giovanni
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mercoledì 14 maggio 2008
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un ottimo film, di carattere e di prospettiva
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Film del genere dovrebbero esserci ancora e ancora, e nn dovrebbero servire a pulire certe coscienze..e poi il mondo del cinema non fa nessun mea culpa, semplicemente racconta delle storie e se le storie sono la Storia non c'è rischio di saturazione ma di doverosa narrazione, qualora si decida di fare un film del genere...
Se la Berlinare ogni anno offre film che tornano ad affrontare il nodo del nazismo credo lo faccia in piena coscienza e perchè magari i film meritano,da un punto di vista cinematografico, di partecipare alla rassegna e goderne la dovuta diffusione. Per concludere, le nuove generazioni non devono stare lì ad addossarsi un senso di colpa per l'eternità ma devono essere spettatori attenti se vanno a vedere certi film.
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Film del genere dovrebbero esserci ancora e ancora, e nn dovrebbero servire a pulire certe coscienze..e poi il mondo del cinema non fa nessun mea culpa, semplicemente racconta delle storie e se le storie sono la Storia non c'è rischio di saturazione ma di doverosa narrazione, qualora si decida di fare un film del genere...
Se la Berlinare ogni anno offre film che tornano ad affrontare il nodo del nazismo credo lo faccia in piena coscienza e perchè magari i film meritano,da un punto di vista cinematografico, di partecipare alla rassegna e goderne la dovuta diffusione. Per concludere, le nuove generazioni non devono stare lì ad addossarsi un senso di colpa per l'eternità ma devono essere spettatori attenti se vanno a vedere certi film...molto attenti...tutto qua.
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gennaro11@live.it
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martedì 15 aprile 2008
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e un ottimo film molto bello
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un film che meriterebbe un premio sono stato colpito da tutte le cose la scenografia e tante altre cose i personaggi sono statti tutti molto bravi il film e stato molto bello
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b.b.
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mercoledì 12 marzo 2008
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etica-morale o vita
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incredibile come questo materiale storico tante volte fatto oggetto di letteratura e film non finisca mai di farsi raccontare sotto punti di vista nuovi.
c'è tutta l'umanità, c'è tutta l'animalità, tutta la paura e la speranza che caratterizzano la nostra specie.
un punto di vista interessante quello scelto da Ruzowitzky e ottima anche la scelta degli attori principali che sinceramente ho trovato perfetti nei loro ruoli.
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michela
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sabato 8 marzo 2008
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bello
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bello, ma alla fine il falsario doveva uccidere l'ufficiale. e non con la pistola che pure gli aveva tolto, ma con il taglierino da incisore. Ecco, il finale buonista non mi è andato giù.
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(di leo95)
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luis
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sabato 8 marzo 2008
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carta moneta
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Il film si vede con gran piacere, nonostante il tema più che sfruttato, e dimostra che, anche per i nazisti, non esistono persone di serie A o di serie B, ma persone valide e capaci, anche se profondamente disoneste, e persone che non valgono niente. I falsari nella fattispecie, per quanto ebrei e prigionieri, sono utili alla causa, mentre emergono in qualche tratto anche le debolezze dei nazisti "più avveduti".
E' un'opera gradevole e ben confezionata, consigliabile
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barbara
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domenica 24 febbraio 2008
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consigliatissimo
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Meraviglioso, struggente, intensissimo. Duro come sanno esserlo i documentari, appassionante e penetrante come le opere d'arte. Da vedere... per sapere, per godere delle luci, delle diverse umanità pennellate con dolore e passione, della musica che salva.
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tabris
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domenica 17 febbraio 2008
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a mio parere
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browneyedgirl
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domenica 17 febbraio 2008
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intenso e doloroso ma mirabilmente asciutto
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Come affrontare un tema molto inflazionato da un punto di vista diverso...Una lezione di storia egregiamente interpretata e diretta. Reale, commovente, denso...senza mai cadere nel patetismo e nel lacrimevole. La vicenda è molto interessante e il protagonista, in bilico tra umanità e cinismo dà un tono equilibrato alla narrazione. Il film è ricco dei personaggi molto azzeccati e molto rappresentativi. Andatelo a vedere. Era tanto che non usciva un film così, semplicemente bello.
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maryluu
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martedì 12 febbraio 2008
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un film per non dimenticare
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L'olocausto è sempre stato un argomento agghiacciante che però bisogna ricordare in tutta la sua atrocità per evitare i corsi e ricorsi storici e quindi per evitare che tale macraba situazione possa ripetersi. Questo film austriaco ci impone di ricordare. Ci impone di vedere con occhi tremolanti non una storia prodotta da una mente malata ma una storia vera. Una storia scritta dagli uomini. Una storia vissuta dagli uomini. Una vergogna che non si potrà mai dimenticare. Stefan Ruzowitzky è stato abile nel farci vivere la violenza, la disperazione, l'umiliazione, l'essere un numero e non più un uomo. Noi uomini privilegiati e fortunati che abbiamo avuto solo in più il destino di vivere tutto questo solo cinematograficamente,il privilegio di essere nati in un'altra epoca o in un altro posto, non possiamo tenere la testa sotto la sabbia.
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L'olocausto è sempre stato un argomento agghiacciante che però bisogna ricordare in tutta la sua atrocità per evitare i corsi e ricorsi storici e quindi per evitare che tale macraba situazione possa ripetersi. Questo film austriaco ci impone di ricordare. Ci impone di vedere con occhi tremolanti non una storia prodotta da una mente malata ma una storia vera. Una storia scritta dagli uomini. Una storia vissuta dagli uomini. Una vergogna che non si potrà mai dimenticare. Stefan Ruzowitzky è stato abile nel farci vivere la violenza, la disperazione, l'umiliazione, l'essere un numero e non più un uomo. Noi uomini privilegiati e fortunati che abbiamo avuto solo in più il destino di vivere tutto questo solo cinematograficamente,il privilegio di essere nati in un'altra epoca o in un altro posto, non possiamo tenere la testa sotto la sabbia. Dobbiamo urlare al mondo il dolore che proviamo solidarialmente con gli ebrei sterminati e la vergogna di essere chiamati uomini che dobbiamo condividere con i nazisti. Uomini loro, uomini noi. Stessa farina. Un grande applauso dunque per la struttura artistica, per le ambientazioni, i colori, i luoghi fedelmente riprodotti. Il punto forte è senza dubbio Karl Markovics (Salomon Sorowitsch): un criminale abile nella falsificazione del denaro, un uomo meraviglioso in quella situazione estrema. Un egregio attore che riesce a mostrare in maniera incisiva come il peggior truffaldino al mondo può essere meno criminale e più onesto umanamente della statalmente riconosciuta polizia nazista. In Markovics c'è lo spirito del grande falsario, il talento artistico, la solidarietà e l'onore. In contrapposizione al capo delle S.S., viscido, irrispettoso e bugiardo. Questo è il caso in cui un antieroe lotta per sopravvivere ma anche per far sopravvivere. Ma non è lui il sabotatore effettivo dei piani tedeschi ma Burger pronto a sacrificarsi non per cinque ma per migliaia di uomini rinchiusi nei campi di sterminio. La guerra finirà e loro riusciranno a vincere la loro guerra. Anche se a enormi costi. Soprattutto affettivi. Insomma un gran bel film pieno di sfaccettature da cogliere, e di riflessioni sul senso dell'esistere e sulla scarsa importanza che ieri ma anche oggi viene data alla parola " vita". Da vedere!
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maryluu
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martedì 12 febbraio 2008
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un film per non dimenticare
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L'olocaustico è sempre stato un argomento agghiacciante che però bisogna ricordare in tutta la sua atrocità per evitare i corsi e ricorsi storici e quindi per evitare che tale macraba situazione possa ripetersi.
Questo film austriaco ci impone di ricordare.
Ci impone di vedere con occhi tremolanti non una storia prodotta da una mente malata ma una storia vera. Una storia scritta dagli uomini. Una storia vissuta dagli uomini.
Una vergogna che non si potrà mai dimenticare.
Stefan Ruzowitzky è stato abile nel farci vivere la violenza, la disperazione, l'umiliazione, l'essere un numero e non più un uomo. Noi uomini privilegiati e fortunati che abbiamo avuto solo in più il destino di vivere tutto questo solo cinematograficamente,il privilegio di essere nati in un'altra epoca o in un altro posto, non possiamo tenere la testa sotto la sabbia.
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L'olocaustico è sempre stato un argomento agghiacciante che però bisogna ricordare in tutta la sua atrocità per evitare i corsi e ricorsi storici e quindi per evitare che tale macraba situazione possa ripetersi.
Questo film austriaco ci impone di ricordare.
Ci impone di vedere con occhi tremolanti non una storia prodotta da una mente malata ma una storia vera. Una storia scritta dagli uomini. Una storia vissuta dagli uomini.
Una vergogna che non si potrà mai dimenticare.
Stefan Ruzowitzky è stato abile nel farci vivere la violenza, la disperazione, l'umiliazione, l'essere un numero e non più un uomo. Noi uomini privilegiati e fortunati che abbiamo avuto solo in più il destino di vivere tutto questo solo cinematograficamente,il privilegio di essere nati in un'altra epoca o in un altro posto, non possiamo tenere la testa sotto la sabbia. Dobbiamo urlare al mondo il dolore che proviamo solidarialmente con gli ebrei sterminati e la vergogna di essere chiamati uomini che dobbiamo condividere con i nazisti. Uomini loro, uomini noi. Stessa farina.
Un grande applauso dunque per la struttura artistica, per le ambientazioni, i colori, i luoghi fedelmente riprodotti.
Il punto forte è senza dubbio Karl Markovics
(Salomon Sorowitsch): un criminale abile nella falsificazione del denaro, un uomo meraviglioso in quella situazione estrema. Un egregio attore che riesce a mostrare in maniera incisiva come il peggior truffaldino al mondo può essere meno criminale e più onesto umanamente della statalmente riconosciuta polizia nazista.
In Markovics c'è lo spirito del grande falsario, il talento artistico, la solidarietà e l'onore. In contrapposizione al capo delle S.S., viscido, irrispettoso e bugiardo.
Questo è il caso in cui un antieroe lotta per sopravvivere ma anche per far sopravvivere. Ma non è lui il sabotatore effettivo dei piani tedeschi ma Burger pronto a sacrificarsi non per cinque ma per migliaia di uomini rinchiusi nei campi di sterminio.
La guerra finirà e loro riusciranno a vincere la loro guerra. Anche se a enormi costi. Soprattutto affettivi.
Insomma un gran bel film pieno di sfaccettature da cogliere, e di riflessioni sul senso dell'esistere e sulla scarsa importanza che ieri ma anche oggi viene data
alla parola " vita". Da vedere!
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