valterino
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giovedì 7 aprile 2011
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occasione persa
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l'idea ottima
i personaggi appaiono anche sostenibili.... ma il tutto si risolve in poche e inverosimili circostanze.... e nessuna paura
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jimmylsanto
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mercoledì 6 aprile 2011
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originale..però
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due palle vedere questi cretini che per risparmiare 2 dollari e fare una corsa in + all'ultimo minuto vanno ad impelagarsi in un storia assurda...
emeriti cretini che pensano di fare voli di 20 metri e non farsi niente... e il resto non lo racconto perchè se qualcuno vuol vederlo gli sciupo qualche sorpresona (ma in dò)..
film evitabile; che una cosa però è riuscita a fare.. se avevo dubbi sul prendere una seggiovia.. ora non ne ho più! (sopratutto per i cretini che ci lavorano negli u.s.a.)
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pupobuono
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mercoledì 6 aprile 2011
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molto realistico
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bel film ...a differenza secondo me ,dei pessimi horror e delle insipide commedie che circolano ora nelle sale e non faccio nomi....la magia di questo film e la bravura del regista sta nel riuscire a far identificare gli spettatori con i protagonisti del film ...molto bello il paesaggio , i personaggi esprimono i timori , le paure che potremmo avere noi se ci trovassimo al loro posto e poi è una situazione che puo' capitare sul serio anche nella realta'....davvero bravo questo regista che con poco ha creato un film davvero bello!!! e nonostante possa sembrare banale secondo me ci puo' insegnare due cose 1 il destino di una persona puo' cambiare da un momento all' altro.
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bel film ...a differenza secondo me ,dei pessimi horror e delle insipide commedie che circolano ora nelle sale e non faccio nomi....la magia di questo film e la bravura del regista sta nel riuscire a far identificare gli spettatori con i protagonisti del film ...molto bello il paesaggio , i personaggi esprimono i timori , le paure che potremmo avere noi se ci trovassimo al loro posto e poi è una situazione che puo' capitare sul serio anche nella realta'....davvero bravo questo regista che con poco ha creato un film davvero bello!!! e nonostante possa sembrare banale secondo me ci puo' insegnare due cose 1 il destino di una persona puo' cambiare da un momento all' altro...2 mai cercare di ingannare il prossimo .....se loro non avessero corrotto l' addetto di turno alla sicurezza offrendogli pochi soldi per la discesa , forse la disgrazia non sarebbe successa .....da vedere
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solitas
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mercoledì 6 aprile 2011
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troppo poco intelligente
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Chi è un appassionato di montagna, come la sottoscritta, sa benissimo che le situazioni in cui si sono trovati i protagonisti sono una serie di banali e alquanto infattibili eventi.
Ma, mettiamo che possa succedere di rimanere abbandonati sulla seggiovia, che possa capitare di andare in giro senza cellulare, che ci siano posti al mondo frequentati da umani e infestati da lupi ecc…
Ne vogliamo parlare dei modi in cui hanno deciso di affrontare le situazioni estreme in cui si sono trovati? Sembravano delle scelte fate a tavolino da persone che di montagna ne conoscono poco….
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Chi è un appassionato di montagna, come la sottoscritta, sa benissimo che le situazioni in cui si sono trovati i protagonisti sono una serie di banali e alquanto infattibili eventi.
Ma, mettiamo che possa succedere di rimanere abbandonati sulla seggiovia, che possa capitare di andare in giro senza cellulare, che ci siano posti al mondo frequentati da umani e infestati da lupi ecc…
Ne vogliamo parlare dei modi in cui hanno deciso di affrontare le situazioni estreme in cui si sono trovati? Sembravano delle scelte fate a tavolino da persone che di montagna ne conoscono poco….a me non a fatto paura, ma tutt’altro, ci siamo fatti una bella risata…spettacolare il lancio del primo personaggio dalla seggiovia…mi chiedo perché non si è allacciato la tavola da snow invece che buttarsi tipo stecca sulla neve! mitico
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alessia,albani
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mercoledì 6 aprile 2011
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avete uno stomaco abbastanza forte??
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IO no!!! Film troppo cruento.. quasi splatter. Mi si è riproposta tutta la cena!
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patty
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lunedì 4 aprile 2011
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meglio lasciar perdere!
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Film penoso,banale e scontato...non lascia assolutamente nulla. Lo sconsiglio apertamente!
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patty
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lunedì 4 aprile 2011
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meglio lasciar perdere!
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Film penoso,banale e scontato...non lascia assolutamente nulla. Lo sconsiglio apertamente!
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henry parker
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domenica 3 aprile 2011
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le idee più semplici sono anche le migliori
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Al calare della sera, in una stazione sciistica dello Utah, tre giovani (incauti) amici (Dan, Joe e Parker) sono gli unici rimasti su una seggiovia quando l'impianto viene per equivoco fermato. E' domenica sera e la struttura non verrà rimessa in funzione fino al venerdì successivo; inutile urlare: i ragazzi sono troppo in alto e troppo lontani dalla base per essere sentiti. Che speranze di sopravvivenza hanno i tre dato che è in arrivo una bufera di neve e nel bosco sottostante è pieno di lupi? Girato con un budget ridotto all'osso e giustamente accolto a braccia aperte al Sundance Film Festival del 2010, Frozen è inaspettatamente uno dei thriller più interessanti e inventivi degli ultimi dieci anni (caratterizzati, come è noto, da una sconfortante e generale mancanza di ispirazione nel panorama cinematografico).
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Al calare della sera, in una stazione sciistica dello Utah, tre giovani (incauti) amici (Dan, Joe e Parker) sono gli unici rimasti su una seggiovia quando l'impianto viene per equivoco fermato. E' domenica sera e la struttura non verrà rimessa in funzione fino al venerdì successivo; inutile urlare: i ragazzi sono troppo in alto e troppo lontani dalla base per essere sentiti. Che speranze di sopravvivenza hanno i tre dato che è in arrivo una bufera di neve e nel bosco sottostante è pieno di lupi? Girato con un budget ridotto all'osso e giustamente accolto a braccia aperte al Sundance Film Festival del 2010, Frozen è inaspettatamente uno dei thriller più interessanti e inventivi degli ultimi dieci anni (caratterizzati, come è noto, da una sconfortante e generale mancanza di ispirazione nel panorama cinematografico). La scommessa di trasmettere empatia e di creare suspense con tre attori sospesi nel vuoto di fronte a quello che forse è il peggiore dei killer (il gelo) può dirsi raggiunta. Il merito è dell'ottima idea di partenza (Green si è ricordato di quando era bambino e di quanto lo spaventasse trovarsi sulla seggiovia quando questa si fermava senza ragione) e degli intelligenti espedienti narrativi che sorreggono più volte la vicenda quando questa sembra rinchiudersi in un vicolo cieco: funzionano infatti sia gli effettacci (efficace tanto la macabra sorpresa conseguente al salto nel vuoto di uno dei tre quanto la mano della ragazza incollata alla sbarra di sicurezza), sia il fatto di stimolare e palesare le paure umane più ancestrali e primordiali (le vertigini di fronte alla percezione del vuoto, il sangue sulla neve, il buio, il lato selvaggio della natura), sia la forza visionaria del talentuoso regista (basta il vento che soffia su una seggiovia vuota in un'inquadratura fissa per rendere l'immagine suggestiva). A livello di sceneggiatura forse sono un pò scontate alcune psicologie ma poco importa; resta un film solido, raggelante, senza citazioni inutili e con una messinscena semplice e onesta: Green si è infatti rifiutato di svolgere le riprese in uno studio con sfondo verde, preferendo mettere sul serio gli attori e la troupe a 15 mt di altezza su un autentico impianto di risalita. Probabilmente è proprio per il suo aspetto sincero e genuino che rimane allo spettatore intelligente un senso di inquietudine che non si esaurisce con la fine della pellicola. Poco visto comunque dal pubblico italiano, abituato a prodotti decisamente più scadenti.
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fantat
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domenica 3 aprile 2011
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angoscia sulla seggiovia
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Semplice ma efficace la storia raccontata in Frozen: un'ora e mezza nella quale si viene trasportati in una situazione che, forse proprio per la sua verosimiglianza e la sua semplicità iniziale, riesce a condurti pian piano dentro la pellicola, con tutta la carica emotiva densa di timori ed angosce che la storia porta con sé.
Dopo i primi 20 minuti iniziali, nei quali lo spettatore fa conoscenza con i personaggi e si inserisce nella loro atmosfera da "domenica sulla neve", l'imprevisto blocco della seggiovia porta inevitabilmente a chiedersi: "E io in questa situazione cosa farei?".
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Semplice ma efficace la storia raccontata in Frozen: un'ora e mezza nella quale si viene trasportati in una situazione che, forse proprio per la sua verosimiglianza e la sua semplicità iniziale, riesce a condurti pian piano dentro la pellicola, con tutta la carica emotiva densa di timori ed angosce che la storia porta con sé.
Dopo i primi 20 minuti iniziali, nei quali lo spettatore fa conoscenza con i personaggi e si inserisce nella loro atmosfera da "domenica sulla neve", l'imprevisto blocco della seggiovia porta inevitabilmente a chiedersi: "E io in questa situazione cosa farei?".
Non credo sia facile tenere alta l'attenzione e la tensione per un'ora sul medesimo scenario e proprio per questo ritengo che nel complesso Frozen risulti essere un buon film.
Anche la colonna sonora, semplice e discreta, mi è sembrata abbastanza adeguata alle scene.
Frozen è adatto per una serata alla ricerca di qualche emozione forte, con la consapevolezza che al termine del film un senso di angoscia vi accompagnerà ancora per un po'.
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fabio c.
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domenica 3 aprile 2011
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ma abbottonarsi la giacca no?!
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Sono onesto.. il film è da VEDERE. Il senso di impotenza, la tensione, la forza d'animo e lo spirito di sopravvivenza che torva soluzioni dove soluzioni NON ci sono valgono il prezzo del biglietto.
I riferimenti sono chiari, "Open Water" su tutti... padre del NUOVO filone di film "survivor", dove Horror è una parole per lo più fuori posto e lascia volentieri posto al più appropriato "Drammatico d'azione".
Ecco cosa ti puoi aspettare quando siedi davanti a questo film... una "cesta" di emozioni, che ti fanno a volte rabbrividire a volte restare agghiacciato nella poltrona di casa.
Molto più "leggero" del pur ottimo "Sepolto", infatti a differenza del predecessore risulta più godibile.
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Sono onesto.. il film è da VEDERE. Il senso di impotenza, la tensione, la forza d'animo e lo spirito di sopravvivenza che torva soluzioni dove soluzioni NON ci sono valgono il prezzo del biglietto.
I riferimenti sono chiari, "Open Water" su tutti... padre del NUOVO filone di film "survivor", dove Horror è una parole per lo più fuori posto e lascia volentieri posto al più appropriato "Drammatico d'azione".
Ecco cosa ti puoi aspettare quando siedi davanti a questo film... una "cesta" di emozioni, che ti fanno a volte rabbrividire a volte restare agghiacciato nella poltrona di casa.
Molto più "leggero" del pur ottimo "Sepolto", infatti a differenza del predecessore risulta più godibile... la dove "Sepolto" puntava sulla psiche del protagonista, sull'onda di disperazione, sul tentativo irraggiungibile di scappare ad una morte GIA' presente... QUI in "Frozen" abbiamo l'AZIONE... c'è spazio per movimenti circensi sul baratro ghiacciato, di salti pirotecnici, e addirittura di "amici" lupi... insomma c'è la possiiblità di passare un'ora e 10 di adrenalina-paura-tensione...
La nota più positiva è che NON si sbadiglia MAI, pur non essendoci effetti speciali, ad eccezione di una montagna silenziosa.
E fin qui le note positive... ma passiamo a quella che IN PRIMIS ha deciso il mio voto di DUE stelle su cinque.
La verosimiglianza... SENZA togliere niente a te che devi ancora vedere il film, vorrei far presente che nel film ci sono COMPORTAMENTI dei personaggi che sono SENZA SENSO:
1. Un personaggio per tutto il film ha il cappuccio della giacca NON sulla testa;
2. la ragazza sta gelando ma NON copre il viso
3. Fanno di TUTTO tranne la cosa più semplice, che sarebbe stata avvicinarsi e usare il calore umano. NON dico che sarebbero dovuti stare fermi ad aspettare la morte ma solo che lo sceneggiatore avrebbe potuto farli riscaldare a vicenda MENTRE decidevano il da farsi.
Questi atteggiamenti ovviamenti volti a dare la possibilità al film di evolversi tramite dialoghi e per permettere di vedere i visi degli attori, ne toglie un senso di veridicità che DOVREBBE essere alla base dell'immedesimazione.... perchè NON basta usare una situazione comune, in cui tutti noi ci potremo trovare, MA anche e soprattutto far agire i protagonisti COME noi faremo nel bene e nel male. In questo è molto più credibile la lunga attesa in "Open Water", o l'estremo tentativo in "sepolto", ma anche il più leggero "Alla deriva", per non parlare del coraggio estremo in "127"...
Insomma non importa se nel bene o nel male MA la sceneggiatura avrebbe dovuto far muovere in maniera più verosimile le sue pedine... per rendere il film maggiormente avvolgente.
Un film da vedere, quindi, ma senza innervorsirsi troppo per la stupidità dei suoi protagonisti.
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