filmliebhaber
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venerdì 30 ottobre 2015
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film da urlo.
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Film da urlo, non c'è modo migliore di descrivere questo film. Rende perfettamente l'idea. Da urlo sia per gli effetti speciali mozzafiato e la storia coinvolgente, sia per la tensione che crea che ti fa letteralmente venir voglia di urlare in sala. Assolutamente da vedere, gli effetti speciali sono realizzati benissimo, storia molto veloce e avvincente, non hai tempo di annoiarti, ti tiene in tensione continua, nonostante però tutta la suspance riesce anche ad essere divertente. Attori eccellenti, tra cui spiccano Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster, Ki Hong Lee, Rosa Salazar, giovani talenti che interpretano il loro ruolo in maniera eccezionale.
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Film da urlo, non c'è modo migliore di descrivere questo film. Rende perfettamente l'idea. Da urlo sia per gli effetti speciali mozzafiato e la storia coinvolgente, sia per la tensione che crea che ti fa letteralmente venir voglia di urlare in sala. Assolutamente da vedere, gli effetti speciali sono realizzati benissimo, storia molto veloce e avvincente, non hai tempo di annoiarti, ti tiene in tensione continua, nonostante però tutta la suspance riesce anche ad essere divertente. Attori eccellenti, tra cui spiccano Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster, Ki Hong Lee, Rosa Salazar, giovani talenti che interpretano il loro ruolo in maniera eccezionale. Film molto diverso dal libro da cui è tratto, ma nonostante questo, non delude le aspettative.
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arimazzanti
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venerdì 30 ottobre 2015
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the maze runner - la fuga
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Dopo tanta attesa è finalmente uscito the maze runner - la fuga, seconda parte della trilogia basata sui libri di James Dashner. Sono andata a vederlo circa due settimane fa e posso dire che per una persona (cioè mio padre) che non ha letto i libri, ma che comunque adora il genere può risultare molto ben fatto e soddisfacente, ma per me che ho letto tutti i libri non è stato lo stesso. Il regista Wes l'aveva detto che ci sarebbero stati dei cambiamenti rispetto al libro, ma non mi sarei mai aspettata una cosa tipo quello che succede alla fine a Minho; dire che sono rimasta sconvolta è poco. La trama è stata un po' cambiata, ad esempio il ruolo di Aris è abbastanza differente da quello del libro e hanno completamente omesso lo spaccato Gervaso (che a parer mio si meritava di far parte del film).
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Dopo tanta attesa è finalmente uscito the maze runner - la fuga, seconda parte della trilogia basata sui libri di James Dashner. Sono andata a vederlo circa due settimane fa e posso dire che per una persona (cioè mio padre) che non ha letto i libri, ma che comunque adora il genere può risultare molto ben fatto e soddisfacente, ma per me che ho letto tutti i libri non è stato lo stesso. Il regista Wes l'aveva detto che ci sarebbero stati dei cambiamenti rispetto al libro, ma non mi sarei mai aspettata una cosa tipo quello che succede alla fine a Minho; dire che sono rimasta sconvolta è poco. La trama è stata un po' cambiata, ad esempio il ruolo di Aris è abbastanza differente da quello del libro e hanno completamente omesso lo spaccato Gervaso (che a parer mio si meritava di far parte del film). Penso anche che avrebbero potuto spiegare meglio la wckd e i loro fini. D'altra parte però il cast è eccezionale, gli effetti hanno reso benissimo le scene che mi ero immaginata leggendo e in particolare la scena della festa in cui Thomas si ritrova con Brenda mi è piaciuta tanto.
Alla fine il giudizio è positivo, spero con tutto il cuore che l'adattamento cinematografico del prossimo e ahimè ultimo film sia più fedele e curato, specialmente visti i grandi fatti che avverranno (e non voglio fare spoiler ahaha)
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nadiaa_ci
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venerdì 30 ottobre 2015
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lo si deve guardare!
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È un film veramente bello! Pieno d'azione e con degli effetti speciali fantastici! Lascia col fiato sospeso e prende tantissimo!
Chi non ha visto il primo film della saga (Maze Runner - Il Labirinto) potrebbe riscontrare delle difficoltà nel capire la prima parte, ma oltre a questo è un film molto "semplice" a livello di trama.
Lo consiglio vivamente a tutti! È una botta di adrenalina, a mio parere.
Detto questo ora aspetto con troppa ansia il seguito e, nell'attesa, penso che riguarderò Maze Runner - La Fuga un sacco di volte!
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stevensen
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lunedì 26 ottobre 2015
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corsa a buffo 2 - la foga
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Prima di iniziare, vorrei dire che sono andato a vedere questo film trainato dalla mia ragazza e da alcuni amici senza minimamente aver visto il primo film (che a detta di molti sembra essere "avvincente"), e, per questo motivo, non vi assicuro di averlo "letto" nel modo migliore, né compreso a pieno, per cui vi darò soltanto la mia interpretazione. Di certo, non mi aspettavo di andare a vedere un film cult di Tarantino, ma nemmeno una robaccia del genere. La trama del film è poco più elaborata di un episodio di Peppa Pig: Thomas, ragazzo confuso e con vuoti di memoria imbarazzanti (della tipologia che a stento si ricorda il suo nome), organizza un circolo sportivo di ragazzi che si allenano per la maratona di New York, e che durante tutto il film scappano da non si sa quale entità (piccola precisazione: in questo film non esistono personaggi "cattivi", ma solo ostacoli da cui scappare neanche fosse Temple Run).
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Prima di iniziare, vorrei dire che sono andato a vedere questo film trainato dalla mia ragazza e da alcuni amici senza minimamente aver visto il primo film (che a detta di molti sembra essere "avvincente"), e, per questo motivo, non vi assicuro di averlo "letto" nel modo migliore, né compreso a pieno, per cui vi darò soltanto la mia interpretazione. Di certo, non mi aspettavo di andare a vedere un film cult di Tarantino, ma nemmeno una robaccia del genere. La trama del film è poco più elaborata di un episodio di Peppa Pig: Thomas, ragazzo confuso e con vuoti di memoria imbarazzanti (della tipologia che a stento si ricorda il suo nome), organizza un circolo sportivo di ragazzi che si allenano per la maratona di New York, e che durante tutto il film scappano da non si sa quale entità (piccola precisazione: in questo film non esistono personaggi "cattivi", ma solo ostacoli da cui scappare neanche fosse Temple Run). Il nostro Thomas viene affiancato, durante i suoi allenamenti, da una serie di altri atleti, molti dei quali potrebbero essere completamente cancellati dal film senza comportare alcun cambiamento(tant'è che, molto spesso, vengono dimenticati anche dagli sceneggiatori, e per questo motivo spariscono nella trama). Tra questi, da citare sono indubbiamente Mino, il figlio di Chuck Norris che sopravvive a qualsiasi tipo di catastrofe naturale, e il personaggio di Teresa, che alla fine del film diventa un GPS umano e tradisce Thomas , molto probabilmente perché lui si era baciato con una tizia inutile durante una festa in cui era strafatto.Sostanzialmente, il film è sintetizzabile in questa sequenza: i personaggi scappano da "cose", accendono torce nel buio e trovano altre "cose" da cui scappare. Per di più, nella maggior parte dei casi, le "cose" sono zombi stupidi che vogliono mangiargli il cervello e che, per adeguarsi al calibro del film, corrono ai livelli di Usain Bolt e Asafa Powell (elemento eccezionalmente originale). Le riprese del film sono anch'esse fatte "di corsa" e per questo motivo poco comprensibili; inoltre, sembrerebbe fondata la voce per cui molte scene sono state riciclate dalle ultime olimpiadi, e montate in maniera così rapida da sembrare parte del film. Inoltre, in tutta questa "foga" (ecco spiegato il titolo), i personaggi si dimenticano dei loro bisogni corporali di tutti i generi: non mangiano, bevono solo alcol e non dormono, corrono a buffo, senza una meta e solo per farsi il fiato, come uno stormo di struzzi decelebrati. In conclusione, se non per la duracell che dopo questo film ha visto aumentarsi il fatturato del 200% (a causa dell'imponente dispendio di batterie per torce), questo film è stato una gran bella barzelletta cinematografica. Do una stella perché non doveva far ridere.
P.S.: la scena della festa in casa ha vinto il premio di scena più inutile e irrilevante dell'anno. Potrebbe essere introdotta in qualsiasi film, anche un cartone animato o un film muto, senza minimamente comportare alcun cambiamento nello svolgimento della trama. Grazie mille Wes Ball per questa perla d'autore.
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jude008
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domenica 25 ottobre 2015
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inaspettata delusione
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Da un primo capitolo accettabile e coinvolgente da consigliare a tutti, ad un seguito deludente,posto su uno scenario già proposto svariate volte. Una trama un po' difficile da capire e collegare, oltre alla scomparsa della suspense insieme al brio presenti nel primo film. Tuttavia spero comunque in un seguito migliore.
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flavor_flav
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domenica 25 ottobre 2015
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non così male!
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Nell'andare a vedere questo film, ero cosciente che sarebbe stato diverso dal libro. E così è stato, in effetti. Il film sembra tutt'altra cosa rispetto al romanzo di Dashner.
Leggo molte saghe, e di conseguenza vedo molti film a loro ispirati. A parte un paio di eccezioni, non vi è un film che lascia soddisfatto il fan. Tuttavia, sono dell'opinione che ogni adattamento vada recensito come prodotto fine a se stesso.
A mio parere è stato un film più che godibile. Vorrei far leva sulla recitazione degli attori, che nonostante la giovane età son stati una delle colonne portanti del film (Aidan Gillen poi è un cattivo perfetto).
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Nell'andare a vedere questo film, ero cosciente che sarebbe stato diverso dal libro. E così è stato, in effetti. Il film sembra tutt'altra cosa rispetto al romanzo di Dashner.
Leggo molte saghe, e di conseguenza vedo molti film a loro ispirati. A parte un paio di eccezioni, non vi è un film che lascia soddisfatto il fan. Tuttavia, sono dell'opinione che ogni adattamento vada recensito come prodotto fine a se stesso.
A mio parere è stato un film più che godibile. Vorrei far leva sulla recitazione degli attori, che nonostante la giovane età son stati una delle colonne portanti del film (Aidan Gillen poi è un cattivo perfetto). Assieme a loro, grande considerazione va data agli effetti speciali.
E' vero, l'attinenza con il libro è quasi nulla per la maggioranza, ma le mie amiche che non avevano letto il libro ne son rimaste contentissime. Anche una volta tornate a casa, non smettevano di parlarmene via messaggi. La suspance c'è, eccome, così come la curiosità di sapere come va a finire che ti incolla sulla poltrona fino alla fine. I cinque minuti di intervallo sono sembrati una tortura.
Una volta visto il primo film, questo va cancellato dalla propria memoria, per dar spazio a qualcosa di completamente nuovo. Per quanto si tratti di film destinato a ragazzi, il secondo capitolo è anche piuttosto crudo in alcune parti. Vi sfido a non aver alcun tipo di reazione dinnanzi a corpi di giovani ragazzi lasciati a dissanguare in un inquietante laboratorio. Questa caratteristica rende il film adatto anche ad un pubblico più grande. Inoltre,la componente amorosa non è protagonista della vicenda. Questo è un aspetto che potrebbe dar fastidio a molti, ma non vi è alcun problema con 'La Fuga'! Per quanto in questo capitolo sia introdotto il triangolo amoroso fra Brenda, Thomas e Teresa, questo non è a mio parere da considerarsi invadente.
Ciò che vi è di negativo è che il nome del film va davvero preso alla lettera. Nelle due ore e più di film, i protagonisti non fanno altro che scappare. Questo da una parte rende il film coinvolgente, ma dall'altra può anche risultare ripetitivo e quindi noioso.
Molte cose, son inoltre lasciate al caso. Un esempio pratico (fattomi notare dalle amiche sopracitate, quindi coloro che non hanno letto l'opera originale) è che quando i ragazzi vengono riconosciuti in base al codice che hanno dietro il collo, non viene assolutamente fatta comprendere la differenza fra il gruppo 'A' e 'B'. Comprensibile, visto che in effetti all'inizio del romanzo vengono presentati come un numero di radurai ben più grande.
Il ruolo di Teresa (Che non cito nel caso qualcuno non abbia visto il film e dunque non sappia di che parlo) poteva esser assolutamente approfondito. Al di fuori del confronto con il libro, vi è stato dedicato troppo poco tempo, quando Kaya Scodelario sarebbe stata all'altezza del ruolo assegnatole. Avrei preferito vederla all'azione in quel senso, poichè è il moto scatenante degli eventi futuri.
In ogni caso, questo film è un degno continuo a quello che è stato il primo capitolo, e il desiderio di sapere come andrà a finire vi è come. Consigliato!
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martina_martina
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giovedì 22 ottobre 2015
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stupendo
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davvero ma davvero molto bello anzi stupendo molto meglio del primo lo consiglio !!!
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mickey97
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giovedì 22 ottobre 2015
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la saga non decolla, troppe cose che non quadrano
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Maze Runner senza ombra di dubbio è una saga totalmente diversa se paragonata ad Hunger Games e Divergent sopratutto per come si presenta. Infatti se la saga firmata veronica Rooth ( Divergent ) comincia a presentare una società divisa in cinque fazioni ( Eruditi, Abneganti, Candidi, Pacifici e Intrepidi ) con tanto di lati oscuri, quella di Suzanne Collins invece ( Hunger Games) presenta una panem divisa in 12 distretti ( in realtà tredici ) comandati dalla capitale, chiamata Capitol City, ove si trova la residenza del presidente Snow, il capo del governo oligarchico. Quindi se queste due autrici rappresentano a modo proprio la società e il loro disfacimento tramite il grande evolversi degli eventi e ci mostrano le basi da cui partire, Maze Runner invece esordisce con un ascensore in salita e l'ingresso del giovane Thomas nella radura delimitata dalle grandi e possenti mura del labirinto.
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Maze Runner senza ombra di dubbio è una saga totalmente diversa se paragonata ad Hunger Games e Divergent sopratutto per come si presenta. Infatti se la saga firmata veronica Rooth ( Divergent ) comincia a presentare una società divisa in cinque fazioni ( Eruditi, Abneganti, Candidi, Pacifici e Intrepidi ) con tanto di lati oscuri, quella di Suzanne Collins invece ( Hunger Games) presenta una panem divisa in 12 distretti ( in realtà tredici ) comandati dalla capitale, chiamata Capitol City, ove si trova la residenza del presidente Snow, il capo del governo oligarchico. Quindi se queste due autrici rappresentano a modo proprio la società e il loro disfacimento tramite il grande evolversi degli eventi e ci mostrano le basi da cui partire, Maze Runner invece esordisce con un ascensore in salita e l'ingresso del giovane Thomas nella radura delimitata dalle grandi e possenti mura del labirinto. Quindi non sappiamo cosa significa tutto questo e non veniamo nemmeno a conoscenza su cosa si possa basare il film, ma solo dopo abbondanti dosi di suspance e puro coinvoilgimento ( scaturito dalle avventure labirintiche) la fase del labirinto viene superata grazie a Thomas per poi scoprire da parte di Ava Paige, un importantissimo membro di una società chiamata W.I.C.K.E.D., che thomas e compagni...e non solo, rappresentano una grandissima risorsa alla luce di quanto accaduto di un mondo afflitto da una malattia che ha messo fine sempre più a moltissime vite. Alla fine del primo film nella mente dello spettatore sono stati generati molti dubbi riguardo l'insorgere della malattia e il motivo per cui questi ragazzi rappresentano una risorsa. Finalmente arriva il sequel eppure ancora molte cose non quadrano. Thomas e chi è uscito dal labirinto a suo seguito adesso si ritrovano in una base ubicata nella zona bruciata ma non sono i soli, infatti per l'appunto esistevano altri labirinti e altrettanti ragazzi che hanno superato tale fase, molti fra questi però hanno subito un trattamento di prelievo del sangue ( e molti altri lo subiranno ) per il fine di curare la malattia, Thomas lo scopre e insieme ai suoi decide di fuggire. Il film non chiarisce le idee in nessuna parte del film e i dubbi sono i seguenti: Su quale base tali ragazzi sono immuni? A cosa è servita la prova del labirinto? dicono che i ragazzi sono la cura e allora perchè rinchiuderli in un labirinto finchè non ne escono? Cosa c'entra la questione dell'immunità con la fase del labirinto? Qual'è questa sostanza curativa? Poi quali sono state le cause della malattia?. A fronte di quest'ultima domanda appare così naturale l'esigenza di un prequel che possa spiegare tutto questo ma oramai è troppo tardi e lo spettatore in definitiva non sapendo come sia stata generata tale malattia non riesce più a ricomporre i pezzi di questo puzzle. A parte questi dubbi per nulla chiariti, la saga non decolla e alla fine non tende a risultare matura visto la spontanea chiusura che opera su stessa. Infatti Dopo essere fuggiti senza motivo ( infatti WICKED non avrebbe mai fatto del male a questi ragazzi in quanto chiave della cura ) attraversano fin troppo facilmente il deserto, il tono della vicenda appare rilassato poichè non sono braccati ma scandito dall'incontro con gli spaccati con tanto di sfondo horror. Diciamo che proprio da tale e incontro è scaturita un po di dinamica ma poi questa si è dissolta nel percorrere il deserto senza difficoltà per poi arrivare al braccio destro. il finale che si concretizza in uno scontro fra quest'ultimo e WIKED, chiamato proprio da teresa ( su questo sorvoliamo che è meglio) e nel fatto che alla fine Milo viene riportato alla base con tanto di intento di Thomas di uccidere Ava Paige non fa altro che annullare l'intera vicenda, Ora che succederà nel terzo e ultimo atto della saga?. I libri non li ho letti e questo si è capito abbondantemente ma dai film si capisce che anche i libri non sono maturi.
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elele90
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giovedì 22 ottobre 2015
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interessante
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Ciao a tutti, eccomi qui a recensire #MazeRunnerLaFuga, premetto che il libro l'avevo letto molto tempo prima e guardando il film neanche ho pensato a com'era il libro, la storia è quella, molti si sono lamentati dei cambiamenti, come sempre qualcosa cambia, non può essere tutto identico al libro ma nononstante questo a me è piaciuto molto.
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allaroundtheworld
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giovedì 22 ottobre 2015
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dov'è il labirinto?
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"Maze runner": tradotto letteralmente, "il corridore del labirinto". Titolo che racchiudeva l'essenza del primo capitolo di questa saga che s'è gettata da sola nel baratro della banalità e nella mediocrità. Tutto il mistero, la suspence, l'originalità del primo capitolo sono dissolti, oltre questa nebbia, che c'aveva dato i brividi e stimolato, ci si profila un panorama che deludente è dire poco. La trama si rivela per quello che è veramente: un'accozzaglia di elementi totalmente slegati dall'atmosfera che c'era stata proposta. I primi venti minuti di film reggono ancora la nostra attenzione, seppur con fatica, e dopo questi.
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"Maze runner": tradotto letteralmente, "il corridore del labirinto". Titolo che racchiudeva l'essenza del primo capitolo di questa saga che s'è gettata da sola nel baratro della banalità e nella mediocrità. Tutto il mistero, la suspence, l'originalità del primo capitolo sono dissolti, oltre questa nebbia, che c'aveva dato i brividi e stimolato, ci si profila un panorama che deludente è dire poco. La trama si rivela per quello che è veramente: un'accozzaglia di elementi totalmente slegati dall'atmosfera che c'era stata proposta. I primi venti minuti di film reggono ancora la nostra attenzione, seppur con fatica, e dopo questi... un trionfo di noia e prevedibilità, dialoghi scadenti e persino irritanti (se in certi film lo spettatore arriva a lamentarsi del troppo silenzio, gli amanti delle chiacchiere inutili qui avranno di che divertirsi!), personaggi che non hanno nulla di memorabile, scene d'azione senza un briciolo di phatos incorniciate da una colonna sonora così stereotipata da riuscire a prevederne il ritmo mezzo minuto prima.
Il filone post-apocalittico per young adults (...??..) dopo pochi anni dalla sua nascita non ha più niente da raccontarci, né elementi con cui stupirci. Il gruppo di adolescenti in fuga da un sistema che li vuole sfruttare dà un senso di già visto (Hunger Games, Divergent) tuttavia "The Maze Runner, the labirinth" aveva giocato su un elemento potentissimo, che possiamo pure chiamare protagonista: il labirinto, appunto, luogo che fin dai miti antichi ha insieme affascinato e spaventato l'uomo, luogo che può portare alla pazzia o stimolare l'eroe a dare il meglio di sé, per diventare appunto eroe a tutti gli effetti. Thomas, il protagonista, nel primo capitolo era diventato l'eroe, affrontando il labirinto e tutti i suoi pericoli. Ne "la fuga" il labirinto rimane solo nel titolo, non ci viene data neppure la possibilità di vederlo come una metafora. Sembra che gli sceneggiatori se ne fossero resi conto, e perciò avessero puntato tutto sul senso di ciò che rimaneva ovvero "runner". Non avendo più un labirinto su cui ricamare, l'intera durata del film è una serie di inseguimenti, di urla e incitazioni "Corri! Non ti fermare! Scappa! Più! veloce!", che immagino in lingua originale fosse un ripetersi di "Run! Run! Run!". Tale scelta purtroppo ha pesato moltissimo. Non solo suona come un modo assolutamente forzato di dare un senso al titolo, ma conferisce alle scene d'azione e di tensione ciò che non dovrebbe esserci, ovvero un senso di ridicolo e di fastidio (davvero in corsa si ha tutto quel fiato per strillare inutilmente? E DAVVERO, se vengo inseguita e rischio la morte, ho bisogno di qualcuno che mi dica "non ti fermare"??)
Insomma, tra la sovrabbondanza di dialoghi e battute inutili, colpi di scena fastidiosamente prevedibili, ruoli sterotipati, ambientazioni fin troppo ovvie (in uno scenario post-apocalittico state sicuri che non ci mostreranno mai altre città del mondo, o anche solo un'altra parte di America... no! New York sarà sempre lo sfondo ideale!) e, il peggio del peggio, una trama che è solo un miscuglio di altre trame (virus e contagi, il mondo invaso dagli zombie e pochi sopravvissuti in cui è riposta la speranza della razza umana, un sistema "cattivo" e popoli ribelli che si oppongono...tra film e serie tv ne abbiamo a bizzeffe) "Maze runner - la fuga" non solo è godibile per chi ha pochissime pretese e non è ansioso di novità, ma è un film che non ha ragione di esistere. Il primo capitolo, invece , avrebbe potuto essere concepito come film a sé stante e sarebbe stato comunque ottimo. "Il labirinto"era lo spunto perfetto per un prodotto originale e veramente godibile, ma come troppo spesso accade il suo potenziale è andato sprecato. In questo non si può che biasimare l'autore dei libri.
Se nel futuro terzo capitolo il tema del labirinto come originariamente concepito dovesse tornare, ormai la magia e il significato sono comunque andati persi.
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