raffanta48
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sabato 24 luglio 2010
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thriller ?
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i racconti di matheson sono sicuramente meglio della mancanza di costrutto del film, recitato male da una algida Diaz ... se aveste scritto horror fantascientifico avrei evitato di perdere due ore, credendo si trattasse di un thiller !!!
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claudiorec
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venerdì 23 luglio 2010
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incomprensibile
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Sinceramente il film non l'ho capito... Nel senso che non ho proprio capito la trama. Lo sconsiglio!
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malignetto
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venerdì 23 luglio 2010
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bello il primo tempo
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Primo tempo interessantissimo, bello lo spunto, sarebbe un interessantissimo esperimento sociologico. Brava la Diaz nel rendere credibile il suo personaggio. Purtroppo il film scade nel banale nel secondo tempo con una spiegazione della scatola che cadendo nel paranormale rende inutile tutto il bellissimo lavoro svolto nel primo tempo.
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fego31
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venerdì 23 luglio 2010
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un film di un'ambiguità ed inutilità senza pari.
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Dal regista che aveva sfornato Donnie Darko, il suo ultimo "The Box" non sembra esserne minimamente all'altezza.
Una sorta di psico-thriller che dal fortunato film del regista americano cerca di trarre, senza alcun successo, le atmosfere cupe ed ansiogene e le situazioni in bilico tra realtà e prodotto della mente.
SI lascia guardare per la prima mezzora dove l'idea di premere un bottone, uccidere qualcuno e diventare milionari puo' far presagire un film interessante, idea che viene radicalmente accantonata nel proseguo del film con il susseguirsi di scene ambigue ed al limite del non-sense che avrebbero come obbiettivo quello di spaesare ed incuriosire lo spettatore ma che riescono soltanto ad annoiarlo mentre la pellicola prosegue il suo corso verso la fine.
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Dal regista che aveva sfornato Donnie Darko, il suo ultimo "The Box" non sembra esserne minimamente all'altezza.
Una sorta di psico-thriller che dal fortunato film del regista americano cerca di trarre, senza alcun successo, le atmosfere cupe ed ansiogene e le situazioni in bilico tra realtà e prodotto della mente.
SI lascia guardare per la prima mezzora dove l'idea di premere un bottone, uccidere qualcuno e diventare milionari puo' far presagire un film interessante, idea che viene radicalmente accantonata nel proseguo del film con il susseguirsi di scene ambigue ed al limite del non-sense che avrebbero come obbiettivo quello di spaesare ed incuriosire lo spettatore ma che riescono soltanto ad annoiarlo mentre la pellicola prosegue il suo corso verso la fine.
Il finale, per'altro molto scontato, ricalca appieno la mediocrità dei minuti precedenti e la parola che piu' lo contraddistingue è inutilità.
DI fatto il film ha dalla sua solamente il soggetto, a tratti accattivante che, una volta esposto, lascia libertà al regista di prodigarsi in un esercizio di stile lontanamente paragonabile a quanto visto in Donnie Darko con il susseguirsi di scene che potrebbero essere il frutto di una mente sotto cure psichiatriche. I temi sono trattati con una banalità difficilmente raggiungibile, tant'è che spesso essi emergono con difficoltà allo spettatore inizialmente colpito dalle scene iniziali, e l'aspetto morale della vicenda viene esposto con una tale superficialità che può benissimo definirsi trascurabile.
Sicuramente un film al di fuori dei canoni classici ma non per questo interessante e godibile.
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storyteller
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venerdì 23 luglio 2010
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il problema è la scelta
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Un film imperfetto che però ha il grande pregio di avvincere e meravigliare.
Speculazioni metafisiche, scientifiche e filosofiche si fondono in un tutt'uno disomogeneo eppure ordinato, rimandando in parte alle tematiche di Donnie Darko ma perdendo un po' del carattere personale che contraddistingueva l'opera prima del regista.
Tuttavia, secondo me il grande pregio di Kelly sta nel saper rappresentare situazioni "ai confini della realtà" rendendole credibili; sfruttando una materia narrativa così "fredda" per cavarne emotività, riflessioni etiche e morali.
Vero che il finale non fa esattamente gridare al miracolo, ma a fronte dell'insieme glielo si può scusare.
Come al solito, suggestivo l'accompagnamento musicale.
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spike
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giovedì 22 luglio 2010
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troppo metafisico
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Non ho letto il racconto da cui è tratto quindi mi aspettavo un film meno fantascientifico. La storia è interessante per i primi venti minuti, poi la svolta "surreale" fa perdere un pò di fascino alla trama. C'è qualcosa di Lynch ma eviterei paragoni con il maestro. Bravo james Marsden, Langella poco "sfruttato". Per capire tutti i passaggi è un film da rivedere più volte, la trama poi si presta alle più disparate interpretazioni. E' un film discreto ma non aspettatevi il film rivelazione dell'estate.
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coaster
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giovedì 22 luglio 2010
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dubbio eterno)
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veramente tosto!..sicuramente da vedere, ma sappiate che vi lascerà mille dubbi, perchè il film si evolve sempre in qualcosa di non scontato,e finisce in modo del tutto credo volutamente incompleto..non so...
credo sia un film da riguardarsi piu volte per notare sempre nuovi indizi,e nuove parti di un film che ha l'aspetto di un puzzle....
a tratti forse incompleto, dopo la prima visione..
ma meglio riparlarne dopo averlo visto e studiato altre volte
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housebello
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venerdì 16 luglio 2010
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pieno di buchi
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Allora...mi è piaciuta tantissimo la parte più lynchana della faccenda. Tutta la prima parte è buona: si inizia con storia lineare, poi succede qualcosa di assurdo (la scatola...va beh, vedasi mullholand drive) e si parte con il casino: personaggi inquietanti piazzati lì a dare indicazioni che i protagonisti non riescono a comprendere, accenno ad un disegno (complotto) generale che però non sembra avere uno scopo proprio. Questa parte mi è piaciuta proprio tanto, non originale ma ben fatta.
La parte finale invece proprio non mi è piaciuta. Il tizio sfigurato lascia capire che sta testando l'umanità per conto di qualche razza aliena superiore, cercando di capire se le persone possono essere altruiste.
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Allora...mi è piaciuta tantissimo la parte più lynchana della faccenda. Tutta la prima parte è buona: si inizia con storia lineare, poi succede qualcosa di assurdo (la scatola...va beh, vedasi mullholand drive) e si parte con il casino: personaggi inquietanti piazzati lì a dare indicazioni che i protagonisti non riescono a comprendere, accenno ad un disegno (complotto) generale che però non sembra avere uno scopo proprio. Questa parte mi è piaciuta proprio tanto, non originale ma ben fatta.
La parte finale invece proprio non mi è piaciuta. Il tizio sfigurato lascia capire che sta testando l'umanità per conto di qualche razza aliena superiore, cercando di capire se le persone possono essere altruiste. Ecco questa mi è sembrata una caduta nel banale mica da poco.
Inoltre il finale, io non l'ho proprio capito. C'è un fato (quello dei protagonisti) che però sono posti innanzi ad una scelta: sacrificarsi per il bene del loro bambino oppure no. Nel frattempo c'è un'altra coppia che sta affrontando la scelta se premere o meno il pulsante e quindi anche loro sono testati dal tizio sfigurato.
Risultato: Fato e Scelta si mescolano tra loro e va bene, tuttavia...Se una coppia si sacrifica, allora l'altra perde nel test, se invece la prima coppia decide di non sacrificarsi, allora la seconda coppia si redime e dimostra il suo grande altuismo..quale dovrebbe essere la conclusione? Perchè questa scelta narrativa finale svia completamente dalla morale stupidotta dei mandanti del tizio sfigurato, portando il sacrificio ad uno significato statistico.
A me tutta la sequenza finale ha ricordato l'equilibrio di Nash nella Teoria dei Giochi. La coppia 1 (i protagonisti) giocano la strategia SACRIFICIO, la coppia 2 (quella che nel finale ha la box) gioca la strategia NON SACRIFICIO. Per entrambe le coppie il pay-off non è comunque un granchè, ma è anche l'unico modo di ottenere equilibrio. In senso cosmico (visto che i mandanti della Box a quanto pare sono alieni o cmq super uomini), avrebbe ancora una volta un suo senso, ma sembra assurdo che questi test servano a misurare l'equilibrio nelle relazioni tra gli abitanti della Terra.
Quindi nel complesso il film è positivo, però secondo me ha delle grosse falle di ragionamento e visto che non mi sembra che il punto del discorso sia l'atmosfera paranoica che si dovrebbe ad un racconto del genere, forse allora il film non è che riuscito a metà.
Ho avuto l'impressione che Southland Tales, il migliore dei film di Kelly (secondo me) fosse più coerente con se stesso, seppure apparisse come un'accozzaglia di scene buttate là a caso. Mi pare che ST marciasse sempre su un'unica idea (this is the way the world ends, not with a whimper but with a bang), mentre quest'ultimo film cambi direzione troppe volte.
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7alieni
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mercoledì 14 luglio 2010
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primi 10 minuti!!!
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ho visto in anteprima i primi 10 minuti del film "the box" e già incurioriscono parecchio...non vedo l'ora di vederlo al cinema! i thriller sono i miei preferiti!!!
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shining
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domenica 11 luglio 2010
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splendido
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(di nicola1978)
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