|
|
gianleo67
|
giovedì 21 marzo 2013
|
amnesia retrograda di una spia dormiente
|
|
|
|
Botanico americano specializzato in biotecnologie con bionda moglie al seguito, sbarca a Berlino per presenziare ad una conferenza sul tema, invitato da un ricercatore tedesco impegnato in uno studio innovativo in campo alimentare. Coinvolto in un terribile incidente mentre fa ritorno in aereoporto per recuperare una valigetta smarrita, si risveglia in ospedale dopo quattro giorni di coma in preda ad una forte amnesia; come se non bastasse la moglie non lo riconosce e soprattutto un impostore sembra aver preso il suo posto.
Il catalano Jaume Collet-Serra mette in campo una portentosa macchina organizzativa e produttiva per proporci questo iperrealistico thriller psicologico che sembra ripercorrere le orme del Polanskiano 'Frantic' nella vicenda di uno stimato professore americano in trasferta europea (quella volta era Parigi) braccato, in una città straniera e straniante, da una misteriosa macchinazione kafkiana ad opera di una misteriosa organizzazione (terroristica? spionistica? malavitosa?) che sembra averlo preso di mira per ragioni sconosciute.
[+]
Botanico americano specializzato in biotecnologie con bionda moglie al seguito, sbarca a Berlino per presenziare ad una conferenza sul tema, invitato da un ricercatore tedesco impegnato in uno studio innovativo in campo alimentare. Coinvolto in un terribile incidente mentre fa ritorno in aereoporto per recuperare una valigetta smarrita, si risveglia in ospedale dopo quattro giorni di coma in preda ad una forte amnesia; come se non bastasse la moglie non lo riconosce e soprattutto un impostore sembra aver preso il suo posto.
Il catalano Jaume Collet-Serra mette in campo una portentosa macchina organizzativa e produttiva per proporci questo iperrealistico thriller psicologico che sembra ripercorrere le orme del Polanskiano 'Frantic' nella vicenda di uno stimato professore americano in trasferta europea (quella volta era Parigi) braccato, in una città straniera e straniante, da una misteriosa macchinazione kafkiana ad opera di una misteriosa organizzazione (terroristica? spionistica? malavitosa?) che sembra averlo preso di mira per ragioni sconosciute. Si ripercorre apparentemente cioè, la tematica hitchcockiana dell'uomo solo in fuga dal mondo a lui conosciuto (la moglie,l'amico accademico,la sua infanzia) alla disperata ricerca di una identità che ricomponga il legame con un passato di cui emergono solo pochi, frammentari flashback e legato a filo doppio ad una donna straniera quanto lui (come la Seigner una immigrata dell'Est dagli occhi di ghiaccio e dall'animo gentile) e quanto lui in cerca di una via d'uscita dalla propria condizione di alienazione sociale. In realtà lo schema viene ribaltato nel concitato finale fatto di inseguimenti, disvelamenti, tradimenti e dove la chiave di interpretazione di accadimenti inspiegabili si deve rinvenire nel recupero di una consapevolezza di sè che agita una coscienza scossa e divisa tra il peccato e la redenzione, tra il delitto e l'espiazione, tra l'inganno e il primato di una irriducibile verità. Il giocattolone quindi avrebbe un suo' perchè se non fosse per un meccanismo che procede sulle strade gia' battute di una regia (quella del film e quella nel film) che si affida ad un processo macchinoso di una scrupolosa inverosimiglianza (mai una valigia dimenticata avrebbe prodotto un simile sconvolgimento nei piani del destino) e sulla figura allampanata di un anti-eroe tanto incauto e sprovveduto (un Liam Neeson di rara inespressività) che una sindrome da amnesia retrograda finisce per trasformare nella involontaria parodia di una spia dormiente (o del suo opposto). Apprezzabile la scelta del casting di concedere la scena a due mostri sacri dell'ambiguità e della doppiezza come Bruno Ganz e Frank Langella che duellano (solo dialetticamente) in un finale da fantapolitica dell'immaginario tra nostalgie da cortina di ferro e fantomatiche legioni straniere dell'eversione mercenaria. Tutto troppo complicato per essere divertente, il film guadagna qualche punto nelle scene d'azione (grazie ad un montaggio serrato e iperdinamico) e ne perde altrettanti nella solita retorica di una implacabile nemesi che colpisce gi ineffabili rei (tutti invariabilmente uccisi tranne una goffa dinamitarda suicida) e della salvezza che premia i 'giusti' e di buona volontà. Perdere la memoria, a volte, farebbe bene anche agli spettatori.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
onufrio
|
mercoledì 20 marzo 2013
|
intrigo a berlino
|
|
|
|
Il Dottor Martin Harris, un importante botanico, si reca a Berlino con la moglie per un prestigioso convegno; arrivati all'Hotel Martin però sale un taxi per riprendere una valigia lasciata all'aeroporto, destino vuole che sia coinvolto in un brutto incidente, in cui la taxista riuscirà a salvarlo da morte certa. Il dottore dopo 4 giorni di coma si sveglia, si ritrova in ospedale, ma ha perso la memoria, ricorda poche cose: 1-che lui è il Dottor Harris 2-che è a Berlino con la moglie. Una volta tornato all'Hotel queste uniche certezze che egli aveva vengono a mancare, la moglie dice di non conoscere l'uomo in questione, perchè il dottor Harris è un 'altro; da qui ha inzio il fitto mistero che avvolge la storia.
[+]
Il Dottor Martin Harris, un importante botanico, si reca a Berlino con la moglie per un prestigioso convegno; arrivati all'Hotel Martin però sale un taxi per riprendere una valigia lasciata all'aeroporto, destino vuole che sia coinvolto in un brutto incidente, in cui la taxista riuscirà a salvarlo da morte certa. Il dottore dopo 4 giorni di coma si sveglia, si ritrova in ospedale, ma ha perso la memoria, ricorda poche cose: 1-che lui è il Dottor Harris 2-che è a Berlino con la moglie. Una volta tornato all'Hotel queste uniche certezze che egli aveva vengono a mancare, la moglie dice di non conoscere l'uomo in questione, perchè il dottor Harris è un 'altro; da qui ha inzio il fitto mistero che avvolge la storia. Thriller psicologo ben fatto, ricorda appunto Intrigo Internazionale con Cary Grant in un ruolo più o meno simile, il ritmo è ben scandito, la suspence e l'interesse aumentano sempre più fino a quando i ricordi del "dottor Harris" verranno a galla.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
ultimoboyscout
|
lunedì 3 settembre 2012
|
il film è senza identità.
|
|
|
|
L'intrigo nella grigia Berlino non è proprio una novità. Il dottor Liam Neeson, stavolta, vi si trova impigliato appena giunto in città a seguito di un incidente stradale in taxi. Dopo svariati giorni di ricovero, correrà dalla moglie immaginandola fuori di testa per la preoccupazione: invece non solo la scoprirà serenissma ma anche in compagnia di un uomo che ha preso la sua identità e il suo posto. Nessuno gli crede, Polizei compresa, e il buon Neeson comincerà a cozzare contro sorprese disinnescate da decine di film identici e ad essere sbattuto qua e la da inseguimenti depotenziati da altrettante decine di film identici. Il fracasso è costante e ci sono voragini di illogicità clamorose, nonostante d apiù parti si sprechino lodi e accostamenti quantomeno azzardati a Polanski ("Frantic" è decisamente superiore) o si attacchi la solita, ovvia pippa hitchcokiana sull'uomo solo in balia di eventi più grandi di lui.
[+]
L'intrigo nella grigia Berlino non è proprio una novità. Il dottor Liam Neeson, stavolta, vi si trova impigliato appena giunto in città a seguito di un incidente stradale in taxi. Dopo svariati giorni di ricovero, correrà dalla moglie immaginandola fuori di testa per la preoccupazione: invece non solo la scoprirà serenissma ma anche in compagnia di un uomo che ha preso la sua identità e il suo posto. Nessuno gli crede, Polizei compresa, e il buon Neeson comincerà a cozzare contro sorprese disinnescate da decine di film identici e ad essere sbattuto qua e la da inseguimenti depotenziati da altrettante decine di film identici. Il fracasso è costante e ci sono voragini di illogicità clamorose, nonostante d apiù parti si sprechino lodi e accostamenti quantomeno azzardati a Polanski ("Frantic" è decisamente superiore) o si attacchi la solita, ovvia pippa hitchcokiana sull'uomo solo in balia di eventi più grandi di lui. Il regista, già apprezzato per "Orphan" si conferma abilissimo nel presentare la confezione ma si smarrisce sul più bello, ovvero sulla presa sul pubblico, fondamentale in un thriller per quanto psicologico. Discreti Bruno Ganz e la Kruger, sottotono Neeson che ha comunque la faccia giusta per interpretare chi viene pizzicato senza documenti in terra straniera e sa di non essere Jason Bourne. La Berlino algida e gelata è uno dei pochi punti di forza di un film il cui soggetto è estratto dal rmanzo dello scrittore francese Didier Van Cauwelaert, un incubo ad occhi aperti che si scioglie ben presto nell'acido della banalità.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
sandro22
|
lunedì 30 aprile 2012
|
bel thriller
|
|
|
|
Buon thriller, si vede bene dall'inizio alla fine, ricorda un po' Frantic ma mi è piaciuto.
|
|
|
[+] lascia un commento a sandro22 »
[ - ] lascia un commento a sandro22 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
thenoces
|
giovedì 19 gennaio 2012
|
classico thriller... ma ci voleva proprio!
|
|
|
|
Veramente un ottimo thriller!! E' vero che alla fine non aggiunge niente di nuovo a tanti altri film del genere, ma l'ho visto veramente con piacere! Buona la regia, bravi gli attori e storia che prende bene sin dai primi minuti! Bel finale e trama intrigante! Un gran bel film da consigliare a tutti gli amanti dei thriller!
|
|
|
[+] lascia un commento a thenoces »
[ - ] lascia un commento a thenoces »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
dario
|
martedì 27 dicembre 2011
|
cervellotico
|
|
|
|
Finale a sorpresa, ma dopo giri e rigiri risaputi. Ci voleva qualcosa di nuovo, altrimenti sarebbe stato un flop totale. Regia svelta di un buon mestierante. Recitazione secondo canoni super collaudati. Non del tutto sgradevole.
|
|
|
[+] lascia un commento a dario »
[ - ] lascia un commento a dario »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
metalsoldier
|
domenica 2 ottobre 2011
|
un altro fuggitivo?
|
|
|
|
Il film nel primo tempo sembra una scopiazzatura di Il Fuggitivo; non solo ma mi ha dato anche l'impressione di un film low cost tedesco/austriaco (di quelli a telefilm), poi nel secondo tempo acquista carattere, originalità e azione per cui diventa molto piacevole e acquista più senso anche il primo tempo.
|
|
|
[+] lascia un commento a metalsoldier »
[ - ] lascia un commento a metalsoldier »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
andrea levorato
|
giovedì 29 settembre 2011
|
buon thriller, ma senza un'anima
|
|
|
|
Unknown – Senza identità **
Produzione: Francia 2011
Genere: Thriller, Drammatico
Attori principali: Liam Neeson, Diane Kruger, January Jones, Frank Langella
Regia: Jaume Collet-Serra
Trama:
Un uomo (Neeson) perde la memoria in seguito ad un incidente, sua moglie finge di non riconoscerlo più ed è braccato da un killer. Per salvarsi e riprendere la sua vita dovrà districare una fitta rete di inganni.
Mini recensione:
Neeson ormai ha una carriera legata al solo action movie e, dopo “A-Team” e “The Next Three days”, torna a farci respirare l’atmosfera mediocre di “Io vi troverò” con un’altra produzione Francese.
[+]
Unknown – Senza identità **
Produzione: Francia 2011
Genere: Thriller, Drammatico
Attori principali: Liam Neeson, Diane Kruger, January Jones, Frank Langella
Regia: Jaume Collet-Serra
Trama:
Un uomo (Neeson) perde la memoria in seguito ad un incidente, sua moglie finge di non riconoscerlo più ed è braccato da un killer. Per salvarsi e riprendere la sua vita dovrà districare una fitta rete di inganni.
Mini recensione:
Neeson ormai ha una carriera legata al solo action movie e, dopo “A-Team” e “The Next Three days”, torna a farci respirare l’atmosfera mediocre di “Io vi troverò” con un’altra produzione Francese. Tuttavia il film si distingue molto dall’ultimo citato, anzi, è tutta un’altra storia. È un buon thriller con un Neeson ottimo e una discreta regia. Niente male, ma pecca di originalità. Perde per lo stesso motivo per il quale fu un flop nel 2008 lo sfortunato “Doomsday”, non ha un’anima.
Interpretazioni:
Liam Neeson ***
Diane Kruger ***
January Jones **
Frank Langella **
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a andrea levorato »
[ - ] lascia un commento a andrea levorato »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
viola96
|
domenica 28 agosto 2011
|
psicologia applicata,
|
|
|
|
Jaume Collet-Serra sta pian piano cercando di ricostruire ciò che resta del thriller europeo/americano.Dopo l'interessante e (troppo) poco considerato "Orphan",lo spagnolo ci riprova con "Unknown-Senza Identità",intrigante storia che ricorda "Il sesto giorno".Il dottor Martin Harris si risveglia dal coma dopo un incidente d'auto e si risveglia in una Berlino scura,che fa una parte della forza del film.Scopre che sua moglie non lo riconosce più e che un uomo si spaccia per lui.Con l'aiuto di una seducente e pericolosa immigrata,Martin(un Liam Neeson più incisivo del solito) sprofonda in un terribile mistero che fanno del film un cosiddetto thriller internazionale.
[+]
Jaume Collet-Serra sta pian piano cercando di ricostruire ciò che resta del thriller europeo/americano.Dopo l'interessante e (troppo) poco considerato "Orphan",lo spagnolo ci riprova con "Unknown-Senza Identità",intrigante storia che ricorda "Il sesto giorno".Il dottor Martin Harris si risveglia dal coma dopo un incidente d'auto e si risveglia in una Berlino scura,che fa una parte della forza del film.Scopre che sua moglie non lo riconosce più e che un uomo si spaccia per lui.Con l'aiuto di una seducente e pericolosa immigrata,Martin(un Liam Neeson più incisivo del solito) sprofonda in un terribile mistero che fanno del film un cosiddetto thriller internazionale.Non solo Collet-Serra sperimenta un thriller a là Hitchcock,senza naturalmente il suo tocco,ma con molta fantasia e un budget elevato capace di permettere grandi inseguimenti in auto per le buie strade di una fredda Berlino,ritmata da una fotografia ricercatissima.Tra un colpo di scena e l'altro,quello che era sembrato un qualcosa di totalmente surreale all'inizio,col passare dei minuti diventa un intrigante viaggio alla ricerca dell'identità del protagonista.Al di là di ogni minima polemica dovuta alla scarsa autenticità della trama,salvata da interpretazione splendide,da una lucida fotografia e da effetti speciali interessanti,"Unknown" ci voleva,ci serviva.Ridà un pò di nuova linfa all'action-thriller,permettendo anche un notevole spunto drammatico e romantico.C'è anche qualche pecca nella storia:Qualche(piccola)incongruenza stilistica,l'idea di un mondo che sembra uscito da un racconto di Dick,la prima parte un pò noiosa.Ma sono solo piccolezze di fronte ad una avventura mozzafiato che ci riporta dalla parte del giusto(o da quello che si crede sia il giusto),e ci ridà il piacere della scoperta,dell'azione veloce ed intensa,della suspence,della sorpresa.Tra riferimenti a Polanski("Frantic"),giochi di potere netti e schermaglie d'identità notevoli,spicca la figura di Liam Neeson:Uomo comune trasformato dal corso degli eventi in action-man,capace di assoldare la bionda Krueger(sempre più straordinaria) e il granitico Bruno Ganz dalla sua parte."Unknown-Senza Identità" è un film che vi terrà attaccati alla poltrona tra un colpo di scena e l'altro,dall'impavido inizio alla scioccante fine.E Jaume Collet-Serra è lanciatissimo,oltre che come nuovo regista horror,come autore action di successo.E se è capace di far recitare bene Liam Neeson,è capace di tutto.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a viola96 »
[ - ] lascia un commento a viola96 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
leoncino1968
|
sabato 20 agosto 2011
|
tutto già visto
|
|
|
|
film ben recitato, soprattutto dal solito Ganz, per il resto tutte trovate prese pari pari dai film cult del genere degli ultimi 50 anni, in questo quadro anche la veloce apparizione del cattivo storico Frank Langella sembra una citazione di se stesso, il tutto discretamente confezionato e condito dagli insopportabili ed inverosimili inseguimenti con catastrofi costruite al computer. Godibile ma nulla di più, il cinema odierno manca di idee proprie.
|
|
|
[+] lascia un commento a leoncino1968 »
[ - ] lascia un commento a leoncino1968 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|