Bed Time |
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Un film di Jaume Balagueró.
Con Luis Tosar, Marta Etura, Alberto San Juan, Pep Tosar, Carlos Lasarte.
continua»
Titolo originale Mientras duermes.
Thriller,
durata 102 min.
- Spagna 2011.
- Lucky Red
uscita venerdì 27 luglio 2012.
MYMONETRO
Bed Time
valutazione media:
3,05
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Male assoluto
di Roberto Escobar L'Espresso
Non ha motivi, e non ne sente il bisogno, la volontà di male del protagonista di “Bed Time” (“Mientras duermes”, Spagna, 2011, 102'). Dietro il banco della sua portineria, a Barcellona, César (Luis Tosar) lo vede nei visi cupi degli uomini e delle donne, quel male, e lo sente nelle loro parole gravide d’odio. Questo desidera: che attorno a lui tutti vivano vite guastate da una cattiveria normale, quotidiana. La loro miseria racconta poi alla madre (Margarita Roset), muta e immobilizzata in un letto d’ospedale. Lo fa con una parvenza d’affetto, che la macchina da presa di Jaume Balagueró subito nega, inquadrando lo sguardo di lei, impietrito in uno sgomento che non può esprimersi. Nel condominio c’è però una giovane donna (Marta Etura), che sfugge a ogni malvagità e acredine. Si chiama Clara, e la sua tranquilla solarità a César pare un affronto. Dovrà stringerla d'assedio, dovrà mortificarla, dovrà capovolgerla. Notte dopo notte, l’uomo le si introduce in casa, la addormenta con del cloroformio e si stende di fianco a lei, nel letto. Il suo desiderio non è erotico, ma tutto nutrito del piacere di sopraffare e far male. Lo si potrebbe descrivere come quello di un predatore che giochi con la sua preda, o d'un ragno intento ad impaniare un insetto. Molti sono i fili con cui César intesse la propria tela: guasti provocati nell'appartamento della donna, lettere che paiono scritte da un maniaco, e altro ancora. Nella sua strategia c’è poi qualcosa di terribile, di definitivo, qualcosa che finirà (forse) per spezzare la sua vittima. La freddezza senza pietà del film sta nella regia tesa di Balagueró, quasi da horror, e anche nella sceneggiatura di Alberto Marini, che alla volontà di male di César affianca quella di altri personaggi secondari. Ora si tratta di un condomino sempre livido (Carlos Lasarte), ora di un padre senza tenerezza (Pep Tosar), ora di sua figlia adolescente Úrsula (Iris Almeida Molina), ricattatrice e bugiarda. Anche la loro malvagità è raccontata come fosse assoluta, senza motivi e paga di sé. Alla fine, solo Clara sembra contraddire questa prospettiva scoraggiata sull’anima umana. Per quanto ferita nel profondo, stringe al cuore il figlio che le è nato da pochi giorni. Anche su di lui César è riuscito a stendere la propria tela, ma lei lo tiene fra le braccia, e lo bacia con un amore più forte del male ricevuto. Che si tratti di un gesto disperato, o che si tratti di un'ultima speranza, in ogni caso il cielo di "Bed Time" è plumbeo.
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