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Siamo di fronte a una commedia molto leggera e non troppo riuscita. Lei ha un negozio di animali, lui produce formaggio biologico: solo i mestieri dei due protagonisti fanno capire quanto tutto sia farlocco ed artificioso. Si ricerca la carineria e il politically correct a tutti i costi per addolcire il cattivo odore di vomito e cacca e le gag, su queste maleodoranti situazioni, si sprecano. Il repertorio della Lopez nel campo della commedia è limitato a sorrisi, battute appena accettabili e cadute su quel meraviglioso sedere sempre in primissimo piano, sempre in bella mostra, inguainato in abitini che lasciano ben poco all'immaginazione. La sceneggiatura è fragile e dopo una prima parte incoraggiante tutto sembtra finire, facendo scadere il film nel noioso e nello scontato. La banalità, in effetti, è la caratteristica più evidente di un film che sottolinea quanto la bellezza e la buona voglia di fare della Lopez siano mal sfruttate e che O'Loughlin non solo non sembra granchè come attore ma appare fin troppo precisino per essere credibile, finendo per restare pure antipatico. Il desiderio di maternità e la solitudine che attanaglia le donne in tale condizione vengono presi con tono ironico ma anche satirico, la via di questa commedia rosa è quella tutto sommato del grottesco con un impianto tipicamente hollywoodiano, un ritmo non trascinante e una fluidità che lascia a desiderare anche perchè le scenette sono poco divertenti, mai dissacranti e gli unici sbalzi a cui si assiste sono quelli umorali e ormonali.
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