thegame
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martedì 10 novembre 2009
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la preverdibilità...improbabile...
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Un turbinio di artificiosi colpi di scena, sviluppi prevedibili e improbabili conditi da pochissimo pathos e attori poco efficaci, accompagnano lo spettatore in quella che almeno sulla carta pareva una discreta occasione finita, invece, per rivelarsi come l'ennesimo prodotto da dimenticare. “Orphan” ha dalla sua la redditizia firma di Di Caprio che, malgrado qui in veste di producer, conserva il suo status, continuando a convincere a corrente alternata…
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trick'r treat
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sabato 31 ottobre 2009
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sai tenere un segreto?
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un thriller, una buona dose di suspance, attori davvero bravi, una storia molto particolare e un colpo di scena finale strepitoso: tutti ingredienti di orphan, un ottimo film partorito dalla mente di jaume collet serra, gia regista de la maschera di cera, famoso per il terribile assassinio della debuttante paris hilton (e ti sta bene!!!) da vedere assolutamente
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dony64
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giovedì 29 ottobre 2009
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film thriller ...che colpisce
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Film del genere thriller pieno di souspans, colpi di scena,tensione con un cast d'eccezione ben preparato al ruolo interpretativo.La trama e' convincente ed efficace come i colpi di scena che si susseguono durante l'arco del film che nel complesso e' bello.Voto 8
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warrior180
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martedì 27 ottobre 2009
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da vedere.
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I film li giudico quando esco dalla sala per quello che mi trasmettono e quando ero in macchina ancora commentavo "tacci sua ....". Un bel film che ti tiene in tensione, ti fa avvelenare, ti fa pensare "che avrei fatto se fossi stato io". A me è piaciuto molto e lo consiglio.
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shining
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sabato 24 ottobre 2009
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embhè
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ma la critica ha visto questo film??? io non sono affatto d'accordo con il basso punteggio assegnato. Orphan è un thriller molto particolare e sinistro. il segreto della piccola e dolce ester verrà svelato solo alla fine e, a parer mio, è un gran brutto segreto che vi lascerà a bocca aperta (tipica frase: c***o che roba!!!). a parte la trama, ciò che è da elogiare in questo fil è la straordinaria interpretazione del cast, in primis isabelle fuhrman che interpreta la diabolica ester (di questa bambina ne sentiremo parlare molto in futuro credete a me!). Ottima anche vera farmiga, come sempre! un film che merita assolutamente 3,5 stelle
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lisarimuricev
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sabato 24 ottobre 2009
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l’horror (vacui) di leo di caprio
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La Warner Bros. e la Dark Castle di Joel Silver appoggiano l’uscita dello psychotriller Orphan girato dal regista catalano Jaume Collet-Serra. La pellicola (oltre 35 milioni di dollari incassati in patria) sarà distribuita nei cinema a partire dal 16 ottobre. Produce Leonardo Di Caprio.
“Ci sono molti rischi quando si adotta un bambino già grande“: è l’avvertimento di una suora
La famiglia Coleman ha un passato inconfessabile. L’ aborto precoce di un bambina mai nata ( ma ‘piantata’ in giardino) porta Kate (Vera Farmiga) sull’orlo della crisi depressiva e dell’alcolismo. I coniugi Coleman decidono di adottare una bella bambina di nove anni di origini estoni: la trovatella Esther (una formidabile Isabelle Fuhrman).
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La Warner Bros. e la Dark Castle di Joel Silver appoggiano l’uscita dello psychotriller Orphan girato dal regista catalano Jaume Collet-Serra. La pellicola (oltre 35 milioni di dollari incassati in patria) sarà distribuita nei cinema a partire dal 16 ottobre. Produce Leonardo Di Caprio.
“Ci sono molti rischi quando si adotta un bambino già grande“: è l’avvertimento di una suora
La famiglia Coleman ha un passato inconfessabile. L’ aborto precoce di un bambina mai nata ( ma ‘piantata’ in giardino) porta Kate (Vera Farmiga) sull’orlo della crisi depressiva e dell’alcolismo. I coniugi Coleman decidono di adottare una bella bambina di nove anni di origini estoni: la trovatella Esther (una formidabile Isabelle Fuhrman).La penetrante, assai gentile e intelligente fanciulletta, accanita lettrice della Bibbia, dal forbito eloquio e dalle indiscusse doti pittoriche, si abbiglia come una bambola vittoriana, collettini rotondi e nastrino intorno al collo e suona divinamente Tchaikovsky. Lentamente la diafana Ester si insinua subdolamente tra i rapporti famigliari e li fa collassare, generando eventi atroci e inspiegabili. Dopo novanta minuti di visione si resta annichiliti da un autentico colpo di scena che riesce a regalare qualche brivido inatteso e un senso di inquietudine riguardo i bambini.
Horror ‘amorale’ secondo alcuni perchè non c’è nulla di più impressionante di un film con pargoli indemoniati, la pellicola alterna lunghi momenti di silenzio interrotti da rumori improvvisi, porte che sbattono, macchine che suonano il clacson o impennate della colonna sonora per aumentare la tensione anche quando poi si rivela un inganno. Orphan” è un film che funziona, spaventa e tiene incollati alla poltrona per 123 minuti, cosa non da poco.
Per questo malmostoso mostriciattolo sanguinario, grottesco e parodistico alcune associazioni americane hanno protestato, sostenendo che getti un’ ombra di discredito sul sistema delle adozioni. Barry Meyer ha chiesto di eliminare dal film la frase: “Dev’essere difficile amare un figlio adottivo allo stesso modo di uno tuo“. Una gran ‘cagnara’ via media. I soliti esagerati. (di Maria Grazia d'Errico per www.periodicoitaliano.info)
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borga007
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giovedì 22 ottobre 2009
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non tutti gli orfani sono bambini...
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Una coppia americana, con gia due figli (una bimba sorda dalla nascita e un bambino) è afflitta dal dolore della perdita del terzo figlio, morto durante il parto. Decidono quindi di colmare questo vuoto, adottando un'orfana, Esther. Dopo il suo arrivo a casa, cominciano degli strani (e anche piuttosto cattivi) eventi, fino ad un escalation finale di tensione e di eventi contemporanei che creeranno la "battaglia finale". Questo ennesimo film del filone del Bambino Demoniaco non tradisce del tutto le aspettative: la tensione, se non in grande quantità, c'è e anche le caratteristiche degli strani eventi sono ben creati per far capire il disturbo psicologico della "piccola". Credo che questo film lo si possa paragonare ad altri due film dello stesso genere: "Joshua" e "Omen: il presagio".
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Una coppia americana, con gia due figli (una bimba sorda dalla nascita e un bambino) è afflitta dal dolore della perdita del terzo figlio, morto durante il parto. Decidono quindi di colmare questo vuoto, adottando un'orfana, Esther. Dopo il suo arrivo a casa, cominciano degli strani (e anche piuttosto cattivi) eventi, fino ad un escalation finale di tensione e di eventi contemporanei che creeranno la "battaglia finale". Questo ennesimo film del filone del Bambino Demoniaco non tradisce del tutto le aspettative: la tensione, se non in grande quantità, c'è e anche le caratteristiche degli strani eventi sono ben creati per far capire il disturbo psicologico della "piccola". Credo che questo film lo si possa paragonare ad altri due film dello stesso genere: "Joshua" e "Omen: il presagio". Il primo con molta più tensione ma molta meno cattiveria esplicita, mentre il secondo, molto più sovrannaturale e più spinto verso l'horror. "Orphan", invece, è a metà tra thriller e horror, facendosi che il regista si diverte saltellando tra i due generi. Comunque può essere un buon film, anche se gli spaventi sono legati solo ad aumenti di volume della musica e ad improvvise apparizioni di soggetti sulla scena. Ma il colpo di scena finale c'è (anche se intuibile), la trama è abbastanza strutturata e le psicologie dei personaggi sono (anche se non troppo) approfondite. Non posso che aggiungere che, considerando Halloween che si avvicina, questo film può essere un buon modo per passare la serata. Certo che se nella sala a fianco fanno "Halloween II" è meglio. No?
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anto81
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martedì 20 ottobre 2009
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agghiacciante, con citazione a sorpresa! :)
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Come al solito intriso di polemiche ipocrite e inutili, come se un film potesse davvero condizionare mentalmente qualcuno (parlo di persone aperte e intelligenti, quelle d'altronde che ci si augura adottino un bambino!)
Inoltre la pubblicità può essere veramente fuorviante, il più delle volte. Un'arma a doppio taglio, perché presentando "Orphan" come il classico film incentrato su un'infanzia malefica e inquietante, sicuramente si attira una buona porzione di pubblico, quello affamato del solito cliché: ovvero un horror poco impegnativo per fare qualche saltello sulla poltrona ogni tanto... d'altro canto, facendo in questo modo ci si aspetta la solita solfa, il bimbo probabilmente imparentato con mr.
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Come al solito intriso di polemiche ipocrite e inutili, come se un film potesse davvero condizionare mentalmente qualcuno (parlo di persone aperte e intelligenti, quelle d'altronde che ci si augura adottino un bambino!)
Inoltre la pubblicità può essere veramente fuorviante, il più delle volte. Un'arma a doppio taglio, perché presentando "Orphan" come il classico film incentrato su un'infanzia malefica e inquietante, sicuramente si attira una buona porzione di pubblico, quello affamato del solito cliché: ovvero un horror poco impegnativo per fare qualche saltello sulla poltrona ogni tanto... d'altro canto, facendo in questo modo ci si aspetta la solita solfa, il bimbo probabilmente imparentato con mr. Devil, che semina terrore in famiglia.
"Orphan" invece è tutta un'altra storia, e lo stesso titolo è ingannevole...
Il regista è abile nel presentarci la realtà amplificata e distorta dagli occhi folli di questa straordinaria ragazzina, la "sorpresa" Isabelle Fuhrlan, che non ha nulla da invidiare alle sue più famose colleghe (la fanning su tutte, con la quale fra l'altro ha recitato in "Hounddog"). Il mondo ovattato e apparentemente perfetto della famiglia adottiva, lo vediamo attraverso la follia maligna di Esther, che svela con fredda noncuranza tutti gli altarini di mamma e papà, rendendoli impotenti dinanzi al suo falso candore. E le sensazioni inquietanti, quasi di disturbo che questo ci procura ci rimandano alla nostra d'infanzia, a quel mondo crudele di bambini, alle angherie, ai sotterfugi che tenevamo dentro di noi perché avevamo la netta sensazione che gli adulti non avrebbero capito. E questo è evidente nella caratterizzazione dei due fratellini, Max e Daniel, che si sentono totalmente intrappolati dallo sguardo minaccioso di Esther (memorabile la scena in cui Daniel se la fa addosso) e, pur conoscendo la verità, non riescono a tirarla fuori. Esther uccide la gioia della famiglia, ne uccide le speranze e lo fa gradualmente, fino allo spettacolare, rivelatorio epilogo.
Lo avrei valutato come un capolavoro se non fosse stato per il "neo" dei fotogrammi finali... perfetta la mutazione della perfida protagonista, un po' meno il gioco del gatto e del topo tipico dell'epilogo in film del genere... abbastanza riuscito, scene da cardiopalma ma che scadono in qualche cliché di troppo. Ma questo non compromette la bellezza e l'originalità della sceneggiatura.
Una curiosità: la citazione finale da "the ring 2" strizza l'occhio al remake dello stesso nakata, e naomi watts sembra improvvisamente impossessarsi di vera farmiga! non dico altro per non svelare troppo, ma l'idea (che credo provocatoriamente voluta) è un vero fiore all'occhiello, dato che citazioni di questo genere solitamente riguardano film più classici e datati come quelli di hitchcock, ormai stra-abusato nel cinema nero.
Un gioiellino dell'horror contemporaneo, che parte da una trama abbastanza scontata per staccarsene in modo assolutamente innovativo. Da vedere.
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marezia
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martedì 20 ottobre 2009
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come si fa, dico io?
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Anche questa volta Niola TOPPA clamorosamente perché non capisce il valore della suspense nell'ambito di un racconto. Abituato alla truculenza dell'horror contemporaneamente non coglie la sottile carica dirompente di un momento (perché il vero horror è fatto di momenti) foriero di un qualcosa di strano, ineffabile, che potrebbe, proprio perché scaturito da sensazioni, non esplodere in modo plateale. Il bello è lì e non è ingannevole. Come siamo rovinati...
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