giulianauta
|
giovedì 11 ottobre 2012
|
...mi aspettavo qualcosa di più...
|
|
|
|
...ottime le musiche, specie quella di apertura: la Pastorale di Beethoven, ottime anche le citazioni colte e insuperabile l'amore per la lettura e per la cultura classica che traspare dal protagonista. Ottime le inquadrature (le prime) su Roma partendo dalla Sinagoga. Da un inizio vivace si snoda una vicenda semplice in apparenza: il desiderio di maternità, ma il troppo insistere su queste note rende la storia monotona e il ritmo lento. Eccessiva la protagonista nel suo essere a tutti i costi alternativa e mai sicura di sè. Stereotipi gli amici di cui si circonda. Troppo per benino il protagonista, il buono ad oltranza, colui che sopporta di tutto e di più, per quieto vivere e per amore.
Macchiette i due genitori siciliani(di lei).
[+]
...ottime le musiche, specie quella di apertura: la Pastorale di Beethoven, ottime anche le citazioni colte e insuperabile l'amore per la lettura e per la cultura classica che traspare dal protagonista. Ottime le inquadrature (le prime) su Roma partendo dalla Sinagoga. Da un inizio vivace si snoda una vicenda semplice in apparenza: il desiderio di maternità, ma il troppo insistere su queste note rende la storia monotona e il ritmo lento. Eccessiva la protagonista nel suo essere a tutti i costi alternativa e mai sicura di sè. Stereotipi gli amici di cui si circonda. Troppo per benino il protagonista, il buono ad oltranza, colui che sopporta di tutto e di più, per quieto vivere e per amore.
Macchiette i due genitori siciliani(di lei). Simpatici, ma un po' approssimativi nel loro appari e fuggi (peccato!) i parenti toscani(di lui). Commovente la scena di Rivolta, il cane che segue l'autobus dei protagonisti.Scontate le nozze siciliane e il ritorno all'ovile della "figliol prodiga".
Inaspettato il finale-flash back che dovrebbe essere l'inizio del film...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giulianauta »
[ - ] lascia un commento a giulianauta »
|
|
d'accordo? |
|
candreva
|
giovedì 11 ottobre 2012
|
virzì è caduto !
|
|
|
|
Virzì, un altro film così e....meglio no. Ti deve aver fatto male l'aria di Roma, torna a Livorno, dammi retta.
|
|
[+] lascia un commento a candreva »
[ - ] lascia un commento a candreva »
|
|
d'accordo? |
|
pier71
|
giovedì 11 ottobre 2012
|
pretestuoso e sciapo: pollice verso
|
|
|
|
Cosa spinge registi cinquantenni a raccontare dei "nuovi giovani"? Come Francesca Comencini ora anche Paolo Virzì affronta questa landa a lui sconosciuta, e purtroppo si vede e si sente. I giovani non sono decisamente così!! Forse sono molto peggio o molto meglio, ma non è questo: salta subito agli occhi che la baracca scricchiola nel buio dalle prime scene. Il goffo personaggio del protagonista (tale Marinelli) risulta ritagliato macchiettisticamente con l'accetta. Certo l'attore(?) non aiuta: negato nelle scene con pretesa comica e patetico in quelle dolci. La ragazza è insostenibile nel suo siciliano biascicato e sciatto: non si capisce una parola! Insomma come si può pretendere di far affezionare il pubblico a due amebe di un insulso totale? E poi lei che suona nei locali e non è capita, lui che fa l'esame dello sperma e non sa masturbarsi quando dalla faccia si evoince che non fa altro dalla mattina lla sera.
[+]
Cosa spinge registi cinquantenni a raccontare dei "nuovi giovani"? Come Francesca Comencini ora anche Paolo Virzì affronta questa landa a lui sconosciuta, e purtroppo si vede e si sente. I giovani non sono decisamente così!! Forse sono molto peggio o molto meglio, ma non è questo: salta subito agli occhi che la baracca scricchiola nel buio dalle prime scene. Il goffo personaggio del protagonista (tale Marinelli) risulta ritagliato macchiettisticamente con l'accetta. Certo l'attore(?) non aiuta: negato nelle scene con pretesa comica e patetico in quelle dolci. La ragazza è insostenibile nel suo siciliano biascicato e sciatto: non si capisce una parola! Insomma come si può pretendere di far affezionare il pubblico a due amebe di un insulso totale? E poi lei che suona nei locali e non è capita, lui che fa l'esame dello sperma e non sa masturbarsi quando dalla faccia si evoince che non fa altro dalla mattina lla sera... Sembrava di assistere a un film di Brizzi, tutta fuffa e dozzina: bastaaaa!!!!! Caro Virzì ti stimiamo e ti saremo sempre grati per delle pellicole come Baci e Abbracci, ma torna presto sul tuo seminato, racconta quello che conosci senza pretendere di capire l'insondabile, come una nuova generazione. Dai su, uno svarione capita - non a tutti - ma a tanti!!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pier71 »
[ - ] lascia un commento a pier71 »
|
|
d'accordo? |
|
meursault
|
giovedì 11 ottobre 2012
|
dùcamereecucina
|
|
|
|
Pare che in Virzì la vocazione provinciale sia inesauribile. Un film semplicemente disonesto. Impossibilitato a raccontare la realtà della periferia e del precariato come necessiterebbero questi tempi disperati, Virzì si limita a ritrarre due figurine posticce e francescane (in Italia pura avanguardia) che tra tanti problemi mondiali (sottolineo mondiali) hanno il bisogno compulsivo di procreare. La volgarità degli altri è sempre alle spalle dei personaggi ma non riesce a permeare la loro condizione di autismo sentimentale. Non c'è valore nella loro resistenza solo narcisismo di stampo religioso e autoflagellazione. Il "colto" della situazione non esce dallo schematismo del suo campo d'azione, mentre la figura femminile è mediamente isterica, il tutto mozzato dal respiro corto dell'innovazione che manca, dell'ispirazione che latita e della vecchiaia autoriale che incombe.
[+]
Pare che in Virzì la vocazione provinciale sia inesauribile. Un film semplicemente disonesto. Impossibilitato a raccontare la realtà della periferia e del precariato come necessiterebbero questi tempi disperati, Virzì si limita a ritrarre due figurine posticce e francescane (in Italia pura avanguardia) che tra tanti problemi mondiali (sottolineo mondiali) hanno il bisogno compulsivo di procreare. La volgarità degli altri è sempre alle spalle dei personaggi ma non riesce a permeare la loro condizione di autismo sentimentale. Non c'è valore nella loro resistenza solo narcisismo di stampo religioso e autoflagellazione. Il "colto" della situazione non esce dallo schematismo del suo campo d'azione, mentre la figura femminile è mediamente isterica, il tutto mozzato dal respiro corto dell'innovazione che manca, dell'ispirazione che latita e della vecchiaia autoriale che incombe. Già La prima cosa bella era un film piccino ed assolutorio, questo addirittura lo doppia riuscendo nel salto di rendere esponenziale la nostra mal vita. Italia al cubo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a meursault »
[ - ] lascia un commento a meursault »
|
|
d'accordo? |
|
simona tudisco
|
giovedì 11 ottobre 2012
|
tutti i santi giorni, un racconto fatto con amore.
|
|
|
|
Ha ragione Paolo Virzì quando dice che oggi non è facile parlare d’amore in modo realistico e non melenso. Allo stesso tempo è difficile parlare in modo non melenso di un film che parla d’amore.Quello che serve,in generale,è l’equilibrio, esattamente come nelle vere storie d’amore.Partiamo da paio di ‘annotazioni tecniche’: il film di Virzì si intitola “Tutti i santi giorni,sarà nelle sale da giovedì 11 Ottobre,e prende spunto dal romanzo ‘La Generazione’ di Simone Lenzi.La trama è piuttosto semplice: c’è lui,genio tenerissimo che lavora di notte e c’è lei, genio sregolato, che lavora di giorno e ogni tanto canta.Le loro giornate iniziano allo stesso modo tutte le mattine: caffè,una storia sui santi e poi amore alla ricerca,non soltanto dell’altro,ma anche di un figlio che deve ancora decidere se arrivare o meno.
[+]
Ha ragione Paolo Virzì quando dice che oggi non è facile parlare d’amore in modo realistico e non melenso. Allo stesso tempo è difficile parlare in modo non melenso di un film che parla d’amore.Quello che serve,in generale,è l’equilibrio, esattamente come nelle vere storie d’amore.Partiamo da paio di ‘annotazioni tecniche’: il film di Virzì si intitola “Tutti i santi giorni,sarà nelle sale da giovedì 11 Ottobre,e prende spunto dal romanzo ‘La Generazione’ di Simone Lenzi.La trama è piuttosto semplice: c’è lui,genio tenerissimo che lavora di notte e c’è lei, genio sregolato, che lavora di giorno e ogni tanto canta.Le loro giornate iniziano allo stesso modo tutte le mattine: caffè,una storia sui santi e poi amore alla ricerca,non soltanto dell’altro,ma anche di un figlio che deve ancora decidere se arrivare o meno.Il film racconta in modo credibile, vero, la realtà di un legame affettivo; l’esistenza di quel quotidiano che alcuni definiscono con orrore ‘routine’ ma che in realtà è la base di un rapporto a due.I caffè portati a letto, le speranze deluse, le rinunce senza rimpianti,i piatti da lavare,i cessi da pulire e lo sforzo di capirsi,sono il cartellino da timbrare di chi,‘tutti i santi giorni,sceglie di dividere la vita con la persona che si ama.Fuori può esserci anche una società che va a rotoli ma non sarà questo a fermare un ‘amore puro’ che approfitta degli attimi ripetuti giorno dopo giorno per diventare più forte.Ogni colpo che arriva dall’esterno è una minaccia che può mettere a repentaglio l’equilibrio raggiunto.Per rimanere in piedi i movimenti devono essere delicati ma decisi e Guido(Luca Marinelli)con la sua ferma dolcezza tiene a bada l’irruenza di Antonia e l’imprevedibilità delle cose.Tutti i segni che lo identificano come i suoi occhiali di metallo sottile o la poca ambizione, nascondono la sua vera forza che si mostra soltanto lì dove è realmente necessario, nella difesa del legame con la propria donna.La forza del film è quella di riuscire a raccontare una verità così complessa, come quella di un legame a due,in modo asciutto restituendo agli spettatori un tale livello di intimità con i personaggi da aver la sensazione di essere lì seduti sul divanetto a due posti della loro cucina, come dei vicini di casa un po’ impiccioni ma affezionati.I due protagonisti sono talmente veri che, lontano dagli stereotipi cinematografici,non hanno bisogno di dirsi tutto.Il loro rapporto è fatto di sguardi, sorridi, dialoghi brevi ma ricchi e ironici.A tratti vi sembrerà di essere esattamente come Guido e Antonia, a volte vi augurerete di diventare come loro.Invidierete la capacità che hanno di appoggiarsi l’un l’altro oppure vi renderete conto che la vostra è una bellissima storia d’amore.
Ovviamente vi consiglio di andare a vedere il film,e vi consiglio di andare in sala, perché la visione collettiva vi farà godere meglio delle scene in cui si ride, e si ride tanto, ma anche di quelle in cui vi verrà da piangere. Virzì ci ha abituati da sempre a questo balletto di emozioni; si piange, si ride, si ride ancora e poi si prende il fazzoletto e si offre anche al vicino di poltrona. E poi, importantissimo, segnatevi il nome della protagonista femminile, Federica Caiozzo in arte Thony. Espressioni e sorrisi di una intensità difficili da descrivere, una presenza che riempie lo schermo e una voce unica che potrete ascoltate per tutto il film, sue infatti le canzoni della colonna sonora.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a simona tudisco »
[ - ] lascia un commento a simona tudisco »
|
|
d'accordo? |
|
ppibiri
|
martedì 9 ottobre 2012
|
sorpreso!
|
|
|
|
Devo dire di essere stato piacevolmente colpito da questo film.Lo spirito con il quale mi sono recato all’anteprima non era dei migliori.Mi aspettavo,non so perchè…,il solito film italiano melodrammatico.Per fortuna cosi’ non è stato!Il film mi è piaciuto tantissimo,la trama ok era quella e si sapeva,ma il modo di Virzi’ di esporre le storie è unica e non saprei come spiegarlo, ha un nonsochè magico.L’unica cosa è vedere il film,non mi viene in mente altro da dire se non che a mio parere ci vorrebbero tanti di questi film per risanare e risollevare il cinema italiano!
|
|
[+] lascia un commento a ppibiri »
[ - ] lascia un commento a ppibiri »
|
|
d'accordo? |
|
sbergo
|
martedì 9 ottobre 2012
|
tutti i santi giorni
|
|
|
|
ho visto questo film in anteprima e devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Divertente e commovente alla stesso tempo.
|
|
[+] lascia un commento a sbergo »
[ - ] lascia un commento a sbergo »
|
|
d'accordo? |
|
serenasottini
|
sabato 6 ottobre 2012
|
tanta ironia e molto sentimento
|
|
|
|
"Tutti i santi giorni
Visto..."Tutti i santi giorni"...Virzì style ...Non comicità spinta ma tanta ironia e molto sentimento.
Una città' immensa, caotica...una coppia come tante lei lavora in un'agenzia di noleggio autovetture di giorno, lui lavora di notte ...pur incontrandosi poco si amano cosi' tanto da volere un figlio da crescere insieme...
Inizia la paradossale e a tratti comica storia di Guido detto Guidopedia per il suo esser colto (cosi' colto che sembra un alieno a Roma) in una città' fatta di aho', azi',amo',aci' compresi i vicini.
[+]
"Tutti i santi giorni
Visto..."Tutti i santi giorni"...Virzì style ...Non comicità spinta ma tanta ironia e molto sentimento.
Una città' immensa, caotica...una coppia come tante lei lavora in un'agenzia di noleggio autovetture di giorno, lui lavora di notte ...pur incontrandosi poco si amano cosi' tanto da volere un figlio da crescere insieme...
Inizia la paradossale e a tratti comica storia di Guido detto Guidopedia per il suo esser colto (cosi' colto che sembra un alieno a Roma) in una città' fatta di aho', azi',amo',aci' compresi i vicini...
In una metropoli si racconta la storia di una coppia alle prese con l'ignoranza, le preoccupazioni unite a fobie e le gioie dell'attesa nella speranza dell'arrivo di un figlio.
E Virzi'affresca ogni scena con facce, volti recitanti che (come accadeva nella commedia italiana del passato) riempiono la scena tra sorriso ed emozione come il ginecologo (Franco Gargia troppo forte) oppure riproponendo cavalli di battaglia come Lele Vannoli che in sala conquista con una battuta ("a Guido ci hai messo 12 minuti compreso l'ascensore") la risata più forte del film o utilizzando anche suoi colleghi nella parte di un ex (Giovanni La Parola), con i due genitori di Thony (non le solite facce finalmente) e poi Roma e le musiche che fanno sempre da protagonisti ineguagliabili in tutti i film.
I toni sono volutamente pacati due persone con un passato che la vita di coppia cambia (in questo caso in meglio)contrapposti ad una generazione che non sa parlare ma sbraita e dentro c'e' tutto come l'artista che va ad esibirsi mentre gli altri ti ignorano, coppie che convivono sognando un figlio ma che tengono a precisare che non sono sposati, mariti menefreghisti e mogli svampite che capiscono troppo tardi di aver sbagliato compagno perche' il fico poi alla fine diventa solo ingombrante se non ha cervello e non sa comportarsi, persone invece colte che sembrano alieni in una societa' che si stufa di ascoltare chiunque perche' anche dialogare sembra una perdita di tempo.
Un film per raccontare la nostra societa' che sta creando un enorme divario tra chi strilla,si lamenta e chi cerca di vivere bene tollerando tutti ma non sopportando la maleducazione in aumento.
Un film non adrenalinico ma come ha sempre detto Virzi' al 3D l'Italia deve rispondere con una quarta "D"imensione quella dell'emozione e il film cresce con un bel finale inaspettato, per un film italiano
Voto 7 (per chi ama lo stile tagliente di Virzi' e vuole emozionarsi al cinema)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a serenasottini »
[ - ] lascia un commento a serenasottini »
|
|
d'accordo? |
|
serenasottini
|
sabato 6 ottobre 2012
|
tanta ironia e molto sentiment
|
|
|
|
"Tutti i santi giorni
Visto..."Tutti i santi giorni"...Virzì style ...Non comicità spinta ma tanta ironia e molto sentimento.
In una metropoli si racconta la storia di una coppia alle prese con l'ignoranza, le preoccupazioni unite a fobie e le gioie dell'attesa nella speranza dell'arrivo di un figlio.
E Virzi'affresca ogni scena con facce, volti recitanti che (come accadeva nella commedia italiana del passato) riempiono la scena tra sorriso ed emozione come il ginecologo (Franco Gargia troppo forte) oppure riproponendo cavalli di battaglia come Lele Vannoli che in sala conquista con una battuta ("a Guido ci hai messo 12 minuti compreso l'ascensore") la risata più forte del film o utilizzando anche suoi colleghi nella parte di un ex (Giovanni La Parola), con i due genitori di Thony (non le solite facce finalmente) e poi Roma e le musiche che fanno sempre da protagonisti ineguagliabili in tutti i film.
[+]
"Tutti i santi giorni
Visto..."Tutti i santi giorni"...Virzì style ...Non comicità spinta ma tanta ironia e molto sentimento.
In una metropoli si racconta la storia di una coppia alle prese con l'ignoranza, le preoccupazioni unite a fobie e le gioie dell'attesa nella speranza dell'arrivo di un figlio.
E Virzi'affresca ogni scena con facce, volti recitanti che (come accadeva nella commedia italiana del passato) riempiono la scena tra sorriso ed emozione come il ginecologo (Franco Gargia troppo forte) oppure riproponendo cavalli di battaglia come Lele Vannoli che in sala conquista con una battuta ("a Guido ci hai messo 12 minuti compreso l'ascensore") la risata più forte del film o utilizzando anche suoi colleghi nella parte di un ex (Giovanni La Parola), con i due genitori di Thony (non le solite facce finalmente) e poi Roma e le musiche che fanno sempre da protagonisti ineguagliabili in tutti i film.
Una storia non romanocentrica perche' la capitale non e' la citta' che si racconta nelle fiction melense per vecchiette che si addormentano davanti la tv e per i nipotini deliranti che credono che il talento sia quello dei talent show ma e' fatta di gente che lavora, che si sposta (in tram,in metro) ognuna con le loro storie.
Un film per raccontare la nostra societa' che sta creando un enorme divario tra chi strilla,si lamenta e chi cerca di vivere bene tollerando tutti ma non sopportando la maleducazione in aumento.
Un film non adrenalinico ma come ha sempre detto Virzi' al 3D l'Italia deve rispondere con una quarta "D"imensione quella dell'emozione e il film cresce con un bel finale inaspettato, per un film italiano
Voto 7 (per chi ama lo stile tagliente di Virzi' e vuole emozionarsi al cinema)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a serenasottini »
[ - ] lascia un commento a serenasottini »
|
|
d'accordo? |
|
hermes
|
sabato 6 ottobre 2012
|
finto.
|
|
|
|
Un film finto. Vorresti solo crivellare di colpi questi due personaggi incapaci di dire una sola frase che si accosti alla realtà. Pallido e supponente.
|
|
[+] lascia un commento a hermes »
[ - ] lascia un commento a hermes »
|
|
d'accordo? |
|
|