Tutta colpa di Freud

Partiamo dal protagonista, un uomo di mezza età di successo, con tre figlie grandi ma single. Non per sua scelta o sua colpa beninteso, ma perché la moglie lo ha piantato per inseguire il sogno di fare il medico nel Terzo Mondo. Quest’uomo si sobbarca della “croce” di allevare le figlie da solo, e non ne sbaglia una, ma che dico una, non ne sbaglia neanche mezza! Riesce ad arginare e a indirizzare la crisi di identità sessuale della figlia gay, sopporta e supporta con stoicismo gli innamoramenti improbabili di quella intellettuale, finendo tuttavia esasperato per esclamare: ”ma un geometra mai?” Incassa quasi senza battere ciglio che la figlia diciottenne sia stata sedotta da un satiro della sua stessa età, e non solo a costui non apre il cranio con un cric, come credo sarebbero fortemente tentati di fare la maggior’ parte dei genitori nelle sue stesse condizioni, ma addirittura gli restituisce pure la moglie, del quale lui stesso è perdutamente e segretamente innamorato. Il tutto rispettando le sensibilità degli omosessuali, dei portatori di handicap, rassettando casa, cucinando e occupandosi del guardaroba delle sue bambine. Neanche Batman, Zorro e l'Uomo Ragno messi insieme, possono reggere il confronto con questo supereroe di Trastevere! Un accenno alla contestualizzazione sociale. La prima flglia è ultratrentenne e vive in un loft a New York, senza avere apparenti occupazioni e preoccupazioni, a parte quella di gestire le sue complicate relazioni sentimentali. La seconda ha una libreria a Roma, ma pur’ premettendo che ha il conto in rosso a causa dello scarso successo della sua impresa, si permette il lusso di snobbare i clienti che non soddisfano il suo standard culturale e di farsi fregare i libri impunemente da un cliente giovane e belloccio. Tra le tre quella più normale pare proprio la adolescente, impegnata (?) in una normale maturità, anche se sembra sempre appena uscita dal parrucchiere e indossa abiti da Grand Soirée. Genovese scusa, forse non te ne sei accorto, ma siamo in Italia, 2014, siamo nel "fango" fino al collo, va benissimo la commedia di evasione, ma tu sei andato a finire su di un altro pianeta. Torna a casa che qui c'è bisogno dell'aiuto di tutti!