suo personaggio e Tilda Swinton oramai è una garanzia ed attribuisce al suo personaggio "l'antico" un giustissimo spessore. Il Doctor Strange approda al mondo mistico in seguito a un incidente verificatosi alle sue mani ma molto velocemente si ritrova partecipe e protagonista di una minaccia apparentemente più grande di lui seppur sterile dato che il cattivo di turno Kaecilius è come se fosse trasparente risultando di conseguenza davvero poco incisivo. Il passaggio del doctor strange dal mondo reale a quello mistico è stato ideato molto bene ma è proprio nel suo adattamento a tale mondo che la vicenda perde man mano di intesità, svolgendosi sempre sul medesimo registro senza qualcosa che la sblocchi fino alla sua conclusione. Ciò che traspare in essa da un certo punto in poi è solo la bellissima effetistica alla Inception dando così più importanza alla forma che al contenuto. Il problema infatti è proprio nello svolgimento e nella sfruttare la componente magica e mistica, a questo riguardo ci si apettava un combattimento fra stregoni e non chimatemi scontro quello fra l'antico e Kaecilius che al massimo sarà durato tre minuti con chiacchere annesse, ed una dinamica consistente oltre che il profilo action. Sostanzialmente il film che era partito così bene, non decolla classificandosi come un buon prodotto che sicuramente poteva dare molto di più.
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luca capaccioli
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venerdì 28 ottobre 2016
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la magia del dottor strange!
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La fase 3 del Marvel Cinematic Universe si è ormai avviata, grazie al Captain America: Civil War, che ha visto gli eroi principali della Casa delle Idee scindersi in due fazioni che si scontrano tra loro. Adesso è il turno di Doctor Strange, diretto dal regista Scott Derrickson, che ci mostra qualcosa di innovativo ed incredibilmente originale, come mai si era visto prima nei vari film. Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) è un ricco neurochirurgo di notevole fama, capace ma arrogante, che proprio non riesce a nascondere il suo grande ego, come spesso gli fa notare la sua collega Christine Palmer (Rachel McAdams). Un giorno, però, la vita del dottore cambia per sempre a causa di un terribile incidente a bordo della propria Lamborghini, con conseguenze terribili: egli, infatti, perde sensibilità nell'uso delle mani, il che comporta la fine di una carriera di successo.
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La fase 3 del Marvel Cinematic Universe si è ormai avviata, grazie al Captain America: Civil War, che ha visto gli eroi principali della Casa delle Idee scindersi in due fazioni che si scontrano tra loro. Adesso è il turno di Doctor Strange, diretto dal regista Scott Derrickson, che ci mostra qualcosa di innovativo ed incredibilmente originale, come mai si era visto prima nei vari film. Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) è un ricco neurochirurgo di notevole fama, capace ma arrogante, che proprio non riesce a nascondere il suo grande ego, come spesso gli fa notare la sua collega Christine Palmer (Rachel McAdams). Un giorno, però, la vita del dottore cambia per sempre a causa di un terribile incidente a bordo della propria Lamborghini, con conseguenze terribili: egli, infatti, perde sensibilità nell'uso delle mani, il che comporta la fine di una carriera di successo. Nonostante i numerosi interventi che lo portano all'impoverimento, Strange non riesce proprio a curare la sua condizione, ma le cose sono destinate a cambiare quando gli giunge voce che a Katmandu, in Nepal, si trova un luogo mistico chiamato Kamar-Taj, in cui forse avrebbe trovato quello che cercava... e anche di più. l'ex chirurgo, infatti, si ritrova faccia a faccia con l'Antico (Tilda Swinton), un essere da poteri incredibili che, anche grazie all'aiuto di Mordo (Chiwetel Ejiofor) e Wong (Benedict Wong), gli insegnerà a conoscere miriadi di realtà e dimensioni parallele oltre a quella che conosciamo, e gli darà le risorse per affrontare una minaccia di nome Kaecilius (Mads Mikkelsen), un suo vecchio allievo che ha tradito la sua setta in favore della Dimensione Oscura, governata dal terribile e potentissimo Dormammu. In questi anni il Marvel Cinematic Universe si è esteso in maniera esponenziale, raccontando un'infinità di storie in contesti differenti che combinano azione, avventura, fantascienza, fantasy e altro ancora. Con Doctor Strange si esplora il confine tra le diverse realtà, attraverso manufatti mistici, portali dimensionali e un'alto dosaggio di straordinari effetti speciali psichedelici, che richiamano notevolmente lo stile intricato del pittore Escher e a tratti anche Inception di Christopher Nolan (2010); in effetti, quasi tutte le sequenze in movimento di questa pellicola sono qualcosa di mai sperimentato prima all'interno dei cinefumetti usciti nel corso del tempo. Benedict Cumberbatch, sempre più a proprio agio nel mondo del cinema, si cala perfettamente nel ruolo del protagonista, regalandoci un personaggio carismatico che ricorda molto Bruce Wayne e Tony Stark, sia per il carattere che per le sue avventure; in effetti, l'origin story in questione ricorda per certi versi sia Batman Begins (2005) che Iron Man (2008), con un percorso di crescita abbastanza simile, sebbene poi prenda una strada propria e 'scollegata' dal mondo reale. Eccezionale anche l'Antico, ottimamente interpretato da Tilda Swinton, attrice perfetta per un personaggio del quale è impossibile determinare l'età e qui presentato come una donna di origini caucasiche, mentre nelle tavole originali è un uomo dai tratti orientali. Niente male i ruoli da supporter di Mordo e Wong, che aggiungono sicuramente molti elementi al film e, grazie a loro, vengono esplorati valori come amicizia e fiducia. Un po' meno apprezzabile, invece, il villain principale del film, Kaecilius, che soffre dello stesso problema di altri visti nei vari film, ovvero il mancato approfondimento e la motivazione, nonostante Mads Mikkelsen offra comunque una buona performance. Il tono del film è più cupo rispetto ad altri dello stesso genere e alcune scene sono condite da un maggiore tasso di violenza, complice il fatto che il regista nella sua carriera ha diretto prevalentemente pellicole horror, come Sinister (2012), nonostante non manchi la divertente vena umoristica tipica dei Marvel Studios, anche nei momenti più seri, e la colonna sonora composta da Michael Giacchino si rivela eccellente, anche se non ai livelli di Guardiani della Galassia (2014). Vi sono, inoltre, numerosissimi richiami al fumetto originale del 1963 creato da Stan Lee (che qui fa la sua solita apparizione) e Steve Ditko che i fan non potranno non notare, oltre che alcuni citazionismi della cultura popolare. Nonostante qualche piccolo errore in termini di sviluppo della trama e qualche altra imperfezione come, appunto, il villain, questo nuovo capitolo del franchise si rivela uno dei migliori dei Marvel Studios, oltre che uno dei più riusciti di sempre, che apporta notevoli modiche che sconvolgeranno per sempre il futuro della saga e regala, allo stesso tempo, una ventata d'aria fresca.
P.S. Come da prassi, sono presenti due sequenze brevi, a metà e alla fine dei titoli di coda, per cui è consigliabile restare seduti per l'intera durata del lungometraggio.
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