turidur
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lunedì 30 marzo 2009
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viva il vinavil
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PREMETTO, NON HO LETTO IL ROMANZO. SPERO, E ANZI CREDO, SIA MIGLIORE DEL FILM. INTENDIAMOCI, IO NON SONO UN CINEFILO, NON VADO A VEDERE TUTTO A PRESCINDERE,VADO A VEDERE CIO' CHE SUPPONGO INTERESSANTE, QUELLO CHE INTUISCO O PREVEDO POSSA PIACERMI. EBBENE, CIO' CHE VADO A VEDERE SI DIMOSTRA, SOLITAMENTE, PER LO MENO ACCETTABILE. ORA, VENIAMO AL FILM, CHE COSA SI PUO' DIRE? DA DOVE SI PUO' PARTIRE? VEDIAMO UN PO', SICURAMENTE DAL MONTAGGIO. DICO, MA VI RENDETE CONTO CHE ROBA? ALTRO CHE TECHINICHE DIGITALI! SE I PEZZI DI NASTRO FOSSERO STATI INCOLLATI CON IL VINAVIL DAL MIO CUGINETTO DI TRE ANNI IL RISULTATO SAREBBE STATO DI GRAN LUNGA MIGLIORE! MA COME SI FA A MANDARE IN SALA UNA PRODOTTO COSI'! OGNI SCENA UNA TRAGEDIA! SEMBRAVA UNO DEI PRIMI CARTONI ANIMATI A SCATTO! IL BAMBINO (IL SOLITISSIMO BAMBINO INTROVERSO E GENIALE, PERALTRO TOTALMENTE INUTILE E GRATUITO ALLA STORIA) FA IL GESTO DI METTERSI IL CASCO DI FIANCO AL MOTORINO E POI.
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PREMETTO, NON HO LETTO IL ROMANZO. SPERO, E ANZI CREDO, SIA MIGLIORE DEL FILM. INTENDIAMOCI, IO NON SONO UN CINEFILO, NON VADO A VEDERE TUTTO A PRESCINDERE,VADO A VEDERE CIO' CHE SUPPONGO INTERESSANTE, QUELLO CHE INTUISCO O PREVEDO POSSA PIACERMI. EBBENE, CIO' CHE VADO A VEDERE SI DIMOSTRA, SOLITAMENTE, PER LO MENO ACCETTABILE. ORA, VENIAMO AL FILM, CHE COSA SI PUO' DIRE? DA DOVE SI PUO' PARTIRE? VEDIAMO UN PO', SICURAMENTE DAL MONTAGGIO. DICO, MA VI RENDETE CONTO CHE ROBA? ALTRO CHE TECHINICHE DIGITALI! SE I PEZZI DI NASTRO FOSSERO STATI INCOLLATI CON IL VINAVIL DAL MIO CUGINETTO DI TRE ANNI IL RISULTATO SAREBBE STATO DI GRAN LUNGA MIGLIORE! MA COME SI FA A MANDARE IN SALA UNA PRODOTTO COSI'! OGNI SCENA UNA TRAGEDIA! SEMBRAVA UNO DEI PRIMI CARTONI ANIMATI A SCATTO! IL BAMBINO (IL SOLITISSIMO BAMBINO INTROVERSO E GENIALE, PERALTRO TOTALMENTE INUTILE E GRATUITO ALLA STORIA) FA IL GESTO DI METTERSI IL CASCO DI FIANCO AL MOTORINO E POI... BOM... TE LO RITROVI SOPRA AL MOTORINO CHE SI STA ANCORA METTENDO IL CASCO NELLO STESSO GESTO DI QUANDO ERA A TERRA MA IN TUTT'ALTRA ANGOLATURA E INQUADRATURA. ANCHE, E PERFINO, OGNI BUON POLPETTONE AMERICANO CHE SI RISPETTI MOSTRA UNA MAGGIORE ATTENZIONE AL MONTAGGGIO, QUASI SEMPRE TECHINICAMENTE IMPECCABILE.
MA NON FINISCE QUI, PURTROPPO! E SI' PERCHE' DI SOTTO FONDO, QUASI URTICANTE, C'E' LA SOLITISSIMA COLONNA SONORA MELENSA DELLE STORIE D'AMORE TRAGICOMICHE, CHE PER ALTRO MI RICORADA VAGAMENTE LA - SICURAMENTE MEGLIO RIUSCITA - BESTIA NEL CUORE. E GLI ATTORI? NEMMENO A POTER DIRE LA FRASE DI CIRCOSTANA, QUELLA CHE MI FA INNERVOSIRE SOLO A SENTIRLA E CHE CI DICIAMO SEMPRE, OVVERO CHE COMUNQUE "SONO STATI BRAVI", MA CHE? SULLA CHIATTI HO ORMAI SOPSESO IL GIUDIZIO, MA IL POVERO SANTAMARIA... BRAVISSIMO IN ALTRE PROVE, E ANCHE NEL GAETANO ROMANZATO DELLA RAI, QUESTA VOLTA STONA, E NON DI MISURA! NELLA SCENA DA UBRIACHI SEMBRA CHE VOGLIANO DAR L'IDEA, COME SE SI FOSSE A TEATRO, DI FINGERSI UBRIACHI QUANDO IN REALTA' IL PUBBLICO DEVE CAPIRE ESATTAMENTE L'OPPOSTO.
MA CI SONO ANCORA - SI ANCORA - ALTRE CHICCHE PREZIOSE! PER ESEMPIO LO SPRUZZO DI LACRIME SUL VOLTO DI UNA DELLE TRE PROTAGONISTE FEMMINILE, CHE PARE GLI SIANO STATE SPRUZZATE ANCHE SULLA FRONTE CON L'IDRANTE DEI POMPIERI. E POI, IL LIVIDO SUL LABBRO DI SANTAMARIA CHE SCOMPARE NELL'ARCO DI POCHI SECONDI - O ORE, SE, OLTRETUTTO, SI ENTRA NEI CONFUSI TEMPI DEL FILM.
SE VOLESSIMO POTREMMO PARLARE ANCHE DELLA FOTOGRAFIA, MA SAREBBE VERAMENTE SPARARE SULLA CROCE ROSSA! DICO, ANCORA, MA HAI A DISPOSIZIONE DUE FRA LE PIU' BELLE CITTA DEL MONDO E LE SPRECHI COSI'? ROBA CHE L'AMICO DE MIO CUGINETTO DI PRIMA, CON LA SUA MACCHINETTA DA CINQUE EURO CI AVREBBE EMOZIONATO DI PIU'.
E A CONTINUARE ANCORA - SI' ANCORA - CI SONO I PROFONDISSIMI DIALOGHI, VELOCI, DIREI QUASI ERMETICI NELLA STRUTTURAZIONE E DA DIVINA COMMEDIA NELLO SPESSORE. LUI ARRIVA LI', E DOPO 35, 40 SECONDI, SONO SUPER AMICISSIMI CHE SI TROVANO SIMPATICI E SI STIMANO, E SI RACCONTANO LE COSE COME SE SI CONOSCESSERO DA 45 ANNI, E POSSONO FILOSOFEGGIARE SULLA GELOSIA.
E POI, PER FINIRE - SI'FINISCO, PERCHE' QUESTA RECENSIONE, CONDIZIONATA LA PREDISPOSIZIONE D'ANIMO DAL FIL CONFUSIONARIO STA VENENDO CONSEGUENTEMENTE CONFUSIONARIA - BASTA CON IL DIRE TUTTO PER NON DIRE NULLA, CON LE PILLOLE DELLE DUE O TRE FRASETTE AZZECCATE CHE DOVREBBERO ILLUMINARE LA STRADA... E I FILM POCO RIUSCITI...
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feanor
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lunedì 30 marzo 2009
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un film mediocre
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Mi dispiace per Roberto Faenza, ma il film è un insieme di brutte scelte, a cominciare dalla sceneggiatura, di una banalità assurda, i dialoghi sono tiratissimi e didascalici, il doppiaggio è terribile, gli attori non sembrano per niente a proprio agio nei ruoli da interpretare. Le scene, per così dire, erotiche sono solamente volgari e senza senso in relatà servono solo per voler attrarre il pubblico. Laura Chiatti ha fatto un ennesimo flop a livello recitativo come anche con Iago, purtroppo a parte l'occhio languido, la bellezza e un accenno di sensualità non rimane molto. Film Mediocre
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(di alex77)
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greta87
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martedì 31 marzo 2009
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giallo?? passionale?? mhm...
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Penso che questo film possa essere descritto in tanti modi..ma certamente non come un GIALLO PASSIONALE! Assolutamente nulla che possa far pensare ad un "giallo": zero colpi di scena, finale scontato, suspence sottozero. Non discuto il soggetto in sè non avendo avuto modo di leggere il romanzo di Viewegh da cui è tratto, ma la resa non è certo delle migliori. L'interpretazione della Chiatti, a mio parere, lascia molto a desiderare, soprattutto il doppiaggio (una sorta di amorfa voce fuoricampo). Neppure l'interpretazione di Santamaria(sebbene superiore) merita lodi particolari; l'unica, per così dire, "pietra di diamante" è rappresentata da Iain Glenn, che nel film interpreta il detective Denis, ingaggiato da Luca(Santamaria) per spiare la fidanzata Klara(Chiatti), alle prese a sua volta con un matrimonio in frantumi e una relazione "elastica" con la moglie.
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Penso che questo film possa essere descritto in tanti modi..ma certamente non come un GIALLO PASSIONALE! Assolutamente nulla che possa far pensare ad un "giallo": zero colpi di scena, finale scontato, suspence sottozero. Non discuto il soggetto in sè non avendo avuto modo di leggere il romanzo di Viewegh da cui è tratto, ma la resa non è certo delle migliori. L'interpretazione della Chiatti, a mio parere, lascia molto a desiderare, soprattutto il doppiaggio (una sorta di amorfa voce fuoricampo). Neppure l'interpretazione di Santamaria(sebbene superiore) merita lodi particolari; l'unica, per così dire, "pietra di diamante" è rappresentata da Iain Glenn, che nel film interpreta il detective Denis, ingaggiato da Luca(Santamaria) per spiare la fidanzata Klara(Chiatti), alle prese a sua volta con un matrimonio in frantumi e una relazione "elastica" con la moglie. Meritevole anche l'interpretazione di Kierston Wareing, che veste i panni di Nina, aiutante e amante del detective. Il tema della gelosia, tanto profonda da diventare patologica, meritava senza dubbio un'introspezione migliore.
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(di neanide)
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achille
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lunedì 30 marzo 2009
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gelosia e donne nude
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Il caso dell’infedele Klara
Girato tra Praga e Venezia, città sensuali per eccellenza, il film di Roberto Faenza parla della gelosia, un sentimento che mina e spesso rende infelice l’amore.
Si intrecciano varie storie tutte segnate da questa strana emozione, che recenti statistiche hanno dimostrato essere molto diffusa anche tra i giovani; una sorpresa solo per osservatori superficiali, dovuta al clima di insicurezza nel quale si svolge la vita delle nuove generazioni prive di qualsiasi punto di riferimento e di valori da cui prendere esempio con la famiglia dissolta, la scuola in disfacimento e le ideologie tramontate.
La pellicola è un prodotto gradevole grazie alla recitazione degli attori, tutti molto bravi e per i numerosi gradevoli nudi, anche integrali, che costellano la narrazione.
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Il caso dell’infedele Klara
Girato tra Praga e Venezia, città sensuali per eccellenza, il film di Roberto Faenza parla della gelosia, un sentimento che mina e spesso rende infelice l’amore.
Si intrecciano varie storie tutte segnate da questa strana emozione, che recenti statistiche hanno dimostrato essere molto diffusa anche tra i giovani; una sorpresa solo per osservatori superficiali, dovuta al clima di insicurezza nel quale si svolge la vita delle nuove generazioni prive di qualsiasi punto di riferimento e di valori da cui prendere esempio con la famiglia dissolta, la scuola in disfacimento e le ideologie tramontate.
La pellicola è un prodotto gradevole grazie alla recitazione degli attori, tutti molto bravi e per i numerosi gradevoli nudi, anche integrali, che costellano la narrazione.
Confesso di essermi recato al cinema per vedere il film A voce alta con Kate Wislett, disposto anche a sorbirmi un racconto sempre triste sulla persecuzione degli Ebrei, pur di ammirare lo splendido corpo della diva resa celebre da Titanic, immortalata nature in una tinozza. Trovata la sala completa, sono rimasto colpito dalla locandina del Caso dell’infedele Klara, che cerca di calamitare l’attenzione del potenziale spettatore con una identica rudimentale vasca da bagno nella quale la nostra Laura Chiatti, con minore prestanza anatomica, ma con una più sfacciata punta di erotismo, fa il verso alla famosa collega straniera.
L’argomento, apparentemente banale, fa viceversa discutere animatamente il pubblico, sia nell’intervallo che all’uscita dopo la proiezione.
Siamo schiavi delle reazioni chimiche del nostro cervello e ci crediamo importanti ed insostituibili, non consideriamo che se la vita, per una catastrofe nucleare o ambientale, dovesse all’improvviso scomparire, l’universo non se ne accorgerebbe affatto.
Achille della Ragione
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stefano capasso
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sabato 16 agosto 2014
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la gelosia necessaria
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Luca e Denis sono due uomini apparentemente molto diversi. Il primo è un giovane insegnante di musica che ama, ricambiato, Klara e che soffre di una compulsiva gelosia. Denis è un uomo maturo dirige una agenzia di investigazioni specializzata in tradimenti, è sposato con una donna con la quale ha un rapporto “flessibile” e che per questo frequenta regolarmente altri uomini. Lui sembra impassibile, se lei è felice lui è felice è il suo motto. Luca chiede a Denis di controllare la sua compagna, e nonostante non si trovino prove, la sua ossessione non si placa. Denis dal canto suo è colpito dalla forte componente passionale, l’ossessione malata di Luca tanto che la sua imperturbabilità comincia a vacillare.
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Luca e Denis sono due uomini apparentemente molto diversi. Il primo è un giovane insegnante di musica che ama, ricambiato, Klara e che soffre di una compulsiva gelosia. Denis è un uomo maturo dirige una agenzia di investigazioni specializzata in tradimenti, è sposato con una donna con la quale ha un rapporto “flessibile” e che per questo frequenta regolarmente altri uomini. Lui sembra impassibile, se lei è felice lui è felice è il suo motto. Luca chiede a Denis di controllare la sua compagna, e nonostante non si trovino prove, la sua ossessione non si placa. Denis dal canto suo è colpito dalla forte componente passionale, l’ossessione malata di Luca tanto che la sua imperturbabilità comincia a vacillare. La relazione tra i due diviene contagiosa. Quasi morbosa, e Denis che si occupa personalmente del caso, finisce per avere una relazione proprio con Klara, documentata da altri investigatori che Luca aveva assunto. Nel caos che ne segue, Denis finisce per accettare i propri sentimenti nascosti fino a quel momento, aprendosi ad una nuova vita e chiudendo il rapporto ormai esausto con la moglie e Luca, finalmente pago dall’aver scoperto un tradimento, placa le sue ossessioni. Solo temporaneamente, perché dopo aver sposato Klara ricomincerà le investigazioni.
Mi è piaciuto questo film di Roberto Faenza; nonostantea tratti didascalico, il tema della gelosia, è affrontato con profondità psicologica ed è reso come una vera malattia. Ed è questo l’aspetto più interessante del film, che dal punto di vista tecnico, nello svolgersi delle scene non brilla per fluidità. La gelosia come malattia può essere quella ossessiva di Luca, come è malattia quella negata di chi, come Denis, preferisce mettere a tacere tutte le emozioni pur di non provarne di sgradevoli. L’incontro tra i due, diventa occasione di trasformazione per lui, che finisce per accettare che la gelosia è una parte integrante dell’amore, ed è come detto nel film “il prezzo necessario per essere amati”. Tra l’ossessione e la negazione, gli estremi dei due protagonisti, forse ci sono sfumature intermedie che possono rendere il rapporto con le proprie passioni, meno nevrotico. Ma inevitabilmente bisognerà farci i conti, per coglierne tutti gli aspetti ed avere una vita emozionale fluida. “Sono felice se tu sei felice è una cavolata”, grida Denis alla fine del film. La propria felicità passa attraverso la soddisfazione dei propri bisogni, ed è necessario dargli il giusto spazio. E la gelosia è un sentimento inevitabile, necessario; la sua assenza è altrettanto dannosa quanto la sua presenza in eccesso.
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antrace
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domenica 14 febbraio 2010
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follia d'amore
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La gelosia , si sa , annulla qualsiasi bene, corrode l'animo, turba la vita di una coppia , nasconde lacerazioni e gravi vuoti .. è quanto accade puntualmente a Luca nel suo incontro con Klara . Il giovane artista italiano , innamorato di una ragazza di Praga, si rivela un folle perverso che rimprovera aspramente la sua compagna , la fa pedinare ,le tende tranelli , fino a renderla vittima inconsapevole di giochi subdoli . Luca si rivolge ad un
investigatore privato , rassegnato ad una vita coniugale grama, sorretta dal tradimento esplicito e continuo della moglie, cui risponde con la ricerca assidua di una sponda femminile ,in una specie di singolare scambio di corna soffuse . Le vicende dei due personaggi sembrano scorrere su binari opposti: il giovane Luca appare a prima vista quello più romantico e vulnerabile , mentre l'investigatore ostenta un certo sano equilibrio , un disincanto sagace e
misurato di fronte alle cadute e ai precipizi dei rapporti di cuore .
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La gelosia , si sa , annulla qualsiasi bene, corrode l'animo, turba la vita di una coppia , nasconde lacerazioni e gravi vuoti .. è quanto accade puntualmente a Luca nel suo incontro con Klara . Il giovane artista italiano , innamorato di una ragazza di Praga, si rivela un folle perverso che rimprovera aspramente la sua compagna , la fa pedinare ,le tende tranelli , fino a renderla vittima inconsapevole di giochi subdoli . Luca si rivolge ad un
investigatore privato , rassegnato ad una vita coniugale grama, sorretta dal tradimento esplicito e continuo della moglie, cui risponde con la ricerca assidua di una sponda femminile ,in una specie di singolare scambio di corna soffuse . Le vicende dei due personaggi sembrano scorrere su binari opposti: il giovane Luca appare a prima vista quello più romantico e vulnerabile , mentre l'investigatore ostenta un certo sano equilibrio , un disincanto sagace e
misurato di fronte alle cadute e ai precipizi dei rapporti di cuore . Nel prosieguo Luca mostrerà il vero volto dela sua follia chiusa e sorda, priva di slanci sinceri , l'amico invece recupererà la fiducia nella purezza dei sentimenti, quasi a cogliere dalla mente malata del'italiano lo strumento taumaturgico della propria nemesi . Un film di una discreta cura , si notano le mani laboriose ed esperte di Faenza , unico neo plateale la voce burina della Chiatti che sembra doppiata da Heather Parisi.
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lorenzodv
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domenica 8 settembre 2019
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una buona idea rovinata da approssimazione
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Un geloso si rivolge ad un detective perché gli porti le prove dell'infedeltà della sua fidanzata, che però gli è fedelissima. L'investigatore al contrario fa parte di una coppia aperta e non è geloso, considera la gelosia del suo cliente una malattia ma considerata l'insistenza di avere le prove, dovrà fabbricarle, andando a letto con la presunta infedele che così la diventa e riconquista il fidanzato. Nel frattempo scoprirà di essere egli stesso sorvegliato.
Il tema della gelosia come devianza è ben sviluppato ma l'analisi obiettiva concede ampi spazi alla moralità, facendo in modo che la relazione aperta (che non contempla la fedeltà come patto o necessità) dell'investigatore non funzioni e che egli, che all'inizio non comprende la gelosia, a sua volta ci caschi, a modo suo.
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Un geloso si rivolge ad un detective perché gli porti le prove dell'infedeltà della sua fidanzata, che però gli è fedelissima. L'investigatore al contrario fa parte di una coppia aperta e non è geloso, considera la gelosia del suo cliente una malattia ma considerata l'insistenza di avere le prove, dovrà fabbricarle, andando a letto con la presunta infedele che così la diventa e riconquista il fidanzato. Nel frattempo scoprirà di essere egli stesso sorvegliato.
Il tema della gelosia come devianza è ben sviluppato ma l'analisi obiettiva concede ampi spazi alla moralità, facendo in modo che la relazione aperta (che non contempla la fedeltà come patto o necessità) dell'investigatore non funzioni e che egli, che all'inizio non comprende la gelosia, a sua volta ci caschi, a modo suo.
La recitazione non è sempre naturale, in particolare alcuni diloghi di Laura Chiatti sembrano letti da qualcuno che non ne capisce il senso. Come da antica tradizione italiana per evitare che un film scadente faccia il deserto in sala, è cosparso di scene di sesso delle quali almeno metà non sono pertinenti e strumentali alla narrazione.
L'impressione generale è quella di un discreto sceneggiato televisivo.
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marta
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sabato 21 marzo 2009
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interessante, viscerale lascia il segno
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Il caso dell'inkedeke Klara..DA VEDERE: troverete molti spunti e tantissime persone che riconoscerete in quei comportamenti
CIAK 1
UNA STORIA..UNIVERSALE
Nel film di Faenza, Klara (Chiatti) è una ragazza che subisce l'ossessiva gelosia del proprio compagno (Santamaria), un professore di musica insicuro e non sicuro della fedeltà della propria donna tanto da ingaggiare un detective interpretato magistralmente da Iain Glenn (bravo anche il doppiatore italiano) che vive una relazione del tutto opposta al suo cliente, vivendo un rapporto quasi del tutto aperto.....
IMMEDESIMAZIONE
Vedendo il film ritroveremo tanti comportamenti che appartengono inevitabilmente a persone che conosciamo, interessante la frase pronunciata da lui stesso (il detective) "Nel rapporto di coppia dire : se tu sei felice, io sono felice è una vera cretinata".
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Il caso dell'inkedeke Klara..DA VEDERE: troverete molti spunti e tantissime persone che riconoscerete in quei comportamenti
CIAK 1
UNA STORIA..UNIVERSALE
Nel film di Faenza, Klara (Chiatti) è una ragazza che subisce l'ossessiva gelosia del proprio compagno (Santamaria), un professore di musica insicuro e non sicuro della fedeltà della propria donna tanto da ingaggiare un detective interpretato magistralmente da Iain Glenn (bravo anche il doppiatore italiano) che vive una relazione del tutto opposta al suo cliente, vivendo un rapporto quasi del tutto aperto.....
IMMEDESIMAZIONE
Vedendo il film ritroveremo tanti comportamenti che appartengono inevitabilmente a persone che conosciamo, interessante la frase pronunciata da lui stesso (il detective) "Nel rapporto di coppia dire : se tu sei felice, io sono felice è una vera cretinata"...... "perché ho deciso di fare questo mestiere? Perché la polizia arriva a crimine avvenuto noi cerchiamo di prevenirlo"
E il professore di musica interpretato da Santamaria qui esagera e molto, ed è disposto a tutto pur di conoscere gli spostamenti della propria donna, ma è pur vero che molte volte la pazzia non ti fa esser lucido per capire la realtà, quella verità che ti ostini a non riconoscere e che potrebbe salvare un rapporto
QUANDO LA GELOSIA PUO' DANNEGGIARE...
Ma quanto un uomo geloso può innescare inevitabilmente la voglia di tradire della donna? Molto.
APPARENTE E VOLUTA LEGGEREZZA
Faenza ci fa entrare con apparente e voluta leggerezza nella vita di due ragazzi, due persone come tante, che vivono male il loro rapporto, che non riescono più a condividere la passione (molte le scene hot tra Chiatti e Santamaria, saranno contenti i loro fan) solo perché tra di loro si è innescato questo virus che inevitabilmente danneggia il loro rapporto, lo psicologo sarà complice ma di chi dei due?
"la gelosia è una tassa da pagare per essere amati" e scena dopo scena la musica che incalza ci fa conoscere quanto sia cara quella tassa, come comportarsi? Alzare la voce e cercare di seguirla/o rischiando di perderla/o o far finta di nulla?
OTTIMA FOTOGRAFIA
In una Praga sempre meravigliosa, fotografata benissimo da Maurizio Calvesi e impreziosita negli interni da Francesco Frigeri seguiamo la storia di 6 persone, una ragazza che non ha nulla da farsi perdonare, un ragazzo gelosissimo, un bambino che ascolta, un investigatore che soffre per la troppa libertà e due donne sua moglie e la sua segretaria
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[+] gelosia, infinita incertezza di sé.
(di paapla)
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[+] chi ti paga?
(di alex77)
[ - ] chi ti paga?
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mr trombetta
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domenica 29 marzo 2009
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bel film sulla gelosia
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Un buon film, interpretato molto bene (Laura Chiatti si riconferma una brava e bella attrice...)
Un film che parla di gelosia ossessiva da parte del fidanzato-convivente verso la sua lei che invece non gli nascondeva niente.
Un film che fa riflettere su quanto può essere troppo possessivo e ossessivo l' amore per il partner.
Certe volte la gelosia non è una brutta cosa, ma quando si arriva al punto di chiamare investigatori privati diventa una malattia.
I film italiani ultimamente mi stanno stupendo in positivo, quindi un film da parte mia consigliato.
Un tre stelle pieno per l' interpretazione e la storia.
Finale veramente originale e lascia a bocca aperta lo spettatore.
L' unico inconveniente dal mio punto di vista: Perchè a Praga?
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