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paride86
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mercoledì 23 febbraio 2011
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dimenticabile
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Su alcuni giornali italiani si legge che Fausto Brizzi sarebbe nientemeno che il diretto successore di Monicelli, Risi, Germi, ecc. Ma io dico: questi critici li guardano i suoi film? Finora si era cimentato con commedie simpatiche, piuttosto frivole, ma con cui almeno si poteva ingannare piacevolmente il tempo.
Questo "Maschi contro Femmine" è invece un film prevedibile, sostanzialmente vuoto, che gira intorno alla bravura degli attori - quando c'è, s'intende.
Io l'ho trovato un concentrato di ruffianeria verso lo spettatore; se non altro, però, bisogna ammettere che è ben girato e privo di volgarità.
Si distinguono nel cast Paola Cortellesi e Carla Signoris; Fabio De Luigi è sempre uguale a se stesso, idem Nicolas Vaporidis, mentre Alessandro Preziosi forse ha sbagliato mestiere.
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Su alcuni giornali italiani si legge che Fausto Brizzi sarebbe nientemeno che il diretto successore di Monicelli, Risi, Germi, ecc. Ma io dico: questi critici li guardano i suoi film? Finora si era cimentato con commedie simpatiche, piuttosto frivole, ma con cui almeno si poteva ingannare piacevolmente il tempo.
Questo "Maschi contro Femmine" è invece un film prevedibile, sostanzialmente vuoto, che gira intorno alla bravura degli attori - quando c'è, s'intende.
Io l'ho trovato un concentrato di ruffianeria verso lo spettatore; se non altro, però, bisogna ammettere che è ben girato e privo di volgarità.
Si distinguono nel cast Paola Cortellesi e Carla Signoris; Fabio De Luigi è sempre uguale a se stesso, idem Nicolas Vaporidis, mentre Alessandro Preziosi forse ha sbagliato mestiere.
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andreadur
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sabato 6 novembre 2010
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spunto per la riflessione
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In realtà, questa commedia è praticamente un assaggio della vita reale. Per questo motivo, getta uno spunto di riflessione e spiegherò anche il perchè. La scienza ci propone che noi ridiamo quando c'è un qualcosa o qualcuno con una somiglianza a noi. Ecco perchè, durante i film, la risata da parte di tutti è spontanea. Questo film, apparte il lato elucubrativo, si rivolge verso la plebe, per scindere su un pubblico medio-alto acculturato, per affacciarsi verso una "distrazione", poiché rappresenta una classica commedia, dove l'argomento trascina le reazioni di un qualsiasi italiano. Le commedie straniere hanno un diverso humor e diversi approcci interpersonali fra personaggi. Il voto quindi, è leggermente discreto.
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In realtà, questa commedia è praticamente un assaggio della vita reale. Per questo motivo, getta uno spunto di riflessione e spiegherò anche il perchè. La scienza ci propone che noi ridiamo quando c'è un qualcosa o qualcuno con una somiglianza a noi. Ecco perchè, durante i film, la risata da parte di tutti è spontanea. Questo film, apparte il lato elucubrativo, si rivolge verso la plebe, per scindere su un pubblico medio-alto acculturato, per affacciarsi verso una "distrazione", poiché rappresenta una classica commedia, dove l'argomento trascina le reazioni di un qualsiasi italiano. Le commedie straniere hanno un diverso humor e diversi approcci interpersonali fra personaggi. Il voto quindi, è leggermente discreto. Dal punto di vista della sceneggiatura è accomodante, tuttavia precisa. Il cast è buono ed i personaggi, più che mai rappresentativi. La storia: banale, tuttavia fine a se stessaLo consiglio per distrazione o per una semplice voglia di cinema eludendo le altre proiezioni.
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ultimoboyscout
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lunedì 20 dicembre 2010
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come diceva de coubertin...
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Solita massa di personaggi (forse troppi) alla Brizzi (vedasi "Ex"), impegnati in storie e situazioni che comunque legano piuttosto armoniosamente tra loro. C'è Fabio De Luigi mattatore assoluto del film, c'è Bisio scarsamente e marginalmente impiegato, ma la sorpresissima è Francesco Pannofino una volta solo ottimo doppiatore e oggi puro talento comico in un ruolo incisivo. Molto ricco di banalità il film non è del tutto bruttissimo ma è abbastanza scontato con alcuni pasaggi onestamente divertenti. probabile che una stella sia poco ma due sono troppe. Ma poi in fin dei conti sta partita chi l'ha vinta? Secondo è un salomonico pareggio.
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mariac
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sabato 13 novembre 2010
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il solito
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Maschi contro femmine…..che lo scontro abbia inizio…..
Certo il titolo, il trailer, il cast farebbe pensare ad una di quelle commedie leggere , spensierate, divertenti ma che non si lascia scappare un momento serio di riflessione sull’universo femminile e maschile in perenne lotta di classe, in continua evoluzione e necessità di affermazione.
L’occasione si può dire certamente mancata anche in questo caso… la sperata commediona finisce per essere un trionfo di retorica, di luoghi comuni. Eppure l’inizio, ma l’immediato inizio, sembra incoraggiante perché si apre con una frase bellissima di Massimo Troisi che sintetizza il suo pensiero sul rapporto tra uomo-donna.
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Maschi contro femmine…..che lo scontro abbia inizio…..
Certo il titolo, il trailer, il cast farebbe pensare ad una di quelle commedie leggere , spensierate, divertenti ma che non si lascia scappare un momento serio di riflessione sull’universo femminile e maschile in perenne lotta di classe, in continua evoluzione e necessità di affermazione.
L’occasione si può dire certamente mancata anche in questo caso… la sperata commediona finisce per essere un trionfo di retorica, di luoghi comuni. Eppure l’inizio, ma l’immediato inizio, sembra incoraggiante perché si apre con una frase bellissima di Massimo Troisi che sintetizza il suo pensiero sul rapporto tra uomo-donna. Ma poi cosa accade? Tutto crolla, tutte le aspettative finiscono per rendere la seduta quasi noiosa, la poltrona scotta e non vedi l’ora di uscire dalla sala.
Gli ingredienti sono miscelati con ritmo per tenere lo spettatore quanto più possibile attento alle vicende dei personaggi ma non sorprende neanche un po’. Uomini che tradiscono perché in astinenza o perché ormai accompagnati da mogli non più giovanissime, donne che tradite si lasciano sprofondare e travolgere dalla crisi di mezza età, uomini che collezionano donne non riuscendo a guardare alla bellezza di ciò che può trovarsi oltre il pianerottolo, donne troppo confuse per prendere una scelta che orienti i propri orizzonti sessuali. Gli ingredienti sembrano esserci tutti per far emergere una brillante commedia ma il film non riesce a convincere perché si lascia invece prendere dalla banalità e dalla faciloneria dei cinepanettoni che di influenza ne ha esercitata parecchio.
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stefano73
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martedì 9 novembre 2010
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banalità
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insiame di banalità e doppi sensi. Di una comicità che cerca di far ridere ma si ripete in concetti e battute già sentite e riciclate. Finale prevedibile e attori famosi ma scarsi. Le riprese con le balene in Antartide cercano soltanto di risollevare un film inutile. Tradimenti, lesbicate, nudisti, spiagge e impotenza sessuale...i soliti argomenti. Scarso.
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chicca30
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mercoledì 9 febbraio 2011
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patetico
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non ho parole per descrivere la mediocrità di questo film, mi chiedo come si possa essere caduti così in basso e forse una tale oscenità può piacere solo a gente mediocre che non ha valori e che vive di stupidità
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intercicius
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sabato 30 ottobre 2010
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ex, a confronto, un capolavoro
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Ci era piaciuto, molto, EX. Alla prova successiva ci troviamo di fronte di nuovo
al medesimo impianto narrativo (cd multiplot) stavolta molto meno pensato
ed efficace.
In breve funzionano solo 2 episodi su quattro (quello di de Luigi e quello della Pandolfi)
gli altri 2 appaiono, uno irrealistico (vaporidis) e l'altro infinitamente triste.
Si ride abbastanza per fare tanto botteghino, ma onestamente ci si aspettava di piu'.
L'uso del placement senza piu' compromessi, alla "cinepanettone", sanziona il definitivo
appiattimento verso il basso anche dell'unico regista che aveva dato l'illusione di poterci
traghettare verso lidi di rinnovata qualita'cinematografica, in economia.
Gli attori confermano i loro standard recitativi, bravi quelli bravi, cani quelli cani, come
a dire "direzione" assente.
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Ci era piaciuto, molto, EX. Alla prova successiva ci troviamo di fronte di nuovo
al medesimo impianto narrativo (cd multiplot) stavolta molto meno pensato
ed efficace.
In breve funzionano solo 2 episodi su quattro (quello di de Luigi e quello della Pandolfi)
gli altri 2 appaiono, uno irrealistico (vaporidis) e l'altro infinitamente triste.
Si ride abbastanza per fare tanto botteghino, ma onestamente ci si aspettava di piu'.
L'uso del placement senza piu' compromessi, alla "cinepanettone", sanziona il definitivo
appiattimento verso il basso anche dell'unico regista che aveva dato l'illusione di poterci
traghettare verso lidi di rinnovata qualita'cinematografica, in economia.
Gli attori confermano i loro standard recitativi, bravi quelli bravi, cani quelli cani, come
a dire "direzione" assente.
Incommentabile la scelta del sequel.
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