Le due vie del destino - The Railway Man

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Un film di Jonathan Teplitzky. Con Colin Firth, Nicole Kidman, Jeremy Irvine, Stellan Skarsgård, Sam Reid.
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Titolo originale The Railway Man. Drammatico, durata 116 min. - Australia, Gran Bretagna 2013. - Koch Media uscita giovedì 11 settembre 2014. MYMONETRO Le due vie del destino - The Railway Man * * 1/2 - - valutazione media: 2,86 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
samanta lunedì 11 gennaio 2021
si può perdonare il proprio carnefice? Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Il soggetto è ricavato dall'autobiografia di Eric Lomax ex ufficiale inflese in cui racconta la sua prigionia in un campo di concentramento giapponese dopo la caduta di Singapore, e il lungo periodo del dopoguerra nel quale visse tormentato dai ricordi. E' opportuno riflettere che i fatti sono veri e che riguardano i crimini commessi dai gipponesi durante la II guerra mondiale che furono notevoli specie nei confronti dei prigionieri e della popolazione civile.
Il film del 2013, inizia in Scozia nel 1980 nel circolo dei veterani di guerra in una cittadina dove si riuniscono gli ex combattenti della II guerra mondiale, tra di essi in disparte c'é Eric Lomax (Colin Firth) appassionato di ferrovie di cui sa tutto compresI gli orari e le coincidenze (in originale il film ha il titolo: The Railway man), tutti sono reduci dalla caduta di Singapore e prigionieri dei giapponesi dal 1942 al 1945, durante i 3 anni di prigionia costretti con un trattamento feroce a costruire la ferrovia (quella de Il ponte sul fiume Kwai) per unire la Thailandia alla Birmania occupate dal Giappone. [+]

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jolly23 martedì 16 settembre 2014
psicologia di guerra Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
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3 stelle per questo film che lascia molto pensare, cosa diventa l'uomo durante la guerra ?! A cosa può arrivare l'uomo se spinto da un ideale più o meno giusto?!  Eric loomax è  un appassionato di treni , che incontra patti una donna bellissima che gli fa scoprire  un minimo di serenità tra i tanti incubi che lo perseguitano! La mente è distrutta, ha visto cose e provato quel dolore inimmaginabile, la prigionia di guerra lo ha segnato. Ma Patti scava nella storia traendo informazioni dal migliore amico  di loomax, anch'esso ex prigioniero di guerra che arriva al suicidio. Il finale è forse leggermente scontato, ma essendo tratto da una storia vera ed avendo i soggetti avuto realemente questo comportamento è più che giustificato è il senso della giustizia lascia riflettere per qualche instante, a mio avviso quello che dovrebbe essere l'elemento essenziale di ogni film. [+]

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flyanto venerdì 26 settembre 2014
solo il perdono e l'amore riescono a superare tutt Valutazione 3 stelle su cinque
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No
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Film in cui si narra di un uomo fortemente tormentato da un passato misterioso che gli impedisce di vivere serenamente la presente quotidianità, anche in compagnia della propria comprensiva ed innamorata moglie. Sarà proprio quest'ultima ad indagare sul misterioso passato del consorte venendo così a scoprire tutte le torture e le violenze che questi dovette subire quando era prigioniero di un contingente giapponese stanziato in Thailandia a dirigere i lavori della costruzione di una ferrovia. Il protagonista riuscirà finalmente alla fine a superare il grosso trauma ma non senza poca sofferenza.

Questa pellicola, che pare racconti un fatto realmente accaduto e che poi il reale protagonista ha riportato in un libreo divenuto un best seller, sebbene nella parte iniziale si presenti come una film banalmente all'insegna del romanticismo, e per giunta anche eccessivo, nel corso della sua proiezione racconta una vicenda di guerra assai interessante che carpisce in crescendo l'interesse dello spettatore che diventa infatti  sempre più curioso di sapere come in realtà si sono svolti i fatti accaduti. [+]

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alexander 1986 mercoledì 18 febbraio 2015
film edificante su dolore e perdono Valutazione 3 stelle su cinque
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Storia vera di Eric Lomax (Colin Firth), reduce dalla seconda guerra mondiale ossessionato dal trauma di un'esperienza di prigionia sotto i giapponesi a Singapore. Grazie all'amore della moglie Patti (Nicole Kidman) e ad alcune circostanze fortunate, troverà la forza di affrontare i suoi fantasmi e di ricominciare a vivere. Tratto dall'autobiografia dello stesso Lomax, pubblicata nel 1995. Avendo già letto questa, constato la superiorità della trasposizione filmica. L'opera del regista australiano Teplitzsky dà infatti quella visione d'insieme sulla storia che non è possibile avere dal resoconto diretto di Lomax. Ciò succede perché nel racconto originale l'autore ha preferito tacere su molti dettagli per una dichiarata (e ingiustificata) questione di pudore personale. [+]

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renatoc. mercoledì 26 aprile 2017
un eccezionale insegnamento morale! Valutazione 5 stelle su cinque
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Raramente la cinematografia anglo/americana fa vedere le brutalità commesse dai Giapponesi durante l'ultima guerra! In genere fanno vedere quelle dei nazisti! Però in questo film viene fatto vedere che i Giapponesi non sterminavano popoli per odio razziale, ma quanto a brutalità nelle torture......Dio ce ne scampi! Ciò che rende importante questo film è che si tratta di fatti realmente accaduti ed il soggetto è preso dall'autobiografia del protagonista! Si vede quale orribile effetto psicologico gli è rimasto anche dopo finita la guerra, ed il conseguente odio verso il torturatore; e quando dai giornali scopre che è vivo, parte immediatamente per il Giappone con l'intento di ucciderlo! Tuttavia quando si trova di fronte a [+]

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antoniopagano giovedì 8 febbraio 2018
una tragedia che opprime il cuore, una storia che Valutazione 5 stelle su cinque
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 Eric Lomax (Colin Firth) è un appassionato di ferrovie che gira la Gran Bretagna in lungo e in largo, naturalmente in treno, alla ricerca di cimeli ferroviari. In treno incontra Patti (Nicole Kidman) e la precoce scintilla che scoppia tra i due mette momentaneamente fuori strada lo spettatore: Eric continua a vivere da decenni l’incubo del campo di prigionia giapponese di Kanchanaburi in Thailandia dove, insieme a decine di migliaia di militari inglesi, è stato internato dopo la caduta di Singapore nel 1942.
I Giapponesi stavano costruendo una linea ferroviaria tra Thailandia e Birmania (415 km) che avrebbe completato il collegamento tra India e Cina. [+]

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gattoquatto sabato 16 ottobre 2021
mal riuscito Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
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The Railway Man è un film che non mi è piaciuto.
La trama sarebbe interessante e ricca di spunti (una vicenda storica di intensa umanità) e nel cast figurano attori importanti.
Ne deriva però un film convenzionale e superficiale, privo di mordente. Le immagini restano sempre concilianti, con una fotografia accademica e inquadrature leziose, come l'apparizione onirica del militare nella radura, di fronte al treno che riporta il protagonista nei luoghi di prigionia.
I personaggi sono ritratti in modo grossolano, senza un vero approfondimento psicologico. Se i modi garbati dell'attore protagonista, Colin Firth, in qualche modo si adattano al suo personaggio, la recitazione di Nicole Kidman è rigida e inespressiva. [+]

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carloalberto lunedì 31 gennaio 2022
retorico, sentimentale e fazioso Valutazione 1 stelle su cinque
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 Un mattone di quasi due ore di Teplitzki. Oltre alla bella fotografia di Garry Phillips e all’interesse che potrebbe suscitare un biopic che traspone cinematograficamente il libro di memorie di un reduce dei campi di prigionia nipponici, Eric Lomax, c’è soltanto la noia, per la lunghezza spasmodica dei tempi in cui si svolge l’azione e l’insofferenza per la solita banale retorica dei buoni sentimenti di cui è intrisa ogni scena.
Il finale, anche se non si fosse letta l’autobiografia di Lomax, è ampiamente prevedibile fin dall’inizio, si legge chiaramente nell’espressione di Colin Firth, che già di per sé ha l’aria del bravo ragazzo e per di più è truccato da timido gentiluomo appassionato di treni e ferrovie, con baffetti e grossi occhiali da intellettuale anni ‘70, un personaggio, insomma, che non farebbe del male nemmeno a una mosca. [+]

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eugen lunedì 15 maggio 2023
opera decisaamente notevole Valutazione 0 stelle su cinque
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"The Railway Man"(JOnathan Teplitzkiy, dal romanzo  autobiografico di Eric Lomax, sceneggiatura di Frank Cotrell Boyce e Andy Paterson, 2013)mostra come un  ex-ufficiale inglese, a suo tempo preso prigioniero dai"Japs", dai militari nippnisi, a suo tempo maltratto, obbligato a cistruire la"Ferrovia della morte", nonostante un matriononio che si prospetta felice, abbia sempre terribili incubi relativi alla sua prigionia e soffra di conseguenti alluicnazioni. Alla fine, anche dopo la morte di un su commilitone, suicida, che ha passato le stesse sofferenze, decide di tornare in THailandia, dove finisce per incotrare e sfidare il suo torturatore, risparmiandolo, dopo un duello invero singolare; torneta' poi da "vincitore riconciliato"sul"luodo dle dleitto"con la moglie, riconciliandosi con il suoNemico "di un tempo,   Grande film, quesot" The Railway Man", che si basa su una storia vera, sceneggiata in modo intelligente, senza tradire lo sprito dell'opera da cui e'tratto,   anzi rispettandolo pienamente, dove la "dialettica drammaturgica"e'sostenuta da due grandi "antagonisti"(Colin Firth e Hiroyki Samada,), ma anche dall'aituante femminile-. [+]

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veritasxxx venerdì 3 ottobre 2014
colin firth e la bambola robot Valutazione 2 stelle su cinque
31%
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Dal titolo mi aspettavo tutt'altro genere di film, qualcosa del tipo "pensionato che viaggia senza meta sulla rete ferroviaria inglese seguendo uno schema geometrico trovato in una mappa disegnata dal padre di cui aveva perso le tracce da bambino che lo porta a fare scoperte inaspettate su di se, sul mondo e sullo stato dell'igiene delle toilettes nei carrozze dei treni". E invece no, c'è Colin Firth che da un po' di tempo a questa parte si è specializzato in ruoli drammatici e tormentati (A single man, Il discorso del re, Devil's knot) e in questa pellicola non fa nulla per uscire da quello stereotipo, c'è Stellan Skarsgård che ultimamente è presente in un film su tre prodotto in Europa (quasi quanto Morgan Freeman nei film americani), e c'è Nicole Kidman, su cui gradirei fare un discorso a parte. [+]

[+] totale disaccordo (di steoneo)
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