spione
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mercoledì 22 marzo 2023
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che tristezza le recensioni false!
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Alla persone che, nel dicembre 2009, ha voluto scrivere una serie di recensioni palesemente false per alzare il rating del film vorrei dire che per fare queste cose serve un minimo di furbizia, altrimenti si finisce per confezionare una ciofeca tristissima, e soprattutto fare una gran figura di m.
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spione
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martedì 21 marzo 2023
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sforziamoci di essere buoni
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Alessandro Angelini nasce come fotoreporter e documentarista, per poi approdare al mondo delle serie e miniserie TV. E si vede, perché davvero il cinema è un altra cosa. Qui ha appiccicato insieme con lo scotch la bellezza di tre film, legati quasi solo dalla presenza (come sempre ingombrante) di Castellitto nel ruolo di un un ex pugile: il primo parla del suo rapporto con il figlio, più telentuoso di lui e per mezzo del quale vorrebbe riscattare la propria carriera mediocre; il secondo di quello con la persona transgender che, dopo la morte del figlio di cui sopra in un incidente, ne riceve in dono il cuore; il terzo di quello con una clandestina incinta trovata in fin di vita all'interno di un camion, la cui creatura partorita in ospedale in situazioni più che precarie gli permette di rivivere, sia pur in maniera surrogata, un senso di paternità che era rimasto incompleto.
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Alessandro Angelini nasce come fotoreporter e documentarista, per poi approdare al mondo delle serie e miniserie TV. E si vede, perché davvero il cinema è un altra cosa. Qui ha appiccicato insieme con lo scotch la bellezza di tre film, legati quasi solo dalla presenza (come sempre ingombrante) di Castellitto nel ruolo di un un ex pugile: il primo parla del suo rapporto con il figlio, più telentuoso di lui e per mezzo del quale vorrebbe riscattare la propria carriera mediocre; il secondo di quello con la persona transgender che, dopo la morte del figlio di cui sopra in un incidente, ne riceve in dono il cuore; il terzo di quello con una clandestina incinta trovata in fin di vita all'interno di un camion, la cui creatura partorita in ospedale in situazioni più che precarie gli permette di rivivere, sia pur in maniera surrogata, un senso di paternità che era rimasto incompleto.
Immagino le vostre facce e vi assicuro che è così, e pertanto catalogherei quest'opera tra i "must" per i fans di Castellitto, di cui la macchina a mano non si perde una smorfia, e tra quelle diciamo così "perdibili" per tutte le altre categorie di spettatori.
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hatecraft
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venerdì 10 giugno 2011
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niola, alza le stelle.
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resta da capire cosa abbia visto Gabriele Niola, e soprattutto perchè mai tanta obiettività. a mio avviso il film è riuscito proprio perchè nel punto in cui ci si adagia sui binari della sceneggiatura, sterza bruscamente evolvendosi in un percorso assolutamente inedito e imprevedibile, dove niente è scontato e la recitazione fisica e implosiva di Castellitto rende giustizia ad un personaggio difficilmente etichettabile. rende onore l'ampia scelta delle tematiche trattate e lo sviluppo di ognuna di queste. una bella dimostrazione per un film italiano di un certo taglio.
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francesco2
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domenica 17 ottobre 2010
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controcorrente
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No, non sono d'accordo. Con questo elogio della prima parte a scapito della seconda. Non ho neanche difficoltà a dire che della prima parte salvo pochissime cose, tranne lo sguardo di Castellitto, con tutte le sfumature che alla parola "Sguardo" si possono attribuire. Com'è grande quest'attore, a volte(a volte?) più dei ruoli che gli tocca interpretare. E come aggiunge questa barba, alla sua faccia di uomo sofferente e maturo(?) nella misura in cui dice al figlio di alzare sempre la testa, quando cerca di portarlo avanti nella società, ricordando un pò il "Borghese piccolo piccolo" di Monicelli e Sordi, ma quando poi gli dice, a ragione o no" A volte bisogna abbassare la testa, non alzarla".
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No, non sono d'accordo. Con questo elogio della prima parte a scapito della seconda. Non ho neanche difficoltà a dire che della prima parte salvo pochissime cose, tranne lo sguardo di Castellitto, con tutte le sfumature che alla parola "Sguardo" si possono attribuire. Com'è grande quest'attore, a volte(a volte?) più dei ruoli che gli tocca interpretare. E come aggiunge questa barba, alla sua faccia di uomo sofferente e maturo(?) nella misura in cui dice al figlio di alzare sempre la testa, quando cerca di portarlo avanti nella società, ricordando un pò il "Borghese piccolo piccolo" di Monicelli e Sordi, ma quando poi gli dice, a ragione o no" A volte bisogna abbassare la testa, non alzarla". Ma quanta (im) maturità (Però scontata, prevedibile........), quando non considera la ragazza rumena all'altezza e del figlio, e quando non capisce che la vita di questo potenziale, futuro campione non si può ridurre alla carriera.
Se invece dobbiamo usare "Maturità" per la visione di Angelini, che torna dopo la sua celebrata "Aria salata", bisogna dire che la ragazza rumena appare più simpatica degli stranieri di Munzi, ma che in compenso la madre è una pura macchietta, come anche scontato e privo di vitalità, da questo punto di vista -E non solo- è il rapporto tra padre e figlio.
Quando quest'ultimo muore, l'ex-pugile non può cercare vendetta come il citato personaggio di Sordi o la madre di "In the Bedroom", a meno che non ritorca contro sé stesso il desiderio di rivalsa. Né tantomeno rinchiudersi nel proprio studio, come il Moretti della "Stanza del figlio". Anzi: dato che gli organi sono stati donati ad un ALTRO, è una necessità per lui cercare l'approccio con l'ester-no, che in realtà è quasi ester-o. Nel senso che Gorizia, per lungo tempo, è stata città di confine, ed il protagonista si trova in un albergo proprio al limite con la ex-Jugoslavia. Ecco che in un ambito del genere conosce un altro personaggio AL LIMITE, "estraneo" alle convenzioni secondo le dinamiche sesuali e quelle nazionali. All'inizio scatta una repulsione, poi- E' lo stesso Castellitto ad ammetterlo- avranno bisogno l'uno dell'altro. Dopo una delle scene più commoventi, in cui il trans confessa al protagonista di aver meritato il torbido presente, ci avviamo ad una conclusione didascalica, illuminata però dallo sguardo grottesco di Castellitto -Come forse il personaggio-, che già in qualche situazione aveva illuminato il film. Finale ambiguo, proprio come il rapporto tra i due: ma preferito da chi scrive alla prima parte, dove a parte il pesonaggio del protagonista i chiaroscuri apparivano assenti.
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doni64
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domenica 10 ottobre 2010
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film....intenso
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Film drammatico interpretato in modo intenso dal bravo attore S. Castellitto che recita la sua parte in modo esemplare.La trama e' intensa e prende l'attenzione dl pubblico.Nel complesso un film piu' che simpatico...che emoziona e non passa inosservato.Voto 7+
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vittorio
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lunedì 22 marzo 2010
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d'accordo con la critica!!
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Per la prima volta mi trovo completamente d'accordo con la recensione....
Prima parte del film eccezionale, poi pero' la storia si perde in situazioni forzate....e non riesce più a regalarti emozioni....
Castellitto dimostra nuovamente di essere il miglior attore italiano contemporaneo!!
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voilà
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lunedì 11 gennaio 2010
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niola nn in grado
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Chi ha recensito questo film evidentemente il suo lavoro lo fa per grazia ricevuta...avesse dato 2 stelle la cosa sarebbe passata meno nell'occhio ma addirittura 1 stella è gravissimo, Alza la testa ne merita almeno 3.....io cmq lo considero un capolavoro e dunque do il massimo !!!
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lunedì 11 gennaio 2010
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niola nn in grado
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Chi ha recensito questo film evidentemente il suo lavoro lo fa per grazia ricevuta...avesse dato 2 stelle la cosa sarebbe passata meno nell'occhio ma addirittura 1 stella è gravissimo, Alza la testa ne merita almeno 3.....io cmq lo considero un capolavoro e dunque do il massimo !!!
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manfredi 4ever
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sabato 9 gennaio 2010
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nasce una nuova stella ? speriamo
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Ho trovato la prova di Gabriele Campanelli, co-protagonista del film che interpreta il figlio di Castellitto, molto molto positiva.
Nonostante fosse all'esordio ha dimostrato di avere degli ottimi tempi recitativi, che sia nato un nuovo ed importante attore italiano ? speriamo
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ric-f
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domenica 3 gennaio 2010
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davvero bello
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Emozionante, un film davvero bello, Castellitto si supera e regala una delle migliori performance, bravo anche il giovane Gabriele Campanelli
[+] il film e' stato girato a grado e a gorizia.
(di valvestino)
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[+] il film e' stato girato a grado e a gorizia.
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