claudio
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lunedì 12 novembre 2007
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dolcemente inafferrabile, come la seta..
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La voce di Helène.
è sicuramente la prima cosa che verrà un mente allo spettatore, una volta consluso il film. Ebbene, la voce di Helène, mentre legge in maniera unica la lettera scritta e tradotta per Hervé Joncour, suo marito, delucida le nostre menti sul mistero di questa storia, sul mistero di ciò che frulla nel cervello del protagonista.. Si voglia la ricerca dell'ignoto, la bellezza del mistero del confine del mondo, o la fine di essa.. Si voglia l'attrattiva di un mondo lontano.. Questa trasposizione della lodevole opera di Baricco, merità senza dubbio degli elogi: è stata molto aderente all'opera cartacea, non totalmente, ma poco ci manca.. è pur vero che rispetto al libro è stata data molta importanza a Helène ed al mercante Olandese (Inglese nel libro).
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La voce di Helène.
è sicuramente la prima cosa che verrà un mente allo spettatore, una volta consluso il film. Ebbene, la voce di Helène, mentre legge in maniera unica la lettera scritta e tradotta per Hervé Joncour, suo marito, delucida le nostre menti sul mistero di questa storia, sul mistero di ciò che frulla nel cervello del protagonista.. Si voglia la ricerca dell'ignoto, la bellezza del mistero del confine del mondo, o la fine di essa.. Si voglia l'attrattiva di un mondo lontano.. Questa trasposizione della lodevole opera di Baricco, merità senza dubbio degli elogi: è stata molto aderente all'opera cartacea, non totalmente, ma poco ci manca.. è pur vero che rispetto al libro è stata data molta importanza a Helène ed al mercante Olandese (Inglese nel libro).. Tuttavia la trama di fondo (e non solo), è stata egregiamente rispettata. Come era ben intuibile dal libro, l'importanza di Helène è data più dalla sua voce che da altro.. l'epicità ed il lirimso (ed in alcuni casi sensualità ed erotismo) dei momenti passati in giappone, viene accentuata, un pò per non scadere nella noia, un pò per creare un'opera fastosa d'immagine. Le espressioni mono-espressive di Pitt sono senza dubbio appropriate per colui che preferisce non essere attore della propria vita.. ma preferisce essere "spettatore della propria vita"..Per molti versi, probabilmente per degli accenti dovuti al tocco di Girard, il film sembra più completo e profondo dell'opera di Baricco.
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demetra
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domenica 11 novembre 2007
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musica bianca
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ho trovato il film molto fedele al libro e x questo mi è piaciuto molto, nn è facile a mio avviso dare un volto a cio ke una persona puo solo immaginare leggendo un "racconto".molto bravi ed espressivi gli attori soprattutto pitt,nel ruolo introspettivo del giovane hervè.
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fanolgepu
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sabato 10 novembre 2007
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cine spot
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scopiazzato dallo spot per il profumo J'Adore (Dior - ma il regista del film era anche l'autore dello spot?), sequenza di immagini, sì, molto belle, ma della serie
mostra fotografica, storia languida e d'una lentezza assoluta.
Sono andata a vederlo perchè avevo letto il libro di Baricco, mi non mi ricordavo la trama.
Ho capito perchè.
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lavinia
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giovedì 8 novembre 2007
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seta,il film piu bello dell'anno
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si,per me seta è un capolavoro...e non esistono parole per descrivere o analizzare le emozioni e le corde interiori che questo film riesce a toccare...le musiche di sakamoto facilitano molto il trasporto dello spettatore nel magico mondo del viaggio,della lentezza,della profondità di ogni singolo istante.non credevo che quelle stesse emozioni,quasi ipnotiche del libro sarebbero potute essere trasposte in un film che arrivo a dire supera quasi le atmosfere della carta riuscendo a tradurre in immagini le parole di BARICCO.complimenti al regista che gia ci aveva deliziato con il violino rosso.
questo film probabilmente non verrà apprezzato dalle masse inofrmi alla ricerca degli effetti speciali e delle trame coinvolgenti,perchè puo offrire solo una cosa,il sogno.
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si,per me seta è un capolavoro...e non esistono parole per descrivere o analizzare le emozioni e le corde interiori che questo film riesce a toccare...le musiche di sakamoto facilitano molto il trasporto dello spettatore nel magico mondo del viaggio,della lentezza,della profondità di ogni singolo istante.non credevo che quelle stesse emozioni,quasi ipnotiche del libro sarebbero potute essere trasposte in un film che arrivo a dire supera quasi le atmosfere della carta riuscendo a tradurre in immagini le parole di BARICCO.complimenti al regista che gia ci aveva deliziato con il violino rosso.
questo film probabilmente non verrà apprezzato dalle masse inofrmi alla ricerca degli effetti speciali e delle trame coinvolgenti,perchè puo offrire solo una cosa,il sogno..quello che solo con la profondità d'animo si puo apprezzare.
se avessi deciso di fare un film,non avrei fatto di meglio
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kaipi
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mercoledì 7 novembre 2007
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a me è piaciuto
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mi chiedo si aspettasse la gente dopo aver letto il libro. il libro è lento, il film è lento. il libro è d'atmosfera, il film è d'atmosfera, la trama è quella, la story è qeulla. cosa volevate?
e poi la fogografia è bellissima, e gli attori in parte, specie Kyra.
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marylu
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martedì 6 novembre 2007
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emozionante e silenziosa incompresione dell'amore
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Emozioni silenziose hanno percorso la mia anima e un pianto improvviso ha aperto il mio cuore alla fine del film nonostante la moltitudine di gente presente in sala.
Un capolavoro.
Molto molto lento all'inizio, quasi vicino alla noia. Un secondo tempo intenso, così tanto da compensare le esigente descrittive del regista del primo tempo.
Girard ha saputo cogliere le vibrazioni dei personaggi che Baricco immaginava nel suo libro.
Primo tra tutti Hervè, uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenedo impropria qualsiasi ambizione a viverla. Osserva il proprio destino nel modo in cui si osserva una giornata di pioggia.
Vive in balia delle decisioni altrui, prima suo padre che lo vuole militare, poi Baldabiou che lo vuole commerciante di bachi da seta.
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Emozioni silenziose hanno percorso la mia anima e un pianto improvviso ha aperto il mio cuore alla fine del film nonostante la moltitudine di gente presente in sala.
Un capolavoro.
Molto molto lento all'inizio, quasi vicino alla noia. Un secondo tempo intenso, così tanto da compensare le esigente descrittive del regista del primo tempo.
Girard ha saputo cogliere le vibrazioni dei personaggi che Baricco immaginava nel suo libro.
Primo tra tutti Hervè, uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenedo impropria qualsiasi ambizione a viverla. Osserva il proprio destino nel modo in cui si osserva una giornata di pioggia.
Vive in balia delle decisioni altrui, prima suo padre che lo vuole militare, poi Baldabiou che lo vuole commerciante di bachi da seta.
Questo fino al Giappone. Fino a lei, lei che non era lei, lei che era li ma non era giapponese, lei col viso da bambina.Un emozione e un continuo rincorrere quell'emozione, disprezzando il pericolo e vivendo per un attimo la propria vita o forse solo illudendosi di farlo. Quell'emozione però era meno lontana di quanto credesse, era li, sempre con lui, sempre devota serva del suo animo. Lui cieco. Lui incapace di capire finchè la morte sopraggiunge silenziosa. " Siamo già vecchi Hervè". Quella donna era lei: Helen. " Avrebbe voluto tanto essere quella donna"" Lo era!", E poi solo rimpianti e l'impossibilità di vivere quell'emozione tanto rincorsa che era li, accanto a lui, silenziosa e fedele, destinata a svanire con un " addio" scritto in caratteri giapponesi, ma viva per sempre.
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[+] il libro rende meglio...
(di cloruro)
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xxx
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lunedì 5 novembre 2007
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pura poesia
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uomini e donne: due mondi paralleli che vivono di profondità troppo diverse per capirsi veramente. quante vite dovranno essere sacrificate ancora affichè i primi imparino a riconoscere Amore? ...un capolavoro la colonna sonora di sakamoto...una trasposizione cinematografica rispettosa del testo originale...interpreti straordinari...grazie a francois girard per aver avuto il coraggio di rallentare il tempo e di lasciar fluire i sentimenti nella loro illuminante purezza...
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jackie
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sabato 3 novembre 2007
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anche a me è piaciuto!!
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Io in realtà ho veramente apprezzato di cui invece vedo aspre recensioni. Mi è piaciuto molto, trovato molto fedele al libro, cosa che raramente viene fatta (anche se non posso permettermi di giudicare più di tanto, avendo grosse lacune in fatto di film) l'unica pecca, è che in certi attimi era davvero lento.. ma ho apprezzato davvero questo film, per quanto ha trasmesso con le immagini.. per tutte quelle cose da captare, in silenzio... Vedere una scena, e capirne esattamente il significato, e le emozioni, prima di sentir parlare i personaggi...
Sconcertata invece da una ragazza davanti a me, che chiedeva, al ragazzo con lei: "Ma perchè è andato in Giappone a prendere i bachi da seta se c'era la guerra??".
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Io in realtà ho veramente apprezzato di cui invece vedo aspre recensioni. Mi è piaciuto molto, trovato molto fedele al libro, cosa che raramente viene fatta (anche se non posso permettermi di giudicare più di tanto, avendo grosse lacune in fatto di film) l'unica pecca, è che in certi attimi era davvero lento.. ma ho apprezzato davvero questo film, per quanto ha trasmesso con le immagini.. per tutte quelle cose da captare, in silenzio... Vedere una scena, e capirne esattamente il significato, e le emozioni, prima di sentir parlare i personaggi...
Sconcertata invece da una ragazza davanti a me, che chiedeva, al ragazzo con lei: "Ma perchè è andato in Giappone a prendere i bachi da seta se c'era la guerra??"... mi sono rifiutata di sentire la risposta di lui!!!
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pisolo
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giovedì 1 novembre 2007
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[(-_-)] zzzzzzzz
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Scusate ma quando ci vuole ci vuole: DUE PALLE CHE NON FINIVANO MAI!
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delfino
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giovedì 1 novembre 2007
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l'introspezione psicologica è nelle immagini
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la lettura profonda delle immagini,o meglio foto,permette di scandagliare l'animo umano.
Il linguaggio delle immagini è immediato ma occorre particolare sensibilità per giungere in profondità.Seta esercita lo spettatore!
[+] che brutta palestra
(di il censore pazzo)
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