bregolin
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martedì 3 novembre 2020
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basito
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un sito che dovrebbe presentare i film oggettivamente mostra il suo limite in una recnsione così faziosa da risultare incredibile.
Infatti le reazioni del pubblico sono stranamente favorevoli all'80%. Dio mio a chi intteressa davvero la verità? E certamente nonostante la filosofia oggi la metta in discussione la natura umana ha sempre bisogno della storia anche per affermare la non verità delle cose. Ma i fatti sono lì e chiunque può accedere alla fonte degli avvenimenti
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giovedì 16 aprile 2020
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peccato, occasione persa
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Signora Cappi, Non so se è più il pregiudizio a farle dire quel che ha detto, oppure una malafede esplicita: intanto perché dice che non è la tematica del film a dover essere messa in discussione ma la sua realizzazione (narrativa, fotografica..) però intanto spende almeno sei righe per fare le pulci al tema, con una falsificazione incredibile - che c'entra la guerra santa con le leggi repressive e crudeli di un despota che per puro odio ideologico voleva mettere la museruola alla Chiesa ed ai cristiani? E quindi la ribellione, magari non proprio francescana ma ovvia di un popolo intero che s'è visto privato della più basilare delle libertà, quella di culto, sarebbe una guerra santa, magari da mettere sullo stesso piano di Bin Laden o al-Baghdadi? Ma dico, ma si rende conto di cosa dice? Probabilmente, anche per lei le ribellioni e le lotte sono giuste solo se van contro ad una certa parte, se invece è quella parte a ribellarsi allora beh, è guerra santa.
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Signora Cappi, Non so se è più il pregiudizio a farle dire quel che ha detto, oppure una malafede esplicita: intanto perché dice che non è la tematica del film a dover essere messa in discussione ma la sua realizzazione (narrativa, fotografica..) però intanto spende almeno sei righe per fare le pulci al tema, con una falsificazione incredibile - che c'entra la guerra santa con le leggi repressive e crudeli di un despota che per puro odio ideologico voleva mettere la museruola alla Chiesa ed ai cristiani? E quindi la ribellione, magari non proprio francescana ma ovvia di un popolo intero che s'è visto privato della più basilare delle libertà, quella di culto, sarebbe una guerra santa, magari da mettere sullo stesso piano di Bin Laden o al-Baghdadi? Ma dico, ma si rende conto di cosa dice? Probabilmente, anche per lei le ribellioni e le lotte sono giuste solo se van contro ad una certa parte, se invece è quella parte a ribellarsi allora beh, è guerra santa... - Fatta questa falsificazione, sentirle poi parlare di "retorica cronachistica" o di "Marcellino pane e vino" (!!.. ma che c'entra?)perché il film decide di raccontare da vicino anche la vicenda di Jose' Sanchez Del Rio, un bambino che ha avuto il coraggio di andare fino in fondo a ciò che credeva morendo così da uomo, senza cedere alle manipolazioni e ai ricatti dei suoi aguzzini, mi conferma proprio nell'idea che c'è ben poca onestà intellettuale nella sua critica, ma tanto pregiudizio, che non fa vedere la grandezza e la virilità di un bambino che sceglie qualcosa fino in fondo, quindi vive. Il messaggio centrale che lascia tale film è di speranza, certo forse certi personaggi sembrano un po' macchiettizzati, ma, laddove un qualunque regista avrebbe scelto di ambientare, nella vicenda Cristeros, magari una classica storia d'amore, il regista di tale film ha scelto invece di rappresentare, in modo semplice e senza troppi fronzoli, un esempio di grandezza e di bene. Ben altre produzioni ed altri film (c'e' solo l'imbarazzo della scelta) si meritano di ricevere il suo epiteto di "perdita di tempo".
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samanta
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sabato 23 dicembre 2017
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il diritto di combattere per la libertà
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Ho visto recentemente in DVD il film Cristiada che ripercorre con notevole fedeltà il dramma vissuto dai cattolici messicani negli anni '20 del secolo scorso dal regime massonico di Calles sostenuto dalla finanza americana per gli interessi petroliferi presenti nel Messico. Di fatto venne impedita dal governo con provvedimenti arbitrari e contro la volontà della maggioranza dei messicani, la vita religiosa; ben presto dalle persecuzioni amministrative si passò alle persecuzioni fisiche con uccisioni di preti e dirigenti cattolici, persecuzione cruenta che però venne trascurata in allora dai mass media anche se fu rappresentata in film e romanzi e tra questi il celebre "Il potere e la gloria" di Graham Greene Nel film viene inquadrata la figura del generale Enrique Gorostieta (Andy Garcia) che dopo aver partecipato alla Rivoluzione contrio il Dittatore Porfirio Diaz si era ritirato nella vita civile e faceva l'imprenditore.
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Ho visto recentemente in DVD il film Cristiada che ripercorre con notevole fedeltà il dramma vissuto dai cattolici messicani negli anni '20 del secolo scorso dal regime massonico di Calles sostenuto dalla finanza americana per gli interessi petroliferi presenti nel Messico. Di fatto venne impedita dal governo con provvedimenti arbitrari e contro la volontà della maggioranza dei messicani, la vita religiosa; ben presto dalle persecuzioni amministrative si passò alle persecuzioni fisiche con uccisioni di preti e dirigenti cattolici, persecuzione cruenta che però venne trascurata in allora dai mass media anche se fu rappresentata in film e romanzi e tra questi il celebre "Il potere e la gloria" di Graham Greene Nel film viene inquadrata la figura del generale Enrique Gorostieta (Andy Garcia) che dopo aver partecipato alla Rivoluzione contrio il Dittatore Porfirio Diaz si era ritirato nella vita civile e faceva l'imprenditore. Personalmente il generale era agnostico mentre la moglie (Eva Longoria) era credente, ma accetta di guidare gli insorti contro il governo, in grande maggioranza contadini non addestrati e che avevano bisogno di comandanti esperti. La sua adesione è motivata dal principio della difesa della libertà anche religiosa dei cittadini che impone di fronte a un governo tirannico il diritto di insorgere con le armi. Condurrà i cristeros (gli insorti erano denominati cosi dal loro grido viva Cristo Re) in numerose clamorose vittorie che indurranno il governo USA a inviare massicce forniture militari al Governo messicano, il generale alla fine verrà ucciso in un agguato anche se poco prima di fronte alla dedizione dei suoi soldati si era convertito. Nel film è tratteggiata anche la figura del piccolo José Sanchez del Rio ucciso dopo cruente torture da un ufficiale di Calles e beatificato da Benedetto XVI e successivamente canonizzato da Papa Francesco nel 2016, la sua fine straziante è raccontata nel film con compostezza e sobrietà.
Alla fine i rivoltosi furono costretti ad accettare un compromesso anche se poi il governo non rispettò di concedere tutte le libertà promesse.
La regia del film è di Dean Wright (supervisore degli effetti speciali ne Il Signore degli Anelli e nelle Cronache di Narnia) è una regia accurata con scene di guerra svolte con molta cura, i personaggi sono delineati senza sentimentalismi o vuote retoriche ma nella drammaticità della situazione in cui sono costretti a vivere. Buona l'interpretazione degli interpreti in particolare di Andy Garcia, tra i personaggi c'é un vecchio prete cattolico che viene fucilato perché malgrado i divieti aveva continuato a celebrare le funzioni religiose, è interpretato con notevole maestria da Peter O'Toole (l'indimenticabile Lawrence d'Arabia). Finalmente un film che va controcorrente e racconta una storia tragica che si cerca di dimenticare (ma non in Messico).
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lucastorti
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giovedì 19 gennaio 2017
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fa riflettere ancor prima di vederlo!!
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Fa riflettere ancor prima di vederlo. Sì, perché è un film che parla di una lotta vera per la libertà, libertà in generale e libertà di vivere la propria fede in particolare; ed un film così è STATO CENSURATO IN ITALIA!!
Girato a fine 2011 è stato da noi (e non solo) ostacolato in tutti i modi, tanto che è uscito nelle sale a fine 2014 e solo grazie ad una minuscola casa di produzione fiorentina (Dominus Production)che lo ha distribuito per missione, più che per guadagno.
Già questo deve far pensare ciascuno di noi; pensare e preoccupare. Perché dimostra che il mondo occidentale non è sempre così libero come si crede. Derive neoilluministe e false aiutate dai mass-media possono inneggiare e sfilare per la libertà, magari per la libertà e i "diritti" dei gay, e poi contemporaneamente fregarsene, anzi ostacolare la libertà di pensiero e di parola quando si tratta di altri, e in particolar modo di religione cristiana.
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Fa riflettere ancor prima di vederlo. Sì, perché è un film che parla di una lotta vera per la libertà, libertà in generale e libertà di vivere la propria fede in particolare; ed un film così è STATO CENSURATO IN ITALIA!!
Girato a fine 2011 è stato da noi (e non solo) ostacolato in tutti i modi, tanto che è uscito nelle sale a fine 2014 e solo grazie ad una minuscola casa di produzione fiorentina (Dominus Production)che lo ha distribuito per missione, più che per guadagno.
Già questo deve far pensare ciascuno di noi; pensare e preoccupare. Perché dimostra che il mondo occidentale non è sempre così libero come si crede. Derive neoilluministe e false aiutate dai mass-media possono inneggiare e sfilare per la libertà, magari per la libertà e i "diritti" dei gay, e poi contemporaneamente fregarsene, anzi ostacolare la libertà di pensiero e di parola quando si tratta di altri, e in particolar modo di religione cristiana.
E allora riflettiamo che non siamo esenti dal pericolo di anticristianesimo e antilibertà.
Poi guardiamo il film. E riflettiamo che basta il vaneggiamento di una pseudo-critica come marianna cappi, per abbassare drasticamente il voto di un film amato invece dalla quasi totalità degli spettatori; proprio come potrebbero bastare i vaneggiamenti di pochi politici per far prendere la deriva totalitaria ad una intera nazione. Ce lo insegna il film, ce lo insegna la storia.
O almeno dovrebbe, perché sembra che a qualcuno non insegni niente e penso al commento del giornalista (?!) massimo bertarelli qui riportato: vede i Cristeros e pensa "Augh" vede il martirio del piccolo José e pensa a melensismi da libro Cuore...Ma dico.. che film ha visto? O, con che occhi lo ha visto?! Qualcuno gli spieghi che è storia vera, che sono morti DAVVERO uomini e bambini in nome della propria fede! E nell'esatto modo presentato dal film! Alla fine dei titoli di coda si vede una fucilazione che non a caso sembra film, ma invece è un filmato vero, di un Cristeros che mentre viene fucilato allarga le braccia, per perdonare e per rappresentare la Croce!
E infine riflettiamo: cosa facciamo, cosa faremo per difendere la nostra libertà religiosa?
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renato c.
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sabato 22 ottobre 2016
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bellissimo dramma storico!
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La persecuzione religiosa in Messico agli inizi del XX° secolo è passata piuttosto sotto silenzio, ed anche questo film ha avuto qualche problema ad essere programmato, mentre era stato dato molto risalto alla persecuzione della Chiesa Cattolica nei paesi comunisti, soprattutto nella Cina di Mao, nella guerra civile spagnola ed altri! Ricordo soltanto un film che trattava della persecuzione religiosa in Messico: "La Croce di fuoco" di John Ford, con Henry Fonda (1947)! Comunque è bene che la gente sappia ciò che è accaduto anche in Messico, in cui i Cristiani sono stati perseguitati alla stregua dell'antica Roma: preti fucilati e impiccati, Chiese devastate, Crocefissi bruciati e così via! Tuttavia questo film fa vedere che se la libertà religiosa è sopravvissuta in Messico, è per la grande fede del popolo contadino, e per il desiderio di libertà di alcune personalità, come il protagonista del film, il generale Enrique Velarde, che seppure ateo o poco credente si è messo alla testa dei Cristeros, a combattere per la libertà! Scene commoventi comprovanti l'accettare la morte pur di non rinnegare la Fede, il cui miglior esempio è il piccolo Joselito, che, anche torturato a morte ha sempre proclamato "Viva Cristo Re!" .
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La persecuzione religiosa in Messico agli inizi del XX° secolo è passata piuttosto sotto silenzio, ed anche questo film ha avuto qualche problema ad essere programmato, mentre era stato dato molto risalto alla persecuzione della Chiesa Cattolica nei paesi comunisti, soprattutto nella Cina di Mao, nella guerra civile spagnola ed altri! Ricordo soltanto un film che trattava della persecuzione religiosa in Messico: "La Croce di fuoco" di John Ford, con Henry Fonda (1947)! Comunque è bene che la gente sappia ciò che è accaduto anche in Messico, in cui i Cristiani sono stati perseguitati alla stregua dell'antica Roma: preti fucilati e impiccati, Chiese devastate, Crocefissi bruciati e così via! Tuttavia questo film fa vedere che se la libertà religiosa è sopravvissuta in Messico, è per la grande fede del popolo contadino, e per il desiderio di libertà di alcune personalità, come il protagonista del film, il generale Enrique Velarde, che seppure ateo o poco credente si è messo alla testa dei Cristeros, a combattere per la libertà! Scene commoventi comprovanti l'accettare la morte pur di non rinnegare la Fede, il cui miglior esempio è il piccolo Joselito, che, anche torturato a morte ha sempre proclamato "Viva Cristo Re!" . La seguenza in cui dopo essere stato torturato, viene condotto all'esecuzione, con i piedi sanguinanti ricorda molto il cammino di Gesù carico della Croce sulla via del Calvario, soprattutto quando cade! Commovente la scena della madre che sul luogo della fucilazione rimane contenta che il figlio abbia scelto la morte piuttosto che abiurare la Fede! Il suo martirio è stato ciò che ha portato alla conversione definitiva il generale Enrique Velarde! Perchè questo film ha trovato difficoltà di distribuzione in Italia? Penso in nome di un efferato laicismo che, pur proclamando la libertà di culto, vorrebbe, in questo mondo secolarizzato, relegare la professione della propria religione tra le pareti domestiche senza più niente in pubblico! Esempio ne è la critica a quell' annunciatrice TV che è apparsa sullo schermo con la Croce al collo!! "Mala tempora currunt!" L'esempio della Fede dei protagonisti di questo film sia di monito per tutti!!
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franzge
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lunedì 31 agosto 2015
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un ottimo film storico
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Un ottimo film storico, che racconta una pagina poco conosciuta della storia recente dell'America centrale.
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sgbtb
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domenica 30 agosto 2015
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pagina di storia scoperta ben interpretata
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Un'altra ottima interpretazione di Andy Garcia in questo film che narra una pagina di storia rimasta (accidentale dimenticanza?) nascosta.
Molto bene si vivono i sentimenti di chi trovandosi privato della libertà e sopraffattobdalla violenza si trova a dover lottare, anche se contro le proprie abitudini, per riavere per sé ed i propri cari il diritto alla libertà, e quella di vivere liberamente la propria fede.
La fede, l'amore, il coraggio, lo spirito di sacrificio ... vengono proposti con molto realismo.
Un film ricco di sentimento e di valori.
Merita di essere visto, anche da chi non vorrebbe mai vedere un film western ... qui di quel tipo di film ci sono sono i cavalli ed i paesaggi.
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cecilsem52
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venerdì 19 dicembre 2014
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dedicato alla libertà e alla dignità dell'uomo
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E' un bel film, non è un capolavoro, ma è emozionante, coinvolgente, commovente, E' un film storico obiettivo, per esempio vengono riportati anche gli eccessi di alcuni Cristeros. Forse in alcuni momenti sembra rieccheggiare il western. I personaggi sono ben caratterizzati e i dialoghi non scontati. Può suscitare delle domande su Dio, sull'esistenza del male e sulla libertà dell'uomo di scegliere, questo avviene in un dialogo del film tra il generale Goreistieta e il sacerdote-soldato il tema dell'uso delle armi da parte di cristiani e la leceità per un sacerdote di impugnare il fucile.
Il film è del 2011 ed è giunto nelle nostre sale solo ora, motivi commerciali, politici, morali? E' un altra riflessione che suscita la visione del film.
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E' un bel film, non è un capolavoro, ma è emozionante, coinvolgente, commovente, E' un film storico obiettivo, per esempio vengono riportati anche gli eccessi di alcuni Cristeros. Forse in alcuni momenti sembra rieccheggiare il western. I personaggi sono ben caratterizzati e i dialoghi non scontati. Può suscitare delle domande su Dio, sull'esistenza del male e sulla libertà dell'uomo di scegliere, questo avviene in un dialogo del film tra il generale Goreistieta e il sacerdote-soldato il tema dell'uso delle armi da parte di cristiani e la leceità per un sacerdote di impugnare il fucile.
Il film è del 2011 ed è giunto nelle nostre sale solo ora, motivi commerciali, politici, morali? E' un altra riflessione che suscita la visione del film.
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cecilsem52
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venerdì 19 dicembre 2014
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dedicato alla libertà e alla dignità dell'uomo
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E' un bel film, non è un capolavoro, ma è emozionante, coinvolgente, commovente, E' un film storico obiettivo, per esempio vengono riportati anche gli eccessi di alcuni Cristeros. Forse in alcuni momenti sembra rieccheggiare il western. I personaggi sono ben caratterizzati e i dialoghi non scontati. Può suscitare delle domande su Dio, sull'esistenza del male e sulla libertà dell'uomo di scegliere, questo avviene in un dialogo del film tra il generale Goreistieta e il sacerdote-soldato il tema dell'uso delle armi da parte di cristiani e la leceità per un sacerdote di impugnare il fucile.
Il film è del 2011 ed è giunto nelle nostre sale solo ora, motivi commerciali, politici, morali? E' un altra riflessione che suscita la visione del film.
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E' un bel film, non è un capolavoro, ma è emozionante, coinvolgente, commovente, E' un film storico obiettivo, per esempio vengono riportati anche gli eccessi di alcuni Cristeros. Forse in alcuni momenti sembra rieccheggiare il western. I personaggi sono ben caratterizzati e i dialoghi non scontati. Può suscitare delle domande su Dio, sull'esistenza del male e sulla libertà dell'uomo di scegliere, questo avviene in un dialogo del film tra il generale Goreistieta e il sacerdote-soldato il tema dell'uso delle armi da parte di cristiani e la leceità per un sacerdote di impugnare il fucile.
Il film è del 2011 ed è giunto nelle nostre sale solo ora, motivi commerciali, politici, morali? E' un altra riflessione che suscita la visione del film.
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stefaninocsl86
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mercoledì 17 dicembre 2014
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altro che cinepanettoni...
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Un film bellissimo, che nonostante non abbia avuto alcun tipo di pubblicità, ha riscosso un grande successo. Anche se non rispecchia la realtà dei fatti, una realtà molto più crudele, devo dire film ben fatto, con attori di altissimo livello.. Vi invito ad andarlo a vedere, invece di riempire le sale con film da vomito come gli squallidi cinepanettoni...
[+] la realtà dei fatti
(di cecilsem52)
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