luca cinemaniacs
|
martedì 18 novembre 2014
|
la rivincita dell'antieroe
|
|
|
|
"C'è un tempo in cui il mondo non ha più bisogno di un eroe. C'è un tempo in cui ha bisogno di un mostro”
Questo è, in sintesi, il messaggio con cui nasce il protagonista di Dracula: Untold. Un principe pronto a sacrificare tutto, perfino la sua vita, per la salvaguardia della sua famiglia e del suo popolo. Il film si discosta completamente da quelli che sono stati i passati dracula o comunque riscrive gran parte delle storie basate sui vampiri concedendo a Vlad potere mai visti prima in film di questo genere.
[+]
"C'è un tempo in cui il mondo non ha più bisogno di un eroe. C'è un tempo in cui ha bisogno di un mostro”
Questo è, in sintesi, il messaggio con cui nasce il protagonista di Dracula: Untold. Un principe pronto a sacrificare tutto, perfino la sua vita, per la salvaguardia della sua famiglia e del suo popolo. Il film si discosta completamente da quelli che sono stati i passati dracula o comunque riscrive gran parte delle storie basate sui vampiri concedendo a Vlad potere mai visti prima in film di questo genere. Un'ora e mezza circa risulta essere un tempo più che sincero per un film che non ha moltissimo da raccontare, evitando di renderlo la solita storia dilungata da 2 ore e più come spesso succede. Effetti speciali di buona qualità, protagonista e antagonista ( passatemi il termine) ''fighi'' rendono Dracula:Untold un film nel complesso godibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca cinemaniacs »
[ - ] lascia un commento a luca cinemaniacs »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 26 maggio 2020
|
dracula differente
|
|
|
|
"Dracula Untold"(Gary Shore, 2014non è certo da derubricare come un"film di vampiri": al contrario, tra storia e leggenda, il fim, dove i personaggi di Bram Stocker sono ormai un pallido ricordo, ricostruisce la vicenda di Vlad III di Valacchia(detto l'"impalatore", per l'abitudine, data dalla barbarie del tempo di impalare i nemici, dopo la loro sconfitta, ma anche "Dracul", per essere un"figlio del drago"), che, nel 1442 dovrebbe affrontare, ad armate impari, un nuovo assaltro-invasione, ossia una nuova guerra con i Turchi("Impero ottomano")e dunque sceglie di recarsi dall'uomo dlela montanga, un vampiro, per perdere le caratteristiche umane, divenendo"immortale come lui".
[+]
"Dracula Untold"(Gary Shore, 2014non è certo da derubricare come un"film di vampiri": al contrario, tra storia e leggenda, il fim, dove i personaggi di Bram Stocker sono ormai un pallido ricordo, ricostruisce la vicenda di Vlad III di Valacchia(detto l'"impalatore", per l'abitudine, data dalla barbarie del tempo di impalare i nemici, dopo la loro sconfitta, ma anche "Dracul", per essere un"figlio del drago"), che, nel 1442 dovrebbe affrontare, ad armate impari, un nuovo assaltro-invasione, ossia una nuova guerra con i Turchi("Impero ottomano")e dunque sceglie di recarsi dall'uomo dlela montanga, un vampiro, per perdere le caratteristiche umane, divenendo"immortale come lui"... Una scelta terribile, che segnerà la sua vita residua, ovviamente, come quella di sua moglie e di parte dei suoi correligionari e connazionali, dove l'elemento"fantastico"certo è fortemente presente, ma in qualche modo"sopravviene"sulla realtà storica giò chiaramente data.caratterizzata, sia come alternativa tra un principato e un Impero(quello ottomano)sia come conflitto di culture e religioni(cristianesimo versus Islam, quello turco-imperiale, diversissimo da quello arabo-gli Arabi erano praticamente quasi schiavi, nell'Impero ottomano, visto anche il forte razzismo antiarabo di gran parte dei Turchi, intesi sia come élite sia come popolo). Il film fa irrompere le scene di mera "immaginazione fantastica", come distorsione e ampliamento elefantiaco delle percezioni sensoriali nel corpus di quelle storico-belliche e da qui risulta una fusione che conosce momenti di estrema intelligenza e di interesse, possiamo dire, "totale": Particolarmente notevole la parte nella quale Vlad, ormai"trasformato", avverte le percezioni come aumentate in progressione geometrica rispetto a quelle "normali"... Luke Evans è protaognista efficacicissimo, quale principe transivano-valacco eroico e consapevole della propria responsabilità verso il proprio popolo., che da ragazzo era stato praticamente un "ostaggio"dei Turchoi, venendone a conoscere usi, costumi, religione, lingua e Sarah Gadon è adatissima quale sua partner-principessa regnante, quasi"ovviamente"destinata al sacirifico, Charles Dance un efficacissimo"maestro vampiro", Domic Cooper rende in maniera impeccabile il peronsaggio di Maometto III. IN altri termini, un film valido sul piano registico.interpretativo, scenografico come anche sul piano storiografico, salvo (ma è"felix culpa")l'irruzione dell'elemento fantastico. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
anna_giulia
|
sabato 1 novembre 2014
|
dracula ha perso i suoi canini
|
|
|
|
Negli ultimi anni i vampiri hanno riconquistato gli schermi di cinema e tv. A partire dalla saga di Twilight nata dalla penna di Stephenie Meyer fino ad arrivare al sofisticato Solo gli amanti sopravvivono di Jarmusch, l’universo vampiresco è stato rivisitato in pressoché tutte le salse: dallo young adult all’indie, dall’animazione all’horror più classico. Era solo questione di tempo prima che venisse nuovamente richiamato in causa il vampiro per eccellenza, quel Dracula creato nel 1897 da Bram Stoker che ha dato vita all’icona per antonomasia del genere horror e gotico. A portarlo sul grande schermo è questa volta Gary Shore che ci regala una visione del tutto nuova delle sue origini mai raccontate.
[+]
Negli ultimi anni i vampiri hanno riconquistato gli schermi di cinema e tv. A partire dalla saga di Twilight nata dalla penna di Stephenie Meyer fino ad arrivare al sofisticato Solo gli amanti sopravvivono di Jarmusch, l’universo vampiresco è stato rivisitato in pressoché tutte le salse: dallo young adult all’indie, dall’animazione all’horror più classico. Era solo questione di tempo prima che venisse nuovamente richiamato in causa il vampiro per eccellenza, quel Dracula creato nel 1897 da Bram Stoker che ha dato vita all’icona per antonomasia del genere horror e gotico. A portarlo sul grande schermo è questa volta Gary Shore che ci regala una visione del tutto nuova delle sue origini mai raccontate. Chi era l’uomo che è diventato il mostro leggendario?
Nella Transilvania medievale, il principe Vlad è marito e padre amorevole, ma anche condottiero spietato detto l’Impalatore. Quando l’esercito turco minaccia la sua famiglia e il suo popolo, non vede altra via d’uscita se non quella di rivolgersi a un essere mostruoso che vive in una caverna: un vampiro. Dopo aver bevuto il sangue di questa creatura, Vlad avrà a disposizione il suo illimitato potere per tre giorni, così da poter sconfiggere i propri nemici, ma a caro prezzo: se non saprà resistere alla sete di sangue umano sarà dannato e vittima dell’oscurità per l’eternità.
Se pensate di ritrovare un Dracula capostipite dell’horror ne rimarrete delusi. Questo Dracula è una sorta di supereroe ante litteram, costretto a farsi carico di un fardello immane pur di dare una possibilità di salvezza al suo popolo e alle persone che ama. Un eroe romantico, bello e dannato, destinato a soccombere nella lotta impari contro l’oscurità.
Nello stile e nella scrittura, Dracula Untold strizza l’occhio ai grandi blockbuster di derivazione fantasy e supereroistica talvolta anche in modo molto diretto (Vlad che scopre i propri poteri e li “sperimenta” o ancora la caduta dalla torre che non può non richiamare alla mente Peter Parker e Gwen Stacy in The amazing Spiderman: Il potere di Electro).
Fotografia, scenografia e costumi danno vita ad un ambiente dark realizzato particolarmente bene e la recitazione di tutto il cast è davvero ottima, in particolare Luke Evans e “il fu Tywin Lannister” Charles Dance da soli valgono il prezzo del biglietto.
Ma, nonostante tutto questo e le ottime premesse, Dracula Untold non convince pienamente e lascia un po’ l’amaro in bocca. Rischia talvolta di scivolare su alcuni suoi stessi particolari che sfiorano il ridicolo (da eliminare dalla memoria le pupille rosse a intermittenza e la tensione tra il gruppo di vampiri molto “alla Twilight”). La sensazione che rimane uscendo dal cinema è che si sia parzialmente sprecata un’occasione che sarebbe davvero potuta essere ottima. Il proverbio dice “Chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane” e sembra proprio che questo Dracula Untold abbia perso i suoi bei canini appuntiti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a anna_giulia »
[ - ] lascia un commento a anna_giulia »
|
|
d'accordo? |
|
midnightmoonlight
|
martedì 24 febbraio 2015
|
l'importanza di chiamarsi dracula
|
|
|
|
In un Medioevo oscuro e gotico che più gotico non si può, un'anima pia sacrifica se stessa per combattere la minacciosa avanzata dei Turchi: non stiamo parlando di un prode e bellissimo principe azzurro, o di un novello Roland, ma del personaggio più oscuro che la letteratura ricordi....Dracula. In questa versione cinematografica, il principe delle tenebre viene presentato come un eroe nazional-popolare, pronto a immolare se stesso per difendere la sua famiglia e il suo popolo e, come ogni storia di martire che si rispetti, alla fine pagherà lo scotto del suo ardito coraggio, sfiorando la morte. La sceneggiatura di Matt Sazama e Burk Sharpless rimodella la figura del leggendario impalatore, che da cruento diavolo, sterminatore senz'anima, si trasforma in un vero e proprio eroe romantico, in un gioco ossimorico che presenta Dracul, il "figlio del diavolo", come il paladino della giustizia, che si muove tra scenari surreali, a metà tra il fantasy e l'horror.
[+]
In un Medioevo oscuro e gotico che più gotico non si può, un'anima pia sacrifica se stessa per combattere la minacciosa avanzata dei Turchi: non stiamo parlando di un prode e bellissimo principe azzurro, o di un novello Roland, ma del personaggio più oscuro che la letteratura ricordi....Dracula. In questa versione cinematografica, il principe delle tenebre viene presentato come un eroe nazional-popolare, pronto a immolare se stesso per difendere la sua famiglia e il suo popolo e, come ogni storia di martire che si rispetti, alla fine pagherà lo scotto del suo ardito coraggio, sfiorando la morte. La sceneggiatura di Matt Sazama e Burk Sharpless rimodella la figura del leggendario impalatore, che da cruento diavolo, sterminatore senz'anima, si trasforma in un vero e proprio eroe romantico, in un gioco ossimorico che presenta Dracul, il "figlio del diavolo", come il paladino della giustizia, che si muove tra scenari surreali, a metà tra il fantasy e l'horror. Questa nuova versione di Dracula rompe lo schema dicotomico secondo il quale ciò che è bello è buono e positivo, e ciò che è brutto è negativo e immorale. Nonostante sia un mostro, infatti, il principe ha un'anima buona, ligia al dovere verso il suo popolo, e amorevole verso la sua famiglia. Gli ingredienti di un'appassionante tragedia romanzesca ci sono tutti, ma è soprattutto Luke Evans a dominare la scena con la sua figura, imponente sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista narrativo. Un ottimo prequel della storia di Dracula, che spiega, una volta per tutte, il motivo che lo ha portato alla sua eterna trasformazione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a midnightmoonlight »
[ - ] lascia un commento a midnightmoonlight »
|
|
d'accordo? |
|
gianleo67
|
martedì 24 febbraio 2015
|
da dracula untold a...dracula's legacy
|
|
|
|
Vlad III di Valacchia, principe transilvano dell'ordine del Drago, cresciuto in cattività nei campi di prigionia e addestramento bizantini, ritorna come Signore e condottiero del suo popolo, forte di una fama di eroe sanguinario (era detto l'impalatore) e strenuo difensore della cristianità. Quando i turchi bussano al portale del suo castello reclamando altri mille giovani adepti,tra cui il figlio, per rinfoltire le fila del loro esercito, Vlad decide di opporsi alla tracotanza bizantina siglando un patto mefistofelico con una misteriosa creatura della notte assetata di sangue e dotata di poteri sovraumani. Benchè riesca nel suo intento di ricacciare dopo tre giorni gli invasori al di fuori dei confini transilvani, l'oscuro patto di sangue reclamerà il suo spietato tributo di morte.
[+]
Vlad III di Valacchia, principe transilvano dell'ordine del Drago, cresciuto in cattività nei campi di prigionia e addestramento bizantini, ritorna come Signore e condottiero del suo popolo, forte di una fama di eroe sanguinario (era detto l'impalatore) e strenuo difensore della cristianità. Quando i turchi bussano al portale del suo castello reclamando altri mille giovani adepti,tra cui il figlio, per rinfoltire le fila del loro esercito, Vlad decide di opporsi alla tracotanza bizantina siglando un patto mefistofelico con una misteriosa creatura della notte assetata di sangue e dotata di poteri sovraumani. Benchè riesca nel suo intento di ricacciare dopo tre giorni gli invasori al di fuori dei confini transilvani, l'oscuro patto di sangue reclamerà il suo spietato tributo di morte.
La Universal ritorna alla carica e dopo i secoli (in senso cinematografico) trascorsi dai fasti degli esordi, decide di rimettersi in groppa al cavallo di battaglia più vampirizzato dall'immaginario filmico di tutti i tempi, rivestendolo e ammantandolo di quell'alone di epica leggendaria che solo un fumettone da un centinaio di milioni di dollari di budget e le mirabolanti tecniche della computer grafica riescono a rendere credibile ed appetibile per il pubblico mainstream a cui sembra rivolgersi. Non ostante le infinite e molteplici declinazioni che il soggetto ha generato nel corso di una tradizione fantastica lunga più di un secolo, questa contaminazione di generi con ambizioni filologico-storiografiche proprio ci mancava, accrescendo il sospetto (divenuto nel frattempo una certezza) che l'intramontabile e multiforme mito del vampiro nasconda ancora le insospettabili sorprese di una inesauribile riserva di adattamenti cinematografici a cui, in tempi di vacche magre, una produzione in perenne crisi di idee non smette di far riferimento. Un pò graphic-novel fantasy-horror un pò action-drama da rivisitazione storica alla Zac Snyder ('300' - 2007), questo blockbuster senza ambizioni cinefile è un polpettone da cappa e spada che svolge egregiamente il mestiere di intrattenere lo spettatore con la semplicità del plot che procede senza particolari contraccolpi, nell'accumulo consueto dei luoghi comuni del genere (la difesa dei sacri valori della famiglia, della nazione e dei buoni sentimenti), nella divisione canonica tra il bene ed il male (turco-islamici contro rumeno-cristiani) e nella mortificazione del dualismo stevensoniano insito nel mito del vampiro da sempre diviso tra le oscure attrattive del regno delle ombre e la forza vitale di un indomito istinto di sopravvivenza. Se la storia regge egregiamente per via della linearità abbastanza prevedibile di personaggi e situazioni (e questo per un film del/di genere è tutt'altro che un limite), altrettanto godibile è l'immaginario scenografico di un paesaggio transilvano ricostruito nella patria di Bram Stocker, a base di vallate verdeggianti, cime tempestose e manieri brumosi e dove gli effetti speciali riservano piacevoli e spassosi divertissement tra nugoli di chirotteri assassini e l'inusuale tintinnio di dobloni argentei usati a mò di criptonite per il malcapitato supereroe dai canini ipertelici. Per il buono-cattivo di turno il finale riserva persino la sorpresa di una persistenza temporale che suona come la sicura promessa di un sequel del già visto della prossima puntata. Insomma da Dracula Untold a Dracula's legacy il passo non è mai stato così breve. Nomination Film thriller preferito dal pubblico ai People's Choice Awards 2015.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
orion84
|
giovedì 29 dicembre 2016
|
film senza reali pretese
|
|
|
|
Il film, sfruttando l’onda lunga della moda dei vampiri e fondendola con la leggenda del loro principe per eccellenza Dracula, si è fatto notare fin da subito tra gli spettatori creando una certa attesa. Purtroppo va detto fin d’ora che alla prova del nove il film si rivela solo una buona operazione di marketing ma dai contenuti assai poveri.
SPOILER QUA e LA’
Lascia davvero poco a chi lo guarda questo Dracula Untold dove alcune scene d’azione ben fatte e un po’ di effetti speciali salvano appena la baracca, ma dove la povertà della trama e alcune incongruenze lo condannano inevitabilmente ad essere catalogato tra i film che si dimenticano in fretta.
E allora vediamo un principe Vlad stranamente saggio e amorevole, un Vlad detto “l’impalatore” ma che non impala i suoi nemici come da tradizione (forse usanza troppo sadica per essere accostata ad un protagonista) e lo fa solo per spaventare e così evitare di dover uccidere più gente; un Vlad che acconsente a cedere 1000 giovani compreso suo figlio nonostante i lamenti della moglie, ma che poi cambia idea all'ultimo solo per la battuta di un soldato turco sulla sua debolezza, un Vlad che divenuto potentissimo e avendo solo tre giorni di tempo per vincere la guerra invece di andare ad affrontare il suo nemico e ucciderlo scappa in un monastero per star lì a perdere tempo per poi infine doversi arrendere a diventare vampiro pur di vendicarsi.
[+]
Il film, sfruttando l’onda lunga della moda dei vampiri e fondendola con la leggenda del loro principe per eccellenza Dracula, si è fatto notare fin da subito tra gli spettatori creando una certa attesa. Purtroppo va detto fin d’ora che alla prova del nove il film si rivela solo una buona operazione di marketing ma dai contenuti assai poveri.
SPOILER QUA e LA’
Lascia davvero poco a chi lo guarda questo Dracula Untold dove alcune scene d’azione ben fatte e un po’ di effetti speciali salvano appena la baracca, ma dove la povertà della trama e alcune incongruenze lo condannano inevitabilmente ad essere catalogato tra i film che si dimenticano in fretta.
E allora vediamo un principe Vlad stranamente saggio e amorevole, un Vlad detto “l’impalatore” ma che non impala i suoi nemici come da tradizione (forse usanza troppo sadica per essere accostata ad un protagonista) e lo fa solo per spaventare e così evitare di dover uccidere più gente; un Vlad che acconsente a cedere 1000 giovani compreso suo figlio nonostante i lamenti della moglie, ma che poi cambia idea all'ultimo solo per la battuta di un soldato turco sulla sua debolezza, un Vlad che divenuto potentissimo e avendo solo tre giorni di tempo per vincere la guerra invece di andare ad affrontare il suo nemico e ucciderlo scappa in un monastero per star lì a perdere tempo per poi infine doversi arrendere a diventare vampiro pur di vendicarsi. Insomma una trama che barcolla un po’ troppo e che soprattutto non raggiunge mai momenti vagamente memorabili, complici senza dubbio le performance poco ispirate degli attori scelti. Il finale, scontatissimo, lascia presagire un seguito che se venisse realizzato ci si augura sarà più originale e curato di questo. Unica menzione degna di nota per la scena in cui Dracula con l’aiuto dei pipistrelli abbatte l’esercito turco.
Nel complesso un film che si guarda e si dimentica, peccato perché partendo dall’idea di svelare qualcosa in più sul personaggio di Dracula si sarebbe potuto tirar fuori un film di ben altro spessore, qui invece abbiamo il solito eroe tormentato che alla fine non è né buono né cattivo e infatti lascia indifferenti tutti, perdendosi nell'anonimato cinematografico.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a orion84 »
[ - ] lascia un commento a orion84 »
|
|
d'accordo? |
|
sprock93
|
domenica 30 novembre 2014
|
innocuo
|
|
|
|
Si sarebbe potuta narrare la genesi di uno dei personaggi più seguiti della letteratura mondiale. Invece il film prende strane derive abbastanza lontane da quello che ci si aspettava.
Se pensaste di vederlo poichè siete affamati di horror, non è la scelta giusta. Poca azione , poca storia e trama , nessun brivido.
Adatto per passare 90 minuti a fare qualcosa ma se aveste deciso di non vederlo , non avreste perso nulla di rilevante.
Bocciato.
|
|
[+] lascia un commento a sprock93 »
[ - ] lascia un commento a sprock93 »
|
|
d'accordo? |
|
yurigami
|
giovedì 30 ottobre 2014
|
dracula come non lo avete mai visto (spoiler)
|
|
|
|
Non vi aspettate un dracula con il mantello nero stile Christopher Lee o altro, questo film racconta Vladimir di Valacchia come un valoroso guerriero disposto a tutto pur di proteggere la sua famiglia e il suo popolo dall'impero ottomano, anche di diventare un mostro. La trama è semplice, non in senso negativo, la sceneggiatura molto buona, la scenografia molto d'effetto, la recitazione discreta, anche se penso che il doppiaggio abbia aiutato molto, ma il meglio sono le scene d'azione! A dir poco mozzafiato! la cosa che ho apprezzato di più è che hanno messo praticamente tutti i poteri del Dracula di Brahm Stoker, anche quello delle tempeste, la cosa che ho apprezzato di meno è la mancanza di Van Helsing.
[+]
Non vi aspettate un dracula con il mantello nero stile Christopher Lee o altro, questo film racconta Vladimir di Valacchia come un valoroso guerriero disposto a tutto pur di proteggere la sua famiglia e il suo popolo dall'impero ottomano, anche di diventare un mostro. La trama è semplice, non in senso negativo, la sceneggiatura molto buona, la scenografia molto d'effetto, la recitazione discreta, anche se penso che il doppiaggio abbia aiutato molto, ma il meglio sono le scene d'azione! A dir poco mozzafiato! la cosa che ho apprezzato di più è che hanno messo praticamente tutti i poteri del Dracula di Brahm Stoker, anche quello delle tempeste, la cosa che ho apprezzato di meno è la mancanza di Van Helsing. Si presume un sequel!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a yurigami »
[ - ] lascia un commento a yurigami »
|
|
d'accordo? |
|
khaleb83
|
mercoledì 28 gennaio 2015
|
peccato averlo visto
|
|
|
|
Il tema del vampiro è probabilmente il più bistrattato degli ultimi anni, con le potenzialità della sua figura e della sua drammaticità ridotta a teen drama scadenti o a palpitazioni erotiche che in effetti hanno dell'adolescenziale anch'esse.
In cosa si distingue questo film? Non ha neanche quelle. Difficile salvarne qualcosa, oltre alla qualità degli effetti che non è un merito particolare, se non per il portafogli della produzione.
Una sceneggiatura scritta male, oggettivamente, con salti temporali improbabili: eserciti che invadono terre e cingono castelli d'assedio in poche ore, ostaggi rapiti e traslocati da un capo all'altro della valle in un cambio d'inquadratura, notti che passano in un istante ma che durano secoli solo per la scena madre (non per effetto scenico, ma per cattiva regia).
[+]
Il tema del vampiro è probabilmente il più bistrattato degli ultimi anni, con le potenzialità della sua figura e della sua drammaticità ridotta a teen drama scadenti o a palpitazioni erotiche che in effetti hanno dell'adolescenziale anch'esse.
In cosa si distingue questo film? Non ha neanche quelle. Difficile salvarne qualcosa, oltre alla qualità degli effetti che non è un merito particolare, se non per il portafogli della produzione.
Una sceneggiatura scritta male, oggettivamente, con salti temporali improbabili: eserciti che invadono terre e cingono castelli d'assedio in poche ore, ostaggi rapiti e traslocati da un capo all'altro della valle in un cambio d'inquadratura, notti che passano in un istante ma che durano secoli solo per la scena madre (non per effetto scenico, ma per cattiva regia).
La sete di sangue del vampiro, che vorrebbe essere centrale nella storia, è un accessorio dimenticato quando ci si ricorda di fare una scena strappalacrime. Dracula stesso non ha nulla del mostro, né tanto meno di antieroico: è un Batman particolarmente ben intenzionato e neanche altrettanto mal visto a dirla tutta. La scoperta dei poteri occulti donatigli dalla condizione vampirica ricorda in parte Twilight (letteralmente) e in parte vari film supereroistici. Alcune inquadrature sono riprese pari pari da 300, solo con meno maestria e senza la stessa capacità di impressionare; se non in negativo, s'intende. Ci sarebbero tante altre incoerenze specifiche sulla natura dai vampiri da citare (va bene scegliere alcuni elementi e inventarne altri, non è né scienza né un trattato di letteratura gotica, ma almeno un po' di coerenza sarebbe bene avere); va però detto che le armi in argento non sono adatte al combattimento ma puramente decorative, chiunque mastichi un minimo di queste cose lo sa.
Per chi volesse vederlo per l'esaltato aspetto storico, evitasse: è puramente incidentale.
Il cast è l'ennesimo elemento negativo. La faccia di gomma di Evans è una delle meno espressive che Hollywood abbia partorito negli ultimi anni, per il resto il cast è talmente opaco e assente da non aver rilievo. Persino la figura dell'antagonista, che poteva avere del potenziale, è poco curata; addirittura con un taglio che sembra uscito dai migliori parrucchieri degli anni 2000 (ma in generale tutto il cast ha un'aria poco antica). Unica nota brillante, Charles Dance e il suo personaggio, interprete magistrale per l'unico momento davvero interessante (ovviamente tenuto completamente a margine della storia quando poteva essere ottimo per incentrare un film su un Dracula finalmente originale, senza necessariamente tradirne la figura). Sembra quasi lo si voglia tenere per un potenziale sequel, in realtà è un espediente di sceneggiatura piuttosto ovvio, ma c'è purtroppo da sperare questo non avvenga alla luce di questa pellicola.
Ultima nota, io ho visto il film in italiano, e voglio sperare che i testi originali fossero meno piatti e banali. Se "fargliela pagare col sangue" sarebbe stato un gioco di parole trito e ritrito, la scelta di "fargliela pagare cara" suona proprio da romanzetto scadente.
Uno di quei film che ti lasciano la tentazione di chiedere il rimborso non del costo del biglietto, ma dell'ora e mezza della propria vita irrimediabilmente sprecata.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a khaleb83 »
[ - ] lascia un commento a khaleb83 »
|
|
d'accordo? |
|
giada de togni o darkwolf
|
sabato 1 novembre 2014
|
l'uomo dietro il mostro
|
|
|
|
Questo film non vuole raccontare la storia del Conte Dracula, del grande mostro del romanzo di Stoker che tutti noi oggi conosciamo, storia ormai trita e ritrita tanto che sarebbe quasi impossibile tirarne fuori qualcosa di originale.
No, questo film narra la storia di Vlad, dell'uomo prima del mito, prima della leggenda, prima che diventasse il primo grande vampiro della storia.
Ed è un storia coinvolgente, appassionante, che vuole forse convincerci che dietro tutto quello che noi possiamo vedere, o che può esserci raccontato dagli altri, può esserci un'infinità di cose, di ragioni che noi non conosciamo.
Questa è la storia di un padre, di un marito e di un capo che ha un disperato bisogno di proteggere la sua famiglia e la sua gente, già famoso peraltro per aver già combattuto al fianco dei Turchi ed essersi tra di loro guadagnato l'appellativo di "Impalatore", ed è disposto a tutto pur di riuscirci.
[+]
Questo film non vuole raccontare la storia del Conte Dracula, del grande mostro del romanzo di Stoker che tutti noi oggi conosciamo, storia ormai trita e ritrita tanto che sarebbe quasi impossibile tirarne fuori qualcosa di originale.
No, questo film narra la storia di Vlad, dell'uomo prima del mito, prima della leggenda, prima che diventasse il primo grande vampiro della storia.
Ed è un storia coinvolgente, appassionante, che vuole forse convincerci che dietro tutto quello che noi possiamo vedere, o che può esserci raccontato dagli altri, può esserci un'infinità di cose, di ragioni che noi non conosciamo.
Questa è la storia di un padre, di un marito e di un capo che ha un disperato bisogno di proteggere la sua famiglia e la sua gente, già famoso peraltro per aver già combattuto al fianco dei Turchi ed essersi tra di loro guadagnato l'appellativo di "Impalatore", ed è disposto a tutto pur di riuscirci.
Così, Vlad principe di Valacchia, dannò la sua anima e condannò il suo corpo all'immortalità e divenne il famoso Conte Dracula, la cui vera storia, ancora oggi, dopo sei secoli (o due), rimane un mistero.
Un mistero a cui questa pellicola cerca di dare forma, e ci riesce in maniera ottima, con ottimi effetti speciali e soprattutto un'ottima recitazione da parte di Luke Evans.
Al termine della visione mi sono ritrovata a pensare "Davvero potrebbe essere questo l'uomo che sta dietro a tutti i miti e alle leggende? Davvero un mostro può diventare un mostro a causa dall'amore? Davvero un assassino può diventarlo per proteggere gli altri?"
Dette così, e senza prendere in considerazione di vedere Dracula Untold le risposte sembrano piuttosto ovvie, ma non lo saranno più se vi concederete un paio d'ore per dargli una possibilità di mettere in dubbio le vostre convizioni.
Il finale, che mi è piaciuto davvero molto, sembra lasciare aperto un grosso spiraglio per un possibile seguito che vedrei con grandissimo piacere.
Davvero un buon film, consigliato al 100%.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giada de togni o darkwolf »
[ - ] lascia un commento a giada de togni o darkwolf »
|
|
d'accordo? |
|
|