Gli abbracci spezzati

E' un Almodovar molto diverso dal solito quello de "Gli Abbracci Spezzati", nonostante i temi di sempre e le molte citazioni autoreferenziali, come "La legge del desiderio", "Kika" (che a sua volta citava "Peeping Tom") e "Donne sull'orlo di una crisi di nervi". La differenza sta nel modo di affrontare le emozioni: non più attingendo a piene mani nel dolore o nella passione, ma guardando il tutto con sereno distacco, come per un lutto già metabolizzato ed elaborato. In più, cosa nuova per Almodovar, c'è una certa indulgenza nei confronti dei personaggi maschili, antagonisti o no. E' il punto di vista di Mateo Blanco, il regista non vedente perno centrale degli eventi narrati e possibile alter ego dello stesso Almodovar che realizza, con "Gli Abbracci Spezzati", una dichiarazione d'amore per il cinema e le sue storie che vale sempre la pena di narrare. [+]

E' un Almodovar molto diverso dal solito quello de "Gli Abbracci Spezzati", nonostante i temi di sempre e le molte citazioni autoreferenziali, come "La legge del desiderio", "Kika" (che a sua volta citava "Peeping Tom") e "Donne sull'orlo di una crisi di nervi". La differenza sta nel modo di affrontare le emozioni: non più attingendo a piene mani nel dolore o nella passione, ma guardando il tutto con sereno distacco, come per un lutto già metabolizzato ed elaborato. In più, cosa nuova per Almodovar, c'è una certa indulgenza nei confronti dei personaggi maschili, antagonisti o no. E' il punto di vista di Mateo Blanco, il regista non vedente perno centrale degli eventi narrati e possibile alter ego dello stesso Almodovar che realizza, con "Gli Abbracci Spezzati", una dichiarazione d'amore per il cinema e le sue storie che vale sempre la pena di narrare. La struttura narrativa è piuttosto complessa e ricorda un po' "La mala educacion", il meno lineare dei suoi film. Gli attori sono bravissimi e sono diretti con maestria, rendendo la storia vivida e credibile. E' bello notare, inoltre, come Almodovar si occupi sempre con perigliosa pignoleria di tutti i particolari: accessori per non vedenti, arredi eccentrici e colorati, vestiti e, più in generale, delle musiche e di una regia originale e piacevole. C'è posto anche per una stoccatina a "Twilight", almeno così mi è parso di capire! In conclusione "Gli Abbracci Spezzati" non è certo un capolavoro assoluto, ma un bella storia che parla d'amore - declinato in molti modi - e di cinema. [-]

Vorrei ricordare che sono stata molto indulgente con questa "pantomina" di Mr.Aldomovar.E forse il personaggio ha visto ben pochi film per difendere una tale cretinata. Saluti e buona Notte. Buoni miraggi e auguri di svegliarsi!. Un nome come quello di Pedro non è garanzia di qualità...e davvero MAI lo è stata. Dunque mettetelo nello scaffale delle telenovelas, dove anche lì sfiorirebbe...Quindi Signor NO, non insistere. Io lascio che tutti esprimano le le loro esaltazioni demenziali sul film. Per finire: non rompere. Bye Bye.

Si fa vedere perchè Il taglio è secco e serrato, sfiorando il puro intreccio.Umoristica la scena dell' 'impassibile "lettrice di labbra".Omaggio al cinema e alla diva e musa ispiratrice ( ancora una volta Penelope è indispensabile al film). Più congegni che emozioni vere. Come se la storia "reale" fosse ancora un'altro film.

GIà TRACCE DI FORME IPERTESTUALI NELLA STRUTTURA DELLA SCENEGGIATURA SI SONO PALESATI NEI FILM DI Q.TARANTINO IN GLI ABBRACCI SPEZZATI ALMODOVAR CON MAESTRIA POSSIEDE I FORMIDABILI MEZZI DELLA MODERNA COMUNICAZIONE DI CONCETTI COMPLESSI.NEL FILM VENGONO ABILMENTE UTILIZZATI MECCANISMI DI NARRAZIONE DOVE I PROTAGONISTI SONO ESSI STESSI PROMOTORI DELLA STORIA. LA TECNICA CINEMATOGRAFICA RITORNA AD ESSERE SECONDARIA RISPETTO ALLA SUPREMAZIA DELLA COMPLESSITà DELLA NARRAZIONE ABBAGLIATI PIù DALLE SCENE DOVE LA FOTOGRAFIA ASSUME DIGNITA DI BIANCO-NERO NEI SUOI ROSSO-GIALLI. PER ME UN VERO CAPOLAVORO.

Che dire? Capita che una sera che non sai cosa fare, tornando a casa verso le otto, ti venga improvvisamente voglia di entrare in un cinema, un piccolo cinema in una piccola città, in centro, uno di quei cinema che stanno scomparendo. Danno un film di Almodovar. La critica non l'ha esaltato, non è un capolavoro, dicono. Comunque ti siedi nella poltrona rossa, senza popcorn, si fa buio e il film inizia. E per due ore non riesci a staccare gli occhi dallo schermo. Il mago ti ha ipnotizzato. Ridi, ti commuovi, ti rendi conto che un vero maestro, uno dei pochi rimasti, ti sta raccontando una storia e ti sta accompagnando in un viaggio pieno di colori, che va dalla vita alla morte e ritorna alla vita. [+]

Che dire? Capita che una sera che non sai cosa fare, tornando a casa verso le otto, ti venga improvvisamente voglia di entrare in un cinema, un piccolo cinema in una piccola città, in centro, uno di quei cinema che stanno scomparendo. Danno un film di Almodovar. La critica non l'ha esaltato, non è un capolavoro, dicono. Comunque ti siedi nella poltrona rossa, senza popcorn, si fa buio e il film inizia. E per due ore non riesci a staccare gli occhi dallo schermo. Il mago ti ha ipnotizzato. Ridi, ti commuovi, ti rendi conto che un vero maestro, uno dei pochi rimasti, ti sta raccontando una storia e ti sta accompagnando in un viaggio pieno di colori, che va dalla vita alla morte e ritorna alla vita. Percorri con lui le strade del desiderio, della gioia e del dolore. Intanto, senza che tu te ne accorga, ti racconta qual è il cinema che ama e che cosa significa vedere. Non per nulla il protagonista è cieco. Il film finisce, con ironia. Le luci si riaccendono mentre vanno i titoli di coda su una bellissima canzone. Ti spiace che sia finito. Vorresti rivederlo. Subito. Che altro si può volere da un film? [-]

Trama molto coivolgente, interpretazioni ottime e grande rigore stilistico. Una sola domanda per chi ha visto il film, ma il documentario che ha girato il figlio di Ernesto, l'ha poi "pubblicato" o era solo una sua vendetta personale da tenere per sè?

L’ultimo film di Almodovar anche piacendomi non mi ha soddisfatto del tutto. E’ chiaro che da un regista come lui si pretende di più! Comunque il film resta in ogni caso interessante anche se forse una minore durata sarebbe stata gradita. Sembra quasi superfluo dire che il film è girato in maniera magistrale e gli interpreti, con alcune presenze, di attori legati al regista, che sono al limite della comparsata, sono ottime, ma resta l’amaro in bocca della attesa inappagata. Da Almodovar ci si aspetta sempre qualcosa di grande ed invece, questa volta, ci si deve “accontentare” di un buon film, ma nulla più!

come sa essere il grande cinema che sa di esserlo....C'è molto virtuosismo in questo film, molta quasi maniacale ricerca della perfezione formale e dell'effetto visivo,caratteristiche presenti in altri film di Almodòvar ma accentuate- anche in omaggio alla splendida Penelope Cruz su cui il film è costruito. Ma non trovo che, come hanno detto alcuni critici, ciò renda il film freddo e lontano dallo spettatore, anzi, esercita un notevole fascino che ci porta nel vortice di un'avventura senza fine: che è appunto quella del cinema.Nelle costruzione almodovariana le molte citazioni e i molti generi si fondono e si intersecano con convinzione e passione,forse un po' a scapito della coerenza della senggiatura ma cero a tutto vantaggio dell'emozione pura. [+]

come sa essere il grande cinema che sa di esserlo....C'è molto virtuosismo in questo film, molta quasi maniacale ricerca della perfezione formale e dell'effetto visivo,caratteristiche presenti in altri film di Almodòvar ma accentuate- anche in omaggio alla splendida Penelope Cruz su cui il film è costruito. Ma non trovo che, come hanno detto alcuni critici, ciò renda il film freddo e lontano dallo spettatore, anzi, esercita un notevole fascino che ci porta nel vortice di un'avventura senza fine: che è appunto quella del cinema.Nelle costruzione almodovariana le molte citazioni e i molti generi si fondono e si intersecano con convinzione e passione,forse un po' a scapito della coerenza della senggiatura ma cero a tutto vantaggio dell'emozione pura.Non credo ci sia da rimpiangere il grottesco e il paradosso dei primi film, che peraltro il regista cita, soprattutto in una scena, con grande affetto e rispetto.Coi sono anche qui ma in un disegno più ampio e originale e con una raffinatezza mai raggiunta prima. [-]

Bellissimo film romantico e intenso, interpretato da una bellissima Penelope Cruz. Passione e amore rappresentate dal regista che ne sa più di tutti e che riesce sempre a stupire. Con Los Abrazos Rotos Almodòvar sancisce la più grande verità ”L’amore non conosce ostacoli”.

Ho visto oggi il film per la seconda volta. C'erano alcune cose, alcuni particolari che volevo rivedere. Confermo la valutazione più che positiva che ho dato nel mio primo commento (che è alla pagina seguente). Geniale la scrittura e il montaggio di questo film. Ottima la regia e l'interpretazione degli attori, prima fra tutti Penelope Cruz. Il film va seguito con molta attenzione a causa dei numerosi flash-back che comunque non sono "gratuiti", "forzati", "caotici", come ha scritto qualcuno, anche fra i critici di professione, ma sono strumentali ed essenziali per una storia a suo modo complessa; storia che non lascia di certo indifferenti e che non provo certo a raccontare. Almodovar sa gestire storia, macchina da presa e attori con una perizia che quasi non teme confronti. [+]

Ho visto oggi il film per la seconda volta. C'erano alcune cose, alcuni particolari che volevo rivedere. Confermo la valutazione più che positiva che ho dato nel mio primo commento (che è alla pagina seguente). Geniale la scrittura e il montaggio di questo film. Ottima la regia e l'interpretazione degli attori, prima fra tutti Penelope Cruz. Il film va seguito con molta attenzione a causa dei numerosi flash-back che comunque non sono "gratuiti", "forzati", "caotici", come ha scritto qualcuno, anche fra i critici di professione, ma sono strumentali ed essenziali per una storia a suo modo complessa; storia che non lascia di certo indifferenti e che non provo certo a raccontare. Almodovar sa gestire storia, macchina da presa e attori con una perizia che quasi non teme confronti. Tante, ma davvero tante sono le scene che rimangono negli occhi e nell'animo dello spettatore. Scene penetranti, significative, davvero da grande cinema. E' solo un mio consiglio, ma io suggerisco a tutti di non perdere la visione di questo film. [-]