renato volpone
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mercoledì 17 novembre 2010
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come riabilitare i cinepanettoni
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Il film racconta di un manager italiano in servizio a Londra che viene rimandato in Italia per essere promosso e licenziare i rami secchi dell'azienda. Una volta arrivato a Milano il protagonista cade con estrema facilità tra le braccia di donne che, come lo vedono, sono molto ben disposte verso di lui. La recitazione di tutti, pessima, non salva la storia, dove la sceneggiatura rende capolavori i cinepanettoni di natale. Oltretutto le scene con l'attrice inglese vengono doppiate malamente. Il film non fa ridere, anzi è deprimente, è un insulto all'intelligenza, alle donne, alla gente che lavora: forse le persone da licenziare non sono i lavoratori della lista data a Roul Bova, ma gli attori, lo sceneggiatore e il regista di questo film.
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Il film racconta di un manager italiano in servizio a Londra che viene rimandato in Italia per essere promosso e licenziare i rami secchi dell'azienda. Una volta arrivato a Milano il protagonista cade con estrema facilità tra le braccia di donne che, come lo vedono, sono molto ben disposte verso di lui. La recitazione di tutti, pessima, non salva la storia, dove la sceneggiatura rende capolavori i cinepanettoni di natale. Oltretutto le scene con l'attrice inglese vengono doppiate malamente. Il film non fa ridere, anzi è deprimente, è un insulto all'intelligenza, alle donne, alla gente che lavora: forse le persone da licenziare non sono i lavoratori della lista data a Roul Bova, ma gli attori, lo sceneggiatore e il regista di questo film.
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ultimoboyscout
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lunedì 29 agosto 2011
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modernissimo.
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Stress, nevrosi, licenziamenti, manager, amori veri o presunti, di convenienza e di facciata sono gli ingredienti di una storia banale ma attuale che conferma il talento naturalmente brillante della Bobulova, fa sembrare simpatico persino Bova ma non riesce nel miracolo con Martina Stella. Proprio Bova, pur non fregiandosi di una grande recitazione (e non sarebbe nemmeno la prima volta...) apapre molto adatto nel ruolo di un manager atipico, affato severo nonostante gli ordini precisi ricevuti e i tempi duri (la crisi c'è entrata veramente dentro), di cuore ma soprattutto impacciato e dallo sguardo sognante e sornione. Il film è ordinario, niente di speciale, non brutto e si lascia guardare perchè mette buon umore lascia una qualche speranza, nonostante il protagonista sia l'uomo designato dal grande capo dell'azienda di tagliare "i rami secchi".
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Stress, nevrosi, licenziamenti, manager, amori veri o presunti, di convenienza e di facciata sono gli ingredienti di una storia banale ma attuale che conferma il talento naturalmente brillante della Bobulova, fa sembrare simpatico persino Bova ma non riesce nel miracolo con Martina Stella. Proprio Bova, pur non fregiandosi di una grande recitazione (e non sarebbe nemmeno la prima volta...) apapre molto adatto nel ruolo di un manager atipico, affato severo nonostante gli ordini precisi ricevuti e i tempi duri (la crisi c'è entrata veramente dentro), di cuore ma soprattutto impacciato e dallo sguardo sognante e sornione. Il film è ordinario, niente di speciale, non brutto e si lascia guardare perchè mette buon umore lascia una qualche speranza, nonostante il protagonista sia l'uomo designato dal grande capo dell'azienda di tagliare "i rami secchi". Mancano cambi di passo e colpi di scena veri, la storia scorre piatta e liscia con i soliti, troppi equivoci alla Vanzina. Non è un cinepanettone, nonostante la presenza dei fratelli registi che si portano dietro tale scomoda etichetta (non ne dirigono uno tra l'altro da ormai tanti anni) ma anzi per linguaggio e stile può essere difinita una comemdia sofisticata, romantica, sentimentale e brillante senza ricorrere a battute ad ogni costo e gratuite volgarità. Ben lontana dallo stile di "Notting Hill" o di "South Kensington" ricorda un altro film in cui uno splendido George Clooney sforbiciava, liberando la sua azienda da costi insostenibili: "Tra le nuvole", ma la qualità del film di Reitman è ben altra cosa e la sostanza è assolutamente diversa. Interpretazioni non proprio all'altezza, meglio le donne che Bova, ma ho visto decisamente di peggio e non solo in Italia.
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mystyle.asso88
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venerdì 12 novembre 2010
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ti presento una classica commedia
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Questa volta i Vanzina tirano fuori una commedia all'inglese che poteva solo essere interpretata come loro stessi hanno dichiarato,da Raoul Bova.Il film racconta la storia di Marco(R.Bova) manager italiano che lavora a Londra per una società di cosmetici con la fidanzata.La sua vita sembra tranquilla fino a quando ottiene il trasferimento con una promozione a Milano e viene lasciato dalla compagna.Marco conoscerà così Sarah(Kelly Reilly), affascinante inglese che cura una galleria d’arte,Giulia(Barbora Bubolova) sua collega di lavoro che doveva essere promossa al posto suo,Francesca(Sarah Felberbaum)giovane impiegata dell'azienda e Gabriella(Martina Stella),aspirante giornalista televisiva che,lo coinvolgeranno in molte disavventure sentimentali.
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Questa volta i Vanzina tirano fuori una commedia all'inglese che poteva solo essere interpretata come loro stessi hanno dichiarato,da Raoul Bova.Il film racconta la storia di Marco(R.Bova) manager italiano che lavora a Londra per una società di cosmetici con la fidanzata.La sua vita sembra tranquilla fino a quando ottiene il trasferimento con una promozione a Milano e viene lasciato dalla compagna.Marco conoscerà così Sarah(Kelly Reilly), affascinante inglese che cura una galleria d’arte,Giulia(Barbora Bubolova) sua collega di lavoro che doveva essere promossa al posto suo,Francesca(Sarah Felberbaum)giovane impiegata dell'azienda e Gabriella(Martina Stella),aspirante giornalista televisiva che,lo coinvolgeranno in molte disavventure sentimentali.Infine,come se non bastasse a Marco, anche l'ingrato compito di ridurre il personale in azienda per via della crisi.Dunque il giovane manager non avrà un momento di noia e dovrà darsi da fare per ottenere nuovamente la sua felicità.La trama non è molto originale anche se in alcuni momenti fà riflettere,Raoul Bova interpreta bene il suo ruolo ma il ritmo del film si mantiene giusto ogni tanto grazie al personaggio del tassista Alessandro Bolide e del Fidanzato geloso di Gabriella,Fabio Ferri.
Ad esempio,poteva essere una bella scena quella di Bova che trova l'amante di Giulia(Paolo Calabresi) in casa sua con una pistola ma,viene smontata e resa piatta in pochi secondi.Per quanto riguarda le attrici, sono tutte indubbiamente belle ma nella loro parte non troppo.Se la sono cavata giusto un pochino Barbora Bubolova perchè il suo personaggio poteva essere più realistico e Sarah Felberbaum che,meritava di avere un ruolo più elaborato.Inoltre in alcuni momenti la storia ricorda anche il film Tra le nuvole.Indubbiamente i Vanzina con questo film puntano ad un genere di commedia più garbata, ma poteva essere di gran lunga più coinvolgente.Un film semplice dunque, per rilassarsi ma che difficilmente lascierà il segno.
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