cenox
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martedì 2 agosto 2011
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tensione alle stelle in un buonissimo film
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E' Liam Neeson il protagonista di questo avvincente film ambientato a Berlino. Egli è stato invitato nella capitale tedesca, insieme alla moglie, per presiedere ad una conferenza in qualità di Professore qualificato ad intervenire. Ma quando per caso si accorge di aver smarrito la sua valigia all'aeroporto, prende il primo taxi a disposizione per precipitarsi a destinazione, ma complice l'intenso traffico, la vettura ha un incidente, ed il colpo farà andare in coma il protagonista. Il risveglio avviene dopo 4 lunghi giorni, e a discapito di una leggera commozione cerebrale che gli ha fatto perdere parzialmente la memoria, il Dott. Martin Harris, riesce a tornare all'albergo dove doveva alloggiare con la consorte, ma quando lo raggiunge non solo la moglie dimostra di non riconoscerlo, ma scopre addirittura di essere stato sostituito.
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E' Liam Neeson il protagonista di questo avvincente film ambientato a Berlino. Egli è stato invitato nella capitale tedesca, insieme alla moglie, per presiedere ad una conferenza in qualità di Professore qualificato ad intervenire. Ma quando per caso si accorge di aver smarrito la sua valigia all'aeroporto, prende il primo taxi a disposizione per precipitarsi a destinazione, ma complice l'intenso traffico, la vettura ha un incidente, ed il colpo farà andare in coma il protagonista. Il risveglio avviene dopo 4 lunghi giorni, e a discapito di una leggera commozione cerebrale che gli ha fatto perdere parzialmente la memoria, il Dott. Martin Harris, riesce a tornare all'albergo dove doveva alloggiare con la consorte, ma quando lo raggiunge non solo la moglie dimostra di non riconoscerlo, ma scopre addirittura di essere stato sostituito. Possibile che l'incidente gli abbia fatto perdere la memoria? E' veramente lui il Dott. Martin Harris? Sono questi i principali dubbi su cui si svolge questo intenso film, in cui la tensione è sempre al culmine, e la soluzione dell'enigma non è di facile risoluzione. L'ottima l'interpretazione degli attori, buoni effetti speciali e la quasi assenza di scene eccessivamente irreali, fanno di questo film un vero successo. Consigliato!
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zollo
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mercoledì 29 giugno 2011
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liam neeson...e ho detto tutto!!
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Thriller psicologico davvero accattivante quello reso da Jaume Collet-Serra. Un film da 115 min da guardare dall'inizio alla fine. Martin Harris (Liam Neeson) è un importante botanico che si reca con la moglie (January Jones) nella gelida Berlino, per partecipare ad una importante conferenza scientica. Accortosi, una volta giunto in hotel, di aver dimenticato la propria valigetta in aeroporto, decide di tornare indietro in taxi per recuperarla, ma durante il tragitto è vittima di un tremendo incidente che lo porterà alla perdita della memoria. Il film vero e proprio inizia a questo punto, con la ricerca strenua ed incessante da parte protagonista della propria identità.
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Thriller psicologico davvero accattivante quello reso da Jaume Collet-Serra. Un film da 115 min da guardare dall'inizio alla fine. Martin Harris (Liam Neeson) è un importante botanico che si reca con la moglie (January Jones) nella gelida Berlino, per partecipare ad una importante conferenza scientica. Accortosi, una volta giunto in hotel, di aver dimenticato la propria valigetta in aeroporto, decide di tornare indietro in taxi per recuperarla, ma durante il tragitto è vittima di un tremendo incidente che lo porterà alla perdita della memoria. Il film vero e proprio inizia a questo punto, con la ricerca strenua ed incessante da parte protagonista della propria identità. Molto ben costruite le scene d'azione e il clima di suspance che perdura nell'arco dell'intero film, fino a giungere ad un impensabile colpo di scena finale. Ottima l'interpretazione da parte di Liam Neeson, che si riconferma ancora una volta come attore di primo livello. Film dal cast eccezionale (oltre a Liam Neeson sono da evidenziare Diane Kruger e Frank Langella) che vale sicuramente la pena di vedere.
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pensionoman
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domenica 5 giugno 2011
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summa cum laude, tra hitchcock, frantic e bourne.
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i richiami ai classici del genere non sono casuali in un film che deve moltissimo allo stile del maestro (riferimento del genere Intrigo Internazionale) nel disorientare lo spettatore con la perdita di identità del protagonista in una Berlino cupa e ricca di intrighi. ponendosi al crocevia ideale tra hitchcock e il frantic di Polanski (per lo stile, le ambientazioni e il senso di disorientata impotenza iniziale del protagonista, che non si capacita di ciò che sta succedendo), il regista però va oltre i classici di riferimento, iniziando a scoprire a poco a poco le reali capacità e storia di un uomo solo apparentemente normale, ma che in realtà si scopre, suo malgrado, un agente con una missione precisa e inquietante (qui il richiamo a Bourne è d'obbligo), per riscattarsene e fare poi una scelta di campo, che lo faranno decisamente e definitivamente riscoprire nel suo animo e nei suoi intendimenti.
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i richiami ai classici del genere non sono casuali in un film che deve moltissimo allo stile del maestro (riferimento del genere Intrigo Internazionale) nel disorientare lo spettatore con la perdita di identità del protagonista in una Berlino cupa e ricca di intrighi. ponendosi al crocevia ideale tra hitchcock e il frantic di Polanski (per lo stile, le ambientazioni e il senso di disorientata impotenza iniziale del protagonista, che non si capacita di ciò che sta succedendo), il regista però va oltre i classici di riferimento, iniziando a scoprire a poco a poco le reali capacità e storia di un uomo solo apparentemente normale, ma che in realtà si scopre, suo malgrado, un agente con una missione precisa e inquietante (qui il richiamo a Bourne è d'obbligo), per riscattarsene e fare poi una scelta di campo, che lo faranno decisamente e definitivamente riscoprire nel suo animo e nei suoi intendimenti. dopo il lento disorientamento iniziale, che porta il protagonista a dubitare perfino della sua sanità mentale, il ritmo della narrazione cresce, tra una serie anche di buone scene d'azione, sino a diventare incalzante nell'esplosivo finale, che disvelerà ogni cosa. buona la sceneggiatura e avvincente la storia, in cui nessuno è ciò che sembra, magistrale l'apporto di un Neeson sempre più bravo, in più supportato da un cast assolutamente di qualità, tra cui il Sebastian Kock (che nelle Vite degli altri impersona lo scrittore e regista teatrale nella Berlino est ante caduta del muro) che impersona il genio altruista e filantropo ricercatore di biotecnologie e il fantastico Bruno Ganz, assolutamente esemplare nel ruolo del vecchio agente investigativo della STASI, che pare riscattare i suoi peccati sotto il vecchio regime con un'ultima indagine per il bene...
da non perdere...
un saluto e sempre buona visione
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(di consigli per gli aquisti)
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nico23
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sabato 4 giugno 2011
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un buon film
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davil27
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domenica 29 maggio 2011
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ottimo thriller, con un finale imprevedibile
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Ho iniziato a guardare questo film con un pò di scetticismo, sia perchè vista la trama immaginavo già il finale, sia per la scarsa qualità degli ultimi thriller che ho visto..
Questo film mi è piaciuto un sacco, oltre alle spettacolari scene d'azione, che ricordano molto "io vi troverò", il film riesce a trovare risvolti imprevedibili, lasciando di fondo lo spettatore a riflettere su temi esistenziali quali l'esistenza di una doppia personalità e quant'altro..
Non voglio dirvi null'altro riguardo questo film, vi consiglio di guardarlo a mente fredda, senza sapere nulla riguardo questa pellicola, in modo da lasciarvi sorprendere di minuto in minuto.
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Ho iniziato a guardare questo film con un pò di scetticismo, sia perchè vista la trama immaginavo già il finale, sia per la scarsa qualità degli ultimi thriller che ho visto..
Questo film mi è piaciuto un sacco, oltre alle spettacolari scene d'azione, che ricordano molto "io vi troverò", il film riesce a trovare risvolti imprevedibili, lasciando di fondo lo spettatore a riflettere su temi esistenziali quali l'esistenza di una doppia personalità e quant'altro..
Non voglio dirvi null'altro riguardo questo film, vi consiglio di guardarlo a mente fredda, senza sapere nulla riguardo questa pellicola, in modo da lasciarvi sorprendere di minuto in minuto...
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doni64
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domenica 29 maggio 2011
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film thriller..avvincente
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Film thriller di serie A interpretato in modo completo da attori noti e non.La trama originale,sorprendente,avvincente importante prende l'attenzione del pubblico trasportandolo nel film fino all'ultimo atto.Nel complesso un bel film da vedere.Voto 8
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clingonboy
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giovedì 28 aprile 2011
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molto bello, i critici non capiscono niente
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Il film mi è piaciuto molto. Sono sempre più convinto che i critici andrebbero mandati a curare le vacche nei pascoli perchè di cinema non capiscono niente !!!
Basta leggere quello che hanno scritto su questo film, guardatelo e poi mi saprete dire se hanno ragione i critici o quello che scrive la gente che è l'esatto opposto.
Cari critici cambiate lavoro!!
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eugenio
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domenica 27 marzo 2011
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chi sono veramente?
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Non sempre cio’ che appare è cio’ è. Qualche volta,anche quella certezza cristallina su alcune azioni,fatti e avvenimenti che crediamo di conoscere e sentiamo padroneggiare con estrema abilità, si rivela infondata e inconcludente lasciandoci in bocca un sapore amarognolo di un’occasione irrimediabilmente perduta.
E’ il caso di Unknown (il cui titolo gia’ la dice lunga sulla natura del film),pellicola del regista Serra (che gia’ fece scandalo nel con l’horror movie “Orphan”) con protagonisti Liam Neeson e Diane Kruger nei panni rispettivamente di un botanico e di una tassista. Cosa hanno in comune? Niente se non un’ansiosa ricerca della verità circa l’identità del primo scampato miracolosamente a un incidente d’auto grazie all’intervento della “pepata” conducente.
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Non sempre cio’ che appare è cio’ è. Qualche volta,anche quella certezza cristallina su alcune azioni,fatti e avvenimenti che crediamo di conoscere e sentiamo padroneggiare con estrema abilità, si rivela infondata e inconcludente lasciandoci in bocca un sapore amarognolo di un’occasione irrimediabilmente perduta.
E’ il caso di Unknown (il cui titolo gia’ la dice lunga sulla natura del film),pellicola del regista Serra (che gia’ fece scandalo nel con l’horror movie “Orphan”) con protagonisti Liam Neeson e Diane Kruger nei panni rispettivamente di un botanico e di una tassista. Cosa hanno in comune? Niente se non un’ansiosa ricerca della verità circa l’identità del primo scampato miracolosamente a un incidente d’auto grazie all’intervento della “pepata” conducente. Ricoverato per qualche giorno in stato confusionale, l’affermato scienziato lascerà ben presto (contro il volere del dottore), l’ospedale per far ritorno a quell’albergo dal quale si era allontanato quel maledetto giorno all’arrivo per recuperare la valigetta inavvertitamente dimenticata in taxi.
Grande sara’ la sua sorpresa quando si renderà conto non solo di essere un perfetto sconosciuto agli occhi della indifferente moglie ma anche di non potere avere riconosciuta la propria identità in quanto impunemente “sottrattagli” da un “tipaccio” che si spaccia,pare con avvedutezza con documenti e passaporti al seguito,per se’ stesso, il dottor Martin Harris. Intrigo internazionale? Complotto massonico? Sembrerebbe di si. Tra inseguimenti,esplosioni,killer alle spalle,intrighi e doppi volti, lo spettatore tende a immedesimarsi nella figura del confuso ma determinato dottore,un Neeson piu’ convincente e comunicativo del solito fino alla scoperta dell’imprevidibile ma non insospettabile finale. Gia’,perche’ nelle circa due ore di spettacolo ci rendiamo conto che ogni personaggio del film è una maschera,una rappresentazione fittizia del proprio io, una negazione di se’ stesso, che si muove in una piovosa,cupa e fredda Berlino,esautorata di ogni elemento elemento positivo e naturale,specchio di quel malessere angoscioso del protagonista e dei vari coprimari.
Unknown pero’ non è un thriller psicologico:siamo lontani dalle atmosfere polanskiane di “Frantic” come dagli intricati “colpi di scena alla Hitchcock”: il pedale è ,ahime’,troppo calcato sulle scene d’azione senza quel quid introspettivo e psicologico sulla figura del fantomatico Dottor Harris che male non avrebbe fatto.
Un aspetto che,se maggiormente enfatizzato,avrebbe contribuito maggiormente alla riuscita di un lavoro,riuscito dignitoso solo a metà.
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chiara c.
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lunedì 21 marzo 2011
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originale, inaspettato, coinvolgente.
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Ho guardato questo film al cinema tutto d'un fiato: la trama è originale, il ritmo veloce, gli attori eccezionali. Liam Neelson per primo.La suspense aumenta minuto per minuto, lo spettatore viene coinvolto dagli eventi e continua a porsi domande sulla veridicità dei fatti raccontati dai personaggi: chi avrà ragione? Chi è il protagonista? Chi sono gli altri personaggi? Ognuno di essi, a quanto pare, sembra "senza identità", ma essa la si scopre solo alla fine.
Ci sono i buoni, ci sono i cattivi, ma non si comprende subito quali siano esattamente.
Il film è dalla parte del dottor Martin Harris, lo spettatore si impersonifica in lui e nelle vicende incredibili in cui viene improvvisamente coivolto.
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Ho guardato questo film al cinema tutto d'un fiato: la trama è originale, il ritmo veloce, gli attori eccezionali. Liam Neelson per primo.La suspense aumenta minuto per minuto, lo spettatore viene coinvolto dagli eventi e continua a porsi domande sulla veridicità dei fatti raccontati dai personaggi: chi avrà ragione? Chi è il protagonista? Chi sono gli altri personaggi? Ognuno di essi, a quanto pare, sembra "senza identità", ma essa la si scopre solo alla fine.
Ci sono i buoni, ci sono i cattivi, ma non si comprende subito quali siano esattamente.
Il film è dalla parte del dottor Martin Harris, lo spettatore si impersonifica in lui e nelle vicende incredibili in cui viene improvvisamente coivolto.
Un finale inaspettato.
Una verità incredibile.
Assolutamente da vedere.
Senza pause.
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