elgatoloco
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giovedì 2 giugno 2022
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decisamente bello
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"Barefoot"(Andrew Fleming, soggetto e sceneggiatura di Stephen Zotnowski, remake del film tedesco"Barfuss"del 2005)racconta di uno scapetrato"figlio di buona famlglia"che ha poensanti debiti con la malavita che lo minaccia e lavora come inserviente(serizi sociali)presso un ospedale psichiatrico di Los Angeles. Qui conosce una ragazza degente, che in realta'non e'"pazza"ma aveva una madre, poi morta, affetta da problemi psichici(turbe varie, sentiva le voci), che lo segue, scalza, per ogni dove. Qaundo lui va a casa a New Orleans per assistere al matrimonio del fratello, la porta con se' come compagna di vita(non lo e')e lei ries ce ad incantare tutti, a iniziare dai suoi gneitori.
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"Barefoot"(Andrew Fleming, soggetto e sceneggiatura di Stephen Zotnowski, remake del film tedesco"Barfuss"del 2005)racconta di uno scapetrato"figlio di buona famlglia"che ha poensanti debiti con la malavita che lo minaccia e lavora come inserviente(serizi sociali)presso un ospedale psichiatrico di Los Angeles. Qui conosce una ragazza degente, che in realta'non e'"pazza"ma aveva una madre, poi morta, affetta da problemi psichici(turbe varie, sentiva le voci), che lo segue, scalza, per ogni dove. Qaundo lui va a casa a New Orleans per assistere al matrimonio del fratello, la porta con se' come compagna di vita(non lo e')e lei ries ce ad incantare tutti, a iniziare dai suoi gneitori. Finche'si socpre che era degente(e non infermiera, come lei stessa diceva)presso quell'ospedale e c'eun periodo "nero"per i due, che quindi fuggono in quanto lui ha i problmei ricordati e lei non vuole tornare in"manicomio". Solo che le cose si mettono male, tanto che lui viene arrestato e lei torna dove non voleva tornare. Intanto, pero', si e'scoperto che lei non e'"folle"ma lo era la madre e tutto si risolve nel migliore dei modi, con la caution pagata per lui e le dimissioni dal"manicomio"per lei e si annunciata un matrinmonio. Film semplice quanto intelligente(la rappresentazione della"pazzia"e del "Manicomio"risponde purtrippo alla realta', quella consodlidata negli States come altrove, nonostante Stasz, Laing, Cooper, Basaglia, Antonucci,..), mostra come i sentimenti possano affermarsi contro la banalita'del mondo(non solo del male, nonostante Hanna Arendt)e come uns crittura filmica antiretorica e poeticamente efficace, il che non vuol dire eludere la realta'possa affermarsi e"vincere". Bravissima Evan Rachel Wood, molto bene Scott Speedman, come anche gli altri/le altre. El Gato
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alex
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martedì 29 dicembre 2015
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daisy è come un raggio di sole
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Questo film non publicizzato, non troppo discusso è una vera perla, guardandolo si sente la voglia di scoprirlo momento per momento.
In diverse scene fa sorridere ma tratta un argomento molto forte, ma sempre con il sorriso, e con lo sguardo ingenuo di Daisy che strappa una lacrima.
Se volete passare una bella serata in famiglia vi consiglio questo film perché è una bellissima commedia narrata come una favola ai tempi nostri, infatti potremmo pensare a Daisy come una giovane Biancaneve.
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alex62
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mercoledì 18 febbraio 2015
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incantevole daisy
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Un film non si misura dal budget, né dai grandi nomi di registi e attori protagonisti. I film che amavo di più erano diretti da tipi come Tony Gatlif o Gotz Spielmann...li conoscete? Beh, non li conosce quasi nessuno! Ma Evan Rachel Wood è bellissima, è una star, lo è fin dal primo film (aveva 8 anni!)... Sì ma questo non basta, non basta un'attrice dallo straordinario talento e dalla bellezza commovente per farti contorcere le budella: questo è l'effetto che fanno "i film che parlano di Dio", non ti fanno piangere né dalla malinconia, né dalla contentezza, ma ti fanno torcere le budella... E ti accorgi che sono proprio QUEI film perché le budella ti si torcono e non sai perché.
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Un film non si misura dal budget, né dai grandi nomi di registi e attori protagonisti. I film che amavo di più erano diretti da tipi come Tony Gatlif o Gotz Spielmann...li conoscete? Beh, non li conosce quasi nessuno! Ma Evan Rachel Wood è bellissima, è una star, lo è fin dal primo film (aveva 8 anni!)... Sì ma questo non basta, non basta un'attrice dallo straordinario talento e dalla bellezza commovente per farti contorcere le budella: questo è l'effetto che fanno "i film che parlano di Dio", non ti fanno piangere né dalla malinconia, né dalla contentezza, ma ti fanno torcere le budella... E ti accorgi che sono proprio QUEI film perché le budella ti si torcono e non sai perché...
Questa piccola storia, piccola come una favola, così struggente, fa pensare al miglior Chaplin, quello di "Luci della città", per intenderci; anche lì c'è un meraviglioso personaggio femminile, angelico nella sua trasparenza... Anche Daisy è un angelo, ma fatto di carne bellissima, pallida ma molto sexy, o sexy proprio perché così pallida, con una criniera di capelli biondi e tutto il resto. Come si può approfittare di una creatura così?, ma il manicomio è un bosco pieno di lupi famelici. E Daisy sta per perdere la verginità con la violenza quando viene letteralmente salvata dal suo "principe azzurro”: tutta la storia è raccontata con lo stupore di una ragazza che ha trascorso la sua vita reclusa nella prigione impostale da una madre schizofrenica. (Sì, è come una favola, e allora? Il cinema se non è VISIONARIO non è cinema!). Finalmente il suo principe le fa scoprire il mondo, e lei non lo aveva mai visto: È la giornata più bella sella sua vita!
Lei è diversa, imbarazzante, non conosce maschere e menzogne perché è stata costretta a rimanere una bambina mai cresciuta, perché non ha imparato a difendersi. Quel poco che sa del sesso l'ha imparato dalla TV. Gli altri la guardano con compassione se non con obbrobio, ma solo lei è capace di capire cose mai dette e di fare le domande che nessuno ti ha mai rivolto. Dunque il principe, che come lei non ha mai amato, come potrà resistere a questo INCANTO?!
Il principe è l'unico che ha capito che Daisy non è pazza, ma solo UNICA. Deve salvarla!
Il principe sfortunato rischia la vita pur di riabbracciarla. Perché la vita del principe non è stata aiutata a compiersi dal padre, l'unico altro essere al mondo che può farlo diventare uomo. Il principe rischia di perdere una vita non vissuta, ma sperperata come in un gioco d'azzardo. Il principe ha bisogno dell'aiuto di suo padre per diventare uomo ed essere degno di Daisy...
Daisy non sa nulla, appena legge e scrive, ma sa una sola cosa che tutti noi abbiamo dimenticato: l'amore esiste ed è per sempre.
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giuliadisabbia
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giovedì 31 luglio 2014
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il trionfo dei luoghi comuni
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Onestamente, credo che la vita di un paziente psichiatrico sia già abbastanza dura senza tutta questa infinita serie di commedie "rassicuranti" per i normodotati alla sono-come-tutti-noi. In questo film in maniera particolare i personaggi sono costruiti piuttosto male, tanto da ricordare uno di quei brutti film anni Ottanta in cui lui, lo scapestrato, veniva rimesso in riga dall'amore per lei, la hippy. Aggiungente che la hippy è ricoverata in una clinica di psichiatrica e avete Barefoot. Che aggiungere poi? Ah, sì Lo Scapestrato è incidentalmente multimilionario, ma il padre gli ha tagliato i fondi, come normalmente avviene in qualunque film. L'interpretazione della Wood e del figaccione di Underworld (all'anagrafe Scott Speedman) sono buone, ma certamente non sufficienti a salvare il film, il cui sceneggiatore gode di un solo momento felice negli ultimi dieci minuti della pellicola, ma passa veloce come una stella cadente.
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