bottediferro
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mercoledì 12 settembre 2012
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un nuovo inizio
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non era facile sostituire Bourne, non era facile reggere il confronto con il precedessore....
Tony Gilroy sceneggiatore dei 3 film precedenti, questa volta passa alla regia, non era facile eguagliare Paul Greengrass ma riesce con ottimi risultati a portare sul grande schermo un spystory travolgente...
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djlova
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mercoledì 12 settembre 2012
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aridatece jason bourne
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Quei 35 minuti in più di pellicola sono davvero di troppo. Non solo rendono il film troppo lungo ma soprattutto lo rovinano brutalmente. Fino all'arrivo a Manila della coppia Renner-Weisz, infatti, il tentativo disperato di reggere il successo di Bourne pur senza Bourne (l'han dovuto persino mettere nel titolo per non perdersi l'appeal) galleggiava abbastanza: Buona la regia, storia forzata ma interessante, discreto il ritmo. Poi, purtroppo, han deciso di oltrepassare le due ore e hanno affogato tutto: americanate impossibili (oltre il lecito consentito), solito inseguimento on the road, copiato (male) dai precedenti episodi, personaggi inutili (il superman thailandese degno del peggior Terminator anni 90).
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Quei 35 minuti in più di pellicola sono davvero di troppo. Non solo rendono il film troppo lungo ma soprattutto lo rovinano brutalmente. Fino all'arrivo a Manila della coppia Renner-Weisz, infatti, il tentativo disperato di reggere il successo di Bourne pur senza Bourne (l'han dovuto persino mettere nel titolo per non perdersi l'appeal) galleggiava abbastanza: Buona la regia, storia forzata ma interessante, discreto il ritmo. Poi, purtroppo, han deciso di oltrepassare le due ore e hanno affogato tutto: americanate impossibili (oltre il lecito consentito), solito inseguimento on the road, copiato (male) dai precedenti episodi, personaggi inutili (il superman thailandese degno del peggior Terminator anni 90). Per quasi due ore erano riusciti (quasi) ad alleviare l'assenza di Bourne, poi hanno portato a galla tutti i limiti di questo nuovo sequel: Renner non è Damon e la fantasia è finita da un pezzo. All'uscita della sala rimane un solo pensiero: ridateci Bourne, che è meglio.
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chicco#32
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martedì 11 settembre 2012
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da dimenticare
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film noioso, piatto e pieno zeppo di americanate...non riesce a ricreare il clima dei precedenti capitoli, e cade troppo spesso nello scontato/prevedibile....scene di azione degne di un telefilm televisivo....peccato, ero un fan della serie....
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tiamaster
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martedì 11 settembre 2012
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tirato per le lunghe e distaccato dalla prima saga
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Veramente deludente.L'inizio della nuova saga di Bourne è di quanto più piatto e ovvio si poteva creare,per non dire noioso,monotono e ripetitivo.Gli attori sono piuttosto sottotono (tranne il grande Norton,ma lo si capisce di più nella versione in lingua originale, versione in cui ho visto il film), l'azione c'è ma ricorda troppo Fast and Furios (guarda inseguimento finale, lungo e palloso), non come quella adrenalinica e originale della trilogia di Damon. Non c'è che dire:un deludentissimo "secondo inizio".Purtroppo ne faranno sicuramente un altro....speriamo che torni Damon,per lo meno......
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marcocremona
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martedì 11 settembre 2012
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un film inutile. i miei soldi buttati.
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A me il film non è proprio piaciuto. Sapete dirmi che c'entra la sequenza iniziale fra i ghiacci che fa tanto Erica Bana in Hanna? E il tipo che improvvisamente e senza ragione va giù di testa e uccide tutti manco fossimo nel traffico in un giorno di ordinaria follia... Infine non so quanto guadagna una ricercatrice americana ma la gigantesca villa diroccata immersa in una gelida foresta piena di cunicoli, e botole fa tanto horror movie. Per fortuna il regista si ricorda di essere in una spystory ed ecco che in quattro e quattr'otto abbiamo documenti falsi, nuove identità, un sacco di soldi, un viaggio intercontinentale e virus nuovi di pacca creati mescolando un paio di provette trovate in frigo.
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A me il film non è proprio piaciuto. Sapete dirmi che c'entra la sequenza iniziale fra i ghiacci che fa tanto Erica Bana in Hanna? E il tipo che improvvisamente e senza ragione va giù di testa e uccide tutti manco fossimo nel traffico in un giorno di ordinaria follia... Infine non so quanto guadagna una ricercatrice americana ma la gigantesca villa diroccata immersa in una gelida foresta piena di cunicoli, e botole fa tanto horror movie. Per fortuna il regista si ricorda di essere in una spystory ed ecco che in quattro e quattr'otto abbiamo documenti falsi, nuove identità, un sacco di soldi, un viaggio intercontinentale e virus nuovi di pacca creati mescolando un paio di provette trovate in frigo. Nemmeno le sequente di streetJump fra le solite baracche si salvano (perchè ci fanno vedere sempre le stesse cose...). Cigliegina sulla torta? L'arrivo improvviso quanto inutile di un nuovo Terminator (sigh!). Meglio uscire prima dei titoli di cosa... non si sa mai che arrivi pure Jack Sparrow.
La cosa più triste è che si prendono molto sul serio. Almeno ne I Mercenari c'era molta ironia e voglia di prendersi in giro. Qui pure quel gran paio d'occhi azzurri di Renner si spengono su una faccia troppo abbronzata e sempre sudaticcia.
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[+] esiste anche il dialogo nelle spisory vere..
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bigboa10
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martedì 11 settembre 2012
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un film d'azione, ma essa dov'è ?
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Il film è stato veramente mediocre se non insufficentemente pessimo, soldi spesi malissimo. Capisco la difficoltà che c'è a creare una nuova storia in collegamento ad un mitica trilogia che ha lasciato il segno, ma il regista d'altronde dovrebbe imparare anche a rispettare anche il genere del film ed i canoni che ne derivano. In tutto il film ho visto più o meno tre o quattro scene, se non sono fin troppo eccessivo, che possiamo definire "d' azione". Quindi se ero andato al cinema per vedere un film che doveva se non altro, non dico essere staordinario come i tre precedenti, ma almeno ottenere almeno la metà della fama e suscitare almeno una parte dell' entusiamo che ti dava la precedente trilogia.
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Il film è stato veramente mediocre se non insufficentemente pessimo, soldi spesi malissimo. Capisco la difficoltà che c'è a creare una nuova storia in collegamento ad un mitica trilogia che ha lasciato il segno, ma il regista d'altronde dovrebbe imparare anche a rispettare anche il genere del film ed i canoni che ne derivano. In tutto il film ho visto più o meno tre o quattro scene, se non sono fin troppo eccessivo, che possiamo definire "d' azione". Quindi se ero andato al cinema per vedere un film che doveva se non altro, non dico essere staordinario come i tre precedenti, ma almeno ottenere almeno la metà della fama e suscitare almeno una parte dell' entusiamo che ti dava la precedente trilogia. Infine concludo col dire che a me il film, penso si sia capito, non è piaciuto per niente, praticamente la vedo in questo modo: hanno distrutto il mito di Jason Bourne per sostituirlo con il nulla. Spero veramente che faranno un sequel che possa uguagliare la trilogia precedente, non per la storia, ma per la fama che si è riuscita a creare.
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dragonia
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lunedì 10 settembre 2012
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non ce ne è mai stato uno solo
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Io sono un grandissimo fan della saga di Bourne. Penso che rappresenti l'apice qualitativo del cinema d'azione\introspettivo, difficilmente raggiungibile da altri prodotti dello stesso genere per come riesce a mischiare le vicende più fittizie e "commerciali" e un contesto fastidiosamente reale. Tuttavia, sarebbe sbagliato dire che non mi aspettavo un seguito della trilogia, più che altro perché non ho fatto in tempo a vedermi l'ultimo che già circolava in rete il trailer, e non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbe stata un'idea niente male ampliare l'universo di Bourne ed includervi altri programmi, altre vittime delle macchinazioni immorali del governo.
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Io sono un grandissimo fan della saga di Bourne. Penso che rappresenti l'apice qualitativo del cinema d'azione\introspettivo, difficilmente raggiungibile da altri prodotti dello stesso genere per come riesce a mischiare le vicende più fittizie e "commerciali" e un contesto fastidiosamente reale. Tuttavia, sarebbe sbagliato dire che non mi aspettavo un seguito della trilogia, più che altro perché non ho fatto in tempo a vedermi l'ultimo che già circolava in rete il trailer, e non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbe stata un'idea niente male ampliare l'universo di Bourne ed includervi altri programmi, altre vittime delle macchinazioni immorali del governo. Ora, appena tornato dal cinema, posso dire che The Bourne Legacy è esattamente quello che mi aspettavo, niente di meno, niente di più. Sono rimasto estremamente interessato e attento a quello che succedeva, di tanto in tanto c'era anche spazio per una o due scariche di adrenalina...insomma, non sono rimasto deluso. In effetti, per il team tecnico capeggiato da Tony Gilroy non deve essere stato facile affastellare una storia che potesse catturare il pubblico senza far porre a un confuso protagonista la domanda "Chi sono?", e fra i tanti aspetti di questa pellicola, la storia e la trama sono i più interessanti per come sono stati ideati e sviluppati: l'idea alla base del progetto, cioè il potenziamento fisico-mentale e al contempo il deterioramento del lato emotivo degli agenti tramite l'uso costante di misteriose pasticche è esposta abbastanza bene da poter suonare credibile. Anche il ritmo e le scene d'azione rappresentano dei punti a favore, con il primo che nella parte iniziale è piuttosto disteso, aumentanto a mano a mano che si giunge al finale, e le seconde frenetiche e serrate quanto bastano (notevole l'inseguimento finale in moto). L'unico aspetto che penalizza lievemente la pellicola sono i dialoghi, almeno nella prima parte: non che siano scritti male, ma nel tentativo di non farli suonare banali o innaturali rischiano di farci capire piuttosto poco a uno spettatore poco attento, per quanto riesca ad afferrare il succo della faccenda. Però, nonostante il difetto appena citato, il film risulta davvero di ottima fattura, in grado di tenere alta l'attenzione grazie anche ad interpretazioni idonee da parte del cast. Personalmente, mi sono davvero divertito.
PS: Ma chi si aspetta un film d'azione, come può dire che un inseguimento in moto sia noioso? E come fanno a non menzionare la sparatoria a metà film? Inoltre, per loro informazione, le parti dialogate sono inserite per spiegare la storia, non per sfizio.
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(di grisarobe)
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alberto cosenza
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lunedì 10 settembre 2012
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e' solo l inizio.....
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Anni e anni di attesa per gli appassionati della trilogia storica di Jason Bourne targata Matt Damon per questo film, scritto e stavolta anche diretto da colui che ha sempre sceneggiato gli altri tre (Tony Gilroy). Non era assolutamente facile riuscire a trovare un modo per legare una storia praticamente finita con una del tutto nuova, con un nuovo personaggio, una nuova identità... Eppure il veterano Tony non ha sbagliato niente.. Aaron Cross non è Jason Bourne, e nn mi riferisco certo al nome.. Qui l identità si conosce bene, non c è nulla da scoprire.. Un identità letteralmente "creata" dal governo, attraverso uso di medicinali per il potenziamento fisico e intellettivo, e che Aaron cercherà in tutti i modi di scrollarsi di dosso.
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Anni e anni di attesa per gli appassionati della trilogia storica di Jason Bourne targata Matt Damon per questo film, scritto e stavolta anche diretto da colui che ha sempre sceneggiato gli altri tre (Tony Gilroy). Non era assolutamente facile riuscire a trovare un modo per legare una storia praticamente finita con una del tutto nuova, con un nuovo personaggio, una nuova identità... Eppure il veterano Tony non ha sbagliato niente.. Aaron Cross non è Jason Bourne, e nn mi riferisco certo al nome.. Qui l identità si conosce bene, non c è nulla da scoprire.. Un identità letteralmente "creata" dal governo, attraverso uso di medicinali per il potenziamento fisico e intellettivo, e che Aaron cercherà in tutti i modi di scrollarsi di dosso.. Lui, decisamente più umano ed emotivo del collega predecessore, non vuole essere considerato un numero tra i tanti, non vuole che dei medicinali modifichino la sua persona per essere controllato a piacimento da altri sopra di lui.. E dopo le grosse falle scoperte in questi vari "programmi" segreti a partire dal caso Bourne, il governo decide di smantellare e di resettare tutto, eliminando tutte le pedine. Il protagonista non va più alla ricerca della sua identità, ma va soltanto alla ricerca di una vita normale.. Questa come dice il titolo è "l' eredità di Bourne", non è il suo proseguimento.. Ed è una cosa da mettere bene in chiaro per i vari tifosi Bourniani.. Jeremy Renner si è calato perfettamente nella parte ed è piaciuto, la co-protagonista dottoressa Rachel Weisz svolge un ruolo pressochè fondamentale e lo fa anche bene, regia e sceneggiatura da ormai veterano per Tony Gilroy, con meno azione e meno scene al cardiopalma, ma con tanta carne al fuoco in più, che secondo me sarà cotta e pronta da assaggiare soltanto dal prossimo capitolo.. Ora il personaggio è nato, l abbiamo conosciuto, adesso facciamolo crescere....
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[+] concordo!
(di antonio montefalcone)
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mauro2067
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lunedì 10 settembre 2012
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mediocre
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Decisamente minore e mediocre rispetto ai tre precedenti della saga di Bourne. La regia di Tony Gilroy non è all'altezza della storia. Il film è troppo veloce e poco esplicativo ma mai incalzante e non si avverte quel clima asfissiante della caccia all'uomo che tanto era ben reso anche dalla recitazione di Matt Damon e da chi recitava nei ruoli dei personaggi che lo inseguivano. In questo film chi lavora per il governo sembra un povero imbecille impreparato. Se ci deve essere un seguito che venga richiamato il vecchio cast.
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birbo
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lunedì 10 settembre 2012
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( jason ) bourne ?
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Film sufficente, buona trama e on le scene spettacolari tipiche della saga Bourne, ma cambiare Matt Damon nella saga Bourne sarebbe stato come cambiare Leslie Nielsen al posto di Peter Falk con nel ruolo del Tenente Colombo
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