poisongiuggi
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giovedì 3 novembre 2016
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coinvolgente!
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Film molto interessante, mi è piaciuto molto! A mio parere ti coinvolge nella storia ed in certi momenti addirittura rimani col fiato sospeso! Consigliabile la vista in 3D perchè a parer mio ancora più coinvolgente :D
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nickkube
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mercoledì 2 novembre 2016
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ottime premesse ma un finale osceno
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Il film secondo me a livello visivo e di idee è sopra la media dei film sui super eroi, ma è penalizzato da una trama troppo scontata trita e ritrita, prevedibilissima e senza colpi di scena.
La pellicola ha un buon incedere, mai noioso, gag fatte bene e molto originale, strappa più di un sorriso, perfettamente recitato dagli attori protagonisti. Paga il pizzo di trattare un personaggio di nicchia come il Dr Strange, uno dei supereroi marvel più inutili e meno apprezzati della storia. :D Visivamente incredibile, alcune trovate sono pazzesche.
Il problema principale è il finale, brutto brutto brutto, talmente brutto che non te l'aspetti, tralaltro illogico, mi ha lasciato solo una gran rabbia per un film che stava decollando, forse uno dei più brutti finali insime al citato Batman vs Superman.
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Il film secondo me a livello visivo e di idee è sopra la media dei film sui super eroi, ma è penalizzato da una trama troppo scontata trita e ritrita, prevedibilissima e senza colpi di scena.
La pellicola ha un buon incedere, mai noioso, gag fatte bene e molto originale, strappa più di un sorriso, perfettamente recitato dagli attori protagonisti. Paga il pizzo di trattare un personaggio di nicchia come il Dr Strange, uno dei supereroi marvel più inutili e meno apprezzati della storia. :D Visivamente incredibile, alcune trovate sono pazzesche.
Il problema principale è il finale, brutto brutto brutto, talmente brutto che non te l'aspetti, tralaltro illogico, mi ha lasciato solo una gran rabbia per un film che stava decollando, forse uno dei più brutti finali insime al citato Batman vs Superman.
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flaw54
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mercoledì 2 novembre 2016
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un marvel migliore
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Siamo sempre nel mondo degli eroi Marvel, ma Doctor Strange porta qualcosa dinuovo: meno violenza, più riflessione e diciamo con una certa enfasi filosofia. Cumberbatch è poi una rivelazione nel ruolo e riesce a creare un personaggio tra l'ironico e lo spirituale. Nulla di particolare nel complesso, ma una maggiore originalità che rende tranquilla la visione del film.
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sannyale
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mercoledì 2 novembre 2016
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vorrei.....ma non posso!!
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Primo tempo interessante, molti spunti, buoni effetti speciali e discreto umorismo del protagonista!! Secondo tempo disastroso, troppi, eccessivi effetti speciali, la "crescita" del protagonista troppo rapida ed incomprensibile, restano troppi interrogativi e finale molto banale anzi ridicolo!! Insomma tutto troppo veloce, buone le idee iniziali che tuttavia restano mal sviluppate!! Poteva essere un bel primo capitolo di una trilogia se il regista e gli sceneggiatori si fossero concentrati sulla trama e non sull'abuso degli effetti speciali!! Film che strizza l'occhio a capolavori come Inception e Matrix ma a cui non si avvicina neanche minimamente come qualità !! Peccato.
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Primo tempo interessante, molti spunti, buoni effetti speciali e discreto umorismo del protagonista!! Secondo tempo disastroso, troppi, eccessivi effetti speciali, la "crescita" del protagonista troppo rapida ed incomprensibile, restano troppi interrogativi e finale molto banale anzi ridicolo!! Insomma tutto troppo veloce, buone le idee iniziali che tuttavia restano mal sviluppate!! Poteva essere un bel primo capitolo di una trilogia se il regista e gli sceneggiatori si fossero concentrati sulla trama e non sull'abuso degli effetti speciali!! Film che strizza l'occhio a capolavori come Inception e Matrix ma a cui non si avvicina neanche minimamente come qualità !! Peccato....
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willywillywilly
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martedì 1 novembre 2016
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la rivincita del dott. strange
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Diciamocelo fino in fondo..Scommettere nel successo di un personaggio come il Dott Strange non era del tutto scontato: vuoi perchè anche per i "vecchi" quarantenni che accompagnano i figli al cinema ed a maggior ragione per i novelli aspiranti amanti della Marvel di oggi Il Dottore non rappresenta forse il supererore dell'immaginario collettivo. Si tratta di uno degli eroi meno conosciuti, poco appetibile perchè "strano" e difficile da decifrare, aristocratico e poco popolare e per questo non troppo amato.
Nei miei ricordi di infanzia trovavano spazio i Fantastici4, Thor, Hulk, Iron Man ed ovviamente l'Uomo Ragno, ma lui no...era relegato nel limbo, non ero sicuro fosse nemmeno tanto buono ed infine non capivo quali fossero realmente i suoi superpoteri.
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Diciamocelo fino in fondo..Scommettere nel successo di un personaggio come il Dott Strange non era del tutto scontato: vuoi perchè anche per i "vecchi" quarantenni che accompagnano i figli al cinema ed a maggior ragione per i novelli aspiranti amanti della Marvel di oggi Il Dottore non rappresenta forse il supererore dell'immaginario collettivo. Si tratta di uno degli eroi meno conosciuti, poco appetibile perchè "strano" e difficile da decifrare, aristocratico e poco popolare e per questo non troppo amato.
Nei miei ricordi di infanzia trovavano spazio i Fantastici4, Thor, Hulk, Iron Man ed ovviamente l'Uomo Ragno, ma lui no...era relegato nel limbo, non ero sicuro fosse nemmeno tanto buono ed infine non capivo quali fossero realmente i suoi superpoteri.
Eppure questa avventura odierna del Dottore rappresenta la sua consacrazione, la sua rivincita, il suo innalzamento nell'Olimpo dei Supereroi. Dotato di un fascino irresistibile, di una intelligenza straordinaria da far apparire Thor un zotico in cerca di autore, Il Dott. Strange viene magistralmente rappresentato da un Benedict Cumberbatch in stato di grazia, in grado di dare luce ad un eroe che diventa realmente tale soltalto alla fine dell'avventura, che deve atttaversare il suo calvario prima di lasciarsi andare.
Ma tutto il film e gli attori non protagonisti sono fantastici: gli effetti speciali sono da urlo, non credo di aver visto un arma da fuoco per l'intera durata del film. Dimenticate il buon vecchio Cap e la sua armata di Civil War o i razzi e raggi perforanti. Dimenticate le botte di Hulk ed il martellone di Thor: questo è un piccolo gioiellino di misticismo che ricorda a tratti il Nolan di "The Inception" ed il finale di "Interstellar" ( con il doveroso ossequio ai capolavori appena citati ).
A tratti mi è sembrato di vedere anche spruzzi di quel Matrix che è rimasto nell'immaginario collettivo come il capolavoro del trascendentale.
Non mancano le battute che allentano la tensione narrativa che vola via spedita dall'inizio alla fine. Anche il travaglio interiore del protagonosta verso la nuova consapevolezza appare coerentemente narrato.
Il film omaggia le arti mistiche, i duelli all'arma bianca e la filosofia orientale. Infine anche i Villain sono ben tratteggiati seppur sotto questo aspetto poteva essere fatto qualcosa di più.
in conclusione ci troviamo di fronte ad un qualcosa che è ben lontano dal "classico" filmone spaccatutto della Marvel: forse, come è stato detto da molti, sembra di essere dinanzi alla Marvel 3.0, ad una nuovo ciclo di lungometraggi Marvel, con storie profonde e protagonisti tratteggiati in maniera più profonda ed intelligente.
Chapeau Signor Strange....Dott. Strange
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elfoscuro75
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lunedì 31 ottobre 2016
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una ottima pasta al pomodoro.
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Il fascino della pasta al pomodoro è che si fa con pochi ingredienti eppure viene di sapore sempre diverso in ogni famiglia. Qui gli ingredienti sono i soliti,abusatissimi: la caduta, la risalita, l'addestramento, lo sconfiggere il nemico;, effetti speciali...niente di nuovo. La magia di Strange tuttavia funziona e ci si perde fra mondi onirici in tunnel spazio tempo degni di star trek o 2001 odissea nello spazio e città deformate dalla volontà come in inception. Ma in fondo, dopo mille volte che hai visto il trucco delle tre carte, troverai sempre chi te lo ripropina in una maniera da farti stare a bocca aperta, sospendendo l'incredulo come da bambini. Niente di nuovo ma tutto va alla grande e gira perfettamente attorno al solito grande benedict cumberbatch.
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Il fascino della pasta al pomodoro è che si fa con pochi ingredienti eppure viene di sapore sempre diverso in ogni famiglia. Qui gli ingredienti sono i soliti,abusatissimi: la caduta, la risalita, l'addestramento, lo sconfiggere il nemico;, effetti speciali...niente di nuovo. La magia di Strange tuttavia funziona e ci si perde fra mondi onirici in tunnel spazio tempo degni di star trek o 2001 odissea nello spazio e città deformate dalla volontà come in inception. Ma in fondo, dopo mille volte che hai visto il trucco delle tre carte, troverai sempre chi te lo ripropina in una maniera da farti stare a bocca aperta, sospendendo l'incredulo come da bambini. Niente di nuovo ma tutto va alla grande e gira perfettamente attorno al solito grande benedict cumberbatch. Ispirata opera ispirante. Si esce dalla sala cercando di tracciare segni nell'aria.
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ashtray_bliss
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domenica 30 ottobre 2016
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il dottore della magia e della psichedelia.
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Spoiler-Free. Doctor Strange è l'ennesimo cinecomix della Marvel a prendere vita sul grande schermo. Un eroe secondario e meno conosciuto, anche da parte della sottoscritta, che ha nutrito per mesi e mesi le aspettative e le speranze dei fan della Marvel di lunga data. E il film in sè non delude, anzi. Doctor Strange rappresenta la quintessenza del fantasy più spavaldo, della psichedelia anni '70, del pop più disinibito e colorato.
Un vero e proprio caleidoscopio vertiginoso che avrebbe fatto molto piacere ai cultori della psichedelia psicotropa degli anni '60-'70 ai quali inevitabilmente il film fa riferimento in modo abbastanza esplicito.
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Spoiler-Free. Doctor Strange è l'ennesimo cinecomix della Marvel a prendere vita sul grande schermo. Un eroe secondario e meno conosciuto, anche da parte della sottoscritta, che ha nutrito per mesi e mesi le aspettative e le speranze dei fan della Marvel di lunga data. E il film in sè non delude, anzi. Doctor Strange rappresenta la quintessenza del fantasy più spavaldo, della psichedelia anni '70, del pop più disinibito e colorato.
Un vero e proprio caleidoscopio vertiginoso che avrebbe fatto molto piacere ai cultori della psichedelia psicotropa degli anni '60-'70 ai quali inevitabilmente il film fa riferimento in modo abbastanza esplicito. Ecco dunque che prende vita una vera e propria immersione, multicolore e multiforme, nei multiversi cinematografici, nelle esplorazioni nelle diverse dimensioni e nei viaggi spazio-temporali più estremi che divertono e intrattengono egreggiamente lo spettatore. Dall'altro canto però, bisogna ammettere che possa procurare non pochi grattacapi e che alla lunga potrebbe confondere o addirittura stufare chi non va 'adeguamente preparato' alla visione del film in questione. E che seppur si tratti pur sempre di un fantasy bisogna entrare nella sala, sfidando o meglio dimenticando "tutto ciò che crediamo di sapere" come emblematicamente dichiara Tilda Swinton aka l'Antico nella prefazione del film. Ossia bisogna veramente arrendersi all'impossibile, e lasciarsi trascinare in questo trip allucinogeno e psicotropo all'insegna della fantasia più selvaggia, seguendo questo continuo roller-coaster di immagini che incantano ma stordiscono e confondono contemporaneamente lo spettatore senza lasciarli un attimo di tregua (ed io sono reduce della visione in 2D, non oso immaginare come si esce dalla visione in 3D).
Questo caleidoscopio di immagini multiformi e multicolor che cambiano fotogramma dopo fotogramma inevitabilmente incantano e risultano la parte vincente del film, che osa sfidare la realtà in ogni suo aspetto. In tal senso il film pare rivolgersi prevalentemente ad un pubblico di adulti i quali saranno anche in grado di coglierne i significati più reconditi (come l'esplicito riferimento alle droghe), ma la sua carta vincente, l'eccesso visivo e narrativo, non esita a trasformarsi in un'arma a doppio taglio, risultando un'opera fortemente esagerata, assurda, inverosimile persino per un fantasy ma sopratutto, a tratti, noiosa. Anche le troppe divagazioni comiche e ironiche nei momenti delle battaglie o a forte tasso drammatico non aiutano il film e fanno perdere quello spessore psicologico necessario a mantenere una certa empatia col pubblico. Non che la Marvel non ci abbia abituato a siparietti e battutine ironiche da parte dei suoi personaggi ma questo trend a giudicare dagli ultimi due film su Captain erano nettamente diminuiti aiutando a creare un'atmosfera più tesa, drammatica e verosimile.
Cosa funziona alla grande dunque in questa pellicola? Gli ottimi sfx che colpiscono per la loro accuratezza nei particolari e perfezione nella resa visiva. Le città e i palazzi che si piegano su se stessi ricordano inevitabilmente qualcosa dal capolavoro di Nolan, Inception, ma qui sono amplificati alla decima potenza rubando la scena e confondendo gli spettatori più sobri. E poi naturalmente, di funzionale ci sono le grandiose interpretazioni degli attori principali: Tilda Swinton su tutti; un'attrice versatile e androgina in grado di vestire in modo assolutamente convincente i panni dell'Antico, sfidando le classiche dichotomie tra i sessi. E naturalmente Benedict Cumberbatch che risulta smagliante e perfetto nei panni del dottore Strange che presto abbandonerà il mondo della scienza per abbracciare quello della magia. Cumberbatch rende in modo assolutamente convincente lo sprezzante, arrogante, materialista ed egoista Stephen Strange che spinto dalla forza di volontà di poter recuperare l'uso delle proprie mani si spinge a Katmandu, scoprendo la magia di cui si farà portatore. Eccellente anche Ejiofor, attore di grande talento che recentemente lo abbiamo visto in diversi ruoli di rilievo sul grande schermo, e che ritroviamo qui nei panni di Mordo come fedele e incorruttibile discepolo dell'Antico che aiuterà Strange a scoprire i poteri della magia. Meno incisivi invece i personaggi di Rachel McAdams e di Mads Mikkelsen nel ruolo di un villain piuttosto piatto e scontato.
La vera ciliegina sulla torta del film? La cappa della levitazione: Un ingrediente unico, che funge da personaggio, vero e proprio, che combatte e difende Strange ma che si rende anche protagonista dei momenti sinceramente più ilari, riusciti e divertenti dell'intera pellicola. In colcusione: un film particolare, colorato ed eccessivo, a volte troppo, che sfida costantemente la realtà e ogni legge umanamente riconosciuta per creare un universo complesso e vertiginoso fatto di multiversi, magia, psichedelia a profusione, salti temporali, portali, proiezioni astrali e oggetti magici che si fondono in questa esuberante pellicola Marvel. Da vedere anche se non conoscete il fumetto ma attenzioni ai grattacapi e alla confusione visiva che è una costante. 3/5.
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bntc7
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domenica 30 ottobre 2016
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la nostra realtà è una di tante altre..
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Finalmente è arrivato. Un film che in tanti aspettavano (tra cui il sottoscritto), con un personaggio che è praticamente sconosciuto a tantissimi, nel mondo la nona arte invece molto conosciuto e apprezzato, comunque di nicchia, la speranza di vedere sul grande schermo un personaggio mistico e, a modo suo, "complicato" in maniera accettabile era altissima. Adesso posso dirlo, Doctor Strange è un gran film. Lo è principalmente per la resa visiva dannatamente psichedelica, roboante e ipnotizzante, il cast incredibile e alcune delle scene più assurde e ben create che abbiate mai visto . Tutto questo, gira in un mondo che pensiamo di conoscere, quello visto abbondantemente nei precedenti film del MCU, ma ci rendiamo subito conto che è solo una piccola parte di tanti, infiniti mondi e realtà! Si crea così un'alone di mistero piuttosto nuovo e interessante, anche per chi appunto non conosce ne il Dottore ne il MCU, il che rende il film bello da seguire anche per i neofiti.
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Finalmente è arrivato. Un film che in tanti aspettavano (tra cui il sottoscritto), con un personaggio che è praticamente sconosciuto a tantissimi, nel mondo la nona arte invece molto conosciuto e apprezzato, comunque di nicchia, la speranza di vedere sul grande schermo un personaggio mistico e, a modo suo, "complicato" in maniera accettabile era altissima. Adesso posso dirlo, Doctor Strange è un gran film. Lo è principalmente per la resa visiva dannatamente psichedelica, roboante e ipnotizzante, il cast incredibile e alcune delle scene più assurde e ben create che abbiate mai visto . Tutto questo, gira in un mondo che pensiamo di conoscere, quello visto abbondantemente nei precedenti film del MCU, ma ci rendiamo subito conto che è solo una piccola parte di tanti, infiniti mondi e realtà! Si crea così un'alone di mistero piuttosto nuovo e interessante, anche per chi appunto non conosce ne il Dottore ne il MCU, il che rende il film bello da seguire anche per i neofiti. Da parte mia, la nascita di questo personaggio è stata rappresentata molto bene, la migliore tra tutti i film precedenti, questo è segno che la Marvel ha capito dove aggiustare determinate cose e aggiungerne delle altre, vedi le gag, presenti e divertenti, sottili alcune e più intuibile altre, comunque tutte ben inserite (a parte una). Le scene d'azione sono girate ottimamente, le magie e gli effetti degli incantesimi sono allo stato dell'arte, qui più che mai bisognava spingere questo elemento per l'importanza che hanno, e ci sono riusciti, come detto sopra. Nota di merito a Cumberbatch, perfettamente nel ruolo, carismatico e ed emotivo, lui E' il Dottore, stop. Tilda Swinton è un ottimo Antico, saggio e letale, tutti gli altri bravi, anche se Mikkelsen qui non viene sfruttato a dovere, il cattivo ancora una volta non è strutturato con spessore. Sono rimasto felicemente sorpreso da questa pellicola, la Marvel ha aggiunto un nuovo supereroe, e lo ha fatto alla grande! Le note negative vengono compensate da tutto il resto, la bravura degli attori, il il fascino delle ambientazioni, il mistero di un mondo nuovo da scoprire e dalle (scusate se mi ripeto) INCREDIBILI scene e gli effetti della magia! Se da qui inizia una nuova fase, allora il mondo del MCU è ben lontano dall'essere saturo, così come il mondo del superhero-movie, ci sono tante storie, tante mondi, tanti universi da scoprire ed immergersi, basta saperle raccontare. Buona visione a tutti!
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laurence316
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sabato 29 ottobre 2016
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tanto fumo e poca sostanza
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14a pellicola del Marvel Cinematic Universe, Doctor Strange è, fin dal titolo, una delle mosse più azzardate della casa di produzione, forse persino più di Ant-Man un anno prima. Al pari de I guardiani della galassia, il personaggio in questione è fra i meno conosciuti dal pubblico al di fuori della cerchia ristretta dei cultori dei fumetti Marvel, ed è, tra l’altro, uno dei più bizzarri ed eccentrici.
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14a pellicola del Marvel Cinematic Universe, Doctor Strange è, fin dal titolo, una delle mosse più azzardate della casa di produzione, forse persino più di Ant-Man un anno prima. Al pari de I guardiani della galassia, il personaggio in questione è fra i meno conosciuti dal pubblico al di fuori della cerchia ristretta dei cultori dei fumetti Marvel, ed è, tra l’altro, uno dei più bizzarri ed eccentrici.
Una origin story su queste basi non era solo difficile da realizzare, ma per di più il risultato finale poteva rivelarsi di un kitsch estremo. Oltreché precipitare nel ridicolo, con il suo carico di misticismo New Age e orientalizzante. Invece, per fortuna, il regista e la sua squadra sono riusciti a contenere al minimo indispensabile le sferzate “mistiche”, concentrandosi più sull’azione e sullo stupire lo spettatore, e, soprattutto, non trascurando la componente dell’autoironia, che in più occasioni salva il film dal cadere nel già menzionato ridicolo involontario.
Il problema sta però nel manico, nella sceneggiatura, che produce un film che non sembra saper bene dove voler andare a parare, e spesso procede per semplice accumulazione, di effetti speciali, di combattimenti, di allenamenti, di scenette comico-ironiche, di lunghi e stanchi monologhi sul tema stantio dei supposti limiti della scienza che impedirebbero di vedere “oltre”.
La storia non poi così “strana”, ed anzi lineare e del tutto scontata, già vista mille altre volte, e gli infiniti spunti offerti dalla trama che poi non vengono mai particolarmente sviluppati, impediscono al film di elevarsi dalla media di quel cosiddetto genere di film di supereroi, che pare ormai aver raggiunto la saturazione (o quasi: basti vedere, comunque, a titolo di esempio i recenti fiaschi, quantomeno in termini di qualità, di Batman v. Superman: Dawn of Justice, Suicide Squad e, anche se in misura molto minore, Deadpool).
Di questo Doctor Strange non rimarrà molto, al di fuori delle eccellenti prove degli attori (Cumberbatch e Swinton in testa) e degli spesso straordinari effetti speciali, fra prospettive e paradossi alla Escher visivamente ammalianti e coinvolgenti.
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mario nitti
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venerdì 28 ottobre 2016
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tutto molto buoni, effetti ottimi
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Il dott. Strange è un neurochirurgo di successo, ma la sua carriera sembra definitivamente spezzata da un incidente che gli procura irrecuperabili menomazioni alle mani. La medicina occidentale non può nulla, ha le porte sbarrate, ma forse ci sono altre forme di sapere che possono aprirle. Visto che il personaggio principale è un super eroe della Marvel credo si possa dire che a Stange di porte se ne apriranno parecchie. Sono andato al cinema perplesso, gli eroi Marvel mi avevano un po’ stufato, ma ho dovuto ricredermi: la trama ha una sufficiente coerenza, alleggerita da una buona dose di ironia, gli attori recitano con convinzione la loro parte e gli effetti speciali sono a tratti strepitosi, tanto che mi è spiaciuto non essere in un cinema 3D.
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Il dott. Strange è un neurochirurgo di successo, ma la sua carriera sembra definitivamente spezzata da un incidente che gli procura irrecuperabili menomazioni alle mani. La medicina occidentale non può nulla, ha le porte sbarrate, ma forse ci sono altre forme di sapere che possono aprirle. Visto che il personaggio principale è un super eroe della Marvel credo si possa dire che a Stange di porte se ne apriranno parecchie. Sono andato al cinema perplesso, gli eroi Marvel mi avevano un po’ stufato, ma ho dovuto ricredermi: la trama ha una sufficiente coerenza, alleggerita da una buona dose di ironia, gli attori recitano con convinzione la loro parte e gli effetti speciali sono a tratti strepitosi, tanto che mi è spiaciuto non essere in un cinema 3D. Così le oltre due ore del film scivolano davvero piacevoli. Avvertimento: il film dura 130 minuti, non 120 e neppure 122. Chi vuole capire capisca.
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