yurigami
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domenica 26 ottobre 2014
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furbo e commerciale
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Sesso e sangue, ecco perché tira questo film, Eva Green è un assicurazione per il pubblico maschile, ok bella e tutto il resto, ma comunque non salva il film per me.
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valentino giorgi
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giovedì 14 agosto 2014
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senza trama e pacchiano
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Dopo il record di incassi di 300, arriva sfortunatamente il sequel basato sulla non-storia di Temistocle, un famoso campione di body building ateniese(…. e uno stratega) che, insieme a una flotta di energumeni, prende a pedate nel sedere (il più delle volte a rallentatore) il primo persiano che gli capita a tiro. Sempre e solo per difendere la patria. Insomma un film da veri duri.
La trama non la sto neppure a raccontare tanto il film non ce l’ha. Mi voglio però concentrare sulla scelta stilistica perché molti asseriscono: “Il film ha poca trama, però è ben fatto”. Sbagliato! Il film (secondo me) è brutto anche sotto il profilo stilistico.
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Dopo il record di incassi di 300, arriva sfortunatamente il sequel basato sulla non-storia di Temistocle, un famoso campione di body building ateniese(…. e uno stratega) che, insieme a una flotta di energumeni, prende a pedate nel sedere (il più delle volte a rallentatore) il primo persiano che gli capita a tiro. Sempre e solo per difendere la patria. Insomma un film da veri duri.
La trama non la sto neppure a raccontare tanto il film non ce l’ha. Mi voglio però concentrare sulla scelta stilistica perché molti asseriscono: “Il film ha poca trama, però è ben fatto”. Sbagliato! Il film (secondo me) è brutto anche sotto il profilo stilistico. Vi spiego perché.
Dunque, lasciando perdere le interpretazioni penose, i dialoghi di una banalità disarmante (sempre meglio ricordarle queste cose), e tutti gli aspetti inerenti a trama, sceneggiatura e prestazione attoriale, mi concentrerò su tutto il resto: fotografia, effetti speciali, scelta stilistica.
È opportuno a questo punto valutare che se non fosse per il rallentatore il film durerebbe molto meno (il che sarebbe stata una cosa positiva). Da qui si capisce che l’uso del rallenti è eccessivo. È veramente fastidio perchétroppo ridondante, non passano due minuti senza che non ci sia qualcosa in slow motion. Tutto questo è sommato a dei quadri filmici stra-contrastati, bianchi/neri al massimo, altissima definizione delle immagini, un “uno schiaffo visivo” da farti rimpiangere il peggior cinema trash da quattro soldi. Come si può poi non menzionare la computer grafica eccessiva su tutto, pensate, per esempio, ai marmorei e muscolosissimi fisici dei personaggi dell’esercito ateniese (ma Atene non era una città di pescatori e filosofi?!).
Il film vuole essere sopra le righe su tutto, ma questo suo voler strafare sulla spettacolarità di quello che vuol mostrare lo rende ridicolo e a tratti demenziale. Si pensi alla scena in cui Serse, basso, con la barba folta e la voce da scolaretto entra in questa sorta di “acqua sacra” ed esce un energumeno, pelato, pieno di piercing dorati e con la voce da stallone come se gli avessero aggiunto altri 3 testicoli. Veramente troppo, e come si dice dalle mie parti: “il troppo stroppia”.
Concludo facendo un’ultima osservazione: ma perché il film si chiama “300-L’alba di un Impero”? Anzitutto “300” chi? Il film parla di Temistocle e della sua flotta…. (vabbè è un modo per continuare col primo su Leonida, anche se non ha alcun senso)… Però la seconda parte del titolo “L’alba di un impero” a chi si riferisce? L’unico impero è quello persiano e a me (dal film) più che “alba” mi sembra la fine. MAH! Questi non son riusciti neppure a dare un titolo decente al loro film scadente.
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valentino giorgi
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giovedì 14 agosto 2014
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sull'altare della spettacolarità
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Il cinema è una forma d'arte indipendente dal fumetto e dal videogioco. Va bene che sia influenzato ma che sacrifichi trama, sceneggiatura, soggetto, interpretazioni, dialoghi sull'altare della spettacolarità, questo non va bene. Il film è povero di tutto, qualche rallenti e un pezzo di figa non risolvono queste mancanze.
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kyotrix
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lunedì 14 luglio 2014
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sottotono
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Senza l'effetto novità del primo capitolo, perde molto. Gli manca qualcosa, non mi ha preso, ero a rischio di sonnolenza in tutto il film. Non gli do 1 stella solo per le bocce di Eva Green...
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niko68
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martedì 27 maggio 2014
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la storia è servita
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Nonostante spesso si avverta lo stimolo interagire con un joystick il film appassiona e coinvolge lo spettatore stimolandone delicatamente l'intelletto, servendo in chiave digitale una rivisitazione storica memore di testi scolastici di ostica digeribilità.
Fugato il temuto confronto con il predecessore il film non è un sequel ma respira di vita propria.....
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veritasxxx
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venerdì 16 maggio 2014
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ettolitri di sangue versati in slow motion
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Il film riprende le atmosfere cupe e fuori dal tempo del precedente, anche se Leonida risultava decisamente più simpatico di Temistocle. Artemisia è spaventosa nella sua foga distruttiva ma come molte donne troppo ambiziose dei nostri giorni, condannata a restare zitella. Poco male, perché farà comunque una brutta fine. Guardabile, se non vi infastidiscono gli ettolitri di sangue versati in slow motion e le teste mozzate che rotolano come palle da bowling ad ogni scena di combattimento.
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nick16
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sabato 19 aprile 2014
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gli ateniesi guerrieri
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Come detto da altri prima di me, se il film viene paragonato al predecessore viene sicuramente svantaggiato, ma preso come singolo non è affatto male: battaglie cruente con molti stratagemmi e dialoghi e ideali molto sentiti anche se ricalcano un po' quelli del precedente film. Personalmente ho apprezzato che venisse raccontata l'origine del conflitto e di Serse, perchè nel primo non venivano spiegati.
Le battaglie, la cui maggior parte sono navali, ono cruente e spettacolari, viene spesso utilizzato il rallenty per dare maggiore spessore a una scena e riesce nell'intento; per la prima volta gli ateniesi vengono raffigurati come valorosi soldati, quasi al livello degli spartani.
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Come detto da altri prima di me, se il film viene paragonato al predecessore viene sicuramente svantaggiato, ma preso come singolo non è affatto male: battaglie cruente con molti stratagemmi e dialoghi e ideali molto sentiti anche se ricalcano un po' quelli del precedente film. Personalmente ho apprezzato che venisse raccontata l'origine del conflitto e di Serse, perchè nel primo non venivano spiegati.
Le battaglie, la cui maggior parte sono navali, ono cruente e spettacolari, viene spesso utilizzato il rallenty per dare maggiore spessore a una scena e riesce nell'intento; per la prima volta gli ateniesi vengono raffigurati come valorosi soldati, quasi al livello degli spartani.
Insomma il film è molto bello anche se non aggiunge niente alla trama originale, ma serviva solo per far vedere cosa accadeva nel resto della Grecia mentre i 300 erano alle Termopili; Spero in u sequel che mantenga e, se possibile, superi la media della saga
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ultimoboyscout
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martedì 15 aprile 2014
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il vento della libertà soffia sulla grecia.
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L'ateniese Temistocle, divenuto Generale, tenta di unire l'intera Grecia lanciando il suo esercito fatto di poeti, scultori, contadini e ragazzi contro l'inferno, ovvero i persiani, un'armata sconfinata guidata dal mortale Serse, il dio-re, e da Artemisia, donna vendicativa e pericolosa che odia profondamente i greci. E' una specie di parallel del mitico "300", blockbusterone di Zach Snyder, nero come il fango e rosso come il sangue, che spiega alcuni retroscena della vita di Serse e offre il primo ruolo da protagonista vero al muscoloso Sullivan Stapleton, già visto in "Gangster squad" che rimpiazza Gerard Butler, ero del primo episodio. Film che gioca molto sul fattore psicologico (l'armata persiana e le sue navi hanno funzione innanzitutto di intimorire), che mescola amore e odio, speranza e vendetta, gelosia e manipolazione a un action che ha l'arte della guerra nel sangue che dalle Termopili si sposta a Capo Artemisio e poi alla baia di Salamina per la battaglia finale.
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L'ateniese Temistocle, divenuto Generale, tenta di unire l'intera Grecia lanciando il suo esercito fatto di poeti, scultori, contadini e ragazzi contro l'inferno, ovvero i persiani, un'armata sconfinata guidata dal mortale Serse, il dio-re, e da Artemisia, donna vendicativa e pericolosa che odia profondamente i greci. E' una specie di parallel del mitico "300", blockbusterone di Zach Snyder, nero come il fango e rosso come il sangue, che spiega alcuni retroscena della vita di Serse e offre il primo ruolo da protagonista vero al muscoloso Sullivan Stapleton, già visto in "Gangster squad" che rimpiazza Gerard Butler, ero del primo episodio. Film che gioca molto sul fattore psicologico (l'armata persiana e le sue navi hanno funzione innanzitutto di intimorire), che mescola amore e odio, speranza e vendetta, gelosia e manipolazione a un action che ha l'arte della guerra nel sangue che dalle Termopili si sposta a Capo Artemisio e poi alla baia di Salamina per la battaglia finale. L'israeliano Noam Murro è al suo secondo film ma ha notevolissima esperienza di pubblicità che l'ha fatto trovare a suo agio coi molti effetti speciali. Da Snyder ha ereditato lo stile visivo e il gusto pop, ma aggiunge sangue a fiumi, sesso e qualche passaggio hot e alcune riprese subacquee da urlo. Il regista, di contro, esagera con i combattimenti al ralenti e, inutile sottolinearlo, non ci si aspetti dalla pelliicola una rigorosa lezione di storia. Si ispira alla graphic novel di Frank Miller "Xerxes", nonostante i flashback sul passato del re persiano, dalla morte del padre Dario alla sua "trasformazione", si risolvano velocemente nei primi minuti di visione. L'originale era più bello, forse perchè era più...originale, questo è comunque ben fatto e sempre di notevolissimo impatto, compreso l'urlo da picchi di testosterone di Temistocle:"tutti dovranno vedere che abbiamo scelto di morire in piedi pur di non vivere in ginocchio!".
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tucanopardo
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giovedì 3 aprile 2014
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l'epica della grecia antica
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Il film si riallaccia al precedente 300 e ne mantiene le caratteristiche, con scene spettacolari ed effetti stile videogioco nelle scene d'azione. In sostanza partendo da 300 si cerca di ricreare una specie di serial che ruota attorno alla storia della Grecia antica. Lo stile è un pò americano, tagliato giù alla grossa, per intenderci; gli ateniesi sono rappresentati un pò come dei contadini armati ma trasfigurati dal pathos della battaglia, per contro gli spartani sono dei perfetti guerrieri con corpi scolpiti da culturisti e armature super. Non manca neppure il finalone con arrivo della cavalleria.
Eva Green, se pure convincente nella parte, arriva a sfiorare il comico quando si presenta in tenuta crestata stile supereroina.
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Il film si riallaccia al precedente 300 e ne mantiene le caratteristiche, con scene spettacolari ed effetti stile videogioco nelle scene d'azione. In sostanza partendo da 300 si cerca di ricreare una specie di serial che ruota attorno alla storia della Grecia antica. Lo stile è un pò americano, tagliato giù alla grossa, per intenderci; gli ateniesi sono rappresentati un pò come dei contadini armati ma trasfigurati dal pathos della battaglia, per contro gli spartani sono dei perfetti guerrieri con corpi scolpiti da culturisti e armature super. Non manca neppure il finalone con arrivo della cavalleria.
Eva Green, se pure convincente nella parte, arriva a sfiorare il comico quando si presenta in tenuta crestata stile supereroina.
Un simpatico fumettone, in conclusione, ma non melenso e scontato come TROY.
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angela123
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domenica 30 marzo 2014
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bello, bello,bello...
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Le battaglie navali sono grandiose!!!
E poi:
"Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio"!
Che altro devo dire?
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