girlwhoreviews
|
sabato 9 settembre 2017
|
un amore senza futuro nel futuro
|
|
|
|
Equals é uno di quei film che ci catapulta in una società a cui molti potrebbero rabbrividire, nella quale i sentimenti, considerati una forma di malattia, sono silenziati geneticamente alla nascita e chiunque possa sfuggire a questo meccanismo di inibizione viene allontanato e non più rivisto perché ritenuto una minaccia. In questo scenario distopico ecco che si introducono le figure di due ragazzi i quali dovranno affrontare segretamente e insieme il decorso di questa strana malattia cui sono destinati, i sintomi di cui ne derivano come la scoperta delle emozioni, la solitudine dell'essere imcompresi, ma soprattutto l'amore, ostacolato dalla consapevolezza di dover essere sottoposti alla cura e ritornare in un stato di torpore emotivo, imperturbabilità, insensibilità.
[+]
Equals é uno di quei film che ci catapulta in una società a cui molti potrebbero rabbrividire, nella quale i sentimenti, considerati una forma di malattia, sono silenziati geneticamente alla nascita e chiunque possa sfuggire a questo meccanismo di inibizione viene allontanato e non più rivisto perché ritenuto una minaccia. In questo scenario distopico ecco che si introducono le figure di due ragazzi i quali dovranno affrontare segretamente e insieme il decorso di questa strana malattia cui sono destinati, i sintomi di cui ne derivano come la scoperta delle emozioni, la solitudine dell'essere imcompresi, ma soprattutto l'amore, ostacolato dalla consapevolezza di dover essere sottoposti alla cura e ritornare in un stato di torpore emotivo, imperturbabilità, insensibilità. La trama analizza temi non nuovi al repertorio cinematografico ma alquanto attuali come l'omologazione degli individui, la supremazia della scienza e dell'intelletto,la meccanicizzazione del mondo, portando all'estero certe situazioni come il concepimento programmato o la conoscenza dell'universo come unico scopo di esistenza.
A questa realtà cruda e razionale si contrappone quella dei due innamorati che rappresentano la nostra profonda natura umana ed empatica nella quale anche una carezza, un semplice contatto fisico o una lacrima ci ricordano di essere persone e non macchine. E nel film l'idea viene resa abbastanza bene dall'interpretazione degli attori, lui con occhi gelo ma espressivi, lei con il viso spigoloso ma costantemente turbato, a ciò contribuisce anche la sonorità molto spiccata e una sceneggiatura bianca e luminosa, tesa a risaltare il dramma di un rapporto proibito. Un film che ci tocca tutti indistintamente, che suscita qualche sensazione positiva o negativa che essa sia, che di certo non ci lascia indifferenti come invece accade ai personaggi secondari del film, unico difettuccio forse l'essere intervallato da qualche pausa di troppo ma a mio avviso ciò concorre ad allungare la riflessione e la tragicità del momento, che si conclude con un finale spiazzante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a girlwhoreviews »
[ - ] lascia un commento a girlwhoreviews »
|
|
d'accordo? |
|
casomai21
|
sabato 13 agosto 2016
|
amore impossibile nella waterloo delle emozioni
|
|
|
|
Grandi interpreti e comprimari in una storia d'amore contrastata da un regime soffocante e dominato dalla chimica farmacologica destinata ad omologare tutti in anonime vite al servizio di un potere invisibile, ma ben strutturato nelle coscienze dei singoli.L'organizzazione assicura protezione e cure personalizzate e finalizza gli sforzi progettuali dei tecnici a nuove conquiste spaziali. Anche le nascite sono controllate e la riproduzione è affidata alla disponibilità non volontaria al concepimento dei prescelti, superando il concetto di famiglia e di concepimento di coppia. A fine storia alla protagonista interpretata da una straordinaria Kristen Stewart resta l'onere di vincere questo potere che è poi il compito di ogni donna innamorata di recuperare emozioni,delicatezze e tenerezze di coppia, soffocate da un irreversibile trattamento farmacologico che annulla le emozioni, ma non la memoria.
[+]
Grandi interpreti e comprimari in una storia d'amore contrastata da un regime soffocante e dominato dalla chimica farmacologica destinata ad omologare tutti in anonime vite al servizio di un potere invisibile, ma ben strutturato nelle coscienze dei singoli.L'organizzazione assicura protezione e cure personalizzate e finalizza gli sforzi progettuali dei tecnici a nuove conquiste spaziali. Anche le nascite sono controllate e la riproduzione è affidata alla disponibilità non volontaria al concepimento dei prescelti, superando il concetto di famiglia e di concepimento di coppia. A fine storia alla protagonista interpretata da una straordinaria Kristen Stewart resta l'onere di vincere questo potere che è poi il compito di ogni donna innamorata di recuperare emozioni,delicatezze e tenerezze di coppia, soffocate da un irreversibile trattamento farmacologico che annulla le emozioni, ma non la memoria. Le performances di quest'attrice sono davvero sorprendenti, come quando in Still Alice cerca di contrastare l'Alzheimer di sua madre, rivelando che con semplicità e possibile trasmettere messaggi positivi anche in condizioni sfavorevoli.La Storia di un regime soffocante nei sentimenti e nelle libertà individuali non è nuova nella storia del cinema recente, ricordiamo 1984 di Orwell e Blade Runner dove in fondo è l'amore e la pietà che salva i personaggi principali. Come in Blade Runner le scenografie di questo film sono avveniristiche. il film è girato in uno spettacolare e modernissimo complesso architettonico in anonimo cemento armato come a voler sottolineare l'ordine e il meccanismo inarrestabile di un processo di omologazione ed annientamento delle individualità e dei desideri. La novità di questo film è il potere dell'elettronica che individua ed identifica le persone ai varchi di accesso, ma che si dimostra superabile, perché nel segreto delle coscienze ciascuno conserva la propria personalità e può mascherare con un'esistenza apparentemente normale conflitti interni e desideri di attrazione, considerati da regime nocivi al funzionamento perfetto della società.I personaggi sono tutti vestiti in un anonimo e servile completo bianco e si muovono come formiche operaie al servizio del potere.Ma spuntano i ribelli con incontri clandestini e che già segnalati come ammalati, pur destinati a soccombere al trattamento farmacologico si immolano a vantaggio dei due giovani amanti.La colonna sonora è gradevole ed appropriata nelle scene drammatiche del film, ben montato e che non mostra sequenze in eccesso rispetto alla storia. Emozionanti sono per lo spettatore le sequenze che sottolineano l'innamoramento iniziale e la nascita del desiderio del protagonista che con lo sguardo accarezza il profilo della ragazza e le riprese in controluce dei primi approcci proibiti. Come in 1984 gli annunci della televisione di regime sempre accesa ribadiscono nei notiziari rispettivamente le vittorie militari e farmacologiche anche mediante slogan a vantaggio della guerra e lodi per i delatori e per la progressiva vittoria sulle emozioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a casomai21 »
[ - ] lascia un commento a casomai21 »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
martedì 23 agosto 2016
|
l'impossibilità di reprimere i sentimenti
|
|
|
|
Le utopie di un futuro negativo sono state più volte rappresentate nei films cosicchè anche la pellicola "Equals", uscita in sordina nelle sale cinematografiche estive, ne entra a fare parte richiamando alla lontana il ben più famoso ed originale romanzo "1984" di George Orwell.
Anche in "Equals" gli esseri umani che vivono in un futuro poco precisato vivono le loro esistenze come degli automi, trascorrendo le giornate adempiendo meccanicamente alle proprie mansioni lavorative e senza alcuno svago che provochi in loro una benchè minima emozione. Ovviamente con questa atmosfera di "freddezza" e "meccanicità" gli esponenti di un partito "superiore" aspirano alla perfezione ed alla stabilità politica e pertanto, appunto, viene rigorosamente bandito ogni sorta di sentimento umano, "in primis" quello dell'amore tra simili.
[+]
Le utopie di un futuro negativo sono state più volte rappresentate nei films cosicchè anche la pellicola "Equals", uscita in sordina nelle sale cinematografiche estive, ne entra a fare parte richiamando alla lontana il ben più famoso ed originale romanzo "1984" di George Orwell.
Anche in "Equals" gli esseri umani che vivono in un futuro poco precisato vivono le loro esistenze come degli automi, trascorrendo le giornate adempiendo meccanicamente alle proprie mansioni lavorative e senza alcuno svago che provochi in loro una benchè minima emozione. Ovviamente con questa atmosfera di "freddezza" e "meccanicità" gli esponenti di un partito "superiore" aspirano alla perfezione ed alla stabilità politica e pertanto, appunto, viene rigorosamente bandito ogni sorta di sentimento umano, "in primis" quello dell'amore tra simili. Affinchè ciò non avvenga sono stati istituiti dei dispositivi che controllano giornalmente e dettagliatamente i singoli individui, pena la definitiva soppressione delle loro vite attraverso un programma di "pulizia" generale e totale. Ma come in tutti i sistemi troppo perfetti, ogni tanto qualcosa non risponde alle regole prefissate e così avviene in due giovani (Kristen Stewart e Nicholas Hoult) i quali iniziano piano piano a provare un sentimento di attrazione e poi d'amore l'uno per l'altra. Da qui il loro comportamento ed il loro darsi da fare al fine di non farsi scoprire dagli esponenti superiori e poter vivere la propria storia d'amore .....
Quello che immediatamente colpisce lo spettatore di "Equals" è sicuramente la rappresentazione patinata, quasi da "pubblicità", attraverso cui viene raccontata la storia. Rifacendosi, ripeto, alla lontana al ben più riuiscito romanzo "1984" di George Orwell, anche "Equals", che presenta un'epoca futura fredda ed altamente e perfettamente automatizzata, condanna apertamente la volontà e l'impossibilità da parte dell'uomo di costruire una società perfettamente strutturata ed in cui ogni sorta di sentimento ed emozione umani siano negati nel modo più assoluto. Insomma, gli esseri perfetti che tanto si aspira a creare e, cioè, efficienti al massimo ed ottimamente presentabili nell'aspetto uniformato gli uni con gli altri a guisa di robot, diventa un'utopia ed in quanto tale irrealizzabile ed irraggiungibile.
Kristen Stewart e Nicholas Hoult (ormai cresciuto ed in un ruolo ben differente da quello che lo ha reso famoso dell'impacciato e goffo ragazzino di "About a Boy") sono bellissimi esteticamente parlando ed impersonano dunque perfettamente il proprio personaggio che comincia lentamente a manifestare delle "falle" nel sistema abbandonandosi totalmente alla scoperta dell'amore fisico e non. Ma, nel complesso, "Equals", pur risultando un film assai piacevole a guardarsi, non riesce ad andare purtroppo al di là di un certo compiacimento estetico, relegandosi così al livello, appunto, di un puro e semplice spot pubblicitario.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
peer gynt
|
lunedì 7 settembre 2015
|
romeo e giulietta nel futuro omologato
|
|
|
|
Sagra del già visto, questo film di fantascienza con omologazione, Grande Fratello, sentimenti banditi come fossero una malattia e una romantica storia d'amore che vira al tragico potrebbe scatenare la gara a chi cita più film o romanzi con la stessa trama o lo stesso futuro distopico. Chiaro che dietro c'è il germinale "1984" di Orwell, come potrebbe esserci anche "La fuga di Logan" o il quasi identico, per trama, "L'uomo che fuggì dal futuro-THX 1138" di Lucas (anche lì tutti i personaggi calati in divise bianchissime). Il film non è fatto male, ma sembra un remake, malgrado nei titoli finali campeggi la scritta "from a story by Drake Doremus".
[+]
Sagra del già visto, questo film di fantascienza con omologazione, Grande Fratello, sentimenti banditi come fossero una malattia e una romantica storia d'amore che vira al tragico potrebbe scatenare la gara a chi cita più film o romanzi con la stessa trama o lo stesso futuro distopico. Chiaro che dietro c'è il germinale "1984" di Orwell, come potrebbe esserci anche "La fuga di Logan" o il quasi identico, per trama, "L'uomo che fuggì dal futuro-THX 1138" di Lucas (anche lì tutti i personaggi calati in divise bianchissime). Il film non è fatto male, ma sembra un remake, malgrado nei titoli finali campeggi la scritta "from a story by Drake Doremus". E nel finale mettiamoci anche una spolverata di Romeo e Giulietta di Shakespeare, che aumenta il pathos! Che dire? Si resta senza parole. Il film affascinerà i quattordicenni a digiuno di film e che non hanno mai letto un libro, gli altri faticano a capire come si possano trovare i soldi per rifare senza particolare originalità storie già viste.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a peer gynt »
[ - ] lascia un commento a peer gynt »
|
|
d'accordo? |
|
|