luisa
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domenica 23 febbraio 2014
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sabato pomeriggio al cinema: ottima scelta
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Il film è attuale,veritiero,divertente. Mai noioso, si segue con piacere fino alla fine. Alcune scene fanno veramente ridere di cuore. Bravo Verdone, brava Cortellesi ma anche tutti gli altri.
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domenico rizzi
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venerdì 21 febbraio 2014
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fantastico, inesauribile carlo!
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Dopo un periodo di "appannamento", Verdone ha un grande ritorno e si conferma il fantastico regista e interprete di sempre. Superato ormai sia il periodo "giovanile" che quello dell'età di mezzo, riesce non solo a rimanere galla perfettamente, ma ad essere ancora protagonista nella parte del sessantenne frustrato e disorientato in una società incalzante e spietata come quella attuale. Divorziato, con una nuova compagna futile e viziata e due figli grandi sul gobbo - pressochè nullafacenti, la ragazza con una figlia avuta incidentalmente, il maschio con una testa piena di sogni: entrambi inconcludenti - si adegua ai nuovi ritmi della famiglia allargata, mostrandosi suo malgrado all'altezza di un compito difficile.
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Dopo un periodo di "appannamento", Verdone ha un grande ritorno e si conferma il fantastico regista e interprete di sempre. Superato ormai sia il periodo "giovanile" che quello dell'età di mezzo, riesce non solo a rimanere galla perfettamente, ma ad essere ancora protagonista nella parte del sessantenne frustrato e disorientato in una società incalzante e spietata come quella attuale. Divorziato, con una nuova compagna futile e viziata e due figli grandi sul gobbo - pressochè nullafacenti, la ragazza con una figlia avuta incidentalmente, il maschio con una testa piena di sogni: entrambi inconcludenti - si adegua ai nuovi ritmi della famiglia allargata, mostrandosi suo malgrado all'altezza di un compito difficile. Fra grane giudiziarie, conto in banca prosciugato da un collega disonesto e casa messa a soqquadro dai figli, ai quali non è più in grado di pagare l'affito, Federico Picchioni (Verdone) mantiene la rotta della nave scongiurandone l'affondamento che si prospettava inevitabile. Luisa (la bravissima Paola Cortellesi) gli è costantemente accanto, aspettando un gesto che l'uomo, scottato dai suoi fallimenti precedenti, tarda a manifestare...Alla fine, avviene il miracolo e la donna - che di fallimenti ne ha pure collezionato qualcuno, almeno nella professione - riesce a sfondare la sua apparentemente impenetrabile sfera. A ben vedere, il finale richiama qualcosa del film "Acqua e sapone" del 1983, ma questa volta non si tratta di un'avventura senza seguito, come quella del falso prete precettore della fotomodella. Nel tempo, gli approcci del timido Verdone con ragazze a volte un po' particolari - Ornella Muti, Asia Argento, Eleonora Giorgi o Margherita Buy - sono cresciuti fino a trasformarsi in successo, che confermano la sua visione ottimistica della vita anche quando è mascherata dalla rassegnazione. L'ultimo film possiede un ritmo incalzante e piacevole ed una comicità forse superiore a quella di tutti gli altri suoi lavori precedenti: segno che invecchiando si migliora e che l'esperienza non è proprio acqua fresca. Nel mare semi prosciugato in cui naviga il cinema italiano (tranne poche fortunate eccezioni) l'operadi Carlo Verdone non può essere che una stimolante sferzata.
Domenico Rizzi, scrittore.
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flyanto
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giovedì 20 febbraio 2014
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come cambia la vita con due figli a carico ed il l
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Film in cui si racconta di un uomo, ormai non più troppo giovane, il quale vivendo sinora una vita agiata grazie ad una buona posizione lavorativa, rimane improvvisamente disoccupato, dovendo in aggiunta anche occuparsi dei due figli giovani (con una bimba annessa) avuti dall'ex moglie prematuramente deceduta. Ne seguiranno svariati avvenimenti ma soprattutto l'impatto con una realtà per lui del tutto nuova e non troppo confortevole rispetto alla situazione precedente. Anche la conoscenza di una nuova vicina di casa gli porterà molteplici cambiamenti nella propria vita, a volte piacevoli a volte meno, ma soprattutto contribuiranno a metterlo in discussione sia come uomo che come padre.
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Film in cui si racconta di un uomo, ormai non più troppo giovane, il quale vivendo sinora una vita agiata grazie ad una buona posizione lavorativa, rimane improvvisamente disoccupato, dovendo in aggiunta anche occuparsi dei due figli giovani (con una bimba annessa) avuti dall'ex moglie prematuramente deceduta. Ne seguiranno svariati avvenimenti ma soprattutto l'impatto con una realtà per lui del tutto nuova e non troppo confortevole rispetto alla situazione precedente. Anche la conoscenza di una nuova vicina di casa gli porterà molteplici cambiamenti nella propria vita, a volte piacevoli a volte meno, ma soprattutto contribuiranno a metterlo in discussione sia come uomo che come padre.
Quest' ultima commedia di Carlo Verdone risulta essere esilarante e dunque molto piacevole ma soprattutto, rispetto alle sue ultime opere, egli sembra avere trovato la verve tipica dei suoi films precedenti. Grazie anche all'attrice Paola Cortellesi che gli fa da spalla, la vicenda si snoda in maniera del tutto naturale e leggera ma intrisa di una comicità che, non sfociando fortunatamente mai nel volgare, riesce nel suo intento a divertire lo spettatore in modo del tutto naturale e spontaneo.
Verdone, interpreta come sempre il suo personaggio buono ma un pò imbranato e soprattutto per nulla preparato e disinvolto di fronte ai grossi cambiamenti che gli stanno capitando nella vicenda del film. Paola Cortellesi rivela di essere sempre una delle attrici ormai da considerare tra le "fuori classe" del cinema italiano contemporaneo, incarnando qui una donna simpatica, socievole ma anche un pò nevrotica e con dei grossi sensi di colpa. Insomma un personaggio per lei nuovo e che si distacca dai molti altri suoi precedenti e completamente diversi (basti pensare al ruolo di moglie "perfettina", antipatica e snob che interpretava in "Un boss in salotto" con Rocco Papaleo oda a quello della donna costretta a prostituirsi in "Nessuno mi può giudicare") e pertanto la sua versatilità è quanto mai qui dimostrata e confermata, direi, ormai a pienissimi voti.
Pertanto, seppure "Sotto una buona stella" non presenti un tema originale, bensì una situazione assai comune a molti padri che hanno a che fare con dei figli che sono praticamente degli sconosciuti per loro e per di più totalmente, economicamente parlando, ancora dipendenti da loro, la pellicola è ben costruita e, ripeto, molto divertente e dunque adatta al fine di trascorrere un paio d'ore di puro svago.
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stefaniasantini
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giovedì 20 febbraio 2014
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mi è piaciuto tantissimo
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Grazie grande Carlo!!!!!! Ci hai fatto trascorrere quasi due ore in allegria pur facendoci riflettere su alcune tematiche della vita.....film gradevolissimo che ho apprezzato tanto e che consiglierei a chiunque!
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flaw54
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mercoledì 19 febbraio 2014
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il solito verdone
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Un film che non aggiunge niente al percorso di Verdone che ormai non sembra più capace di uscire da solito tran tran. Sceneggiatura banale, recitazione da teatro di provincia, risparmio totale su tutto. Verdone rimane simpatico, la Cortellesi cinematograficamente impresentabile ( non riesco a capire come possa ottenere dei ruoli ). Però mi pongo una domanda: si critica il vuoto di idee di Pieraccioni e sono d' accordo, ma mi sembra che Verdone sia ormai moilto meno brillante del buon Leonardo. I due giovani..... meglio lasciar perdere.
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pier delmonte
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mercoledì 19 febbraio 2014
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basta
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carlo verdone deve decidersi, un film comico non e' piu' capace di farlo, le sue faccette e i suoi scatti sono piu' prevedibili del circo in tv la sera di natale, una commedia brillante non riesce a confezionarla a dovere, visto che continua a mettere insieme personaggi improbabili o pacchiani all'interno di una storiella scialba o sconnessa, quindi... si lasci guidare da qualcun altro, piccoli parti e abbandoni la regia, magari faccia teatro, che ne so, ultima cosa, ma e' possibile che di lui, il carlo verdone, si innamorano solo belle donne? Sordi aveva delle buzzicone ogni tanto come consorti!!!!
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enzo70
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mercoledì 19 febbraio 2014
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film di maniera con una grandissima cortellesi
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Critica, ingiustamente, durissima con questo film di Verdone. Sono uscito da poco dal cinema e la gente sorrideva, vuol dire che il film che è gradevole, anzi molto gradevole. La storia è una delle tante di oggi, della gente comune, un uomo di successo messo in ginocchio da una crisi lavorativi, un matrimonio una spalle ed una compagna inadeguata, due figli con i quali è impossibile avere un rapporto, con un approccio alla vita sciatto come quello di molti giovani d’oggi. La morte dell’ex moglie fa precipitare tutto, ma fa emergere le personalità vere, man mano gli schermi cadono….. e poi arriva la Cortellesi, sia ben chiaro questo è un film comico, e bene, visto che lo è, interpretazione della sempre più nazionale Paola semplicemente straordinaria, riesce a far ridere, forse non la critica, troppo attenta al sempre politicamente corretto, ma sicuramente me e gli spettatori che stavano dietro e davanti al me al cinema.
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Critica, ingiustamente, durissima con questo film di Verdone. Sono uscito da poco dal cinema e la gente sorrideva, vuol dire che il film che è gradevole, anzi molto gradevole. La storia è una delle tante di oggi, della gente comune, un uomo di successo messo in ginocchio da una crisi lavorativi, un matrimonio una spalle ed una compagna inadeguata, due figli con i quali è impossibile avere un rapporto, con un approccio alla vita sciatto come quello di molti giovani d’oggi. La morte dell’ex moglie fa precipitare tutto, ma fa emergere le personalità vere, man mano gli schermi cadono….. e poi arriva la Cortellesi, sia ben chiaro questo è un film comico, e bene, visto che lo è, interpretazione della sempre più nazionale Paola semplicemente straordinaria, riesce a far ridere, forse non la critica, troppo attenta al sempre politicamente corretto, ma sicuramente me e gli spettatori che stavano dietro e davanti al me al cinema. Non è il Verdone impegnato della grande bellezza di Sorrentino né il macchiettista degli esordi. Ma Verdone riesce, quasi, sempre a dare un senso ai suoi film e questa volta ha avuto la fortuna di incontrare una grande comica.
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maria f.
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martedì 18 febbraio 2014
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evviva i buoni film!
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E’ un film delizioso. La Cortellesi strepitosa come sempre.
La storia è ben strutturata, i personaggi tutti convincenti grazie alle interpretazioni di attori all’altezza del loro compito.
Intreccio divertente ma che induce a riflettere mettendo in risalto l’importanza dei rapporti interpersonali e quanto questi siano in grado d’influire sulle vite di bambini, adolescenti, e anche più in là nel tempo, quando si diventa adulti.
A questo proposito sono esaminati con molta cura i legami fra genitori e figli e non solo.
Federico padre assente, dopo la morte della moglie, anche per motivi economici, è costretto a condividere la casa con Lia e Niccolò suoi figli.
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E’ un film delizioso. La Cortellesi strepitosa come sempre.
La storia è ben strutturata, i personaggi tutti convincenti grazie alle interpretazioni di attori all’altezza del loro compito.
Intreccio divertente ma che induce a riflettere mettendo in risalto l’importanza dei rapporti interpersonali e quanto questi siano in grado d’influire sulle vite di bambini, adolescenti, e anche più in là nel tempo, quando si diventa adulti.
A questo proposito sono esaminati con molta cura i legami fra genitori e figli e non solo.
Federico padre assente, dopo la morte della moglie, anche per motivi economici, è costretto a condividere la casa con Lia e Niccolò suoi figli.
I legami trascurati , non coltivati, causano sofferenza, e anche se in modo ineludibile si cresce nella struttura fisica, nell’animo si rimane creature indifese, ferite, lacerate, e il recupero della relazione affettiva fra genitori e figli pur se avvertito necessario e urgente, è difficile e impacciato.
Poi è preso in considerazione un altro tipo di rapporto quello di Luisa con i dipendenti di aziende.
Il suo lavoro consiste nel ridurre il personale facendo loro “guadagnare l’uscita” nella maniera meno dolorosa possibile, pertanto per rendere il colpo inferto meno spietato, pronuncia discorsi fatti di frasi lusinghiere ed espressioni allettanti, rassicurando i mal capitati di quanto la loro collaborazione sia stata preziosa per la società.
Per fare la tagliatrice di teste bisogna non avere peli sulla lingua e nascere soprattutto come si suole dire “…….con un bel pelo sullo stomaco…….!”
Luisa non aveva alcuna inclinazione per quel mestiere, anzi il lavoro più indicato per lei sarebbe stato fare l’assistente sociale o la sindacalista, infatti, per farsi perdonare prendeva poi contatto con i suoi eliminati e offriva loro una diversa possibilità lavorativa.
Tanti spunti speciali e ridanciani. Belle musiche. Consigliato.
Per favore togliete quel “Consigliato Ni”
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m.yoda
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martedì 18 febbraio 2014
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film eccellente
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Il Film a me, a mia moglie, a mio figlio diciannovenne e tutti i suoi amici con cui è andato, è piaciuto tantissimo.
Leggo con dispiacere critiche severe e non posso nascondere una certa frustrazione nel vedere un'opera così faticosamente costruita criticata con poche frasi lapidarie.
Mi chiedo se non ci sia in giro tanta tristezza e depressione, perchè non mi so spiegare delle recensioni così negative. Non è facile far ridere in questa società così in difficoltà, con queste menti così disilluse e deluse, ma Verdone e Cortellesi, nel mio caso e di tutti quelli a cui ho chiesto, ci sono ampiamente riusciti.
Una commedia non può avere una scena comica dietro l'altra, deve essere rispettato un sali-scendi ritmico, modulato.
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Il Film a me, a mia moglie, a mio figlio diciannovenne e tutti i suoi amici con cui è andato, è piaciuto tantissimo.
Leggo con dispiacere critiche severe e non posso nascondere una certa frustrazione nel vedere un'opera così faticosamente costruita criticata con poche frasi lapidarie.
Mi chiedo se non ci sia in giro tanta tristezza e depressione, perchè non mi so spiegare delle recensioni così negative. Non è facile far ridere in questa società così in difficoltà, con queste menti così disilluse e deluse, ma Verdone e Cortellesi, nel mio caso e di tutti quelli a cui ho chiesto, ci sono ampiamente riusciti.
Una commedia non può avere una scena comica dietro l'altra, deve essere rispettato un sali-scendi ritmico, modulato. Se no sarebbe una immensa farsa. Il compito di una commedia è anche quello di esprimere uno stato d'animo poetico, leggermente malinconico, perchè la vita è fatta di questa dolce e vaga tristezza che si riscatta e diventa umoristico buffetto, sorriso accennato, non un permanente e sguaiato pernacchio (che pure ci deve essere)
Per questo trovo che la recitazione di Carlo Verdone e Paola Cortellesi, la storia, le gags siano state di altissimo livello.
Soprattutto le scene della declamazione poetica e dell'audizione mi hanno colpito favorevolmente.
Quindi non posso che elogiare lo sforzo e il lavoro di questo grande regista e attore e ringraziarlo per avermi fatto passare 106 minuti di puro divertimento e di dolce malinconia. G-R-A-Z-I-E.
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mcbart
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lunedì 17 febbraio 2014
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gradevole
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Sicuramente non è il miglior Verdone ma nel complesso è un film gradevole.
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