Wim Wenders - Ritorno alla vita

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Un film di Wim Wenders. Con James Franco, Charlotte Gainsbourg, Rachel McAdams, Marie-Josée Croze, Robert Naylor.
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Titolo originale Every Thing Will Be Fine. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 100 min. - Germania, Canada, Norvegia, Francia, Svezia 2015. - Teodora Film uscita giovedì 24 settembre 2015. MYMONETRO Wim Wenders - Ritorno alla vita * * 1/2 - - valutazione media: 2,84 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
vanessa zarastro sabato 26 settembre 2015
tutta colpa della neve Valutazione 5 stelle su cinque
82%
No
18%

Negli ultimi anni Wenders si era avventurato in generi diversi (Pina Bauch in 3D del 2011 e Il sale della terra del 2014) quasi più documentari ma in quest film sembrerebbe aver optato per una storia non-storia, scritta dal norvegese Bjørn Olaf Johannessen che abbraccia dodici anni di vita dello scrittore Tomas (James Franco), del suo successo letterario ma anche delle sue difficili relazioni umane.
Nel film sono rappresentate varie donne con figli del cui padre non si sa nulla, non si sa se le madri siano divorziate o vedove né se i padri siano consapevoli di avere dei figli…e nessuno se lo chiede.
Tomas ha un rapporto di convivenza prima con Sara (Rachel Mc Adams), che avrebbe voluto da lui dei figli poi con Ann (Marie-Josée Croze) già madre di una bimba, che lo accusa di scarsa emotività. [+]

[+] l’ultima interessante fatica in 3d di wim wenders. (di antonio montefalcone)
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zoom e controzoom lunedì 28 settembre 2015
una bolla d'inespressività Valutazione 2 stelle su cinque
61%
No
39%

Se non si conoscesse la firma della regia di questo film, difficilmente si troverebbero motivazioni per considerarlo più che "corretto tecnicamente". E' un film esasperante nella sua pesantezza che spinge in avanti con faticosa  leggerezza  una tematica molto impegnativa, e la risolve creando per i personaggi, un universo parallelo dentro al quale si muovono nell'inesorabile scorrere degli anni. Tutto è di una lentezza che forse vorrebbe andare controcorrente - visto il tema che potrebbe volere manifestazioni forti - ma non ottiene per nulla la gelida sensazione di una chiusura al mondo - per chi subisce un tale dolore è una scelta possibile come possibili sono altre che nello scorrere del tempo subiscono variazioni ed espressioni varie - un'esclusione dalla vita in un personale individualissimo ambito impenetrabile, no: l'accaduto porta i personaggi coinvolti, nel preciso medesimo universo parallelo, dove essi non si esprimono se non con la medesima precisa inespressività. [+]

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kimkiduk domenica 27 settembre 2015
non come gli inizi ma sempre grande cnema Valutazione 4 stelle su cinque
70%
No
30%

Era bello rivedere Wenders dopo Il sale della Terra. Rivederlo in un film "normale" non un documentario e dopo aver visto di lui Palermo Shooting certo non esaltante. Ritorno alla vita non è un capolavoro ma certo è Cinema. Wenders cura maestosamente la fotografia con dei passaggi di colore bellissimi e soprattutto significativi ed importanti nel film .... è stato molto tempo con Salgado ormai è esperto. Cura intensamente l'aspetto interiore dei personaggi, rendendo freddo e monoespressivo Tomas (sperando che non sia solo per una pessima prova attoriale di Franco) ed intensa Kate (e qui siamo sicuri anche della bravura della Gainsbourg). Wenders parla ache della necessità della religione quando sei solo (forse un segno di ateismo oppure di giustificazione della religione) parla dell'importanza della famiglia e degli affetti (incontro di Kate e Tomas memorabile sul divano). [+]

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nunziettì mercoledì 30 settembre 2015
...la polvere,i colori,quel suo modo di sorridere Valutazione 3 stelle su cinque
56%
No
44%

Wenders é sempre Wenders. La tecnica del 3d risalta lo spessore dei personaggi che fanno parte della storia. I colori si esaltano e sembra riuscire a palpare la polvere di neve che entra fin dalla prima scena del film nella baracca di Tomas come in noi stessi. Wenders non ci vuole dare una storia credibile o una sceneggiatura cerebrale, come non ci vuole dare dei dialoghi impeccabili né dei personaggi perfetti. Wenders va oltre perché il cinema come la fotografia per lui sono altro che semplici immagini in movimento o ferme. Wenders ci permette semmai attraverso quelle percezioni visive di contattare una nostra parte interiore più profonda ed emozionale. Non riesce a percepire questo scopo chi ha una aridità emozionale come Tomas quando parla con la sua compagna seduto al tavolo vicino alla scacchiera: . [+]

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fabiofeli lunedì 28 settembre 2015
"ma non ha detto che ci vuole aiutare?" Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Ritorno alla vita Tomas (James Franco), destato dal sole obliquo di una gelida alba invernale canadese, riemerge dal sonno in una baracca; scarabocchia un abbozzo di frase su un taccuino e poi la cancella contrariato. Non è un barbone: è uno scrittore in cerca delle parole giuste per continuare un romanzo dopo essersi arenato; trovarle è difficile come pescare i persici da un buco nel ghiaccio del fiume gelato davanti alla baracca. Meglio tornare a casa dalla sua compagna. Al ritorno investe col suo fuoristrada uno slittino che gli sfreccia davanti. Il sollievo di vedere illeso e inebetito il bimbo di 5 anni, Chistopher, dura poco: lo sospinge verso la porta di casa e se lo issa sulle spalle; la madre del bimbo, Kate (Charlotte Gainsbourg), stramazza nella neve accanto all'auto vedendo cosa ne è di Nicholas, il fratello minore del bimbo. [+]

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luca scialo mercoledì 24 giugno 2020
quando un evento tragico sconvolge le vite Valutazione 3 stelle su cinque
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Tomas si trova in una cittadina innevata e isolata, in cerca di ispirazione per tornare a scrivere. Lontano anche dalla fidanzata, che lo chiama spesso. Mentre guida l'auto, si accorge di aver impattato qualcosa. Dopo essersi accorto che fosse un bambino, si accerta che stia bene e lo riporta dalla madre. Tuttavia, non si è minimamente accorto di aver investito l'altro figlio. Un evento drammatico che sconvolgerà le vite di tutti. Ma, al contempo, la carriera di Tomas prenderà il decollo. Tuttavia, la ricerca della felicità sarà ancora in salita.
Dopo 8 anni, Wim Wenders torna dietro la macchina da presa e riprende la tecnica 3D. Trasponendo una sceneggiatura di Bjørn Olaf Johannessen. La verve degli anni '80, dove ha proposto pellicole come Il cielo sopra Berlino o Paris, Texas è ormai lontana da un po'. [+]

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flyanto giovedì 1 ottobre 2015
la crisi esistenziale e creativa di uno scrittore Valutazione 3 stelle su cinque
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 Nella sua ultima opera Wim Wenders rappresenta la crisi artistica e personale di uno scrittore nell'arco di dodici anni ed il suo superamento, un tema, forse, un poco autobiografico, in ogni caso molto sentito dal regista tedesco.

Un famoso scrittore (James Franco) sta passando un periodo di profonda crisi artistica per la quale non riesce a terminare il suo tanto atteso romanzo. Una crisi che si acuisce in seguito ad un incidente automobilistico, da lui involontariamente provocato, in cui muore un bambino, lasciando però in vita il fratellino, e dall' amore orma finito nei confronti della sua compagna (Rachel Mc Adams). Dopo un tentativo fallito di suicidio egli riesce col tempo a finire il proprio romanzo e nel frattempo, sentendosi sempre profondamente "in debito" con la madre del bambino defunto (Charlotte Gainsbourg), si reca ogni tanto a trovarla scoprendo di volta in volta quanto si trovi in profonda sintonia con lei. [+]

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luigi chierico lunedì 12 ottobre 2015
deludente Valutazione 1 stelle su cinque
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Robert Streedman con la sua fotografia eccellente è pronto a soddisfare sia coloro che amano la montagna con il candore della neve,sia coloro che amano il mare standosene seduti su una panchina a guardare le vele sospinte dal vento,sia coloro che amano il folklore del luna park,ed ancora tutti coloro che restano incantati ad ammirare i vasti pascoli,i grandi giardini dai mille colori,gli alberi ricchi di foglie che all’apparir del sole sono sgargianti come nei tramonti mozzafiato. Meritoprima della natura d’essere affascinante,del fotografo poi,a saperla riprendere.Nulla da obiettare quindi su una splendida fotografia che però non basta a compensare il resto di questo modesto e deludente film di Wim Wenders,da cui ci aspettava molto di meglio. [+]

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stefano capasso venerdì 16 ottobre 2015
il senso di colpa come pretesto Valutazione 2 stelle su cinque
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No
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Tornando a casa di sera tra le strade innevate della campagna canadese Tomas urta uno slittino con a bordo due bambini. Uno dei due perde la vita e per lui, scrittore alle prese con una crisi creativa, e Kate, la mamma dei due bambini comincia una lunga battaglia coi propri sensi di colpa. Ci vorranno anni prima che l’episodio possa essere messo da parte.
Ho trovato insolito questo film di Wim Wenders che perde la sua poetica mantenendo comunque intatta l’abilita del regista.
Il soggetto sin troppo semplice e prevedibile viene svolto in un contesto quasi patinato ed è interessante il ricorso alla suspence che Wenders più volte ripropone come a sottolineare lo stato di continua allerta di chi ha subito un trauma e ne porta il senso di colpa sulla pelle. [+]

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carlo02 venerdì 2 ottobre 2015
prederisco il documentarista Valutazione 3 stelle su cinque
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Da sempre penso che il Wenders documentarista sia superiore al Wenders regista. Non mi limito alle ultime due prove ( Pina o il sale della terra) ma anche a quelle di inizio carriera ( Tokio Ga o appunti di moda...) che mi fecero innamorare del suo lavoro .
Non posso dire lo stesso dei sui lungometraggi : ritorno alla vita è un buon film , non eccelso ma neanche paragonabile al sale della terra .
... non è neppure paragonabile a Paris Texas o l'amico americano . Purtroppo dai maestri ti aspetti sempre l'operaeccelsa  ma sono rari i registi che a fine carriera hanno diretto i loro capolavori ( Gli ultimi Fellini erano inguardabili , quelli di Allen attuali imbarazzanti ad esempio) . [+]

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