Julio Medem è come la Callas con la raucedine : ha un enorme potenziale , ma non lo riesce ad esprimere.
il film si apre con una situazione che (a causa di una recitazione grossolana e della ridicola interazione del giovane falconiere) risulta a dir poco grottesca :
mentre un gruppo di cacciatori e intento ad ascoltare l'elogio delle qualità venatorie del falco, una candida colomba , di passaggio su di essi, espleta i suoi bisogni sulla testa del rapace. poco dopo, il falconiere deciderà di vendicare l'affronto lanciando il falco all'attacco della colomba, la quale, colpita dai suoi artigli, cadrà a terra insanguinata ed agonizzante.
è sicuramente ammirevole l'ardita correlazione che Medem crea tra tale scena e l'epilogo del film, nel quale Ana irretisce un importante politico americano (responsabile, a quanto pare, della guerra in Iraq) e dopo averlo raggiunto sul letto della sua stanza d'hotel, si mette a cavalcioni sulla sua faccia, simulando una celebre posizione di sesso orale, e gli espleta , come la colomba fece con il falco, i suoi bisogni sul viso, finendo poi per essere percossa a sangue dall'ira del politico e della sua guardia del corpo.
eccezion fatta per il prologo e l'epilogo, tutto ciò che sta tra di essi è sconclusionato, temporalmente mal gestito e poco credibile.
tuttavia è possibile che quello che risulta un pessimo utilizzo dei cambiamenti temporali e degli elementi esoterici, sia in realtà un ottimo utilizzo delle sensazioni conseguenti all'assunzione di droghe psichedeliche.
l'interpretazione che vorrei proporre, per quanto Lynchiana e pretenziosa sia, è dovuta ad un dettaglio su cui non è così facile soffermarsi : Ana ci viene inizialmente presentata mentre è intenta a ballare in una discoteca di Ibiza, la cinepresa si sofferma su una ragazza che assume una pastiglia di ecstasy per poi tornare sulla protagonista la quale, con occhi spiritati, scorge tra i ragazzi che ballano accanto a lei un generale napoleonico, un centurione romano, una sorta di vichingo ed un indios mascherato.
in quest'ottica l'intero film, comprendente anche gli irreali viaggi mentali e temporali, la sua straordinaria abilità da poliglotta, acquisita solo sotto ipnosi, diventerebbero il frutto di una mente distorta dall'assunzione di sostanze allucinogene.
non sono ancora convinto di questa ipotesi ma se si dimostrasse vera riscatterebbe , almeno ai miei occhi, un film che altrimenti è appena mediocre.
spero di non stare sopravvalutando Medem.
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