sera ics
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lunedì 17 febbraio 2014
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inaspettatamente piacevole!
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Da bambina ero una grandissima fan di RoboCop e quando ho visto che era in programmazione il remake non ho potuto fare a meno di vederlo!
Sono andata al cinema un po' scettica, difficilmente i rifacimenti sono all'altezza delle aspettative!
Beh... mi sono dovuta ricredere!
Ciò che ho apprezzato moltissimo è l'attenzione posta sul dilemma uomo/macchina: quanto maggiore è la componente "coscienza umana" nell'automa, peggiore può risultare la sua performance.
E ciò nonostante, lo spettatore non può fare a meno che sperare che la componente umana abbia la meglio in questo nuovo prototipo di RoboCop, che non solo è più umano, ma ha anche forme più accattivanti, e preferisce un'ergonomica moto alla macchina!
Buona l'idea di piazzare Samuel L.
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Da bambina ero una grandissima fan di RoboCop e quando ho visto che era in programmazione il remake non ho potuto fare a meno di vederlo!
Sono andata al cinema un po' scettica, difficilmente i rifacimenti sono all'altezza delle aspettative!
Beh... mi sono dovuta ricredere!
Ciò che ho apprezzato moltissimo è l'attenzione posta sul dilemma uomo/macchina: quanto maggiore è la componente "coscienza umana" nell'automa, peggiore può risultare la sua performance.
E ciò nonostante, lo spettatore non può fare a meno che sperare che la componente umana abbia la meglio in questo nuovo prototipo di RoboCop, che non solo è più umano, ma ha anche forme più accattivanti, e preferisce un'ergonomica moto alla macchina!
Buona l'idea di piazzare Samuel L. Jackson, Michael Keaton e Gary Oldman nel cast, magari per attirare un po' di pubblico che altrimenti non avrebbe scommesso una lira sul carneade Joel Kinnamon! Io credo che lo rivedremo presto e spesso sul grande schermo: sorprendente scoperta!
Sono uscita dal cinema davvero soddisfatta!
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mauro2067
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domenica 16 febbraio 2014
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piatto...
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con le possibiltà di oggi mi aspettavo qualcosa in più invece non decolla ne sotto l'aspetto effetti ma neanche sotto quello della recitazione. eppure ci sono momenti in cui gli attori avrebbero potuto distingersi dai robot...non ci sono riusciti
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animatrix79
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sabato 15 febbraio 2014
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remake ben riuscito che non si fa mancare nulla!
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Sono entrato in sala col forte timore di beccare una sola incredibile visti alcuni precedenti in cui sono rimasto parecchio scottato e invece mi son dovuto ricredere.
Il film si lascia seguire molto bene e non annoia mai, non ci sono mai momenti in cui lo scorrere narrativo perde di efficacia creando dei vuoti di attenzione.
Le carrateristiche di questo Robocop sono diverse da quello originale. E' molto meno crudo e condito da più effetti speciali e tecnologia che però questa volta funzionano grazie ad un buon lavoro di soggetto e sceneggiatura. Il personaggio è stato molto più umanizzato ed il percorso di coscienza che avviene in questo remake è l'inverso di quello originale e cioè all'inizio lui è perfettamente consapevole di chi è e cosa avviene mentre gradualmente cercheranno di eliminare queste caratteristiche per favorire meglio la perfezione e l'integrazione sul lato macchina.
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Sono entrato in sala col forte timore di beccare una sola incredibile visti alcuni precedenti in cui sono rimasto parecchio scottato e invece mi son dovuto ricredere.
Il film si lascia seguire molto bene e non annoia mai, non ci sono mai momenti in cui lo scorrere narrativo perde di efficacia creando dei vuoti di attenzione.
Le carrateristiche di questo Robocop sono diverse da quello originale. E' molto meno crudo e condito da più effetti speciali e tecnologia che però questa volta funzionano grazie ad un buon lavoro di soggetto e sceneggiatura. Il personaggio è stato molto più umanizzato ed il percorso di coscienza che avviene in questo remake è l'inverso di quello originale e cioè all'inizio lui è perfettamente consapevole di chi è e cosa avviene mentre gradualmente cercheranno di eliminare queste caratteristiche per favorire meglio la perfezione e l'integrazione sul lato macchina. Nel primo Robocopo avviene il contrario, la componente umana viene riacciuffata solo verso la fine mentre in questo capitolo non verrà mai perduta.
I personaggi hanno saputo molto ben interpretare il loro ruolo e durante il film è facile ricordare momenti rivistati di alcune scene che appartengono all'originale. Il tutto però senza mai sfigurare nei confronti del primo capitolo. L'agilità e le potenzialità di questo Robocop sono molto vicine ad Iron Man ma me lo aspettavo. Quello che posso dire è che il film è riuscito a coinvolgermi per tutta la durata fino all'ultimo istante prima dei titoli di coda. E' stato assemblato tutto molto bene e se la carica di effetti speciali presente non rende la pellicola "pacchiana" è merito di un buon lavoro di sceneggiatura e di una ottima interpretazione dei personaggi alcuni dei quali della caratura di Gary Oldman che ricorda inevitabilmente Bob Morton mentre Michael Keaton veste i panni di quello che fu Dick Jones. Insomma una pellicola divertente e di sicuro intrattenimento...intrattenimento però di qualità per questo remake di Robocop 2014. Bravi! Ottimo Lavoro!
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il beppe nazionale
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venerdì 14 febbraio 2014
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filosofie della mente sacrificate agli incassi
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Il Robocop che ci si presenta in questo 2014 si veste di nuove potenzialità grafiche e promette di soddisfare l'occhio nostalgico. Ci chiediamo dunque se il restiling, il remake della trama e il ritorno del nostro amato poliziotto mantengano questa promessa.
La pellicola apre con il problema etico-politico dell'utilizzo dei droni in cui ci vengono presentati il grande industriale avido di denaro, Sellars, e il senatore Dreyfus, promotore del decreto che vieta l'utilizzo dei robot. L'America infatti teme a tal punto di mettere la sicurezza in mano a macchine senza emozioni da sorvolare completamente sulla loro efficienza. L'efficienza è quello che Sellars cerca disperatamente di mostrare al popolo americano, ma a quanto pare non basta, serve qualcosa che risulti più familiare e accettabile da parte del popolo.
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Il Robocop che ci si presenta in questo 2014 si veste di nuove potenzialità grafiche e promette di soddisfare l'occhio nostalgico. Ci chiediamo dunque se il restiling, il remake della trama e il ritorno del nostro amato poliziotto mantengano questa promessa.
La pellicola apre con il problema etico-politico dell'utilizzo dei droni in cui ci vengono presentati il grande industriale avido di denaro, Sellars, e il senatore Dreyfus, promotore del decreto che vieta l'utilizzo dei robot. L'America infatti teme a tal punto di mettere la sicurezza in mano a macchine senza emozioni da sorvolare completamente sulla loro efficienza. L'efficienza è quello che Sellars cerca disperatamente di mostrare al popolo americano, ma a quanto pare non basta, serve qualcosa che risulti più familiare e accettabile da parte del popolo. Ecco quindi che dal team marketing del magnate arriva la brillante idea di inserire un uomo in una macchina, idea ben presto realizzata sul povero detective Murphy, recentemente mutilato da un attentato.
Poste queste basi, la trama procederà su tante direttrici tutte egualmente abbozzate, con personaggi, dialoghi e scene terribilmente stereotipati e prevedibili. Certo, va detto che sul rapporto mente-corpo vi sarebbe materiale sufficiente come spunto per un saggio di filosofia della mente, ma ancor più materiale lo si ha per quello che riguarda l'avidità umana. Sellars e soci non hanno scrupoli, modificano più volte il cervello di Murphy arrivando persino a togliergli la personalità, e benchè questo condanni apertamente la manipolazione tecnocrate dell'essere umano, dal lato cinematografico toglie spazio a esperienze più patetiche (nel senso di patire) come il dramma personale del detective e le sue ripercussioni sulla famiglia (che in questo film lo aspetta e lo insegue). Come risultato abbiamo il viscidume del commercio e della politica ben evidenziati mentre Robocop spara all'impazzata contro i nemici ed esegue arresti in tempi record. Non basta ad aumentare spessore e suspance il contrasto tra il buon dottor Norton e il violento Maddox, i quali si contendono il controllo della vita di Murphy modificandolo, usandolo come una marionetta per poi tentare di ucciderlo. Il lato investigativo si perde completamente con tutti i colpi di scena, ma forse questa potrebbe essere intesa come una conseguenza verosimile dell'impiego di grandi tecnologie.
Mano a mano che il film prosegue le emozioni si azzerano: Robocop spara, elabora quantità di dati disumane, salta, guida la moto, trova criminali, spara ancora. Kinnaman muove bene il suo Robocop, alterna rari picchi di espressività a cali di pathos, così come Oldman e Keaton. Complici di questa fastidiosa alternanza, se vogliamo, dei personaggi delineati dallo stereotipo più che da un'immaginazione originale. Per non parlare del conduttore Novak che sembra scimmiottare il suo collega degli Hunger Games nello svolgere il suo lavoro propagandistico. Inquadrature, luci notturne, ambienti sono i soliti dei film americani e ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta per pescare similitudini in altri film.
In definitiva, nonostante un ottimo design - impressionante la scena della scomposizione, vera perla del film -, questo Robocop si rivela un film con una trama piena di spunti ma con poca anima, un film che ha sacrificato l'umanità in favore dell'azione e degli incassi.
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g_andrini
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venerdì 14 febbraio 2014
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qualcosa di buono c'è.
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Questa pellicola insegna che vengono somministrati molti farmaci ai soldati "moderni", per cercare di evitare disobbedienze ed eccessi. Ovviamente, qui tutto è portato al limite, ma la sostanza c'è. L'abbassamento della dopamina, per esempio, è ottenuta nella realtà con i farmaci neurolettici, che permettono di controllare meglio le emozioni.
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vonboidus
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mercoledì 12 febbraio 2014
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da vedere se avete amato l'originale
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Remake riuscito.
Pur tenedo gli elementi principali dell'originale, hanno saputo fare una pellicola diversa e interessante. Evitando i soliti luoghi comuni del genere.
Soluzioni originali e ammiccamenti al primo film.
Da vedere se avete amato l'originale, regge il confronto.
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evildevin87
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domenica 9 febbraio 2014
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carino
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Remake dello storico film di Paul Verhoeven. Film d'azione/fantascienza con uno sfondo di critica sociale ambientato in una società futuristica distopica. Il film si lascia guardare e non si risparmia in effetti speciali e scene d'impatto, a mio parere la pecca sono le scene d'azione troppo caotiche e confuse in cui si fatica a capire bene cosa vi succeda. Abbastanza riuscita la modernizzazione del format, ma nulla di particolarmente memorabile. Carino e senza grandi pretese.
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pisa93
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domenica 9 febbraio 2014
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un uomo dall'armatura nera
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In un futuro in cui la legalizzazione dei robot per la propria sicurezza è un disegno di legge in discussione al Senato, l'agente Alex Murphy rimane coinvolto in una terribile esplosione. Diventerà il primo uomo-macchina della storia.
Nessuno avrebbe mai creduto che dal reboot di un classico come "Robocop" sarebbe uscito qualcosa di buono: sarebbe stato il solito tentativo fallito di riportare in vita un personaggio su cui, ormai, non c'è più niente da dire; ma non è così. Quando il film finisce, ci si sente un po' come Archimede e verrebbe voglia di gridare "Eureka".
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In un futuro in cui la legalizzazione dei robot per la propria sicurezza è un disegno di legge in discussione al Senato, l'agente Alex Murphy rimane coinvolto in una terribile esplosione. Diventerà il primo uomo-macchina della storia.
Nessuno avrebbe mai creduto che dal reboot di un classico come "Robocop" sarebbe uscito qualcosa di buono: sarebbe stato il solito tentativo fallito di riportare in vita un personaggio su cui, ormai, non c'è più niente da dire; ma non è così. Quando il film finisce, ci si sente un po' come Archimede e verrebbe voglia di gridare "Eureka". Contro ogni previsione, infatti, il film funziona e riesce a non sfigurare nel confronto col vecchio "robottone" che è, ormai, diventato il simbolo di un genere e di una generazione. I tempi sono cambiati e di conseguenza anche Robocop, che può disporre di nuove tecnologie e può sfoggiare una nuova armatura, più alla moda e al passo coi tempi, ma è l'elemento umano quello che conta. In questo nuovo film il contrasto tra uomo e macchina e molto più marcato e riesce a dare maggiore profondità alla storia. La lotta più difficile per il nostro eroe è proprio quella interiore, che lo porterà a riscoprire la sua vera identità di uomo.
In tale contesto viene anche inserita una notevole satira politica. Il programma televisivo di Samuel Lee Jackson vuole dare voce ed estremizzare la visione che il Mondo ha dell'America, regalando momenti che allo stesso tempo divertono ed inquietano.
Il finale è una chicca e dal punto di vista satirico non può che lasciare stupiti. I fans non devono però temere che il film sia diventato una pellicola impegnata, infatti non mancano le scene di azione che sembrano quasi volere prepotentemente ricordare di trovarsi davanti ad una "Americanata".
Robocop è quindi un film destinato a dividere le vecchie e le nuove generazioni e di sicuro non piacerà a tutti, anche se alcune sequenze sono davvero azzeccate. Nel momento in cui, però, le luci della sala si riaccendono e i titoli di coda stanno ancora scorrendo, lo spettatore non può fare a meno di pensare: "Funziona"!
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dado1987
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domenica 9 febbraio 2014
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il ritorno di murphy
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Sono passati quasi trent'anni dall'uscita del primo Robocop, film che è diventato meritatamente un cult. In questo reboot, troveremo una nuova chiave di lettura del nostro eroe, la regia è stata affidata ad un emergente talentuoso, Josè Padilha (Tropa de elite), mentre per nostra fortuna la sceneggiatura rimane saldamente nelle mani di Edward Neumeier, lo stesso che scrisse i vecchi film.
Inoltre in questa pellicola, rispetto al passato, troveremo un cast con i contro fiocchi, Samuel L. Jakcson, Gary Oldman, Michael Keaton, Abbie Cornish e molti altri mediamente famosi. L'unico attore che è stato un po' un azzardo è il protagonista, il completamente sconosciuto Joel Kinnaman, ma per fortuna ha supportato bene il ruolo, rendendo bene l'inespressività di Robocop.
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Sono passati quasi trent'anni dall'uscita del primo Robocop, film che è diventato meritatamente un cult. In questo reboot, troveremo una nuova chiave di lettura del nostro eroe, la regia è stata affidata ad un emergente talentuoso, Josè Padilha (Tropa de elite), mentre per nostra fortuna la sceneggiatura rimane saldamente nelle mani di Edward Neumeier, lo stesso che scrisse i vecchi film.
Inoltre in questa pellicola, rispetto al passato, troveremo un cast con i contro fiocchi, Samuel L. Jakcson, Gary Oldman, Michael Keaton, Abbie Cornish e molti altri mediamente famosi. L'unico attore che è stato un po' un azzardo è il protagonista, il completamente sconosciuto Joel Kinnaman, ma per fortuna ha supportato bene il ruolo, rendendo bene l'inespressività di Robocop.
La storia mi sembra più profonda, coinvolgente e meglio elaborata del passato, sarà che erano altri tempi, o semplicemente hanno investito di più nel progetto. Gli effetti speciali sono molto buoni e le scene d'azione sono ben riuscite. Se avessi dovuto cambiare qualcosa, avrei messo magari delle colonne sonore più ispirate.
Nel complesso è un film che passa il mio esame di controllo, l'ho trovato piacevole da vedere. Infine ad un certo punto si vede una bella chicca, quando mostrano i pupazzetti di Robocop a Sellars (Boss Omnicorp), gli mostrano il Robocop, con la sua armatura storica. Per non parlare della colonna sonora citazionistica di Basil Poledouris, sempre spettacolare, e appena si fa sentire, rimanda a tanti ricordi del vecchio tutore dell'ordine robotizzato, come una staffetta nel passaggio delle consegne.
Voto 7,5
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melvin ii
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domenica 9 febbraio 2014
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un remake mal riuscito
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RoboCop è un film del 2014 diretto da José Padilha.
Il film è il remake di RoboCop - Il futuro della legge (1987) e rebot dell'omonimo franchise.
Tra gli interpreti principali figurano Joel Kinnaman,Gary Oldman, Michael Keaton, Samuel L. Jackson e Abbie Cornish.
I remake come spesso le ciambelle non vengono con il buco.
Gli americani amano rinverdire i loro” miti” per farli amare alle nuove generazioni.
Alex Murphy è un giovane e capace poliziotto, vittima di un’ incidente quasi mortale.
Una spericolata società di robotica e un ‘ambizioso scienziato decidono di creare Robocop, fusione tra uomo e macchina, il “moderno Centauro”
Il Robocop del 1987 diretto da Paul Verhoeven segnò un’ epoca e il genere della fantascienza.
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RoboCop è un film del 2014 diretto da José Padilha.
Il film è il remake di RoboCop - Il futuro della legge (1987) e rebot dell'omonimo franchise.
Tra gli interpreti principali figurano Joel Kinnaman,Gary Oldman, Michael Keaton, Samuel L. Jackson e Abbie Cornish.
I remake come spesso le ciambelle non vengono con il buco.
Gli americani amano rinverdire i loro” miti” per farli amare alle nuove generazioni.
Alex Murphy è un giovane e capace poliziotto, vittima di un’ incidente quasi mortale.
Una spericolata società di robotica e un ‘ambizioso scienziato decidono di creare Robocop, fusione tra uomo e macchina, il “moderno Centauro”
Il Robocop del 1987 diretto da Paul Verhoeven segnò un’ epoca e il genere della fantascienza.
Era una “lucida” visione del futuro e di come la tecnologia avrebbe preso il sopravvento e come gli uomini sarebbero stati “dipendenti” dalle macchine.
Il film aveva al suo interno tante tematiche etiche e filosofiche.
Il Robocop del 2014 esprime la necessità di sicurezza dell’uomo in un epoca segnata dalla violenza e dalla paura
Se il primo Robocop faceva riflettere oltre ad entusiasmare, quello di oggi non scalda il cuore e non libera l’immaginazione dello spettatore.
Il protagonista d’oggi Joel Kinnaman non regge il confronto con Peter Weller.
Klinnam non riesce a dare un’anima a Robocop come fece Weller.
La sceneggiatura è banale e retorica. L’intreccio non decolla e i dialoghi sono di poco respiro
Nonostante il cast di grido, i personaggi appaiono caricaturali e noiosi.
Solo Samuel L Jackson nel ruolo del presentatore televisivo cinico e feroce, funziona ed è credibile.
Non si sentiva il bisogno di questo remake
In un epoca di dubbi, teniamoci stretti “i cult”, pochi , ma salde certezze.
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