
Titolo originale | Shahida |
Anno | 2008 |
Genere | Documentario |
Produzione | Israele |
Durata | 76 minuti |
Regia di | Natalie Assouline |
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Brides of Allah racconta la vita di alcune donne in carcere per aver partecipato ad alcuni attacchi terroristici in Israele. Il ritratto intimo che ne risulta, frutto di due anni di riprese, cerca di scoprire le motivazioni che hanno spinto queste donne all'azione. Kahira, madre di cinque figli, deve scontare tre anni per aver introdotto clandestinamente un kamikaze nel cuore di Gerusalemme dove quest'ultimo si è fatto esplodere provocando la morte sua e di altre tre persone. Waffa è stata catturata mentre stava per realizzare un attacco suicida in un ospedale israeliano dove era stata ricoverata per sei mesi a causa di un incidente. Samar costruiva bombe e quando fu arrestata era in stato interessante. Durante le riprese darà alla luce il suo primo bambino. Il film è strutturato come un viaggio in un mondo sconosciuto al confine tra il male e il bene. Non c'è bianco o nero in questo film, ma solo dolorose sfumature di grigio.
Shahid è una parodia divertente, che usando la tecnica della metafinzione ci avvicina a temi complessi, quali la storia dell'Iran, l'esilio e l'emigrazione, evitando volutamente l'uso di un registro drammatico. Allo stesso tempo, realizzando il film, la regista Narges Kalhor utilizza il cinema, in quanto forma artistica, come rito catarsico per liberarsi dalle ombre del suo passato.