flyanto
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lunedì 12 gennaio 2015
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quando il miracolo è il motore di ogni cosa
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Film in cui si racconta di un manager (Alessandro Siani) il quale, dopo il licenziamento subito dalla sua ditta a causa della crisi economica, ritorna al paese natio in Campania dove risiedono ancora la sorella ed il fratello prete. Qui, egli comincia a darsi da fare per trovare il modo di impiegare il proprio tempo libero ed aiutare le finanze della parrocchia facendo in modo di far credere alla comunità che la statua di S. Tommaso piange lacrime vere e compie conseguentemente dei miracoli. Ciò ovviamente conduce ad una serie di avvenimenti che creeranno un notevole scompiglio nella piccola comunità ma alla fine tutto si metterà a posto ed il protagonista riuscirà anche a coronare il proprio amore con la bella compaesana cieca.
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Film in cui si racconta di un manager (Alessandro Siani) il quale, dopo il licenziamento subito dalla sua ditta a causa della crisi economica, ritorna al paese natio in Campania dove risiedono ancora la sorella ed il fratello prete. Qui, egli comincia a darsi da fare per trovare il modo di impiegare il proprio tempo libero ed aiutare le finanze della parrocchia facendo in modo di far credere alla comunità che la statua di S. Tommaso piange lacrime vere e compie conseguentemente dei miracoli. Ciò ovviamente conduce ad una serie di avvenimenti che creeranno un notevole scompiglio nella piccola comunità ma alla fine tutto si metterà a posto ed il protagonista riuscirà anche a coronare il proprio amore con la bella compaesana cieca.
L'ultima commedia di Alessandro Siani, creata apposta per le feste natalizie, non presenta alcunchè di eclatante sia per ciò che riguarda la trama, peraltro assai improbabile e poco realistica, che per ciò che riguarda la comicità in sè. Infatti, a differenza dei suoi primi lavori, anche teatrali, la verve comica qui latita in quanto i dialoghi si basano in generale su una serie di battute scontate e prevedibili che sviliscono di molto l'intero assetto del film. Cosicchè il risultato non raggiunge alcun apice positivo ma si risolve in una vicenda altamente banale e superficiale, a tratti persino noiosa, nonchè, ripeto, anche assurda nel suo insieme in quanto assai improbabile nella realtà. Tutta la vicenda nel suo complesso sembra anche immersa in un' atmosfera di altri tempi, che ha ben poco a che fare con quella e con i ritmi della società contemporanea, quasi fosse sospesa in un'epoca storica indefinita. Ma, forse, proprio ciò voleva ottenere Siani e cioè creare una favola in tutto e per tutto (si notino anche gli indumenti da personaggi di un presepe degli abitanti del paese), distante nel tempo e ricca di ingenuità.
In ogni caso, anche per ciò che riguarda il cast, nessun attore si distingue in maniera preponderante, eccezion fatta per Fabio De Luigi nella parte del fratello prete, che, sebbene abbia dato miglior prova di sè in altri contesti, rimane veramente l'unico elemento di spicco su tutti.
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lorenzo_in_sala
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giovedì 22 gennaio 2015
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il "miracolo" di come
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Colpo di sonno latente; sceneggiatura inesistente.; risate (VERE) pari a zero. Ecco a Voi un brillante esempio di come sia possibile fare soldi con un film senza IL FILM! Cosa salvare di questo prodotto? La fotografia, i costumi e l'ambientazione anni '50, ma allora mi chiedo perchè non ambientarlo veramente negli anni del Boom economico. Di fatto, la scelta resta senza una giustificazione: lo spettatore, che poi così cretino non è, osserva e si interroga sul come mai sia tutto così retrò, ma resta invano in attesa di una rivelazione, magari onirica o mediata dal Santo stesso; siamo seri: nemmeno negli anni 80 si sarebbero potute trovare ancora certe situazioni! E poi i personaggi: una carrellata di macchiette improbabili prese in prestito da una sagra paesana e da cui emergono, per inadeguatezza e forzatura, il bambino che vomita ed il cognato piagnucolone.
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Colpo di sonno latente; sceneggiatura inesistente.; risate (VERE) pari a zero. Ecco a Voi un brillante esempio di come sia possibile fare soldi con un film senza IL FILM! Cosa salvare di questo prodotto? La fotografia, i costumi e l'ambientazione anni '50, ma allora mi chiedo perchè non ambientarlo veramente negli anni del Boom economico. Di fatto, la scelta resta senza una giustificazione: lo spettatore, che poi così cretino non è, osserva e si interroga sul come mai sia tutto così retrò, ma resta invano in attesa di una rivelazione, magari onirica o mediata dal Santo stesso; siamo seri: nemmeno negli anni 80 si sarebbero potute trovare ancora certe situazioni! E poi i personaggi: una carrellata di macchiette improbabili prese in prestito da una sagra paesana e da cui emergono, per inadeguatezza e forzatura, il bambino che vomita ed il cognato piagnucolone. Le musiche disneyane sullo sfondo, conferiscono infine al film i connotati di una parodia, peccato che invece vorrebbe veramente essere “Fiaba”… ma dove? Nel complesso un film dimenticabile a tal punto di vergognarsi di dire in giro di averlo visto.
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liuk!
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martedì 30 giugno 2015
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record di bruttezza
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Una pellicola talmente brutta che risulta anche difficile da recensire. Ogni aspetto, dalla scenografica, costumi, attori, trama, regia, è terribile, ricorda molto le recite scolastiche dei bambini.
De Luigi è utilizzato solo per attirare spettatori ma anche lui confeziona una performance poco convinta.
Lasciate perdere, lo dico col cuore.
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raffaele.92
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lunedì 5 gennaio 2015
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film spensierato... ma solo questo!
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Film che omaggia lo spettatore di una piacevole serata spensierata... Analizzando la pellicola peró, purtroppo, si evince che di commedia c'é ben poco... le battute sono molte volte scontate, lasciando allo spettatore la possibilità di anticiparle.. per chi conosce Siani sin dagli esordi sa bene che questi copioni, in confronto, sono niente! Il film attesta che Siani ha subito un calo considerevole, divenendo quasi sempre ripetitivo, utilizzando o meglio riciclando le battute di sempre. Quindi se lo si analizza sul piano di film commedia (come é giusto che sia!) Sì regiostra in risultato quasi per niente soddisfacente. La bravura di attore resta, quindi potenzialmente a lui si adatta molto meglio questa veste, che non quella di regista!
Si deve sottolineare la bravura degli attori come Fabio De Luigi, Serena Autieri, Anna Caterina Morariu, Giovanni Esposito, l'attore membro dei 'Ditelo Voi".
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Film che omaggia lo spettatore di una piacevole serata spensierata... Analizzando la pellicola peró, purtroppo, si evince che di commedia c'é ben poco... le battute sono molte volte scontate, lasciando allo spettatore la possibilità di anticiparle.. per chi conosce Siani sin dagli esordi sa bene che questi copioni, in confronto, sono niente! Il film attesta che Siani ha subito un calo considerevole, divenendo quasi sempre ripetitivo, utilizzando o meglio riciclando le battute di sempre. Quindi se lo si analizza sul piano di film commedia (come é giusto che sia!) Sì regiostra in risultato quasi per niente soddisfacente. La bravura di attore resta, quindi potenzialmente a lui si adatta molto meglio questa veste, che non quella di regista!
Si deve sottolineare la bravura degli attori come Fabio De Luigi, Serena Autieri, Anna Caterina Morariu, Giovanni Esposito, l'attore membro dei 'Ditelo Voi"...la bellezia incontestabile dei luoghi in cui é stata girata la pellicola ( in particolare la Costiera amalfitana).... ci si sarebbe tuttavia aspettato di più! Non mi sento di consigliarlo. .. ma sicuramente é da vedere per chi abbia bisogno di una serata spensierata!
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federico s
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domenica 4 gennaio 2015
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siani tuttofare e le piccole canaglie.
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Fulvio (A.Siani) è un esperto di marketing, il suo licenziamento però gli costa caro. Dovrà scontare un mese di servizi sociali nella casa famiglia di suo fratello (F.De Luigi). Arrivato come un problema, sarà una soluzione per molti, soprattutto per chi crede nei "miracoli". Un film positivo e incantevole grazie anche all'aiuto della spettacolare città dov'è girato: Sant'Agata dei Goti, nel paradiso della costiera amalfitana. Siani conferma tutte le sue doti, è infatti protagonista, regista e scrittore della canzone principale della colonna sonora. Vero asso nella manica del film sono i bambini co-protagonisti, un branco di piccole divertenti canaglie.
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Fulvio (A.Siani) è un esperto di marketing, il suo licenziamento però gli costa caro. Dovrà scontare un mese di servizi sociali nella casa famiglia di suo fratello (F.De Luigi). Arrivato come un problema, sarà una soluzione per molti, soprattutto per chi crede nei "miracoli". Un film positivo e incantevole grazie anche all'aiuto della spettacolare città dov'è girato: Sant'Agata dei Goti, nel paradiso della costiera amalfitana. Siani conferma tutte le sue doti, è infatti protagonista, regista e scrittore della canzone principale della colonna sonora. Vero asso nella manica del film sono i bambini co-protagonisti, un branco di piccole divertenti canaglie.
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(di lolly pop)
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nino pell.
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lunedì 12 gennaio 2015
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buona prova di siani come regista
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Premesso che il precedente film "Il principe abusivo" non ha destato in me un particolare entusiasmo, con l'attuale "Si accettano miracoli" ho avuto la netta impressione che finalmente Alessandro Siani ha trovato il perfetto equilibrio, nonché la sua personale maturità artistica, nel mettere insieme la sua personalità di attore comico con quella di regista. Il film mi sembra ben delineato ad esempio per quanto concerne certi riusciti aspetti della scenografia (ho trovato ottime certe inquadrature e la ricchezza visiva di certi paesaggi, per non parlare dei costumi), nonché un tipo di interpretazione diretta, vivace e senza alcune acerbe sbavature che avevano caratterizzato la sua opera prima e che, comunque, nell'insieme, sembra cogliere perfettamente lo scopo: ossia quello di far ridere grazie ad un humour semplice ma ormai già ben solido.
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Premesso che il precedente film "Il principe abusivo" non ha destato in me un particolare entusiasmo, con l'attuale "Si accettano miracoli" ho avuto la netta impressione che finalmente Alessandro Siani ha trovato il perfetto equilibrio, nonché la sua personale maturità artistica, nel mettere insieme la sua personalità di attore comico con quella di regista. Il film mi sembra ben delineato ad esempio per quanto concerne certi riusciti aspetti della scenografia (ho trovato ottime certe inquadrature e la ricchezza visiva di certi paesaggi, per non parlare dei costumi), nonché un tipo di interpretazione diretta, vivace e senza alcune acerbe sbavature che avevano caratterizzato la sua opera prima e che, comunque, nell'insieme, sembra cogliere perfettamente lo scopo: ossia quello di far ridere grazie ad un humour semplice ma ormai già ben solido. Siani ha insomma, con questa pellicola, dimostrato di essere portatore di una comicità propria e che non risplende di luce alltrui, anche se in molti continuano a fare l'odioso ed ostinato paragone con il grande Massimo Troisi. La comicità di Siani è sicuramente più semplice, come dicevo prima, molto diretta e sorniona, ma che sta trovando una sua personalità ed un suo modo di espressione ormai sempre più delineati e blasonati. Confido che Siani prosegua sempre il cammino intrapreso con questo film e, volendo essere largo di voti, gli do un quattro stelle. "Si accettano miracoli" mi sembra essere il miglior film comico di questi mesi, soprattutto perché, senza stare ad intellettualizzare troppo sugli eventuali punti deboli, ha raggiunto pienamente il suo scopo: essere vivace, essere umoristico e tutto ciò senza scadere mai nella volgarità gratuita o nel banale. Complimenti ovviamente a Siani e a tutto il cast che ha partecipato.
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[+] ma che film hai visto
(di valterino)
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(di nino pell.)
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cinecinella
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sabato 3 gennaio 2015
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meglio di tanti cinepanettoni
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La vicenda narrata nel film parte da un' ambientazione quasi sospesa nel tempo appositamente voluta credo dal regista per dare quel tono romantico che si addice alla storia. Di questa pellicola ho apprezzato la comicità sobria e mai volgare, la stupenda recitazione dei bambini che stavolta hanno battuto lo stesso Siani (a tratti aveva qualcosa di wertmulleriano), meno convincente l'interpretazione della ragazza cieca ma comunque una corale comica abbastanza riuscita.
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La vicenda narrata nel film parte da un' ambientazione quasi sospesa nel tempo appositamente voluta credo dal regista per dare quel tono romantico che si addice alla storia. Di questa pellicola ho apprezzato la comicità sobria e mai volgare, la stupenda recitazione dei bambini che stavolta hanno battuto lo stesso Siani (a tratti aveva qualcosa di wertmulleriano), meno convincente l'interpretazione della ragazza cieca ma comunque una corale comica abbastanza riuscita. Certo paragonare Siani a Troisi risulta impossibile ma il primo ha un diverso tipo di comicità che rispecchia i tempi odierni, Troisi ha una comicità immortale che credo sia inimitabile. Comunque un buon prodotto e sicuramente per qualità di grand lunga migliore di tanti cinepanettoni volgari e scontati.
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puglia15
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sabato 3 gennaio 2015
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siani salva un film altrimenti mediocre
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Una storia che poteva essere raccontata in modo diverso, che degenera in scene al limite del paranormale con una comicità ormai superata e che sul finire lascia increduli su cosa accade alla piccola parrocchia di Fabio de Luigi. Innegabile il talento di Siani che salva la pellicola con ripetuti sketch che strappano qualche risata anche se rimane il dispiacere per come poteva essere utilizzata la sua presenza in un film strutturato in modo diverso. Peccato... Siani ha perso una chance...
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mickey97
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martedì 6 gennaio 2015
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un film discreto, molto bravo de luigi
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Dopo il Principe Abusivo, Alessandro Siani ritorna al cinema con il film " Si Accettano Miracoli " nuovamente in veste di regista e sceneggiatore. Egli ripropone la sua comicità travolgente per far sì che lo spettatore ricordi quanto lui sia un comico talentuoso ma il pubblico già è a conoscenza di ciò e con questo film riceve la conferma, d'altronde ride a crepapelle e va bene così. Si accettano miracoli accontenta lo spettatore, nel complesso risulta discreto anche perchè finalmente possiamo dichiarare la presenza di una trama anche se tutto si fonda nella menzogna per quanto concerne il miracolo di San Tommaso solo per riuscire a risollevare le sorti della Rocca di Sotto, la parrochia di Padre Germano e di conseguenza il centro di accoglienza a cura dello stesso che ospita alcuni orfanelli, ma d'altronde la speculazione sui santi non è una novità quindi è inutile criticarla in questo film nel quale non si fa altro che enunciare la parola "miracolo" , avrei gradito quello vero, d'altrocanto il titolo è Si accettano Miracolo ed il falso allora diviene più che lecito.
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Dopo il Principe Abusivo, Alessandro Siani ritorna al cinema con il film " Si Accettano Miracoli " nuovamente in veste di regista e sceneggiatore. Egli ripropone la sua comicità travolgente per far sì che lo spettatore ricordi quanto lui sia un comico talentuoso ma il pubblico già è a conoscenza di ciò e con questo film riceve la conferma, d'altronde ride a crepapelle e va bene così. Si accettano miracoli accontenta lo spettatore, nel complesso risulta discreto anche perchè finalmente possiamo dichiarare la presenza di una trama anche se tutto si fonda nella menzogna per quanto concerne il miracolo di San Tommaso solo per riuscire a risollevare le sorti della Rocca di Sotto, la parrochia di Padre Germano e di conseguenza il centro di accoglienza a cura dello stesso che ospita alcuni orfanelli, ma d'altronde la speculazione sui santi non è una novità quindi è inutile criticarla in questo film nel quale non si fa altro che enunciare la parola "miracolo" , avrei gradito quello vero, d'altrocanto il titolo è Si accettano Miracolo ed il falso allora diviene più che lecito. Ripeto che Siani nonostante ponga delle basi infelici per lo sviluppo della vicenda, tramite l'istaurazione di un buon ritmo rende felice uno spettatore che non si annoia mai e che trova in lui la garanzia per farsi delle sane risate mentre constata l'incredibile bravura di Fabio de Luigi, il quale questa volta dimostra la sua versalità nell'interpretare parti a lui distanti.
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albydrummer
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venerdì 2 gennaio 2015
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..abbastanza carino..
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La trama non è male,ma il punto debole,anche essendoci delle buone battute e gang,classiche di Siani,il film non decolla del tutto,non soddisfa,come il precedente. Forse Siani ha voluto cambiare un pò genere,andando sul più serioso,una storia più agrodolce, però la comicità,un pò debole di siani,a cui suiamo abituati. Gang,situazioni,momenti,che ricordano il grande Troisi,nell interpretazione di Siani. Comunque un film classico adatto alle feste natalizie,per trascorrere una lieta serata..e ripararsi dal freddo.
[+] ???
(di alebruno91)
[ - ] ???
[+] :-d
(di tiaulicchiu)
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