Burlesque

Nel colorato e variegato mondo di una delle tendenze più in dell'anno 2010, non poteva mancare una testimonianza cinematografica, una messa in scena a metà fra musical e american dream. "Burlesque" ha una struttura classica da film musicale in stile "Flashdance", in cui la protagonista ha un sogno e vuole realizzarlo costi quel che costi. Ci si trova di fronte a qualcosa di già visto ma il film di Antin può avvalersi della strepitosa capacità della Aguilera, non utilizza controfigure per i numeri di canto e ballo e sfrutta fino in fondo Cher e il suo carisma, lei che sembra davvero nata per il palcoscenico teatrale. E' un divertissement molto ritmato, perfettamente in linea col suo titolo con quel genere che oscilla fra strip, voyeurismo, ironia e folies bergere. Christina Aguilera è la protagonista e interpreta una cameriera di provincia senza mezzi ma con tanta voce che si muove in quel paese delle meraviglie che è Los Angeles, dove incontra Cher che ha giusto bisogno di lei per far decollare tacchi, parrucche e paillettes. Copia "Chicago", "Cabaret" e anche "Chorus line" e sa tanto di ultima ruota in coda ad un collaudatissimo e sfarzoso carro, un film troppo pacchiano e presuntuoso che rievoca un genere che fu ironico, vizioso ma fondamentalmente giocoso. Le storie d'amore e amicizia sono solo un contorno, puro pretesto per coreografie affascinanti, sexy e adrenaliniche della coreografa delle Pussycat Dolls (che è anche sorella del regista...), se l'ambizione era andare oltre "Showgirls" ci sono riusciti ma non ci voleva molto, il coraggio è notevole (regista e protagonista sono esordienti assoluti al cinema!) ma a tirare le fila sono due veterani come Tucci e Cher, che muove poco le gambe e i muscoli facciali per via delle troppe operazioni ma ha grinta, fascino e attitudine da dive d'altri tempi. Onestamente, però, la pellicola è la somma di 13, se non ho contato male, canzoni e la compilation di 13 videoclip: troppo poco per farne un film vero.