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giovanni.
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venerdì 27 luglio 2018
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film piatto privo di emozioni
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La storia è scontata il ritmo è lento la protagonista sarà perché non mi piace né come attrice che esteticamente non da nessuna emozione due ore perse
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etabeta
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giovedì 17 luglio 2014
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noioso
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Silvio Soldini più che un regista di film sembra qualcuno che mentre tiene la telecamera in mano non fa altro che leggere un diario, tra l'altro noiosissimo, non solo perché il film non dice nulla, ma anche perché gli attori sono molto più bravi a recitare a letto che fuori dal letto.
Una serata persa in cui si poteva fare altro
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akira60
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mercoledì 16 luglio 2014
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che noia, che banalità....
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Un film noioso, banale, scontato, cosa vuoi di più?
Insopportabili i protagonisti, ritmo lento, lentissimo, praticamente non succede nulla... Introspezione? maddechè?
Ma chi li produce sti film?
Basta, ho già detto troppo...
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stefanocapasso
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venerdì 21 febbraio 2014
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come è difficile vedere l'altro
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Un film bello ed emozionante che parla di emozioni primarie, dunque forti; la passione amorosa, l’innamoramento, la rabbia, il dolore. Tutto in un contesto sociale e di persone con un livello evolutivo piuttosto primitivo.
Anna, giovane inquieta vive con Alessio, omone protettivo, dal carattere passivo che pensa a tutto, ripara qualsiasi cosa. Domenico, padre di famiglia un pò scapestrato vive con Miriam, che sbarca il lunario, si occupa dei bambini e di mandare avanti la famiglia.
Due anime infantili, Anna e Domenico ingabbiate in un rapporto con due "genitori", uno Alessio che non vede e non sente nulla, l’altro Miriam persino troppo soffocante.
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Un film bello ed emozionante che parla di emozioni primarie, dunque forti; la passione amorosa, l’innamoramento, la rabbia, il dolore. Tutto in un contesto sociale e di persone con un livello evolutivo piuttosto primitivo.
Anna, giovane inquieta vive con Alessio, omone protettivo, dal carattere passivo che pensa a tutto, ripara qualsiasi cosa. Domenico, padre di famiglia un pò scapestrato vive con Miriam, che sbarca il lunario, si occupa dei bambini e di mandare avanti la famiglia.
Due anime infantili, Anna e Domenico ingabbiate in un rapporto con due "genitori", uno Alessio che non vede e non sente nulla, l’altro Miriam persino troppo soffocante. I due giovani, due bambini in fondo, cercano emozioni e nutrimento; non bastano i loro hobby, la pittura e le immersioni. Cosi scatta quasi a prima vista una passione violenta tra Anna e Domenico e poi un vero innamoramento. Ben presto si capisce che le istanze dei due sono opposte, Anna vorrebbe cerca una nuova vita, e quindi a creare un rapporto vero con Domenico che da parte sua pur coinvolto ha il problema di mantenere la sua vita attuale dalla quale dipende in tutto e per tutto. In fondo anche loro non si vedono realmente, non comprendono quanto siamo distanti le prospettive dell’altro, amano una passione che li fa sentire vivi. Il non vedere, il non essere visti è il filo conduttore che lega tutti i protagonisti della vicenda, e che li accomuna in una sofferenza di fondo alla quale ognuno reagisce con una struttura difensiva diversa.
Sara Anna a interrompere la relazione, dopo che il tradimento è scoppiato e divenuto noto a tutti, quando intuisce che Domenico non lascerà la sua famiglia, dando quindi ad entrambi la possibilità di vivere con una consapevolezza la strada che prenderanno in seguito.
Evidente ed efficace il tentativo del regista di entrare direttamente nel tessuto sociale e nel vissuto dei protagonisti con un uso della macchina che si muove spesso e anche in modo confuso dentro, accanto, vicino ai personaggi, in una condizione ansiosa, a sottolineare proprio il disagio che nasce dai bisogni non ascoltati.
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no_data
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lunedì 14 gennaio 2013
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il mio amico.... favino
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Favino ricorda molto un mio amico...per il resto, un film inutile. la prossima volta esco con il mio amico.
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claddfever
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domenica 13 gennaio 2013
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felicità o serenità?
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SOLDINI DESCRIVE AL MEGLIO LA STRADA DEL TRADIMENTO VISTA E VISSUTA DA DUE PUNTI DI VISTA COMPLETAMENTE DIFFERENTI, ANNA NON SODDISFATTA DELLA PROPRIA SITUAZIONE SETIMENTALE APPARENTEMENTE PERFETTA INCONTRA ALESSIO SUL POSTO DI LAVORO. ANCHE LUI PROBABILMENTE VITTIMA DELLO STRESS DI TUTTI I GIORNI E DELLA MONOTONIA PRIVA DI PASSIONE CON LA MOGLIE. INSIEME SI TRASCINANO TIMIDAMENTE VERSO LA FELICITà PROIBITA,MA COME SPESSO SUCCEDE LEI AVREBBE IL CORAGGIO DI INTRAPRENDERE UNA NUOVA VITA INTERROMPENDO LA VECCHIA MA LUI NO..
NON LASCIA LA SUA FAMIGLIA E RESTA CON DUE PIEDI IN UNA SCARPA..LEI NE SOFFRE MA ALLA FINE CAPISCE CHE LA LORO STORIA NON AVRà UN FUTURO..TORNA COSì SUI SUOI PASSI ACCETTANDO UNA SITUAZIONE CHE PROBABILMENTE NON AMA FINO IN FONDO.
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SOLDINI DESCRIVE AL MEGLIO LA STRADA DEL TRADIMENTO VISTA E VISSUTA DA DUE PUNTI DI VISTA COMPLETAMENTE DIFFERENTI, ANNA NON SODDISFATTA DELLA PROPRIA SITUAZIONE SETIMENTALE APPARENTEMENTE PERFETTA INCONTRA ALESSIO SUL POSTO DI LAVORO. ANCHE LUI PROBABILMENTE VITTIMA DELLO STRESS DI TUTTI I GIORNI E DELLA MONOTONIA PRIVA DI PASSIONE CON LA MOGLIE. INSIEME SI TRASCINANO TIMIDAMENTE VERSO LA FELICITà PROIBITA,MA COME SPESSO SUCCEDE LEI AVREBBE IL CORAGGIO DI INTRAPRENDERE UNA NUOVA VITA INTERROMPENDO LA VECCHIA MA LUI NO..
NON LASCIA LA SUA FAMIGLIA E RESTA CON DUE PIEDI IN UNA SCARPA..LEI NE SOFFRE MA ALLA FINE CAPISCE CHE LA LORO STORIA NON AVRà UN FUTURO..TORNA COSì SUI SUOI PASSI ACCETTANDO UNA SITUAZIONE CHE PROBABILMENTE NON AMA FINO IN FONDO..IL FILM METTE IN LUCE LA DIFFERENZA TRA UNA VITA FELICE E UNA VITA SERENA,LA DIFFERENZA TRA CHI FA UNA SCELTA E CHI HA PAURA DI FARLA..
BRAVI FAVINO E LA ROHRWACHER,E BATTISTON COME AL SOLITO..BELLO
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tatiana micaela truffa
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lunedì 12 novembre 2012
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violentemente realista
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Due coppie alle prese con la loro routine quotidiana, problemi economici... Ed una passione carnale, extra-coniugale, tanto travolgente quanto improvvisa ed inaspettata.
La cruda realtà delle persone in tutti i nostri difetti e i nostri eroismi nell'affrontare le sfide piccole e grandi della vita.
Forse un po' opprimente, ma molto ben recitato e minuziosamente curato in ogni particolare della sceneggiatura.
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Due coppie alle prese con la loro routine quotidiana, problemi economici... Ed una passione carnale, extra-coniugale, tanto travolgente quanto improvvisa ed inaspettata.
La cruda realtà delle persone in tutti i nostri difetti e i nostri eroismi nell'affrontare le sfide piccole e grandi della vita.
Forse un po' opprimente, ma molto ben recitato e minuziosamente curato in ogni particolare della sceneggiatura.
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katamovies
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martedì 31 luglio 2012
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fedifraghi in tempi di crisi
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Ho visto questo film al cinema, io che raramente spendo i soldi per il biglietto a meno di non essere convinta di andare a vedere un capolavoro o quasi.
In questo caso non avevo alcuna aspettativa, anzi ero piuttosto prevenuta: mi immaginavo uno di quei film italiani tristi, con la recitazione sciatta o mucciniana (sospiri, urla etc..).
Alla fine, sono uscita dalla sala con un groppo alla gola, altrimenti detto "magone".
Questo è un film di cui ho percepito e apprezzato l'onestà. La trama è semplice (lui e lei, entrambi impegnati, si innamorano perdutamente), la scrittura è asciutta, l'interpretazione credibile.
Un piccolo film verista, senza lieto fine, in cui l'amore alla fine non trionfa, perché i sensi di colpa pesano troppo e ribaltare le vite per passione, quando ci si barcamena tra mutui e bollette, è un lusso che non tutti possono concedersi.
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Ho visto questo film al cinema, io che raramente spendo i soldi per il biglietto a meno di non essere convinta di andare a vedere un capolavoro o quasi.
In questo caso non avevo alcuna aspettativa, anzi ero piuttosto prevenuta: mi immaginavo uno di quei film italiani tristi, con la recitazione sciatta o mucciniana (sospiri, urla etc..).
Alla fine, sono uscita dalla sala con un groppo alla gola, altrimenti detto "magone".
Questo è un film di cui ho percepito e apprezzato l'onestà. La trama è semplice (lui e lei, entrambi impegnati, si innamorano perdutamente), la scrittura è asciutta, l'interpretazione credibile.
Un piccolo film verista, senza lieto fine, in cui l'amore alla fine non trionfa, perché i sensi di colpa pesano troppo e ribaltare le vite per passione, quando ci si barcamena tra mutui e bollette, è un lusso che non tutti possono concedersi. Le scene di intimità tra i due amanti non hanno nulla di pruriginoso: c'è la disperazione di due che si godono quei rarissimi e irripetibili momendi di abbandono.
Credo che possa piacere alla grande Natalia Aspesi, che cura da anni la posta del cuore del Venerdì di Repubblica.
Consigliato.
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budmud
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mercoledì 4 aprile 2012
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banale
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Nessuna emozione, solo un racconto di quelli che ormai fanno parte della 'normalità'. Bravi Battiston, la Rohrwacher e l'attrice che fa la zia, nella mediocrità gli altri. Il film scorre senza particolari emozioni (scene di 'pseudo' sesso che non aggiungono niente, quasi annoiano) e non sa bene evidentemente come chiudersi. Prodotto probabilmente sperando di fare cassa con una storia normale. Scontato.
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gianp2
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martedì 10 gennaio 2012
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splendido racconto di una storia normale
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Storia normale, di persone normali. Due coppie come tante, con la noiosa routine del lavoro, dei figli, delle amicizie, dei legami parentali. Una scossa nel grigiore della vita è la subitanea passione fra i due protagonisti principali. Quindi niente di eccezionale. Ma non c'è bisogno di vicende mirabolanti per fare un buon film, anzi un ottimo film. Quando tutto è raccontato ed interpretato con minuzia, con attenzione senza sbavature e senza retorica. Bravissimi gli attori in particolare la coppia Battiston-Rohrwacher.
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