jacopo b98
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lunedì 23 novembre 2015
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il miglior adattamento possibile!
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Katniss (Lawrence) e i ribelli del distretto 13, guidati dalla presidente Alma Coin (Moore), si preparano ad attaccare Capitol City. Il presidente Snow (Sutherland) dalla sua si arrocca nel proprio palazzo e rende la capitale inaccessibile tramite un complesso sistema di trappole: è la guerra, è la fine. Peter Craig e Danny Strong adattano fedelmente l’ultima parte del terzo e ultimo romanzo di Suzanne Collins, alla regia, per la terza volta, ritroviamo l’affermato e acclamato Francis Lawrence. Insomma: la squadra è sempre la stessa e, con grande sollievo di tutti, anche il risultato è stato degno dei film precedenti. Infatti non solo Il canto della rivolta – Parte II è un finale emozionante ed efficace ma probabilmente è secondo solo a La ragazza di fuoco come bellezza filmica all’interno della saga.
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Katniss (Lawrence) e i ribelli del distretto 13, guidati dalla presidente Alma Coin (Moore), si preparano ad attaccare Capitol City. Il presidente Snow (Sutherland) dalla sua si arrocca nel proprio palazzo e rende la capitale inaccessibile tramite un complesso sistema di trappole: è la guerra, è la fine. Peter Craig e Danny Strong adattano fedelmente l’ultima parte del terzo e ultimo romanzo di Suzanne Collins, alla regia, per la terza volta, ritroviamo l’affermato e acclamato Francis Lawrence. Insomma: la squadra è sempre la stessa e, con grande sollievo di tutti, anche il risultato è stato degno dei film precedenti. Infatti non solo Il canto della rivolta – Parte II è un finale emozionante ed efficace ma probabilmente è secondo solo a La ragazza di fuoco come bellezza filmica all’interno della saga. Dopo un terzo capitolo eccellente ma interlocutorio, finalmente esplode l’atto finale della saga. Gli scenari di guerra sono emozionanti e monumentali, la scene d’azione sono le migliori dell’intero franchise (eccezionale quella dell’onda di petrolio che invade una piazzetta di Capitol City) e il film come sempre non rinuncia alla profonda riflessione psicologica, morale e politica che è propria della saga: se il tema della Parte I era il dolore, che si stagliava impietoso sul volto disperato di Jennifer Lawrence, qui Katniss deve trovare la propria riconciliazione, attraverso un percorso che via via la priva di tutto ciò che la attornia a livello umano (famigliari, amici, compagni…) per lasciarla sola, nelle lande del distretto 12, dove solo allora di ritroverà finalmente padrona di se stessa e alle dipendenze di nessuno. Un ultimo capitolo eroico ed emozionante dunque, che passa con disinvoltura dall’azione eroica (l’uccisione della presidente Coin) ad un finale che non potrebbe essere più sommesso. Dietro tutto ciò la riflessione sui media passa per via meno esplicita questa volta: Capitol è la grande arena delle tragedie, piena di telecamere che subito proiettano in TV le violenze della guerra in quella che ancora una volta pare l’ennesima edizione degli Hunger Games (come dice esplicitamente Finnick [Claflin]). Aspetto fortissimo come sempre è la feroce satira che qui è ben rappresentata dalle magnifiche sequenze in cui la popolazione di Capitol abbandona le proprie case e scappa in costume dalla guerra: tutti imparruccati, truccati, riccamente vestiti. Hunger Games non è una saga che tratti temi complessi in maniera complessa: tratta cose abbordabili (e attualissime: difficile non notare le decine di richiami all’attualità disseminati nel film) in maniera semplice, ma lo fa al meglio. E non dimentichiamo che si tratta di film rivolti principalmente ad una generazione che ha sempre vissuto nella più totale amoralità cinematografica. Il messaggio è semplice, forte e chiaro: il meglio che ci potessimo aspettare. Lawrence dirige ancora una volta con grazia e realizza una regia raffinata e geometrica, mai confusa o caotica, sempre puntuale, e utilizza il numero minimo possibile di inquadrature, cosa che rende l’azione più decifrabile che nel 90% dei moderni blockbuster. La fotografia di Jo Willems, tutta sui toni del grigio, è ancora una volta eccellente e così anche le belle musiche di James Newton Howard. Ancora una volta gli attori sono eccezionali: da segnalare, oltre alla sempre superba Jennifer Lawrence, è la grande crescita interpretativa di Josh Hutcherson che, alle prese con un Peeta più confuso e combattuto che mai, ci dona un’interpretazione complessa e intensa, capace di picchi notevolissimi.
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francesco df
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lunedì 23 novembre 2015
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rovinato tutto dal finale
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Dopo la mezza delusione patita con la metà precedente, realizzata chiaramente al solo scopo di guadagnare qualche dollaro in più, mi ero aspettato che tutto il meglio venisse riservato a questo capitolo e, in effetti, fino a quando si concentra sulle peripezie della Ghiandaia e del suo gruppo di ribelli, il film funziona ed emoziona, grazie a un'azione incessante capace di assicurare suspense e scene di notevole impatto visivo. Ero già pronto ad un finale esplosivo e invece... Proprio sul più bello, quando i protagonisti stanno per penetrare nella tana del lupo, sembra quasi che il regista (ma forse sarebbe più corretto dire l'autrice del libro) sembra quasi che abbia paura a elaborare una emozionante sfida finale, e decida così di "svicolare" e saltare direttamente alla conclusione, sprecando così tutto il potenziale accumulato all'inizio.
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Dopo la mezza delusione patita con la metà precedente, realizzata chiaramente al solo scopo di guadagnare qualche dollaro in più, mi ero aspettato che tutto il meglio venisse riservato a questo capitolo e, in effetti, fino a quando si concentra sulle peripezie della Ghiandaia e del suo gruppo di ribelli, il film funziona ed emoziona, grazie a un'azione incessante capace di assicurare suspense e scene di notevole impatto visivo. Ero già pronto ad un finale esplosivo e invece... Proprio sul più bello, quando i protagonisti stanno per penetrare nella tana del lupo, sembra quasi che il regista (ma forse sarebbe più corretto dire l'autrice del libro) sembra quasi che abbia paura a elaborare una emozionante sfida finale, e decida così di "svicolare" e saltare direttamente alla conclusione, sprecando così tutto il potenziale accumulato all'inizio. Da qui in poi, a mio avviso, il film scade e continua a cadere. Non solo alcuni punti lasciati in sospeso vengono risolti frettolosamente (vedi la competizione tra Gale e Peeta), ma la carica drammatica del film viene incrementata al punto tale da renderlo pesante più che commovente. Alla fine, insomma, si esce dalla sala ben contenti di essersi lasciati alle spalle le vicissitudini di Katniss, piuttosto che lieti della vita che è riuscita a ricostruirsi. Un vero peccato visto che l'intreccio dei due capitoli precedenti faceva sperare in un conclusione di ben altro spessore.
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(di maviseco)
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prade98
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lunedì 23 novembre 2015
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capolavoro
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Meraviglioso, stupendo, indescrivibile tre aggettivi che si addicono benissimo a questo film.
Sabato lo andrò a rivedere una seconda volta
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mickey97
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lunedì 23 novembre 2015
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il fuoco brucerà per sempre
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Siamo arrivati alla fine della saga ideata da Suzanne Collins eppure il fuoco brucerà per sempre. La Ghiandaia Imitatrice ha lasciato il segno, un bellissimo ricordo che rimarrà vivido in tutti noi, Jennifer Lawrence è stata straordinaria sin dal primo film, un'attrice senza dubbio poliedrica in seguito all'aver colto le numerose sfaccettature di un personaggio chiamato ad intercalarsi in contesti critici, abilissima nell'elaborare il dramma e a metterlo in atto usufruendo sopratutto di una capacità espressiva da dieci e lode ha ricevuto il grande consenso del pubblico e non solo. Josh Hutcherson merita una menzione in particolare vista la sua crescita verificatasi nel corso della saga, in quest'ultimo atto nobilita il suo personaggio grazie ad una grande interpretazione, la quale lo ha portato a cogliere, al pari della Lawrence anche se in minor misura rispetto a quest'ultima, le sfumature del suo Peeta Mellark.
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Siamo arrivati alla fine della saga ideata da Suzanne Collins eppure il fuoco brucerà per sempre. La Ghiandaia Imitatrice ha lasciato il segno, un bellissimo ricordo che rimarrà vivido in tutti noi, Jennifer Lawrence è stata straordinaria sin dal primo film, un'attrice senza dubbio poliedrica in seguito all'aver colto le numerose sfaccettature di un personaggio chiamato ad intercalarsi in contesti critici, abilissima nell'elaborare il dramma e a metterlo in atto usufruendo sopratutto di una capacità espressiva da dieci e lode ha ricevuto il grande consenso del pubblico e non solo. Josh Hutcherson merita una menzione in particolare vista la sua crescita verificatasi nel corso della saga, in quest'ultimo atto nobilita il suo personaggio grazie ad una grande interpretazione, la quale lo ha portato a cogliere, al pari della Lawrence anche se in minor misura rispetto a quest'ultima, le sfumature del suo Peeta Mellark. Julianne Morre e Donald Sutherland sono una garanzia, sopratutto la prima in questo film è stata bravissima a rappresentare un personaggio così enigmatico. L'intero Cast eccelle fatta eccezione per Liam Hemsworth, il quale magari non dispiace ma è incapace di cambiare espressione e sembra non inserito benissimo all'interno dell'intero contesto. In Hunger Games il canto della rivolta parte 2 lo spettatore può dirsi completamente coinvolto nel connubio fra dramma e pathos elaborato più volte dai protagonisti stessi nel corso della vicenda, la quale li porta a soppesare le proprie fragilità ( in special modo Peeta ) e la qualità delle proprie convinzioni ( principalmente Katniss ), Francis Lawrence mette in luce tutto questo con grande lucidità e ci conduce, con l'intento di tenere desta la nostra attenzione, alla conclusione di questa celeberrima saga. Quest'ultima apparendo già matura al suo esordio ed evolutasi sul piano della storia, nella presentazione delle dinamiche scaturite dalle conseguenze di un regime malato e corrotto, ha da sempre presentato tematiche e contesti cosi forti da scuotere ogni personaggio sino a fargli acquisire la consapevolezza di sè e l'importanza del proprio ruolo affinchè possano scrivere essi stessi, la loro storia. Il Fuoco brucerà per sempre perchè il ricordo della Ghiandaia è indelebile.
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mavez
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lunedì 23 novembre 2015
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un po deludente
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Premetto che amo la sci-fi ed ho amato questa saga ... ma già dal precedente episodio non mi ero particolarmente emozionato ed ancora di più questa volta il film mi è sembrato un po piatto e scontato , mi veniva da distrarmi e pensare ad altro. Mi sono fatto l'idea che abbiano un po allungato il brodo per ricavarne un finale diviso in 2 parti col risultato di creare un ritmo più lento ma comunque non più profondo . Non posso dire che il film sia brutto, nel suo insieme merita , personalmente però non mi ha emozionato, scorreva tutto come potevasi prevedere, lontano dall'idea originale del libro ( che sarebbe meglio come sempre non prendere a paragone ) ed alla fine ti lascia come neutro del tipo poteva essere una cosa spettacolare invece &e
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Premetto che amo la sci-fi ed ho amato questa saga ... ma già dal precedente episodio non mi ero particolarmente emozionato ed ancora di più questa volta il film mi è sembrato un po piatto e scontato , mi veniva da distrarmi e pensare ad altro. Mi sono fatto l'idea che abbiano un po allungato il brodo per ricavarne un finale diviso in 2 parti col risultato di creare un ritmo più lento ma comunque non più profondo . Non posso dire che il film sia brutto, nel suo insieme merita , personalmente però non mi ha emozionato, scorreva tutto come potevasi prevedere, lontano dall'idea originale del libro ( che sarebbe meglio come sempre non prendere a paragone ) ed alla fine ti lascia come neutro del tipo poteva essere una cosa spettacolare invece è appena sufficiente
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filippo catani
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lunedì 23 novembre 2015
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una buona chiusura per una buona saga
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Dopo varie peripezie e preparativi è arrivato il momento per Katniss di guidare la rivolta dei distretti contro la capitale del presidente Snow.
Giunge al termine la saga di Hunger Games con un finale che nella prima mezz'ora per lentezza ricorda la prima parte del finale ma che fortunatamente poi svolta. I colpi di scena non sono esattamente inaspettati ma comunque il film resta gradevole e con belle scene d'azione. A questo punto è possibile tracciare un bilancio della saga che è comunque positivo. Iscritto al genere young/adult riesce a coinvolgere entrambe le platee. Come spesso accade il primo episodio è quello che abbiamo gradito di più specialmente per tante tematiche di attualità che affrontava pur nella finzione della trama.
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Dopo varie peripezie e preparativi è arrivato il momento per Katniss di guidare la rivolta dei distretti contro la capitale del presidente Snow.
Giunge al termine la saga di Hunger Games con un finale che nella prima mezz'ora per lentezza ricorda la prima parte del finale ma che fortunatamente poi svolta. I colpi di scena non sono esattamente inaspettati ma comunque il film resta gradevole e con belle scene d'azione. A questo punto è possibile tracciare un bilancio della saga che è comunque positivo. Iscritto al genere young/adult riesce a coinvolgere entrambe le platee. Come spesso accade il primo episodio è quello che abbiamo gradito di più specialmente per tante tematiche di attualità che affrontava pur nella finzione della trama. Insomma si può essere soddisfatti anche per il cast guidato dalla splendida Lawrence e che si è arricchito strada facendo. Il nostro personalissimo premio va a Stanley Tucci e al suo terrificante personaggio del giornalista e intervistatore.
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flaw54
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lunedì 23 novembre 2015
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ormai è guerra
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La saga si conclude: il capitolo finale rientra negli schemi dei film di guerra con i buoni contro i cattivi e con un colpo di scena finale che tale sicuramente non è. Comunque il film mantiene una certa tensione anche se è ormai lontano dalla novità contenutistica e cromatica delle prime storie. Poco credibile la Moore e ridicola ed evitabile la caduta nell'horror ( il cinema americano non riesce ad allontanarsi da molti stereotipi). Jennifer Lawrence è ormai jn'icona e ha già dimostrato di sapersi liberare dal ruolo di Katniss.
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ilarcina
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domenica 22 novembre 2015
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si soffre solo e davvero insieme a peeta mellark
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Cast stellare, una Lowrence come sempre incantevole indecisa determinata pura e tagliente come lo sono il suo arco e le sue frecce, sono gli attori che tengono sul trono con tutte le loro forze l' ultimo capitolo di Hunger Games, altrimenti, l' aspetattissimo film avrebbe dovuto deporre scettro e corona. Nel canto della rivolta parte due quello che assolutamente ed incondizionatamente viene messo in rilievo è appunto quello che il titolo cita: la rivolta, le sue grida e le sue morti! Il film è a tratti lento nonostante le sue scene di guerra poichè manca dell accuratezza nelle descrizione dei sentimenti dei personaggi che vivono nel film, e che sono gli unici a poter dare il vero valore alle morti, ai feriti e all' intera ribellione.
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Cast stellare, una Lowrence come sempre incantevole indecisa determinata pura e tagliente come lo sono il suo arco e le sue frecce, sono gli attori che tengono sul trono con tutte le loro forze l' ultimo capitolo di Hunger Games, altrimenti, l' aspetattissimo film avrebbe dovuto deporre scettro e corona. Nel canto della rivolta parte due quello che assolutamente ed incondizionatamente viene messo in rilievo è appunto quello che il titolo cita: la rivolta, le sue grida e le sue morti! Il film è a tratti lento nonostante le sue scene di guerra poichè manca dell accuratezza nelle descrizione dei sentimenti dei personaggi che vivono nel film, e che sono gli unici a poter dare il vero valore alle morti, ai feriti e all' intera ribellione. Solo piccole scene di sentimenti, si susseguono immediatamente a lente scene di attacchi e barbarie!
Al pubblico non viene dato modo per cui di amare con loro o di odiare con loro, si soffre solo e davvero insieme a Peeta, che sembra l' unico a portare con sè un' educazione sentimentale, dei sentimenti degli altri non viene raccontato abbastanza e questo è un grande punto a sfavore che secondo me ha il film.
Nei libri la guerra la vince la ghiandaia imitatrice perchè ha imparato ad amare, ha imparato a scegliere, nei libri la guerra viene vinta dal fuoco di Gale che non vince però il cuore di Katniss, viene vinta da Prim quando sceglie di diventare medico, dalla Madre che fa di tutto per non buttarsi giù nonostante la sua grave perdita, la guerra viene vinta da Peeta,forse nel libro è proprio lui che la vince davvero e come ricompensa non ha solo Katniss ma la sua fame di baci! Dov'è nel film quella fame che risveglia la vita? Nel canto della rivolta parte 2, la guerra viene semplicemente vinta dal buono, puro ed abilissimo soldato Everdeen.
I
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benedetto zago
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venerdì 20 novembre 2015
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4 anni di attesa totalmente ripagata
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Sono passati 4 anni dal primo Hunger Games. Al pensiero di quanto velocemente sono volati via e quanto invece sembrava lunga l'attesa per vedere l'epilogo di questa incredibile saga, riempie di emozioni; perché questo ultimo capitolo racchiude, conclude e finalizza tutti gli sforzi, le emozioni e i dolori in cui lo spettatore si è immerso.
Pieno di azione e di momenti di grande ansia quello che mi ha colpito di più è il finale, l'esatta ed emozionante chiusura che dà a tutta la sofferenza sopportata una dimensione umana, al di là di eroismi e di spettacolarità...la vera essenza...l'essere umani!!
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mario nitti
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venerdì 20 novembre 2015
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brutto alzarsi pensando: finalmente è finito
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Tanto mi era piaciuta la prima parte dell’ultimo capitolo della saga Hungers Games tanto mi ha deluso la seconda. Chiaramente non per gli effetti speciali, di ottimo livello, e neppure per la recitazione degli attori, che fanno egregiamente la loro parte. E’ proprio la storia che non riesce a trovare un suo ritmo, così la matassa si ingarbuglia senza vere ragioni. Troppi i passaggi poco convincenti, appiccicati lì per soddisfare la voglia di spettacolo del pubblico, ma sostanzialmente inutili al procedere della trama (se non perchè muore qualcuno). Il finale è frutto di due svolte troppo contorte per essere davvero convincenti e poi c’è ancora un pezzo conclusivo che sembra non terminare mai.
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Tanto mi era piaciuta la prima parte dell’ultimo capitolo della saga Hungers Games tanto mi ha deluso la seconda. Chiaramente non per gli effetti speciali, di ottimo livello, e neppure per la recitazione degli attori, che fanno egregiamente la loro parte. E’ proprio la storia che non riesce a trovare un suo ritmo, così la matassa si ingarbuglia senza vere ragioni. Troppi i passaggi poco convincenti, appiccicati lì per soddisfare la voglia di spettacolo del pubblico, ma sostanzialmente inutili al procedere della trama (se non perchè muore qualcuno). Il finale è frutto di due svolte troppo contorte per essere davvero convincenti e poi c’è ancora un pezzo conclusivo che sembra non terminare mai. Quando appaiono i titoli di cosa si tira un sospiro; finalmente è finita.
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