herry
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venerdì 2 novembre 2012
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buono
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Il film si vede volentieri anche se l'ho trovato un po' ripetitivo. Virzì ha fatto di meglio. Voglio invece soffermarmi sulla recitazione di questo film e dei film italiani in generale usciti negli ultimi dieci anni almeno. Bravi gli attori nella mimica ma quando parlano si perde almeno la metà di quello che dicono. Biascicano tutti le parole in mezzo ai denti, non hanno tonalità, che urlino, che ridano o piangano hanno sempre lo stesso tono di voce biascicante - sussurrante. E' possibile aprire una scuola di dizione e obbligarli a frequentarla? Altrimenti doppiateli. Penso contribuisca a questo scadente risultato anche la presa diretta che noi italiani non sappiamo assolutamente fare.
Herry
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flavatar
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giovedì 1 novembre 2012
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una megaclip d'autore
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Il film è garbato e divertente. Virzì conferma la sua bravura. La colonna sonora è superba (soprattutto quando le musiche sono di Beethoven). L'happy ending è tanto improbabile quanto un barba finta appiccicata malamente alla faccia. Una mega-video-clip per una cantante molto modesta che tenta di inserirsi nel filone musicale aperto dai Weepies.
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giudest
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martedì 30 ottobre 2012
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in perfetto equilibrio tra commedia e dramma
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Una bella storia dei giorni nostri ottimamente interpretata:
Una storia d'amore che sembra perfetta si scontra con gli imprevisti della vita, ma li supera.
Il film mantiene un perfetto equilibrio delle sue componenti narrative (commedia e dramma) fino alla fine della storia; il finale è quello atteso,sperato, ma per nulla scontato o banale.
Al tutto fa da sfondo una Roma di periferia.
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zoom e controzoom
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lunedì 29 ottobre 2012
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film irriverente ed inutile
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Il film ha avuto il contributo dal Ministero per i beni e le Attività Culturali, nonostante ciò lo giudico irriverente per come propone il tema:
irriverente è la mancanza di ironia o di qualsiasi altro imprinting che non sia la superficialità, con la quale mette al centro di tutto il movimento centripeto del film, il desiderio di maternità di una donna. Tema molto serio questo, ma che potrebbe essere anche presentato con leggerezza, con capace leggerezza, con capace sottile ironia, con capace profondità e mille altri modi, ma che qui viene presentato come sfizio di una donna che non dimostra - se non nell'incosciente momento che decide di passare con una bimba non sua creando angoscia nella madre vera - che non dimostra forte desiderio di maternità, ma nulla altro che la voglia di qualche cosa che non conosce, che non sembra voler conoscere e per nessun sentimento condiviso con il partner se non di quello del "fare un figlio insieme".
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Il film ha avuto il contributo dal Ministero per i beni e le Attività Culturali, nonostante ciò lo giudico irriverente per come propone il tema:
irriverente è la mancanza di ironia o di qualsiasi altro imprinting che non sia la superficialità, con la quale mette al centro di tutto il movimento centripeto del film, il desiderio di maternità di una donna. Tema molto serio questo, ma che potrebbe essere anche presentato con leggerezza, con capace leggerezza, con capace sottile ironia, con capace profondità e mille altri modi, ma che qui viene presentato come sfizio di una donna che non dimostra - se non nell'incosciente momento che decide di passare con una bimba non sua creando angoscia nella madre vera - che non dimostra forte desiderio di maternità, ma nulla altro che la voglia di qualche cosa che non conosce, che non sembra voler conoscere e per nessun sentimento condiviso con il partner se non di quello del "fare un figlio insieme". La gioiosità e la maturità, della coppia finisce lì, la stessa sessualità è tutta proiettatta nel volere questo figlio che non arriva. Il partner, sta all'opposto di Antonia, Guido è un uomo di cultura - cioè, legge tanto, conosce tanto da permettersi di fare citazioni letterarie sulla scia lanciata da e con un luminare - questa sua è l'immagine della "cultura" che ci viene presentata, ma di contro Guido non ha la capacità ne di capire la sua adorata compagna - così ignorante, così leggera, così vivace, così sbandata, così..scazzata -, ne di proporsi in modo da poterla aiutare, ne sa aiutare se stesso nelle varie occasioni che gli capitano, sia al lavoro, sia con i vicini, sia..ovunque. Insomma: è un dotto che oltre al collegamento tra se stesso e le cose che gli piacciono - gli studi di lingue antiche etc etc - è negato per ogni altra cosa. Figura nobilissima dunque, se è questo l'aspetto della cultura più esclusivista e sublime, ma anche qui il sentimento di paternità, scivola via senza lasciare null'altro che il tentativo di accontentare questa libellula che è Antonia. Viene da chiedersi come può una coppia così mal assortita, restare assieme, però il desiderio di un figlio evidentemente deve essere sembrato un collante possibile per la struttura del film. E tutto diventa noioso e prevedibile e trascinato per le lunghe. Anche l'incontro/scontro con i genitori di Antonia - sorpresa sorpresona di Guido che dimostra che con Antonia non ci azzecca proprio in niente - appare buttato lì per aggiungere differenza tra i due - in contrappunto difatti molto più positiva appare la famiglia di Guido, ovviamente -, ma non è costruito in modo sufficiente, hanno vissuto tanti anni assieme i due ragazzi e Guido..cade dal pero quando i due genitori di lei gli si presentano davanti alla receptionist dell'albergo dove lui lavora; l'inserto appare come un qualche cosa di colore - e anche qui scontato - inserito tanto per riempire uno spazio vuoto. Infine è scontata anche la rincorsa del bel cane nero per raggiungere la padrona, gioiosa scelta questa perchè ci mancava tra tanta concettualità o tra tanta pirotecnica fantasia..
E' un film inutile perchè se vuole presentare un contemporaneo modo di essere dei giovani tra i trenta e i quaranta, be' insomma, l'immagine dei giovani superficiali, negativi, fuori dal mondo..la continuano a ripetere tutti e forse è del tutto inutile inventarse una nuova e patinata e così fuori sia dalla realtà che dalla fiaba. Di certo non aiuta dato che esisto giovani del tutto, o mediamente, o almeno un po' più positivi di queste due figurette sostanzialmente insulse per il ruolo che dovrebbero avere in un film, appiccicate assieme per farne un film.
Buoni i panorami, quasi grafici, ben equilibrati nell'inquadratura e carichi di atmosfera e buona anche l'impaginazione dei coatti - vicini e frequentatori dei vari locali dove c'è musica dal vivo e urla e personaggi coloriti.. Personaggi ben disegnati anche se "beceri" oltre misura, e quindi fuori livello per tutto il resto del contesto di registro molto, molto più piatto.
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dafni
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mercoledì 24 ottobre 2012
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un film piacevole che fa pensare
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La storia ruota attorno a Guido ed Antonia, una giovane coppia di innamorati, che desidera più di ogni altra cosa avere un figlio. Lui è un uomo molto colto, che ama studiare e documentarsi ed è un grande esperto di agiografia; lei, invece, è l'artista dei due, ispirata dal proprio genio creativo è autrice delle canzoni che interpreta. Il film racconta con ironia ed estremo realismo la loro quotidianità, ma anche i loro sogni e le loro aspirazioni: Guido, nonostante le sue passioni in ambito umanistico, lavora come custode di notte presso un hotel, mentre Antonia è impiegata presso un autonoleggio.
Entrambi sono legati da un sentimento profondo ed intenso, che li unisce andando oltre le loro differenze di carattere e le difficoltà che ogni giorno devono affrontare: prima di tutto l'estraneità in una Roma "caciarona", nella quale non si identificano, perché in netta antitesi con le loro abitudini e modi di porsi, ma che invade regolarmente la loro quotidianità, ad esempio con l'invadenza dei vicini di casa.
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La storia ruota attorno a Guido ed Antonia, una giovane coppia di innamorati, che desidera più di ogni altra cosa avere un figlio. Lui è un uomo molto colto, che ama studiare e documentarsi ed è un grande esperto di agiografia; lei, invece, è l'artista dei due, ispirata dal proprio genio creativo è autrice delle canzoni che interpreta. Il film racconta con ironia ed estremo realismo la loro quotidianità, ma anche i loro sogni e le loro aspirazioni: Guido, nonostante le sue passioni in ambito umanistico, lavora come custode di notte presso un hotel, mentre Antonia è impiegata presso un autonoleggio.
Entrambi sono legati da un sentimento profondo ed intenso, che li unisce andando oltre le loro differenze di carattere e le difficoltà che ogni giorno devono affrontare: prima di tutto l'estraneità in una Roma "caciarona", nella quale non si identificano, perché in netta antitesi con le loro abitudini e modi di porsi, ma che invade regolarmente la loro quotidianità, ad esempio con l'invadenza dei vicini di casa. A ciò si aggiunge poi la continua ricerca di vedere realizzato il loro più grande sogno, ovvero quello di riuscire finalmente ad avere un bambino, che però sembra non arrivare mai, nonostante le frequenti visite da dottori dalle bizzarre diagnosi e rimedi stressanti.
La grande abilità del regista Virzì sta proprio nel saper rappresentare due personaggi nel loro vivere quotidiano utilizzando grande ironia e un pizzico di umorismo che rende la pellicola molto piacevole e di facile comprensione. Al tempo stesso mette in luce argomenti e problematiche ricorrenti nell'Italia del giorno d'oggi, come il disagio di vivere in una periferia di una grande città, la precarietà sul lavoro, la delusione delle proprie ambizioni e in particolare la difficoltà coronare il proprio desiderio più grande. Una storia d'amore vissuta attraverso momenti di euforia, di complicità, di divertimento, ma anche di sofferenza e dolore che però alla fine rende più unita la coppia.
La colonna sonora svolge un ruolo fondamentale, per i testi che vengono scelti e per la peculiartià di essere stata composta in larga parte da Thony, che interpreta anche il personaggio protagonista di Antonia.
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rodori
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mercoledì 24 ottobre 2012
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visto in 2k
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Parlato in presa diretta pessimo,suono pasticciato.
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tanus78
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mercoledì 24 ottobre 2012
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fresco, si ride e ci si commuove. da vedere.
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Virzì è un lavoratore onesto che sa come tenere in continuo movimento la macchina da presa. Ha ritmo, tira fuori il meglio dai suoi attori e soprattutto ritrae con notevole fedeltà il contemporaneo, senza coloranti da fiction TV. Fa commedie agrodolci, le stesse con le quali gli USA e i multisala ci riempiono la programmazione da sempre, quelle per il classico pubblico "medio", non troppo ricercato, non troppo dozzinale.
Dopo "La prima cosa bella" anche questo gli è riuscito decisamente bene: ottimi e belli gli interpreti e ottima la resa del contesto di una Roma che più cafona e reale non si può.
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Virzì è un lavoratore onesto che sa come tenere in continuo movimento la macchina da presa. Ha ritmo, tira fuori il meglio dai suoi attori e soprattutto ritrae con notevole fedeltà il contemporaneo, senza coloranti da fiction TV. Fa commedie agrodolci, le stesse con le quali gli USA e i multisala ci riempiono la programmazione da sempre, quelle per il classico pubblico "medio", non troppo ricercato, non troppo dozzinale.
Dopo "La prima cosa bella" anche questo gli è riuscito decisamente bene: ottimi e belli gli interpreti e ottima la resa del contesto di una Roma che più cafona e reale non si può. Buona la resa del dramma che vive la coppia protagonista. La storia convince (e un po' commuove), meriterebbe maggior gloria anche e soprattutto commerciale.
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giorgio47
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lunedì 22 ottobre 2012
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un film brutto
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Questa non è una recensione ma solamente due righe che possono essere utili a chi deve andare a vedere il film.Mi sono annoiato, anzi indispettito nel vedere un film insulso e con tutti personaggi al limite della macchietta; niente di comico o simpatico, nemmeno un sorriso, salvo l'ultima scena, quella a film finito, che mi è piaciuta. Sono arrivato al punto che quando il coatto del locale da un pugno al protagonista, nonostante aborro la violenza, sono stato dalla sua parte. Uno può essere romantico con la sua donna, non con il bigliettaio del tram, con il bigliettaio devi essere educato! Comunque è un film a basso costo, ma anche con poche idee e confuse.
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Questa non è una recensione ma solamente due righe che possono essere utili a chi deve andare a vedere il film.Mi sono annoiato, anzi indispettito nel vedere un film insulso e con tutti personaggi al limite della macchietta; niente di comico o simpatico, nemmeno un sorriso, salvo l'ultima scena, quella a film finito, che mi è piaciuta. Sono arrivato al punto che quando il coatto del locale da un pugno al protagonista, nonostante aborro la violenza, sono stato dalla sua parte. Uno può essere romantico con la sua donna, non con il bigliettaio del tram, con il bigliettaio devi essere educato! Comunque è un film a basso costo, ma anche con poche idee e confuse. Peccato! Virzì, anche se con qualche riserva, mi era sempre piaciuto!
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tristano
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domenica 21 ottobre 2012
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realtà divertente e...
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Una commedia originale e divertente mancava da qualche mese o forse piu' .
La recitazione nostrana di tutti gli attori , ognuno con i propri accenti e le proprie sfumature ,
arricchiscono il lungometraggio e fanno in modo di strappare piu' di un sorriso.
Gli argomenti trattati , specie la volontà di rimanere incinta della protagonista , tengono lo spettatore attento , allontanandolo dallo
stereotipo di commedia italiana frivola. Consigliato a tutti coloro vogliano passare una serata divertente senza cadere nel trash o nelle banalità
dell'ormai cinema italiano.
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