Duplicity

Doppi e tripli giochi nel mondo farmaceutico, una formula chimica può assicurare successo e miliardi di dollari. Così due spie che fino a ieri l’altro si erano tirati colpi bassi decidono di allearsi per truffare alcune multinazionali interessate alla scoperta del secolo. “Duplicity” è una spy comedy che gioca con il vecchio adagio del “tutti contro tutti”, le paranoie dell’intelligence ed il clichè dell’amore tra due agenti che lavorano per diverse agenzie governative funziona anche se la storia appare troppo farraginosa. Perché con una trama già intricata l’utilizzo dei flash back non aiuta certo a trovare il bandolo della matassa: spionaggio industriale e formule misteriose, l’intelligence ha mille risorse ma talvolta si scopre pure in guerra con se stessa quando potere e denaro portano al delirio di onnipotenza. Il regista Tony Gilroy intrattiene lo spettatore con le schermaglie di un’improbabile coppia che si muove con disinvoltura tra intrighi di palazzo e moderne tecnologie, dirige in maniera non sempre perfetta le sexy star Clive Owen e Julia Roberts regalandoci qualche momento gustoso con la rivalità tra le aziende leader rappresentate magistralmente da Paul Giamatti e Tom Wilkinson. La storia pare scontata eppure il finale è con sorpresa anche se risulta difficile orientarsi nel guazzabuglio generale. Poco veritiero e molto macchinoso, ma con Owen e Roberts lo spettacolo è assicurato. Carmine Antonello Villani (Salerno)