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fluturnenia
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sabato 24 ottobre 2015
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now i'm feeling zombified
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Trama melodrammatica costruita su tematiche horror. Si ma la trama qual'è? Ragazza malata terminale cessa la sua esistenza tra le mura domestiche piuttosto che in un lazzaretto. Storia di vite quotidiane con una nota di ''colore'' il morbo ti zombifica. A parte qualche non morto qua e là e la putrescenza che avanza della protagonista, qui di horror non ce n'è, al massimo un leggero disgusto. Il dramma poi si consuma tra sguardi sbiaditi, qualche pianto sommesso e silenzi interminabili, incorniciati da sfondi monocromatici di paesaggi decadenti. Interazioni personali assenti, introspezione e analisi dei caracters zero. Gli unici intercalari pregni di passione presenti sono i mugugni e grugnii degli zombi arruolati per rari cameo.
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Trama melodrammatica costruita su tematiche horror. Si ma la trama qual'è? Ragazza malata terminale cessa la sua esistenza tra le mura domestiche piuttosto che in un lazzaretto. Storia di vite quotidiane con una nota di ''colore'' il morbo ti zombifica. A parte qualche non morto qua e là e la putrescenza che avanza della protagonista, qui di horror non ce n'è, al massimo un leggero disgusto. Il dramma poi si consuma tra sguardi sbiaditi, qualche pianto sommesso e silenzi interminabili, incorniciati da sfondi monocromatici di paesaggi decadenti. Interazioni personali assenti, introspezione e analisi dei caracters zero. Gli unici intercalari pregni di passione presenti sono i mugugni e grugnii degli zombi arruolati per rari cameo. Insomma qui che cosa abbiamo? Pomposo non è, ampolloso nemmeno. Ethos si, logos ni, pathos no !
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alenefertiti
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martedì 13 ottobre 2015
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noia mortale e trama ridicola
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Film decisamente pessimo, carriera che non lascia ben sperare per l'esordiente Enry Hobson che con la sua seconda regia ha toppato alla grande, e mi spiace per Schwarzenegger che dopo una brillante carriera è ridotta al mutismo in una pellicola tanto deludente. Il film vorrebbe inserirsi nel filone horror degli zombie con una chiave di lettura nuova e inaspettata che tiene conto del dramma umano, tuttavia lo fa non tenendo conto della credibilità della trama che appare futile e inverosimile da subito e non tenendo conto della totale mancanza di suspence e pathos che rende il film di una noia mortale. Che degli infetti altamente contagiosi e con decorso degenarativo rapido e mortale siano rimandati a casa a infettare liberamente le proprie famiglie che dovrebbero poi rispedirli a morire o provvedere loro stessi è assolutamente paradossale e non credibile.
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Film decisamente pessimo, carriera che non lascia ben sperare per l'esordiente Enry Hobson che con la sua seconda regia ha toppato alla grande, e mi spiace per Schwarzenegger che dopo una brillante carriera è ridotta al mutismo in una pellicola tanto deludente. Il film vorrebbe inserirsi nel filone horror degli zombie con una chiave di lettura nuova e inaspettata che tiene conto del dramma umano, tuttavia lo fa non tenendo conto della credibilità della trama che appare futile e inverosimile da subito e non tenendo conto della totale mancanza di suspence e pathos che rende il film di una noia mortale. Che degli infetti altamente contagiosi e con decorso degenarativo rapido e mortale siano rimandati a casa a infettare liberamente le proprie famiglie che dovrebbero poi rispedirli a morire o provvedere loro stessi è assolutamente paradossale e non credibile. Prego solo la critica di Mymovies, che ultimamente sta deludendo, di verificare meglio quando da giudizi sui film.
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kyotrix
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martedì 13 ottobre 2015
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difficile da valutare
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Tra alti e bassi. Film drammatico, l'ambientazione horror zombie è un contorno, qui viene trattato la lenta trasformazione da chi è contagiato, la sofferenza di chi sa che diventerà un mostro, dei cari per la perdita. Troppi primi piani, anche se a volte hanno il loro effetto. Discreto schwarzy. Lento ( non è un problema ) ma anche noiosetto a tratti, non cattura completamente lo spettatore. Film interessante vista la maniera nuova in cui sono trattati gli zombie, ma a molti risulterà noioso.
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aldamar
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giovedì 30 luglio 2015
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bel film
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Un film molto Drammatico,che in generale e' un po' noioso,ma fa capire l'amore che puo' avere un padre per un figlio/a,e sinceramente l'ho trovato piu' che discreto,ed un Arnold che non ti aspetteresti mai.
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super1davide
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domenica 19 luglio 2015
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un gran bel film sugli zombie
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film commovente ed umano, si potrebbe definire realistico. Il mondo realizzato da questo giovane regista promettente è meraviglioso, simile a quello di the road. Musiche e interpretazione dei personaggi eccezionali. Consigliato
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super1davide
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domenica 19 luglio 2015
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un ottimo film sugli zombie
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Contagious è uno di quei pochi film che riescono davvero a commuovere e a far provare a chi si trova in sala qualche buona emozione. È un film umano, si potrebbe definire in un certo senso realistico. Sono in pochi a morire e le scelte compiute dai protagonisti sono difficili. Ciò che ho più apprezzato è il vivo e pulsante mondo che questo giovane regista promettente è riuscito a dipingere (si può notare la somiglianza con il mondo distrutto di the road). Concludo affermando che le musiche sono davvero ben fatte e l'interpretazione dei protagonisti è eccezionale
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trailerman
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sabato 18 luglio 2015
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film inutile
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Innanzitutto vorrei capire se chi definisce i film su Mymovies se almeno li guarda.. come si fa a definire questo film un horror o thriller?
Il film è lentissimo fino ad arrivare ad essere noioso. Azione 0 thriller 0 horror 0.
E' un film in tutto e per tutto drammatico, un dramma assurdo inutile e insignificante..a chi non è mai capitato di vivere il dramma di una figlia che si trasforma in zombie e non volerla portare in isolamento? Assolutamnete deludente.
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muttley72
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lunedì 13 luglio 2015
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sconsigliato ai depressi, ridondante nel tema
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Il film segue solo apparentemente il tema (che negli USA è un da sempre un "must", usato anche in modo furbesco per la vendita di merci di vario genere) degli Zombie...in realtà dei film sugli zombi classici c'è poco o nulla. Solo inizialmente si intuisce che nel mondo o comunque negli USA un virus sta infettando le persone che, morse, si ammalano e più o meno lentamente si trasformano in cannibali. Siccome cure non ce ne sono la Polizia monitora i contagiati e li viene poi a prendere per portarli in quarantena (dove inevitabilmente moriranno, ma senza mordere e infettare parenti o vicini).
Tutti sono consapevoli di tale "procedura" ma molti non vogliono consegnare i propri cari nell'ora "X".
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Il film segue solo apparentemente il tema (che negli USA è un da sempre un "must", usato anche in modo furbesco per la vendita di merci di vario genere) degli Zombie...in realtà dei film sugli zombi classici c'è poco o nulla. Solo inizialmente si intuisce che nel mondo o comunque negli USA un virus sta infettando le persone che, morse, si ammalano e più o meno lentamente si trasformano in cannibali. Siccome cure non ce ne sono la Polizia monitora i contagiati e li viene poi a prendere per portarli in quarantena (dove inevitabilmente moriranno, ma senza mordere e infettare parenti o vicini).
Tutti sono consapevoli di tale "procedura" ma molti non vogliono consegnare i propri cari nell'ora "X". Uno di questi è Schwarzenegger che, vivendo in campagna, rimane fino all'ultimo con la figlia che via via peggiora sempre di più. Il film quindi (salvo pochissime scene) non fa vedere nulla dei tipici film sugli zombi (sparatorie, inseguimenti, ecc) ma si basa solo della tensione provocata dal fatto che prima o poi la figlia (in casa) sarà pericolosa e incontrollabile e andrà uccisa (dal padre anziché dai medici) oppure si suiciderà (per sua scelta) prima.
Il film fa perno anche sul sentimento di amore e angoscia di chi ha un malato incurabile in casa condannato a morte (e contagioso) quindi a parte il fantasioso virus....funzionerebbe anche con altre reali malattie. Ben girato il film si svolge sempre sotto un cielo plumbeo (mai al sole) e in scenografie desolanti.
Non discuto sulla qualità del film (ben girato) o sugli attori, tutti degni del ruolo incluso Arnold, ma..... il film non mi è piaciuto: si trascina sempre sullo stesso tema (per l'intera durata della pellicola), con un finale scontato (tra i 2 o 3 possibili) e non regala azione ma solo attesa .......di qualcosa di atteso e prevedibile (il finale). Se lo avessero girato con un'altra malattia non fantasiosa, ma reale sarebbe stato lo stesso.....che senso ha fare uno pseudo- film sugli zombi trattando di un tema drammatico che si avrebbe anche con una malattia reale? Si vuole forse far riflettere sul fatto che quando si è un malato incurabile e poi "terminale" si soffre ad accettare il proprio inevitabile destino e soffrono anche amici e parenti....lo sapevamo già...magari per esperienze di vita vere... Film sconsigliato a chi tende alla depressione
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(di chris75)
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no_data
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sabato 4 luglio 2015
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bel film
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La scena finale vale il film; bisogna essere giovani per essere forti e uscire dallo stereotipo. Il malato che morde il simile non è una metafora ma la realtà, durissima da proporre in uno schermo. La ragazza esce vittoriosa da una lotta impari mentre il padre le prepara la strada e le indica, con un bossolo caduto, la direzione.
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the thin red line
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venerdì 3 luglio 2015
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sconvolgentemente realistico
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La popolazione degli Stati Uniti è colpita da un virus terribile che consuma e mangia la pelle degli uomini fino a trasformarli in zombie assetati di sangue da abbattere come bestie rabbiose. Un padre, sconvolto dal contagio della figlia prediletta, affronterà inerme l'evoluzione dell'invincibile virus ai danni dell'amata figlia.
Contagious, per la regia dell'esordiente Henry Hobson, non è un film sugli Zombie come tanti altri, a dirla tutta se non fosse per le sembianze assunte dai malati del virus trasformatisi in vaganti ghiotti di pelle e sangue umani, probabilmente non staremmo nemmeno parlando di film horror. Infatti Contagious punta decisamente l'obiettivo sul rapporto padre - figlia malata terminale ed è cosi che va a svolgersi fino all'epilogo.
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La popolazione degli Stati Uniti è colpita da un virus terribile che consuma e mangia la pelle degli uomini fino a trasformarli in zombie assetati di sangue da abbattere come bestie rabbiose. Un padre, sconvolto dal contagio della figlia prediletta, affronterà inerme l'evoluzione dell'invincibile virus ai danni dell'amata figlia.
Contagious, per la regia dell'esordiente Henry Hobson, non è un film sugli Zombie come tanti altri, a dirla tutta se non fosse per le sembianze assunte dai malati del virus trasformatisi in vaganti ghiotti di pelle e sangue umani, probabilmente non staremmo nemmeno parlando di film horror. Infatti Contagious punta decisamente l'obiettivo sul rapporto padre - figlia malata terminale ed è cosi che va a svolgersi fino all'epilogo. Gli ultimi giorni di vita vissuti in famiglia per gentile concessione di un amico dottore, convinto da un padre disperato ad aiutarlo per poter passare con lei ancora degli attimi felici, nella speranza che qualcosa di miracoloso possa accadere. La pellicola di Hobson raggiunge picchi altissimi di sensibilità grazie anche al pathos instaurato da padre e figlia, nonostante pecchi di una innaturale lentezza inabituale per il genere trattato. Gli innumerevoli temi toccati poco hanno a che fare con i clichè di questo cinema: l' Eutanasia, l'emarginazione e la solidarietà alzano il livello emotivo dello spettatore riuscendo a farlo immedesimare nella difficilissima posizione del padre, contadino dalle spalle larghe e cuore grande, incapace di accettare la terribile sorte della figlia, malata lucida e spalla consolante per il genitore afflitto. L'assoluta mancanza di inseguimenti al cardiopalma e di scene splatter schifide non cozzano con il vero punto focale della sceneggiatura. Non si ode sparo che non sia di sollievo da una morte dolorosa, v'e costante presenza di solidarietà tra vicini di casa e conoscenti, vittime di perdite dolorose, contrapposta alla paura che tutto ciò non si possa fermare se non vengono prese decisioni abominevoli.
La pellicola di Hobson, parliamoci chiaro, trae grossi vantaggi dalla presenza di un invecchiato Schwarzenegger, la cui carriera di attore, distante anni luce da vecchi stereotipi muscolari, prende strade più consapevoli per la sua età e ne nobilita la prova d'attore, credibilissima e lodevole. L'instancabile Barbaro e l'invincibile cyborg Terminator lasciano spazio per un momento all'uomo giusto, che con l'ottima coadiuvante Breslin forma un duo ben affiatato.
Coraggiosamente riuscito
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