Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo

Terzo e ultimo capitolo: tutti i nodi vengono al pettine?NO, o meglio sì ma solo verso la fine. Le grandi pecche del terzo capitolo sono principalmente due: l'eccessiva confusione (si arriva a non capire chi sta con chi) che non porta lo spettatore a partecipare emotivamente agli eventi ed un finale che lascia l'amaro in bocca. Ma andiamo con ordine. Partiamo dai personaggi: che Jack non ci stesse col cervello era già chiaro fin dall'inizio ma in questo terzo film scopriamo che è schizofrenico e così lo vediamo comandare una ciurma di pirati tutti uguali a lui, parlare con varie versioni di se stesso insomma tutto nella norma: è Jack Sparrow dopotutto e fa parte del personaggio. Will e Elisabeth invece scadono: tutti presi dal voler fare gli eroi ci fanno ricordare solo in conclusione come tutto sia cominciato. L'uno diventa scaltro e calcolatore, l'altra si mascolinizza fino a divenire capitano della nave di un pirata cinese e decidere lei le sorti della battaglia; il tutto per poi improvvisamente ritrovarsi a farsi sposare durante un combattimento da Barbossa (che ora è con i buoni?) per poi baciarsi appassionatamente tra pirati maledetti a destra e a manca che evidentemente devono essere stati molto romantici se non li hanno pugnalati nel mentre ed in conclusione essere condannati dal beffardo destino a potersi vedere 24 ore ogni 10 anni: che sia solo un'abile stratagemma per poi eventualmente realizzare un quarto film?La mia ipotesi è avvalorata anche dal piccolo dettaglio che la Perla Nera scompaia nel nulla nel finale del film. Ma non sono i soli ad essere rimasti vittima dello show biz, eh sì perché la redenzione in punto di morte di Norrington era necessaria?Dopo avergli fatto commettere un atto ingiusto come quello del secondo ed averlo fatto cadere (lui che solo nel primo era parso un intelligente e degno avversario dei pirati)nella trappola del mai troppo odiato Lord Cattivo eccolo sacrificare la propria vita nel tentativo di salavare la donna amata: una fine del personaggio veramente indegna!Perché svilirlo intellettualmente prima per nobilitarlo emozionalmente poi? E giungiamo poi ai due minuti più famosi e chiacchierati del film: ecco apparire il re dei pirati nonché paparino di Jack (e te pareva se Jack non era figlio del re dei pirati!) impersonato da niente popò di meno che dall'unico sessantenne che ancora si arrampica sugli alberi (Tarzan ha smesso già da un po', lui evidentemente no), Keith Richards, che contrariamente alle aspettative dice sì e no quattro battute, fa due smorfie e poi due passi il tutto per non so quanti milioni di dollari. E poi parliamo dell'intricatissima rete di inganni: si giunge ad un certo punto a non capire più nulla. I punti di domanda sono più frequenti delle esclamazioni di entusiasmo e tutto perché?Per la suspence?Sicuramente se il fine è quello l'hanno ottenuto alla grande ma a parer mio il gioco non è valso la candela, perchè sarebbe stato molto meglio se avessero messo in chiaro le cose fin da subito, ci saremmo goduti il film senza troppo tormentarci. E giungiamo a quella che dovrebbe essere l'ultima pecca su cui mi soffermerei: la lunghezza. Tre ore di film sono decisamente troppe, neanche guardando l'ultimo dei Signore degli Anelli ho guardato così spesso l'ora. Era necessario farlo così lungo?Il pubblico in sala decisamente non ce la fa. Francamente penso che in caso di trilogie come questa sia dovere degli autori realizzare qualcosa che soddisfi almeno le aspettative.