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I maschi: un bersaglio facile

Presentato a Roma Maschi contro femmine, il nuovo film di Fausto Brizzi.
di Marianna Cappi

Chiara Francini (in foto) interpreta Marta che con Andrea (Nicolas Vaporidis) condivide uno sgangherato appartamento e l'amore per Francesca (Sarah Felberbaum).
Chiara Francini (44 anni) 20 dicembre 1979, Firenze (Italia) - Sagittario. Interpreta Marta nel film di Fausto Brizzi Maschi contro femmine.

venerdì 22 ottobre 2010 - Incontri

Fausto Brizzi firma il suo quarto film e si può scommettere sul suo successo al botteghino, visto il cast stellare, il budget senza saldi, l'originalità distributiva. De Luigi, Cortellesi, Littizzetto, Bisio, Preziosi, Pannofino, Signoris, Vaporidis, Cederna sono solo alcuni dei nomi che popolano questo ambizioso dittico: Maschi contro Femmine, in uscita in ben 600 copie mercoledì prossimo, e, a seguire, a febbraio, Femmine contro Maschi, il sequel, già pronto. Scritto da Brizzi con i soliti noti Martani e Bruno e la nuova collaborazione di Pulsatilla (assente giustificata dalla conferenza stampa perché sta partorendo), vedrà il primo capitolo distribuito da 01 e il secondo da Medusa.

Come si spiega la doppia distribuzione?
Federica Lucisano: Ficarra e Picone hanno un'esclusiva con Mediaset che non potevano rompere, per cui abbiamo equilibrato i cast tra i due film e siamo riusciti ad onorare la par condicio della distribuzione.

Come si sono svolte le riprese?
Brizzi: Dal punto di vista della sostanza, si può dire che nel primo film mettiamo alla berlina gli uomini e nel secondo le femmine. Nella pratica sono stati girati insieme, con due ciak, qualche confusione degli attori ("dove siamo? Questo è il film degli altri!") e la disperazione della segretaria di edizione. Tutti gli attori del primo film hanno un piccolo ruolo nel secondo e viceversa, tranne Ficarra e Picone, appunto per via dell'esclusiva.

Il film si apre con una citazione di Troisi. Quanto vi ha ispirato Credevo fosse amore invece era un calesse?
Brizzi: Tanto. Scrivendo ho pensato alle commedie di due grandi registi italiani, Troisi e Nuti.

Com'è lavorare col nuovo re Mida della commedia italiana, Fausto Brizzi?
Fabio De Luigi: Il cinema italiano è stato a lungo diviso da categorie ideologiche, per cui chi faceva un certo tipo di cinema non poteva farne un altro se no "si sporcava", ora questo muro sta cadendo, anche grazie a Fausto, che è un grande catalizzatore di talenti universali.

Carla Signoris: La prima volta che Brizzi mi ha chiamato ci ho pensato, questa volta ho detto sì a scatola chiusa: volevo lavorare ancora con lui, ne ero certa. Mi permetto in questa sede di ricordare che per la scena della chirurgia plastica è stata usata una controfigura per screditare il mio fisico. Ma poi la scena è stata montata troppo bene e non si capisce che quella grassona non sono io. Le mie amiche di Genova, che sono cattivissime, non ci crederanno che è una controfigura. Ma mio marito e i miei figli lo sanno che non sono così.

Alessandro Preziosi: Lavorare con Fausto è stato bello, riuscire a strappare una risata a lui e a Paola Cortellesi è stata una grande soddisfazione. Ne approfitto per dire pubblicamente che ho accettatodi fare questo film anche perché mi dava la possibilità di lavorare con lei.

Chiara Francini: Io interpreto una lesbica. È stato molto bello e imbarazzante, perché io e Sarah eravamo nude con una troupe di 40 uomini per cui, anche se Fausto ci assicurava che non si sarebbe visto niente, questo ci consolava solo fino a un certo punto. Baciare Sarah è stata la cosa più facile, alla fine dei conti.

Sarah Felberbaum: Se è stato più bello baciare Chiara o Vaporidis? Sicuramente Chiara.

Nicolas Vaporidis: Grazie, sei un'amica, ti voglio bene. Per rispondere alla domanda, io avevo già fatto due film con Fausto, ma la coralità di questo è stata un'esperienza unica, un lavoro di gruppo che racconta tante generazioni e tante storie. Il mio Andrea è un personaggio di questo gruppo, e per questo sono molto grato a Fausto.

Lucia Ocone: La differenza principale tra me e Monica, il mio personaggio, è che lei perdona il marito dopo il tradimento, mentre io non l'avrei mai fatto. Aggiungo solo che non si tratta tanto di una commedia quanto di un film di fantascienza, perché uomini come quello interpretato da Cederna nel film non esistono davvero.

Giuseppe Cederna: Io sono Renatino, un uomo innamorato che si mostra per quello che è. Ne approfitto per dire che uomini come me ce ne sono. Io esisto, sono qui.

Pannofino: Io nel film sono un pezzo di m.... Mi faccio beccare da mia moglie con il sorcio in bocca, vale a dire con una giovane cubana. E Carla Signoris mena, se vedete Crozza avvertitelo.

Signoris: Lo sa.

Cortellesi: Se penso all'atmosfera sul set mi viene in mente quella di quando ti veniva "la ridarola" in gita scolastica. Un aggettivo per descrivere Fausto? Cretino.

Ocone: Demente.

Signoris: Il mio personaggio racconta una donna contro una donna, una femmina contro se stessa. Va in crisi, per il tradimento subito e la mezza età, e pensa di poter risolvere tutto con la chirurgia estetica, ma poi si specchia in un uomo che la vede per quello che è e capisce che le rughe ce le ha soprattutto nella testa. Finché noi femmine riusciamo a ridere con i nostri maschi non si va dall'avvocato...

De Luigi: ...subito dopo comincia a ridere lui, l'avvocato.

Giorgia Wurth: Per il mio personaggio, la pallavolista Eva, mi sono allenata 3 mesi con il Novara, una vera squadra di serie A, anche se poi per le mie inquadrature mi hanno abbassato la rete all'altezza di una da tennis. Però ho preso lezioni dall'allenatore della nazionale in persona, Massimo Barbolini, al quale faccio un grande in bocca al lupo per l'imminente inizio dei mondiali in Giappone.

Com'è nata la canzone?
Francesco Baccini: Fausto mi ha telefonato qualche mese fa e mi ha chiesto di scrivere una canzone per il suo film. Io non ho voluto leggere la sceneggiatura ma solo sapere il titolo. Di solito sono un bradipo, pigrissimo, e non scrivo a comando. Invece l'ho buttata giù in poche ore. Pensavo che fosse la canzone per i titoli di coda e invece l'ho vista piacevolmente in testa. Ci sono anche ben due videoclip per questo pezzo: quello ufficiale, girato da Fausto stesso, con la partita di pallavolo tra maschi e femmine, e i titoli di testa del film, che sembrano un vero e proprio videoclip.

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