elgatoloco
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giovedì 5 agosto 2021
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discreta"satira", ma...
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"The Man Who Stare at Goats"(Grant Heslow,, dal romanzo omonimo di Hon Ronson, sceneggiatura di Peter Straughan, 2009). Un mediocre giornalista, sfortunato anche in amore(dopo poco tempo dalla celebrazione del matrimonio, la moglie lo lascia per il suo capo redattore...)va in Irq cercando di seguire la seconda guera del Golfo. Ma in albergo ha la ventura di incontrare un ufficilae che gli racconta "mirabilia"delle imprese militari/"parapicologiche"impiegate dagli USA(e non solo da loro)per combattere i nemici. Daprima molto scettico, diverrrà via via più"consaepevole"e si convincerà della dinamica dei"fatti", senza peraltro credere a tutto quanto gli viene raccontato o anche a quanto"ricava"dai racconti dell'ufficiale in questione.
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"The Man Who Stare at Goats"(Grant Heslow,, dal romanzo omonimo di Hon Ronson, sceneggiatura di Peter Straughan, 2009). Un mediocre giornalista, sfortunato anche in amore(dopo poco tempo dalla celebrazione del matrimonio, la moglie lo lascia per il suo capo redattore...)va in Irq cercando di seguire la seconda guera del Golfo. Ma in albergo ha la ventura di incontrare un ufficilae che gli racconta "mirabilia"delle imprese militari/"parapicologiche"impiegate dagli USA(e non solo da loro)per combattere i nemici. Daprima molto scettico, diverrrà via via più"consaepevole"e si convincerà della dinamica dei"fatti", senza peraltro credere a tutto quanto gli viene raccontato o anche a quanto"ricava"dai racconti dell'ufficiale in questione. Che esista una guerra"altra", anticonvenzionale, che non si fa più tradizionalmente con le armi, siano esse "classiche", atomiche o biologiche o batteriologiche, ma fatte"con la mente"(non solo con l'ipnosi)è ben noto a chi abbia anche solo un'infarinatura di politica intenazionale, di diplomazia ma anche degli eventi bellici succedutisi dopo il 1945 e poi dopo la fase più nota della"Cdld War", dove peraltro sappiamo anche che altri"metodi"per condurre la guerra siano stati usati da sempre(già nell'antichità, forse, sostanze variamente psicotrope, magari ancroa non identficate). Senza prenderesi troppo sul serio o meglio oscilando tra narrazione e comicità, questo curioso film, che impiega tre"stars"come Geoge Cloonery, Jeff Bridgey e Kevin Spacey nonché un allora quasi esordiente come Ewan McGregor(nella parte del reporter)per raccontare, potremmo ben dire, uno "scacco"che perà si risolve in un atto liberatorio(quando il principale responsabile dell'operazione libera le capre, appunto, quasi a conferma del fallimento della famosa oeprazione), questo film che ci lascia comunque il desiderio di informarci meglio a riguardo del tema, anche se con il dubbio di doverci orientare bene bibliograficamente, dove la scelta no è facilissima, senza deluderci dal punto di vista realizzativo e interpetativo. Forse Clooney, esponente particolarmente"progressista"ha visto proprio nell'intento satirico riguardo alla"famosa"operazione una maniera di esprimere il proprio(forse però relativo, la cosa non è ben nota, almeno a chi scrive("antimilitarismo": El Gato
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fabio
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lunedì 3 settembre 2018
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una commedia scanzonata
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Clooney si conferma nelle sue capacità istrioniche oltre che nell'innata simpatia.
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forackone
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giovedì 13 marzo 2014
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simpatico
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Giornalista in crisi incontra un soldato americano appartenente ad una sezione segreta dell'esercito americano, la New Earth Army, sezione che vorrebbe introdurre l'uso dei poteri psichici nelle guerre. I due si imbarcano così in una poco logica spedizione nel deserto. Film carino, godibilissimo, pieno di citazioni e con un umorismo a volte anche molto raffinato (e a volte meno). Assolutamente guardabile, ma non molto di più...
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baets
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giovedì 19 gennaio 2012
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americanata alla clooney ? no , grazie
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La solita americanata alla George Clooney , non è di certo una frase che si addice a questo capolavoro.
Un introduzione che ti trae in inganno soprattutto quando sullo schermo appare la scritta “questi fatti sono realmente accaduti” , portandoti a pensare al solito film sui soldati reduci dal Vietnam e invece…
Cast stellare per un film di una demenzialità elegante . Da notare l’interpretazione di George Clooney che ,nelle vesti di un ex soldato pazzo che crede di possedere poteri paranormali, riesce a dimostrare che può recitare anche le parti più bizzarre.
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La solita americanata alla George Clooney , non è di certo una frase che si addice a questo capolavoro.
Un introduzione che ti trae in inganno soprattutto quando sullo schermo appare la scritta “questi fatti sono realmente accaduti” , portandoti a pensare al solito film sui soldati reduci dal Vietnam e invece…
Cast stellare per un film di una demenzialità elegante . Da notare l’interpretazione di George Clooney che ,nelle vesti di un ex soldato pazzo che crede di possedere poteri paranormali, riesce a dimostrare che può recitare anche le parti più bizzarre.
Capace di strapparti spontanee risate con una trama a dir poco eccentrica , CONSIGLIATO.
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liuk©
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domenica 23 ottobre 2011
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poker d'assi
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Quello che risalta subito agli occhi è l'immenso cast: quattro pezzi da novanta, quattro tra i migliori attori viventi racchiusi in un'unica, beffarda e sagace pellicola. L'inizio non è decisamente male ed è lecito attendersi un capolavoro.
Questo non arriva ma viene sfiorato grazie ad un'intelligente script, ricco di battute, situazioni ilari e citazioni new age. Cosa manca? una trama solida. Cosa rimane? una recitazione superlativa di tutti e quattro gli assi.
Nel complesso un film assolutamente da vedere con la speranza di rivederli insieme nuovamente.
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tiamaster
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giovedì 22 settembre 2011
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una bella commedia
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tante,molte gag demenziali ed esilaranti,alcune delle quali veramente geniali!!!bravissimi clooney e mcgregor,una commedia affiatatissima,e con personaggi belli e simpatici,finalmente una commedia con una TRAMA.un ottima commedia,guardatela le risate non mancheranno.che la forza sia con voi,jedi.
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kildem
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domenica 20 febbraio 2011
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molto, molto gradevole.
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Il film capita a puntino.
In questo nuovo millennio pieno di guerra, tumulto, squilibrio e follia, i jedi servono più che mai, con amore, pace, e perché no, senso dell'umorismo!
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nirvana
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martedì 1 febbraio 2011
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l'inverosimle della realtà
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Una commedia divertentissima, con un umorismo al limite del grottesco, perchè come cita il libro da cui è tratto il film " la verità è in realtà molto più buffonesca di quella in cui credono la maggior parte dei sostenitori delle teorie cospirative". Attraverso questa storia inverosimile, ma realmente accaduta, realizza un film antimilitarista che esplora i torbidi retroscena dell’esercito americano con i fallimenti annessi. Il cast è eccezionale ma ciò che rimane di questo film sono i dialoghi, brillanti e profondi come: " le persone provano a fare qualcosa nella loro vita, qualcosa di duraturo e buono, ma c'è sempre qualcuno che manda tutto per aria" !
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gianmarco.diroma
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venerdì 7 gennaio 2011
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un altro mondo è possibile
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L'uomo che fissa le capre ha un nome: Lyn Cassady, soldato Jedi dell'esercito degli Stati Uniti d'America, uomo diverso per antonomasia, dotato di particolari doti psichiche che gli permettono con la sola forza della mente di scoprire dove si trova un uomo anche se rapito in un altro continente. Uomo di fede e fedele a Bill Django, il suo mentore, colui che gli ha insegnato l'arte della telepatia attraverso la liberazione delle forze e delle energie del corpo (per liberare la mente devi prima liberare i piedi). Lyn Cassady e prima di lui Bill Django sognano un mondo diverso; un mondo dove la guerra possa essere combattuta senza per forza uccidere ma prevenendo delle morti inutili.
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L'uomo che fissa le capre ha un nome: Lyn Cassady, soldato Jedi dell'esercito degli Stati Uniti d'America, uomo diverso per antonomasia, dotato di particolari doti psichiche che gli permettono con la sola forza della mente di scoprire dove si trova un uomo anche se rapito in un altro continente. Uomo di fede e fedele a Bill Django, il suo mentore, colui che gli ha insegnato l'arte della telepatia attraverso la liberazione delle forze e delle energie del corpo (per liberare la mente devi prima liberare i piedi). Lyn Cassady e prima di lui Bill Django sognano un mondo diverso; un mondo dove la guerra possa essere combattuta senza per forza uccidere ma prevenendo delle morti inutili. Credono che la terra vada considerata come un superorganismo di cui l'uomo fa parte, un superorganismo le cui energie l'uomo può sfruttare attraverso la liberazione del corpo e il controllo della mente (riecheggia il mito di Gaia e la figura di James Lovelock in tutto questo). Il regista Grant Heslov filma la vicenda di questi due (apparentemente) stralunati personaggi (Lebowski è dietro l'angolo) attraverso la vicenda del timido giornalista Bob Wilton, in fuga in Iraq, alla ricerca dello scoop della vita, perché ferito da un matrimonio fallito. In Iraq Bob conosce prima Lyn e poi Bill, la loro storia, le loro vittorie ma anche i loro fallimenti, rappresentati dall'avvento della "mela marcia" Larry Hooper, interpretato da Kevin Spacey, uomo di potere, uomo che desidera il potere e che il potere lo conserva nel più classico dei modi: attraverso l'esercizio della violenza, del controllo, della menzogna e dell'ingiuria. Sarà Larry Hooper ad assumere i connotati del nemico da sconfiggere, in una missione impossibile dove in gioco non c'è un premio in particolare, ma la possibilità di credere, di credere che un mondo dove non si debbano più fare prigionieri per vincere, dove non si debbano più fare esperimenti violenti su delle capre innocenti ed indifese, dove la droga possa essere ancora considerata non schiava del capitale bensì canale per la scoperta della libertà, è ancora possibile.
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ivanvalle90
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venerdì 15 ottobre 2010
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"mettete dei fiori nei vostri cannoni"
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Cosa può riunire sotto un unico “vessillo” attori come Ewan McGregor, George Clooney, Kevin Spacey e Jeff Bridges? La domanda potrebbe sembrare difficile, la risposta è invece semplice: una commedia intelligente, autoironica e divertente. In un periodo in cui le “boiate” cinematografiche vanno per la maggiore, Grant Heslov, alla sua prima regia, costruisce un film originale, con grandi attori, stuzzicanti battute e capace di sorprendere con bizzarri colpi di scena. La trama scorre bene, un alternarsi tra voce narrante e avvicendamenti del protagonista, catapulta subito lo spettatore al centro della storia. Bob Wilton, interpretato da un Ewan McGregor sempre in ottima forma, è un giornalista di una piccola testata locale, è sposato, e sembra che le cosa vadano bene.
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Cosa può riunire sotto un unico “vessillo” attori come Ewan McGregor, George Clooney, Kevin Spacey e Jeff Bridges? La domanda potrebbe sembrare difficile, la risposta è invece semplice: una commedia intelligente, autoironica e divertente. In un periodo in cui le “boiate” cinematografiche vanno per la maggiore, Grant Heslov, alla sua prima regia, costruisce un film originale, con grandi attori, stuzzicanti battute e capace di sorprendere con bizzarri colpi di scena. La trama scorre bene, un alternarsi tra voce narrante e avvicendamenti del protagonista, catapulta subito lo spettatore al centro della storia. Bob Wilton, interpretato da un Ewan McGregor sempre in ottima forma, è un giornalista di una piccola testata locale, è sposato, e sembra che le cosa vadano bene. Almeno così sembra fino a quando non si trova ad intervistare un certo Gus Lacey, uno strano soggetto che afferma di aver preso parte ad un programma militare di potenziamento dei poteri psichici, per combattere un nuovo tipo di guerra. Bob appare scettico a proposito delle rivelazioni di Lacey e decide di non proseguire le ricerche. Un ulteriore avvenimento, la morte di un collega, innesca una serie di avvicendamenti che lo condurranno, prima alla separazione e successivamente in Iraq dove vivrà una insolita avventura insieme a Lynn Cassady (George Clooney). Lynn è uno squinternato che afferma di essere un soldato Jedi, dotato anch’esso di poteri psichici, all’impresa con una missione affidatagli in sogno dal suo ex-generale Bill Django (Jeff Bridges). In una sorta di “on-the-road” attraverso l’Iraq, Bob e Lynn, discuteranno del progetto militare e dell’innovazione che avrebbe apportato: “combattere la guerra con la pace”. Giunti all’obiettivo, Lynn incontrerà Larry Hooper (Kevin Spacey), acerrimo nemico del passato, che aveva fatto chiudere il progetto “nuova terra”, e che ora lo stava ricostruendo con ben diversi propositi. Lynn si rende conto che la missione coincide con la sua stessa “redenzione” che riuscirà a portare a compimento, grazie ad uno stratagemma “stupefacente” messo in atto da Bob e Bill. La vicenda termina con la scomparsa di Bill e Lynn (ormai redenti) e il ritorno di Bob in patria dove continuerà a portare avanti il messaggio degli Jedi. Il mix equilibrato tra messaggi forti e chiari ma ben “calibrati” e una storia “surreale” permette la riuscita di un film non didascalico, originale e sensato. Un film da vedere per chi è alla ricerca di un divertimento-intelligente.
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