pointbreak
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mercoledì 28 ottobre 2015
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"dare scoiattoli alle noci"
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Bogdanovich torna dopo 12 anni sul grande schermo confezionando una commedia degli equivoci, leggera, senza volgarità, dal gusto delicato, anche se non perfetto.
Girata interamente nella sua New York, ritratta in maniera romantica, si avvale di un ottimo cast: svetta Owen Wilson che conferma le sue doti e in alcune sequenze ricorda la precedente esperienza di Midnight in Paris (quasi a voler rimarcare la vicinanza alle commedie di Woody Allen); la giovane escort Isabella "Izzy", aspirante attrice-squillo è interpretata da Imogen Poots, che esordì nel cinema con Valerie in V per vendetta; Will Forte veste i panni di un drammaturgo impacciato, a metà tra il suo Randy di How I Met Your Mothere il David di Nebraska; Kathryn Hahn si conferma nei ruoli comici ed insieme a Rhys Ifans, noto ai più giovani per aver interpretato il “cattivo” in The Amazing Spider-Man, forma una coppia spassosa; infine c’è Jennifer Aniston, nei panni di una stralunata psicoanalista.
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Bogdanovich torna dopo 12 anni sul grande schermo confezionando una commedia degli equivoci, leggera, senza volgarità, dal gusto delicato, anche se non perfetto.
Girata interamente nella sua New York, ritratta in maniera romantica, si avvale di un ottimo cast: svetta Owen Wilson che conferma le sue doti e in alcune sequenze ricorda la precedente esperienza di Midnight in Paris (quasi a voler rimarcare la vicinanza alle commedie di Woody Allen); la giovane escort Isabella "Izzy", aspirante attrice-squillo è interpretata da Imogen Poots, che esordì nel cinema con Valerie in V per vendetta; Will Forte veste i panni di un drammaturgo impacciato, a metà tra il suo Randy di How I Met Your Mothere il David di Nebraska; Kathryn Hahn si conferma nei ruoli comici ed insieme a Rhys Ifans, noto ai più giovani per aver interpretato il “cattivo” in The Amazing Spider-Man, forma una coppia spassosa; infine c’è Jennifer Aniston, nei panni di una stralunata psicoanalista.
La “miccia” che avvia la girandola di divertenti equivoci - a volte troppo prevedibili - che coinvolgeranno tutti i personaggi, è una battuta sul senso di felicità legato al cambiamento: «Come dare le noci a uno scoiattolo... Ma - ripete Wilson, nei panni di un importante regista teatrale - se ti rende più felice dare gli scoiattoli alle noci, va bene lo stesso». Dietro a questo tormentone (esplicito rimando al penultimo film di Lubitsch: Fra le tue braccia, 1946) ruota tutto il plot. Il ritmo è un po’ altalenante, alcune battute risultano scontate, prevedibili, altre addirittura forzate. Su tutte, la scena del tassista. Andavano invece approfonditi i ruoli del giudice ossessionato e dell'investigatore, ridotti a semplici macchiette.
La sceneggiatura fu scritta da Bogdanovich ben 15 anni fa e poi accantonata. Una volta ripresa, affidò subito all’amico Owen Wilson il ruolo principale, mentre alla Aniston avrebbe voluto affibbiare il ruolo di Delta, l’attrice-moglie tradita. Jenny però preferì raccomandare l’amica Kathryn Hahn per quella parte e lasciare per sé il ruolo della psicologa. «In sostanza – spiega il regista - incarnava una stronza totale. La cosa più simile in cui è stata coinvolta era Come ammazzare il capo… e vivere felici. Ma in quel caso aveva un ruolo più sexy». La screwball comedy con sfumature romantiche vede Wes Anderson come produttore esecutivo e perfino un simpatico cameo finale di Quentin Tarantino.
Insomma, tanti ingredienti per 90 minuti di piacevole ironia. Ma non aspettatevi risate a crepapelle. Da escort a diva del cinema il salto… dello scoiattolo è troppo lungo.
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[+] una commedia “ad orologeria” per bogdanovich
(di antonio montefalcone)
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maurizio meres
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martedì 27 ottobre 2015
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il sogno "broadway"
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Gradevolissima commedia dove il bravissimo regista Bogdanovich riesce a mescolare in una piacevole giostra di equivoci le varie personalità,sia pur grottesche dei personaggi del film,intrecciando alla perfezione su ognuno di loro una ben precisa collocazione,senza mai renderli passivi ma soprattutto ben presenti nei dialoghi che in questo genere di film sono importantissimi .
La frase di rito "spero che non crederai a quello che vedi"diventa il succo del racconto,molto semplice ma in perfetta sintonia con il sogno Americano,in una Broadway sempre ovattata,in un mondo forse superficiale, dove tutti gli ingredienti fatti di amori,sogni,speranze,emergono in una miriade di situazioni brillanti ,con dialoghi accattivanti senza sosta il film scorre benissimo facendo entrare lo spettatore nella mentalità dei personaggi ma soprattutto partecipe nelle varie situazioni.
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Gradevolissima commedia dove il bravissimo regista Bogdanovich riesce a mescolare in una piacevole giostra di equivoci le varie personalità,sia pur grottesche dei personaggi del film,intrecciando alla perfezione su ognuno di loro una ben precisa collocazione,senza mai renderli passivi ma soprattutto ben presenti nei dialoghi che in questo genere di film sono importantissimi .
La frase di rito "spero che non crederai a quello che vedi"diventa il succo del racconto,molto semplice ma in perfetta sintonia con il sogno Americano,in una Broadway sempre ovattata,in un mondo forse superficiale, dove tutti gli ingredienti fatti di amori,sogni,speranze,emergono in una miriade di situazioni brillanti ,con dialoghi accattivanti senza sosta il film scorre benissimo facendo entrare lo spettatore nella mentalità dei personaggi ma soprattutto partecipe nelle varie situazioni.
Attori tutti bravissimi con un Owen Wilson sempre più bravo a interpretazioni brillanti,caratterizzato sempre dalle sue espressioni di stupore,ma sempre pronto alle risposte,merito suo ma anche dei registi,questa volta diventa un regista teatrale,con spiccate doti di mentore verso ragazze belle e intraprendenti.
Brava anche la Imogen Poots ,interpreta benissimo il personaggio,dando lucentezza al film,senza mai essere volgare per il ruolo interpretato,ma sempre solare con quella sua espressione di gioia di vivere.Superba apparizione finale di un Tarantino in versione guru.
Film da vedere,si passano novanta minuti in una spensierata e sana allegria.
Inviato da iPad
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peer gynt
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venerdì 29 agosto 2014
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divertente commedia cinefila fra lubitsch e allen
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L'ultimo film di Bogdanovich è una screwball comedy spumeggiante e divertente, una commedia degli equivoci dove New York e la sua stravagante follia fa da ulteriore personaggio sullo sfondo (un'invenzione su tutte: il tassista che, infastidito dal litigio dei suoi due clienti, ferma la macchina in mezzo al traffico, scende, sale su un taxi e se ne va). Storia di attori le cui vite caotiche si confondono e si scontrano con quanto recitano sul palcoscenico, in un intreccio vita-teatro che alla 71. Mostra del cinema di Venezia si è già visto in un altro film riuscito ("Birdman" di Gonzalez Iñarritu), il film ha nel ritmo frenetico e nella scrittura scoppiettante due sicuri punti di forza.
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L'ultimo film di Bogdanovich è una screwball comedy spumeggiante e divertente, una commedia degli equivoci dove New York e la sua stravagante follia fa da ulteriore personaggio sullo sfondo (un'invenzione su tutte: il tassista che, infastidito dal litigio dei suoi due clienti, ferma la macchina in mezzo al traffico, scende, sale su un taxi e se ne va). Storia di attori le cui vite caotiche si confondono e si scontrano con quanto recitano sul palcoscenico, in un intreccio vita-teatro che alla 71. Mostra del cinema di Venezia si è già visto in un altro film riuscito ("Birdman" di Gonzalez Iñarritu), il film ha nel ritmo frenetico e nella scrittura scoppiettante due sicuri punti di forza. Non ultimo pregio, poi, il personaggio stralunato e tenero di Isabella detta Izzy (l'attrice inglese Imogen Poots), giovane escort in attesa della grande occasione per sfondare nel cinema, che racconta in prima persona tutta la vicenda durante un'intervista. Con una sorpresa finale (che è giusto non svelare) e un grande amore per il cinema, Bogdanovich confeziona un film che vanta ascendenze illustri (il Lubitsch di "Fra le tue braccia", espressamente citato alla fine) e un'intelligenza comica divertente e divertita.
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